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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 03/01/2021 in tutte le sezioni

  1. Mi chiedo se quando ti dico che... ...non ti sto ponendo un concetto ormai sconosciuto nelle scuole italiane (la complessità). Perchè il problema mi sa che è quello. Sono ormai diversi post che parlo (a vuoto, temo) del fatto che se una persona smette di comprare una cosa, è perchè la complessa somma dei suoi benefici, confrontata con la complessa somma dei costi (non solo economici, anche tempo, attenzione, la semplice fatica di andare in edicola, etc.) si è squilibrata verso il non acquisto a causa di un calo di benefici (nel cui conto NON PUÒ non entrare "quanto mi godo questo fumetto", per quanto questa sembra essere diventata una bestemmia per gli autori italiani...) e un aumento dei costi (sia economici, sia di tempo sottratto ad altre cose, e qui possono entrare la TV e negli ultimissimi anni - non certo nell'era Nizzi - gli smartphone). La TV la cito sin dall'inizio in questa complessa equazione, non è che me la devi tirare fuori te. Solo che per me è una dei mille fattori, tu me la proponi adesso come ennesima (ormai cos'è, la terza o quarta?) "CAUSA UNICA DI TUTTO" Ecco, ormai il dubbio non può non venire, che tu appena leggi la parola "complessa" salti le righe successive, oppure non ne comprendi il significato. E ti dai ogni volta una singola, unica spiegazione, del perché le vendite calano. prima "CRISI!!". poi "SMARTPHONE!!", adesso "TV!!!", usando queste parole come un qualcosa che, magicamente, entra in casa tua, e ti ruba tutta la collezione di Tex, e ti lega alla sedia impedendoti di acquistarne altri. In questa visione, immagino che chi compra ancora Tex non è perché trova un beneficio maggiore della complessa somma dei costi, ma perché ha un amuleto che tiene lontane le forze oscure che prendono il controllo della mente degli acquirenti, giusto? Dato che per te c'è spazio per una sola causa, e il beneficio dato dall'albo (quanto è piaciuto) non ha la minima importanza, perché "c'è la crisi!" oppure "hanno inventato la TV!" oppure "smartphone!!! parola magica, smetti di comprare, te lo ordino in nome della Apple!" La insegnano ancora economia alle superiori, o l'hanno sostituita con "Magia e maledizioni divine e i loro semplici effetti"? P.S.: quando Bonelli ha portato le vendita di Tex vicino al milione di copie, c'era già le TV, pure le TV private. Ma si vede che Bonelli le maledizioni le prendeva a cazzotti, no? È l'unica spiegazione... a meno che non inizi a fare un confronto fra COSA proponevano le TV all'epoca, come qualità e quantità, e difficoltà nell'averlo (aspettavi una settimana per un film), invece di considerarlo un amuleto scaccia-lettori indipendentemente dal contenuto. Perchè se inizi a parlare del contenuto della TV, poi il confronto non lo fai più con l'altrettanto magica parolina "fumetto", ma devi valutare cosa contiene quel fumetto, e confrontarlo. Che oggi la concorrenza sia molto più dura non ci piove (negli anni 70 c'era roba in edicola che oggi non durerebbe due numeri). Ma che il fumetto la sfida la sta perdendo sul fronte di quello che offre, e non per magici controlli mentali, mi pare ancora più evidente.
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  2. Se lo legge ti tira un papagno sul muso...a 82 anni è un giovanotto,te lo dico io che l ho visto non troppo tempo fa 😆...e la lingua è tagliente come il Bowie knife di Tiger Jack 😆😉...fin troppo ,a dire la verità... C è mica un età per smettere di scrivere?
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  3. Bravo! Controcorrente su tutto! Così si fa! No, bel post, davvero. Ognuno ha diritto alle sue opinioni. Io sono molto un iconoclasta, lo confesso. Quando vedo che tutti parlano bene di un artista (o anche di una persona qualunque), mi viene subito l'istinto di parlarne male. Per dire, sento che tutti ripetono a pappagallo che Maradona è "il più grande calciatore di tutti i tempi" e io faccio di tutto per demolire questa cosa ripetuta a pappagallo. Magari lo è anche, ma allora Pelè? Allora Platini che era 10 volte più continuo? Allora Cruyff? Eccetera. O che so, Federer nel tennis, che ha poi dei fans insopportabili per cui è il Dio incarnato. Mi verrebbe quasi dal farlo anche con GLB o di rivalutare Nolitta apposta dato che del primo ne parlano tutti bene e del secondo quasi tutti male (su Tex), ma poi non lo faccio perchè effettivamente anche a me piace poco Nolitta e sono nato con GLB, quindi faccio fatica Vabbè, però qualche appuntino al Vate non manco di farlo, sarà mica il padreterno eh
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  4. Purtroppo temo che ormai più di tanto Nizzi non possa dare. Vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi che ormai le idee sono quel che sono dopo decenni di storie, reputo poco realistico che possa vivere una seconda giovinezza creativa, che lo porti a un'ondata di freschezza e originalità. A mio modo di vedere, potrà ambire alla stesura di storie accettabili e funzionali, facendo leva sull'indiscussa esperienza e mestiere, ma più di questo, dubito! La mia speranza è comunque che non accusi cali qualitativi eccessivi, in effetti la prova breve del color sembra suonare come un campanello d'allarme, ma confido che un'eventuale involuzione possa agilmente essere arginata dall'attenta gestione editoriale attuale.
