Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Classifica

  1. Leo

    Leo

    Ranchero


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      2929


  2. pecos

    pecos

    Sceriffi


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      1027


  3. San Antonio Spurs

    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      943


  4. Texan

    Texan

    Allevatore


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      308


Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 21/01/2019 in tutte le sezioni

  1. Non so perché, ma mi sorge compiuta la domanda: "Occhi nella Notte ci è o ci fa?".
    1 point
  2. No, l'incontro di boxe lo puoi anche togliere, ma scriveresti UN'ALTRA STORIA. Quello che ti ho contestato è l'affermazione che Pat non serve a niente e che togliendolo la storia non ne risentirebbe: la storia cambierebbe eccome, perché il quarto albo è incentrato sull'incontro di boxe. Liberissimo di pensare che la storia ne avrebbe giovato, ma sarebbe stata appunto una storia diversa. ps: ho letto adesso la tua risposta a Borden, in cui dici che la scena dell'incontro ti è sembrata un riempitivo, e toglierla non avrebbe cambiato nulla. Ok. Allora sono proprio le premesse del discorso ad essere incompatibili: per me quella scena è centrale, durante la lettura dell'intera storia ci sono una tensione ed un'attesa via via crescenti che portano proprio verso quell'evento, dove ci sarà la risoluzione della storia. Questa è stata la mia sensazione alla lettura.
    1 point
  3. Incuriosito, sono andato a leggere adesso questi commenti... Sinceramente mi dispiace che per alcuni (pochi? molti? non so) lettori di Tex si faccia un discorso in termini di quantità. Ovvero, rapporto numero pagine/prezzo. Possono esserci "mallopponi" indigeribili e albetti "smilzi" ma che sono una gioia per gli occhi. Oltretutto qui non si parla di storie "normali" di Tex, ma le "prime" storie, quelle con i personaggi mitici e un Tex più giovane e protagonista. Insomma, per come la vedo io, dovrebbero interessare a prescindere. Poi abbiamo visto i disegni di De Angelis che sono molto belli e allora... cosa si vuole di più? Da lettore di Tex confesso di aver talvolta trovato "problematico" l'acquisto di un maxi, di un color o di un almanacco, e anche qui non tanto per il prezzo quanto per il contenuto. Ma questa serie si prende a scatola chiusa, non scherziamo. Sono allibito dinanzi a certe resistenze che posso spiegarmi solo per l'effettivo alto numero di testate "texiane". Ma se io dovessi fare un taglio, ebbene non lo farò certo per questo "Tex Willer"...
    1 point
  4. Appena finito di leggere Nei Territori del Nord Ovest mi è subito venuta voglia di fare il bis dell'accoppiata Boselli-Font, e mi sono ripreso Colorado Belle. A mio parere, questa storia è un vero e proprio gioiello, una delle più grandi prove di entrambi i due autori. Sin dall'inizio, la storia si carica di un'atmosfera suggestiva grazie alle parole iniziali di questa ragazza sperduta nella ghost town di Yellow Sky. Le parole sono inquietanti, e sono il pretesto per una panoramica della città fantasma che costituisce lo scenario principale della vicenda. A guardare queste vignette, davvero non capisco come si possa mettere in discussione Font: sono semplicemente uno spettacolo! Quando arriva Kit, e comincia ad avere la sensazione di non essere solo, e si aggira per i ruderi della vecchia città, l'atmosfera si carica di tensione e si vive un clima da grande film horror-thriller. Rapidamente, però si ritorna alla più banale realtà, e questa ha la faccia sorridente di Latigo e di Beckford, due cattivi difficilmente dimenticabili, per come sanno massacrare le persone non perdendo un luminoso sorriso sulle labbra. La banda di Deadman Dick resta impressa nella mente per la non comune crudeltà gratuita, ma Beckford, più che lo stesso capo della banda, è il personaggio che più mi ha colpito, proprio per quella sua aria cordiale e bonaria dietro la quale si cela un mostro. Altro personaggio che mi rester? impresso è quello di Scorpio, anch'egli mostruoso nell'indifferenza che dimostra nel rendere schiavi i due giovani bianchi a beneficio degli Utes e nell'assistere alle torture di Blackbird ai danni di uno dei due ragazzi. Già, Blackbird: la scena in cui sorride di malignit? a Morrow dopo aver visto la foto di Colorado Belle, penso sia uno dei momenti più alti mai visti in Tex, una scena