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TWF - Tex Willer Forum

TexFanatico

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Messaggi pubblicato da TexFanatico

  1. Lo so, sono già passati 5 giorni e non voglio per forza riaprire la discussione,  ma reputo comunque giusta una riflessione (tra l'altro già fatta).

     

    Tempo al tempo pards,e che esso porti consigli.

     

    Ogni persona ha il suo stile, ma al contempo si deve ricordare, per non dire considerare, che dall'altra parte ci sono altre persone che potrebbero non apprezzare modi/toni/idee.

     

    Come già scrissi tempo fa, ogni persona ha il sacrosanto diritto di esprimere il proprio parere (subordinato alla condizione che sia ponderato/ragionato e posto in maniera corretta).

     

    Reputo la scelta di Boselli un ottimo punto per una sana riflessione/ introspezione.

     

    Per quanto mi concerne anche i "ripicca" costanti sono logoranti, così come il costante plauso o affossamento. Per me significa che si interviene per partito preso e, questo, non è la base di una discussione. Ciò rende il tutto un ring.

     

    Mi spiace che l'unico riferimento al forum sia stato in maniera negativa, ma associato alla decisione di "presa delle distanze" mi auguro che questo sia un suo regalo per il forum, che possa portarlo (o riportarlo) sulla giusta strada. 

     

    E si, in maniera dittatoriale, non accetterò commenti, in questa sede,  a questo post.

     

    Se volete sono però sempre disponibile o privatamente o in una discussione apposita in tutto su di noi.

     

    Un grazie a @borden

     

     

    • Mi piace (+1) 3
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  2. Il 6/9/2022 at 12:14, KitWiller dice:

    @LedZepp Bisognerebbe creare un topic sul forum dove ci segnaliamo quando un prodotto torna disponibile o dove un pard che cerca un certo fumetto lo possa scrivere così che se qualcuno lo vede online o in una fumetteria lo può segnalare come ho visto fare in o.t. in qualche topic.

    Se mi confermate che non esiste un topic così magari lo creo.

    Ma per evitare di consumare un sacco di spazio sul server (e fare confusione) l'ideale sarebbe poter creare molti mini topic, probabilmente uno per serie (di tex o non) ove poter postare le proprie ricerche, senza spam e con una facile cancellazione dei messaggi una volta trovato ciò che si cerca. Magari andrebbe proposto a @TexFanatico.

    Siamo off topic, ma per gli scambi esiste il mercatino. Attualmente non è strutturato ma si può anche svilupparlo. 

     

    Fine off (ev. Usate il topic dei suggerimenti) 

  3. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Sembra che per custodire tutte le uscite servano sei raccoglitori, dove all'interno ci sono dei fogli trasparenti dove inserire le strisce.

    Il raccoglitore è unico (non ci sono sei illustrazioni diverse) ma ci sono degli adesivi per personalizzarli (serie 1a, serie 1b, serie 2a...).

    Sono abbastanza rari nel senso che ne arrivano pochi per rivendita. Io non li comprerò perché ingombranti e poco pratici.

    Col tempo il peso degli albetti sulla plastica produrrà effetti non desiderati (i fori si spaccheranno, la plastica ingiallirà, gli albi potrebbero incollarsi alla plastica o trasferire l'inchiostro sulle pareti della fenditura... 

    Ho avuto anche raccoglitori in cui la parte metallica si è staccata dalla copertina

    insomma un acquisto caldamente sconsigliato.

    Nota a margine: nessuna delle immagini di Tex del raccoglitore è coerente con le strisce all'interno

    Quella davanti è tratta da "Il fuoco!" che è il n. 16

    Quella del dorso è tratta dal n. 59 e quella dietro dal 200...

    Grazie pard

  4. Ciao a voi pards, 

    su un canale esterno al forum abbiamo ricevuto questa domanda:

     

    Cita

     Ciao, qualcuno ha preso il raccoglitore di Tex a strisce? Io non l'ho trovato in edicola... Vorrei sapere, un solo raccoglitore, quante strisce conterrà? Quindi, quanti raccoglitori dovrò richiedere? Grazie e scusami...

