Beh, francamente non condivido i giudizi positivi per questa storia. All'inizio, nella parte "gialla" ha l'indubbio merito di intrigare, anche se non sono assenti alcune incongruenze (come quelle sottolineate da Don Fabio); in seguito, però, si concede un'appendice a mio parere davvero troppo lunga. Scoperto il cattivo della situazione e il "mistero" della miniera, che bisogno c'è di riempire tutto un altro albo con un inseguimento dall'esito assolutamente scontato? Spesso si rimproverano (non io, comunque) a Borden dei finali troppo accelerati, ma ben vengano se paragonati a questi, che si trascinano senza più avere nulla da dire. La verità è che l'azione fine a sè stessa non mi dice niente, e una storia che mi proponga un inseguimento prolungato del vilain di turno mi fa solo sbadigliare. Io credo che nelle storie debbano apparire personaggi intriganti e situazioni accattivanti, e purtroppo non ho visto in questa storia n° gli uni n° le altre (se si esclude, per queste ultime, la parte iniziale "gialla" che, come ho già detto, era comunque costruita bene). Non basta la bella figura di uno sceriffo o la solita verve nei dialoghi Glbonelliani per farmi dire soddisfatto. E non bastano nemmeno i sempre molto suggestivi e western disegni del grande Erio.