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  5. Ti ringrazio, @Magico Vento... dato che sono io l'unico che fa quella battuta. Invero, lo scambio di battute fra @Diablero e @valerio mi ha fatto ripensare un po' a una riflessione che mi è partita qualche giorno fa a proposito della discussione con @Mefisto, partita dall'oggettiva constatazione sulle storie di Nolitta che fanno cagare. Le battute a me piacciono molto e penso che sia evidente. Tanto che non perdo occasione per dire "le storie di Nolitta fanno cagare", quando Sergio Bonelli è una delle persone che non ho mai conosciuto a cui sono più affezionato perché a lui sono debitore di buona parte del mio immaginario. Però a volte mi interrogo su quanto quelle battute siano oggettivamente scherzose: mi pareva, ad esempio, che il mio tormentone su Nolitta lo fosse, ma poi ho visto che qualcuno l'ha preso sul serio e, quindi, stavo meditando di non riproporlo più. Le battutine di @valerio su @Diablero e Nizzi mi erano parse irritanti, pur non essendo il diretto referente di esse, e sono contento nel vedere che il suo intento non fosse di offendere... io però non l'avevo proprio capito. Alla fine ha ragione @Leo quando dice che la sola scrittura è molto più fraintendibile dello scambio verbale. Si tratta di una grande verità, paragonabile agli effetti propiziatori della defecazione delle storie texiane di un noto autore...
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  6. Hai 18 anniiiii?Ma come ti permetti? Invidia folle e disagio!!! Io abbandonai Tex esattamente dopo Fuga da Anderville, quindi diciamo non esattamente dopo un flop. Non so nemmeno io perchè....probabilmente mi ero stufato. Fuga Da Anderville, naturalmente, mi era piaciuto moltissimo (mi piace meno oggi, come ho già detto altrove), nonostante questo smisi. Ripensandoci oggi, forse smisi perchè tutti il centinaio 200 mi aveva sostanzialmente deluso. Quindi fu una cosa che esulava da Nizzi, che tra l'altro quasi non conoscevo (all'inizio non si firmava nemmeno). Le sceneggiature di GLB e di Nolitta degli ultimi tempi mi annoiavano parecchio, non trovavo più la freschezza dei bei tempi.
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  7. Già, tutti quelli che conosco che hanno smesso di leggere Tex in quel periodo (ed erano TANTI, sono di una generazione in cui a scuola lo leggevano tutti i maschi e probabilmente anche le ragazze lo scroccavano ai fratelli...) me lo hanno detto, sicuro! "Guarda che il Tex di Nizzi mi piace un sacco, ma mi tocca smettere. C'è la crisi del fumetto, mi è arrivata la cartolina, sono stato sorteggiato. Che sfiga, proprio adesso che c'erano storie tanto divertenti..." Che la crisi del fumetti ci sia stata (e c'e ancora) è chiaro, ma mi fa impazzire dal ridere il fatto che la si consideri la CAUSA e non L'EFFETTO del calo delle vendite. Cioè, a me sembrerebbe ovvio che il processo è questo: ["la gente non legge più i fumetti"] QUINDI ["c'è la crisi del fumetto"] Mentre invece la si usa come scusa, come a dire "la gente non compra più questo fumetto, ma NON perchè... 1) non gli piace più (oppure) 2) costa troppo (oppure) 3) Non ha più tempo con tutti i film che guarda in TV (oppure) 4) era un passatempo divertente, ora c'è il protagonista che è un frignetta che si fa fregare da tutti e piagnucola (oppure) 5) non ha più spazio per metterli (oppure) 6) non ha più una lira... (oppure) 7-1000) altre possibili 994 cause... ...no, pare che il motivo per cui la gente smette di leggere BELLISSIMI FUMETTI, DIVERTENTISSIMI, CHE NON HANNO NEMMENO UN DIFETTO, sia... 1001) "C'è la crisi del fumetto! Non hai sentito? Devi smettere di leggerli!!!!!" Boh, ovvio che uno quando vuole spargere la favoletta che va tutto bene e la sbobba è ottima e abbondante si aggrappa a qualunque scusa (e qui non mi riferisco solo al povero Grande Tex che è arrivato ultimo a ripetere questa frase dopo trent'anni, sono