Bellissima avventura di Tex, quella che tratta nella maniera di gran lunga più diretta l'esperienza di Tex durante la Guerra di Secessione, e che tramite la sceneggiatura di Gianluigi Bonelli ed i disegni di un Galep nel suo periodo di maggior splendore ci illustra compiutamente la lucida contrarietà del Nostro al conflitto, da lui condivisibilmente considerato una immane ed insensata follia alla quale, paradosso dei paradossi, egli e Damned Dick si ritrovano costretti a partecipare a causa di alcune sfortunate circostanze, che il loro amico Rod Vergil contribuisce non volendo ad innescare.
Gli eventi successivi alla separazione da Rod, che decide di arruolarsi sotto la bandiera confederati, altro non sono in fondo che una fedele metafora di quel che avviene a chiunque si trovi a vivere in una zona di conflitto: volenti o nolenti, il mostro non ti lascia in pace, ed in un modo o nell'altro è impossibile ed utopistico riuscire a mantenersi neutrali e non coinvolti.
Tutti elementi, questi, che Glb inserisce con sapienza nella storia, che culmina con una delle scene più toccanti della saga intera, che rivela una volta per tutte la vera faccia della Guerra (non c'è nulla di eroico, solamente dolore e sofferenze), ed al contempo da solo regala alla storia la sua immortalità: la battaglia di Shiloh si è appena conclusa, e Tex e Dick, appena giunti sul luogo, hanno il dolore di incontrare il loro amico Rod, che fa appena in tempo a salutarli per l'ultima volta prima di morire tra le braccia di Tex. Una scena da brividi lungo la schiena, conclusa degnamente dal discorso di Tex e dal fucile spezzato, elemento quest'ultimo forse un po' plateale ma senza dubbio molto significativo.
A differenza del mio quasi omonimo @Juan Ortega, io non ritengo una carenza della storia la scarsa caratterizzazione degli ufficiali che compaiono, dal momento che il tema di fondo, a mio avviso, non è il combattimento in sé, ma la sua insensatezza di fondo; di conseguenza, gli attori restano sostanzialmente irrilevanti, conta solo (purtroppo) il tragico risultato.