     

    Qualcuno ha la risposta per il nostro pard? 

     

    Grazie

  5. TWF Magazine 20 1.0.0

    Guarda il documento

    Nuovamente un bel lavoro da parte della redazione!

     

    Curiosi?

     

    Oltre al canonico Editoriale, questo numero parlerà di Amici e Nemici.

     

    Ci saranno inoltre:


    Copertine della Fascia 200

    Il messaggio dei Dakotas

    Tex in rosa

    Tex e la Madama

     

    Si parlerà dell'almanacco del West

     

    E le interviste? Ne abbiamo?

     

    Certamente!

     

    Intervista a Tex

    Intervista a Barison

    Intervista a Filippucci

    Intervista a Romanini

    Intervista a Burattini

     

    Non potrà mancare la cucina di Tex e si concluderà tra mito e archetipo.

     

    Anche questa volta siete curiosi?

     

    Diamine pards, scaricatelo!

     

    Buona lettura


     

  6. TWF Magazine 19

    Guarda il documento

    Anche questo numero ha tanto da farvi scoprire, e già solo dai temi scommettiamo che non saprete da quale articolo iniziare!

     

    Curiosi?

     

    Durante l'attesa del Download iniziate ad immaginare allora cosa si nasconde dietro i seguenti titoli e... buona lettura!

     

    Editoriale
    C'era una volta Tex Willer
    Le ultime 100 di Galep
    Intervista a Maurizio Dotti
    Gilas
    Intervista a Giorgio Giusfredi
    Canestri e Fumetti!
    Fra la mia Emilia e il West
    Tex "Vivo o morto"
    La cucina di Tex: "Il Gumbo"
    La 6a Mostra del Tex Clube Portugal

     

    Un grazie a @Fabio D'AGATA per la copertina


     

  7. Tex Willer: 70 anni sotto il vulcano

    Dall’11 gennaio al 9 febbraio si terrà a Catania la Mostra “Tex Willer: 70 anni sotto il vulcano”. 
     
    La mostra vuole essere un omaggio ai 70 anni di Tex, personaggio iconico della cultura pop italiana dal dopoguerra ad oggi, storico simbolo della casa italiana Bonelli ed un punto di partenza per la città catanese per iniziative atte al recupero di personaggi ed icone italiane che diventino punti focali di mostre e rappresentazioni atte a portare nuovo turismo culturale diversificato nella cittadina etnea.
     
    Il progetto ha ottenuto il plauso dell’Assessorato alla Cultura e la possibilità di utilizzare i bellissimi locali delGAM, l’ex anagrafe catanese interamente ristrutturata, ed ha tra i suoi “supporter” anche gli organizzatori di Etna Comics.
     
    Di seguito parte della lista espositiva e bozza della locandina: 
     
    – Esposizione della Serie “Tex Gigante” dal n. 1 all’ultimo albo in edicola (compresi Albi “Particolari” e “Variant”)
    – Esposizione Albi e Avventure “Fuori Serie”
    – Esposizione di tutte le Serie Speciali (Tex Magazine/Almanacco (annuale) – Texone (annuale) – MaxiTex (annuale) – Tex a Colori (semestrale) – Tex Cartonato (semestrale))
    Per un Totale di oltre mille fumetti
    ———————————————————
    Esposizione Grafica di Riproduzioni 50 X 70 di Copertine che hanno segnato i 70 anni del Personaggio in questione (a mio imprescindibile giudizio).
    ———————————————————
    Esposizione di Disegni Originali (Collezione Privata) di Artisti impegnati sul Personaggio
    ———————————————————
    Espsizione di Stampe e Poster vari esclusivi
    ———————————————————
    Esposizione Gadget Vari (Action Figure – Album Figurine – Placche – Cartoline ecc.)
     
    Tutte opere uniche messe a disposizione da Matteo Belfiore che l’A.C. Leaf gestirà durante le giornate della mostra.
     
