Concordo con Carlo quando dà 10 alla storia e si tiene la lode, in ogni caso è un'opera superba che conclude alla grande un 70° anniversario iniziato invece in maniera fiacca e deludente. Ho molto apprezzato l'equilibrio indotto da Boselli nei continui cambi di scena e di conseguenza di protagonisti. Il rischio era quello della dispersione, invece la narrazione prosegue in maniera efficace su piani paralleli, fino alle ovvie virate verso gli incontri/scontri diretti.
Vorrei soffermarmi sul ruolo di Carson in questa storia. Spesso, anche sbagliando, lo abbiamo interpretato come una figura, per quanto grande, di secondo piano rispetto a Tex. Qui gode di una grande autonomia, vedi la presenza al Madison, e la sceneggiatura gli dà anche il tocco di grazia di quell'umorismo e quell'autoironia che a volte si era persa nella nomea del vecchio brontolone. Carson sta a Tex come il Dottor Watson sta a Sherlock Holmes. Watson è una persona fuori dal comune: intelligente, colta, sensibile e dotata di un non comune atletismo. Però agisce insieme a un superuomo, che inevitabilmente lo sovrasta e lo fa apparire meno valido di quello che è. Ma è tutto fuorché una semplice spalla.
In quanto a Pat, possiamo soffrire la quantità della sua presenza, ma dobbiamo complimentarci per la qualità: le poche pagine in cui compare sono un concentrato del suo essere e del suo agire e non penso che in una storia come questa avrebbe potuto dare qualcosa davvero in più; per me la sua gestione è magistrale.
Infine, un salto nel futuro: la copertina del numero 700 sarà la numero 300 di Claudio Villa. Ed è una delle tre più belle, a mio parere. Applauso preventivo, anche per le altre centinaia che ci aspettiamo ancora da lui.
Nick Castle è un gran filone, ma finora ha avuto bisogno di un appoggio per agire da perfetto gregario, prima il Supremo e poi il Maestro. Non so se da solo reggerebbe la concorrenza di Tex e lo dico da un punto di vista che riguarda l'interesse narrativo dell'eventuale vicenda. Insomma, da solo mi sembra uno dei tanti, per quanto astuto. Gli manca il carisma del grande nemico.
Conclusione finale: il 2019 texiano non poteva iniziare meglio.