appunto trent'anni che la dicono gran parte degli autori e degli addetti ai lavori, in particolare quelli che non vendono un tubo), ma dai, su, possibile che gente che scrive per mestiere non riesca a trovare una "motivazione" meno ridicola? P.S.: Poi è ovvio che il calo delle vendite è dovuto ad una complessità di fattori, non solo a Tex che si cala le braghe e piagnucola. Ma in generale, se una persona non compra più Tex (e non è perchè è morto) il motivo si può riassumere in "non gli sembra più un buon uso dei suoi soldi", può essere che i nuovi albi lo annoino, o che semplicemente si diverte di più a vedersi le serie su Netflix o a chattare online. Ma anche se è in mezzo ad un sacco di fattori, pensare che "quello che ti lascia la lettura di un albo" non conti, mi pare ridicolo. Se fosse così, la Bonelli potrebbe anche vendere 110 pagine bianche, se non fa differenza.... P.P.S.: infatti, non a caso il Tex di GL Bonelli ebbe un boom di vendite mica ai tempi delle dime novels, ma in un periodo in cui c'era già la TV e CENTINAIA di testate d'intrattenimento in edicola: magari c'era un motivo per cui vendeva molto più degli altri, non solo perchè "non c'era la crisi"... o per fare esempio ancora più chiaro, Dylan Dog ebbe il suo boom in piena "crisi del fumetto", quando tutti già dicevano le stesse identiche cose che dicono ora....
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  8. Beh, cadiamo tutti nel tranello de "è la storia migliore" eccetera eccetera, Diablo, del resto tu ci cadi con GLB, incensandolo su tutto il fronte, quasi su ogni storia. E non è che tu sia esente dall'essere "fan" visto che lo sei (giustamente secondo me) del creatore di Tex in modo abbastanza esclusivo. Quando dicevo che qui Nizzi ha fatto il meglio possibile, intendevo che con questo tipo di soggetto, è riuscito a raggiungere una leggerezza e una poesia difficilmente superabile. Poi si sarebbe potuta fare una storia diversa, magari non nelle sue corde, ma con questo soggetto ha dato il massimo, non sono io a dirlo ma chiunque abbia voglia di divertirsi ed emozionarsi. Non è una sparata, come dici.La sparata è una affermazione assurda, non una suffragata da una qualche oggettività, visti i consensi. Poi non è un fan club di Nizzi, su. Qui se c'è uno che deve essere osannato quasi per forza è GLB (se qualcuno critica gli si ribatte scherzosamente che andrebbe bannato). Su Nizzi, in genere, vedo lodi nelle storie belle e critiche nelle storie non belle, come è logico che sia. Tu lo critichi anche nelle storie reputate belle da quasi tutti. Tua scelta, per carità, ma non è tanto normale. Mi accodo agli auguri e auguro 100 di questi anni al nostro Tex, e lo esorto a difendersi dalla pandemia (non solo con la mascherina, ma a suon di pistolettate).
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  9. Giudizio lapidario, ingeneroso, non condivisibile. Con questi giudizi sembri un ultrà, e, lasciatelo dire, perdi di credibilità. Per te Nizzi è solo rovina e il buono, o l'ottimo, che ha fatto prima è tale solo perché confrontato con la rovina. Mi sembra, francamente, una tenacia - nei giudizi - la tua, davvero degna di miglior causa. Appare una storia gigantesca perché molti la considerano tale. Perche è una storia molto bella. Non perché si guarda la distesa di rovine successiva, che nessuno, o quasi, peraltro nega. Ma ci sono le rovine e ci sono i fasti, solo che tu neghi sistematicamente i secondi, o li rileggi, bocciandoli, con gli occhiali del "senno di poi". Cambia lenti, nel 2021
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  10. Da quel punto di vista, molto meglio Nolitta del grande fumettista giapponese NO GAGAI.
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  11. Da estimatore di molte storie texiane del noto autore, ti faccio notare che quello che menzioni non è necessariamente un difetto...
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