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    Collegamento all'evento :
     
  8. On 25/11/2018 at 12:45, JohnnyColt dice:

    Purtroppo non sono riuscito a fare la foto sulla sella perchè non c'era nessuno di passaggio in quel momento... :( Comunque bella mostra, mi è piaciuta molto. Ma il parco tematico di Tex Willer? Qualcuno ne sapeva qualcosa? Dal volantino pare sia in Veneto... :dubbioso:

    Per chi non ha potuto esserci alla mostra consiglio di vedere questo link con tutte le nostre foto: http://texwiller.ch/index.php?/topic/4880-tex-70-anni-di-un-mito-le-nostre-foto/&amp;tab=comments#comment-142048

    Se non erro si parlava di Abano Terme, ma non so se hanno trovato l'accordo. 

  9. Tanto per capire quanto io sia rimasto indietro con la lettura... Eccomi qui a dire la mia su questa storia presa più o meno a metà dei miei arretrati (che risalgono quindi probabilmente a due anni d'astinenza) e letta lo scorso fine settimana; ad onor del vero ricominciai con i 3 numeri precedenti, ma non avendoli ancora digeriti... 
     

    Piacere.
     

    Riassumerei così le mie sensazioni al riguardo di una storia che ho reputato buona. 
     

    Mi sono debitamente soffermato su quanto scritto da chi ha scorticato la storia prima di me e, seppur comprenda lo scetticismo espresso inerentemente ai raccordi della trama, continuo ad imputare tali colpe ai vincoli editoriali di due albi. Per carità, c'è chi in due albi riesce a spiegare ogni singolo passaggio per filo e per segno, ma poi ho l'impressione che la parte finale sia in realtà uno sprint per rispettare il limite dei due albi. 
     

    In questo caso mi sono invece ritrovato con una storia che ha avuto il pregio di farmi rivivere quell'atmosfera a me cara: il West.
     

    Tex appare sicuramente come elemento marginale in questa storia, ma è comunque suo il ruolo più importante; per lo meno dal mio punto di vista... Ma andiamo con calma. 
     

    Faraci ci proietta in quel che è un classico stereotipo del West e dell'America, degnamente coadiuvato da Acciarino, artista in grado di creare l'adeguata atmosfera alla storia.

     

    Bowen è l'icona "romantica" di un mondo duro.

    Me lo sono immaginato alla Billy The Kid: infanzia dura in un mondo spietato. Uccidere o morire.

    Ciò l'ha portato ad esser un killer perché,... Bhe, si deve mangiare per vivere e probabilmente l'unica cosa che sapeva fare era usare le pistole.

     

    A differenza di Tex, Bowen verosimilmente non ha avuto la fortuna d'incontrare le persone giuste (anche il nostro amato Ranger spara nel mucchio, uccidendo gente che, per quanto ne sappiamo, ignora i loschi traffici dei propri datori di lavoro e che obbediscono a degli ordini in potenziale buona fede o per proteggere il proprio capo da sconosciuti... Tex non espone continuamente, anche solo a titolo di "credenziali di uomo di legge", la patacca da Ranger), ritrovandosi dunque invischiato in una torbida realtà. Ma sì, non inizia lui a dispetto di Bowen e Tex combatte i cattivi. Kenneth mostra però di possedere anche un lato sensibile, a potenziale "dimostrazione" del fatto che l'esser Killer è più una necessità che una voglia/patologia: si innamora e lascia le pistole, soppiantate dall'amore. Non trapela la sensazione che abbia rapito l'amata o d'averla forzata, quanto piuttosto essersi arreso a lei ed abbandonato alla vita famigliare, ripiombando nell'unica altra certezza (pistole) quando i suoi amati sono stati abbattuti.

     

    Ma riecco il suo lato sensibile quando scorge Tim.

    In quell'istante non è più lavoro... Quella "scusa", che accompagna, penso, ogni persona coinvolta in conflitti armati (militu/tutori dell'ordine/...), svanisce di fronte ad un senso etico predominante. Potremmo sicuramente chiederci dove fosse, codesto senso, nel momento in cui premette il grilletto, liberando il proiettile che strappò il padre naturale al ragazzo che difenderà poi strenuamente. Non sono psicologo, ma la mia chiave di lettura è che per fare il lavoro che faceva probabilmente si estraniava, psicologicamente, in un qualche modo per non farsi fagocitare dalla situazione.