capolavoro. Tex sa che quelle di Morrow per convincere Blackbird a parlare sono parole sprecate, ma, di fronte alle insistenze del reverendo, non può che dire, con malcelato fastidio: "accomodati". Quindi si accende una sigaretta, attendendo il per lui scontato esito del tentativo. E qui si vede il Male affacciarsi dagli occhi del rinnegato Ute e sconcertare il povero reverendo, così fiducioso nel potere della parola ma in realtà totalmente ignorante, fino a quel momento, di come il Male possa concretarsi nelle lande desolate e dimenticate dell'Ovest. Scena che a mio parere palesa perfettamente, con le parole di Tex: "? dura guardare negli occhi il Male" rivolte all'angosciato reverendo, tutta la maturit? del Tex boselliano. Altro momento a mio parere molto significativo e commovente, si può individuare nell'arrivo del reverendo a Yellow Sky, quand'egli crede di sentire forte la presenza della sorella e la chiama ad alta voce, nel vecchio saloon, certo che lei è l'. Scena molto intensa e poetica, seppur classica, questa del "sentire" la presenza di un'anima cara. E il lettore SA che questa presenza c'è realmente, e che il reverendo ha ragione di sentirne la vicinanza. Ciò che il lettore non sa ancora, anche se lo può sospettare, è che Colorado Belle non è più la dolce ragazza che si vede all'apparenza... Anche la scena finale del pozzo, nonostante io non ami le storie inverosimili, la ritengo un piccolo capolavoro. Per me questa storia è una vetta altissima e splendente, sia per i testi del sempre più amato Borden che per gli splendidi disegni: anche se i visi di Font tendono ad essere stilizzati lo ritengo un Grandissimo nel ricreare ambienti e sensazioni. Sublime.
    1 point
  5. Non mi aspettavo giudizi negativi per questa storia. Per me siamo di fronte ad un piccolo capolavoro, tipicamente boselliano. Un capolavoro per le scene e un capolavoro per i personaggi. La scena iniziale nella ghost town è felicissima, e rinnova l'ottima tradizione bordeniana con le città fantasma, ambientazioni a lui molto congeniali. La scena successiva, in cui i passeggeri si apprestano a salire sull'Ultima Diligenza da Warlock è anch'essa una perla. Una perla per l'atmosfera di malinconia per quell'ultima diligenza che segna l'abbandono e la morte di una delle tante città effimere della frontiera ma una perla anche per la scena del povero messicano sopraffatto dal giovinastro Morris. Quando il messicano chiede aiuto, si trova davanti un muro di paura: Benny, mortificato, dice che ne parler? a Barrett; Kincaid dice "Brutto affare. Quel ragazzo è deciso ad avere il biglietto, e nel West ognuno pensa per sè", ed è quanto di più autentico si possa immaginare; e Barrett stesso se ne infischia perchè tanto lui i suoi soldi li ha avuti lo stesso. Questa a mio parere è una scena davvero straordinaria: come teatro l'Ovest sperduto, e come attori uomini, pusillanimi e prepotenti, opportunisti e calcolatori, e tutti in poche battute palesano il proprio carattere e il proprio modo di vivere e sopravvivere in quella terra difficile. Da applausi. In seguito, molto bella è anche la scena in cui i passeggeri della diligenza devono decidere se proseguire oppure no e, più tardi, altra scena capolavoro è quella che si svolge sul pianoro: Tex ha un confronto con Barrett e lo guarda negli occhi per capire se lui possa essere il complice del bandito Dunson. "Vedo un uomo tutto d'un pezzo" dice Tex, e Barrett confessa di non aver potuto reprimere un brivido quando Tex lo ha fissato dritto negli occhi. Ma se le scene sono così suggestive è merito del coro di personaggi che le animano. Sono tanti (in seguito si aggiungeranno Aquila bianca e suoi scout indiani, poi Loco e la sua banda di predoni apaches, e infine Scott Dunson e i suoi scagnozzi) ma nonostante tutto sono così perfettamente diretti e sincronizzati che non si ha mai sensazione di confusione o di sovraffollamento. Con sincronismi perfetti gli uni si sovrappongono agli altri in una "canzone" magistralmente eseguita da un coro tanto affiatato quanto numeroso. Si sa, Borden ama i comprimari. Ma così tanti non era facile gestirli. Per me qui è stato un maestro. E pazienza se il finale, come dice West10, è un po' troppo accelerato: anche questa è un'altra prerogativa del nostro Borden, e d'altronde a mio parere in questo caso, per quanto veloce, il finale è comunque ben riuscito.
    0 points
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.