Ma quali storie mediocri, borden? "Winnipeg" a mio avviso è bellissima! Magari non sarà la classicissima storia di Tex, ma personalmente mi divertì molto e la trovai un intrigo davvero appassionante, in grado di tenermi col fiato sospeso. Ma dato che avevo parecchi problemi di spazio, al tempo, e già da un po' mi trovavo alle strette, decisi di chiudere lì per chiudere appunto in bellezza, anziché farlo magari qualche mese dopo; a ciò si aggiunse la considerazione che il proliferare di testate mi avrebbe comunque imposto delle rinunce e mi rimanevano centinaia di numeri da rileggere che non toccavo da parecchio (da almeno cinque anni non rileggevo praticamente vecchie storie, leggevo solo gli inediti che poi mettevo via). Poi ho ceduto alla faraciata coi conquistadores (mi aspettavo qualcosa di bello e ingenuo in stile GLB dei primi anni della serie... e invece, ahimé!) e alla prima storia della collana "Tex Willer" che prima non ho citato perché non è strettamente Tex.
Insomma, ti rassicuro: se ho smesso di acquistare Tex non è certo colpa dei suoi autori, né della bassa qualità delle storie. Come testimonia anche il fatto che, dopo cinque anni che non acquisto più regolarmente Tex, sono ancora qui a discutere e a far parte di questa meravigliosa compagnia che parla di quello che, per me, è e rimane non tanto il fumetto per eccellenza, quanto un membro della mia famiglia.
Molto bene! Ci conto, pard. Anche perché ho proprio bisogno del tuo occhio per capire il cambiamento di stile fra una parte e l'altra. E... è sempre un piacere rileggerti.