     

    Continuo dunque a concentrarmi su Bowie e sulla mia personale interpretazione della sparatoria al saloon.

    Tutti colpevoli?

    Nella mente di questo personaggio probabilmente si; chi materialmente chi per passività. La zona era sotto pressioni di un fantomatico (?) cattivo che voleva la terra. Kenneth si era ribellato, ribellione che portò alla forzata dipartita dei suoi. Ma gli altri? Potenzialmente pecoroni paurosi rimasti inermi e passivi sperando di riuscire in un qualche modo a "sopravvivere". Ecco la loro colpa. Aver lasciato Bowie da solo, a non ergersi come un sol uomo per fronteggiare l'invasore... così da esser visti come corresponsabili, seppur indiretti, del fattaccio.

     

    Certo, è una mia chiave di lettura, una mia interpretazione, ma è anche questo il bello di fumetti e libri... Dare spazio all'immaginazione.

     

    Come scrissi precedentemente, ho apprezzato il clima Western, ma non dimentico che il fumetto è Tex, e riconosco che in tale racconto è stato tenuto in disparte. Ho scritto che ha probabilmente avuto il ruolo più importante e complicato, ossia quello di giudicare un uomo nel più profondo (e di tener in considerazione un bambino) e lo confermo, ma l'impressione è quella che l'autore non sapesse bene come "traghettarlo" sino al momento deciso.

    Ed è proprio questa difficoltà di gestione del Ranger che, malgrado l'immaginazione, mi lascia l'unico vero mio punto interrogativo: come sono arrivati da Hall? L'unica opzione sarebbe stata quella di percorrere a ritroso la pista del gruppo, ma tale scelta non la vedo come plausibile: essendoci, per quanto ne sapevano a quel momento i pards, la vita di un bambino in gioco, i due segugi avrebbero con ogni probabilità cercato in priorità quella pista.

     

    Parlando di pista, a differenza di Leo non mi interrogo sul "attendere/origliare" i due cowboy. Ho semplicemente supposto che i Rangers si fossero allontanati dal ranch di Hall quanto bastasse per uscire dal suo campo visivo, entrare nella boscaglia e mettersi a lato della pista che chi sarebbe andato/venuto da Hall avrebbe dovuto percorrere. Che poi passando da lì i due cowboy svelino apertamente chi sono... Bhe, è più rapido rispetto ad una sequenza ove Tex li forzi a svelarsi.

     

    Il "bimbominchia" per me è stato un ottimo elemento. Bambino frignone, vignetta dopo vignetta viene educato da Kenneth Bowie come non lo era mai stato dal padre biologico. Bowie lo rende un ragazzo del West; parla meno, affronta le tue paure (lupo), valuta le situazioni (burrone... Sei in un ambiente ostile, considera le opzioni e bilanciale)...

    Ho visto l'inizio della trasformazione da "cocco" a ragazzo degno di vivere in quei luoghi; l'incubo... L'incubo non so se potrebbe esser un aggancio ad una storia futura: Tim che malgrado tutto non riesce a perdonare Bowie e...

     

    Il mio voto alla storia è stato buono proprio per l'atmosfera Western, la trasformazione di Tim da ingenuo a cosciente della realtà ove vive, il personaggio di Kenneth (secondo me ben gestito da Faraci) ed il piacere provato nel rituffarmi nel fumetto dopo lunga astinenza. Quien sabe... Non avessi avuto tale periodo di fermo il voto poteva esser diverso.

     

    Tutto sommato però non vado oltre con il voto perché alla fin fine non è una storia di Tex; anzi, direi che per tanto così la storia poteva esser rovesciata ed iniziare dalla fine: Tex che interroga Bowie mentre Carson fa da balia a Tim, e la storia è il "sacco" che Kenneth svuota. A questo punto si riprendono le sequenze finali: la decisione di Tex e il farsi suo l'onere di giustizia nei confronti di Hall (chiuso rapidamente in quanto corollario marginale alla storia in sé).

