Ma abbiamo più volte detto e ribadito che la cronologia di Tex non rispetta pedissequamente quella della storia. Cochise è già morto nell'epoca di Tex, Ely Parker non è più ministro per gli affari indiani e altre incongruenze ce ne saranno. Segno che questi nomi e questi personaggi sono utilizzati nella saga texiana per la loro valenza simbolica, per quello che hanno rappresentato nella storia americana e del West in particolare, ma di fatto nella storia di Tex sono altra cosa rispetto ai loro omologhi reali: sono personaggi di fantasia. Idem per Buffalo Bill e Annie Oakley. Impuntarsi sugli anacronismi su una collana come Tex è un esercizio sterile, non può portare mai a risultati condivisi o condivisibili, la collana non si presta. È un fumetto, non la realtà. Facciamocene una ragione
Sulla base di questa premessa, si potrebbe dire che allora Borden non può trincerarsi dietro l'anacronismo per non pensare a una storia con Joe Petrosino. Ma, al di là del fatto che uno usa i personaggi che gli pare, Joe Petrosino è più un personaggio del novecento che dell'ottocento. Mentre Cochise, Buffalo Bill, Ely Parker sono nomi legati al West, e quindi pertinenti all'epoca di Tex, di cui anzi sono dei simboli, Joe è un personaggio dei primi del novecento, un'icona che nell'immaginario collettivo non è mai associato all'epopea della Frontiera, dentro la quale si colloca Tex. In questo senso Petrosino è anacronistico, gli altri personaggi no, indipendentemente da quando sono vissuti o dalla data della loro morte. Importa l'epoca che hanno caratterizzato (il West ottocentesco), non i confini temporali delle loro esistenze terrene.