     

    Peccato per la copertina: nulla di meglio dell'originale.

  10. No.

     

    Penso che la risposta, semplice, possa essere espressa semplicemente così.

     

    Ciò nonostante, essa presupporrebbe l'esistenza di punti fissi immutabili. Ed è qui che il discorso si fa interessante quanto insidioso perché, a torto o ragione, alcuni di essi possono essere soggettivi.

     

    Faccio un passo indietro e, tenendo conto del fatto che ci ritroviamo già con "vari" Tex, direi che a livello Texiano:

     

    - se te (generico) hai conosciuto Tex ai suoi albori, sono pronto a mangiarmi stivali e speroni se non ti sei affezionato a quel Tex guascone, come vien romanticamente e nostalgicamente presentato negli interventi che mi anticipano.

    - se io (ipotetico) avessi conosciuto un Tex attuale, probabilmente potrei definirlo il "mio Tex", ossia quel Tex che ha fatto si che, dopo il primo albo, decisi d'acquistarne anche altri, e non per forza conosco il primo Tex.

     

    Logicamente posso attendermi osservazioni quali "ok, ma dal momento che i primi albi sono di GLBonelli esso è l'unico vero Tex" e, onestamente, l'unico approccio che potrei adottare è menzionare l'evoluzione del personaggio.

     

    Un po' come noi: da giovani scavezzacollo per poi risultare magari adulti riflessivi/diplomatici con, magari, a volte ancora una punta del nostro spirito indomito (chiave di lettura adattata a Tex)

     

    E, forse, un problema di Tex è proprio questo: essendo un personaggio dei fumetti esso rimane temporalmente sospeso in un età abbozzata, stimata... de facto questa sospensione complica il discorso di una crescita del personaggio ma non la annulla.

     

    Non ho mai nascosto una certa nostalgia del Tex degli albori e portato avanti da Nizzi. Il Tex attuale è ancora il "mio Tex"? Onestamente ed in tutta trasparenza, no. Tex è ancora Tex? Si. Vedo un Tex più maturo, che però ha ancora in lui quel fil rouge che lo porta a schierarsi con gli oppressi o a smuovere montagne per salvare gli amici.

     

    In questo contesto di crescita, non vedo un reale stravolgimento del personaggio; Tex non è diventato insensibile di fronte alle ingiustizie, non dice "non ho tempo/arrangiati", non si è arricchito sfruttando l'oro Navajo,... questi sono, secondo la mia chiave di lettura, i valori fondamentali, il codice morale e di condotta di Tex.

     

    Posso tuttavia capire la posizione nostalgica in quanto mi ci trovo pure io. Mi sono affezionato a Tex quand'esso era ancora accompagnato da Satan e Dinamite, quando seguiva unicamente l'istinto,... posso tuttavia dire, per tanto, che non sia più Tex? No, almeno non secondo i punti che io vedo come le fondamenta di Tex.

     

    Onde evitare incomprensioni, apprezzo in ogni caso anche le storie attuali che rimangono consone ai valori (reali o miei punti di vista, quien sabe) texiani e, tra esse, ve ne sono di splendidamente orchestrate.

     

    Terminerei con una nota di moderazione invitando ad evitare di scomodare i cavoli e gli accidenti a causa di incomprensioni

     

    Il discorso, seppur nato da un'incomprensione è interessante; certo, forse occorrerebbe definire quali siano questi valori immutabili (e si potrebbe aprire una discussione/sondaggio a tal proposito), e probabilmente avremmo molteplici risposte simili eppure diverse tra loro ma tutto ciò non modifica un punto fondamentale della comunità; il rispetto reciproco.

     

    Il punto principale di questo spazio è discutere pacatamente di Tex, e se discussioni interessanti nascono da incomprensioni ben vengano.

  11. Gioia, piacere, emozioni.

     

    Sono queste le parole che utilizzerei per esprimere, in sintesi, la mia impressione su un Texone che mi riporta a scrivere un mio, personale, parere.

     

    Finalmente ho trovato il tempo di sfogliare il Texone firmatomi da Andreucci durante l'evento luganese (ho pubblicato or ora quelle 2-3 immagini che avevo).

    Sono stato catturato sin dalla prima tavola, capace di riportarmi alla mente Il Totem Misterioso e di tuffarmi nell'ambientazione western che tanto adoro, per accompagnarmi sino al primo scontro a fuoco dove il giovane Tex mostrerà subito il suo carattere.

     

    Premetto che sinora ho letto unicamente una volta l'albo in questione e, forse, ho perso qualche passaggio, finezza,... ma c'è un punto che mi perplime un po' (ogni tanto il mio cervello si pone domande "futili") ed è inerente alla conformità del terreno ove si svolge il primo scontro a fuoco della storia.

     



    Sulle prime panoramiche pare essere una gola, un canyon relativamente longilineo e sgombro da ostacoli ma, dopo l'avvistamento, Tex scende con Dinamite (gran piacere rivederlo!) e parrebbe "finire in una gola laterale" se non, addirittura, in un dedalo.

     

    Cerco di spiegarmi mediante le immagini del Texone

     

    La splendida apertura che abbiamo già visto: Tex, sulla sinistra della pista, osserva l'incedere dei cavalieri (lui sarà sulla loro destra)

    1.png

     

    Successivamente, vediamo che scende dall'appostamento, con una visuale del fianco sinistro di Dinamite, quindi (prendendo in considerazione la prima pagina), o dietro la coda di Dinamite si può "scendere" verso una valletta retrostante (anche se parrebbe andare in salita il terreno), oppure stanno scendendo dalla pietra verso la pista e noi abbiamo lo sguardo secondo la prospettiva dei cavalieri in arrivo.

     

    Sin qui considererei valida l'ipotesi della valletta retrostante, specialmente tenendo in considerazione la direzione verso la quale si allontana Dinamite e la prima vignetta della pagina 19, dove si nota la biforcazione della pista; avremmo dunque tra le due piste un bel po' di roccia (prendendo in considerazione la prima vignetta)

     

    Tex però si ritrova sulla sinistra dei cavalieri (pagina 19), quindi significherebbe che sia tornato su a piedi nella posizione d'osservazione precedentemente occupata, per poi scendere sulla pista del canyon che gli antagonisti stanno seguendo, risalendo successivamente sul lato opposto (avrebbe, conseguentemente, la pista principale ed un crinale che lo separano da Dinamite)

    2.png

     

     

     

    Durante lo scontro il nostro giovane fuorilegge salirà poi ulteriormente, ritrovandosi in una posizione sopra elevata rispetto a quella da dove ha iniziato lo scontro... posizione occupata da una parte degli antagonisti.

     

    Si porta leggermente al riparo per poi chiamare a sé il fedele - quanti ricordi- destriero.

     

    3.png

     

    L'impatto cinematografico del "salto in groppa al cavallo" è sicuramente suggestivo (messa a parte la forza di gravità che, nel corso della caduta, farebbe arrivare in groppa al cavallo un peso non indifferente) ma a questo punto ho l'impressione che si sia dimenticata da qualche parte una pista.

     

    4.png



     

     

    Di per sé è poca roba, ma ammetto che ho già passato vario tempo a cercare di configurarmi la conformità del terreno ove ci si trova.

     

    Avessi letto prima l'albo ne avrei discusso con piacere con @Stefano Andreucci ma, ahimé, così non fu ed ora ho questo tarlo che continua a farmi guardare e riguardare quelle splendide tavole :D

     

     

    La storia riesce ad appassionare (e mi torna in mente un'immagine, che non posterò qui, che sembra quasi volerci sfidare a dire il contrario) sia per la trama che per i disegni ma, penso, soprattutto per l'utilizzo fuori dagli schemi di Tex. Non siamo più tanto abituati a quel periodo e, anche negli albi degli albori, non era poi così usuale vedere il nostro Tex fuori dalle vesti di Ranger. È un piacere scoprire anche un tassello, a volte forse dato per scontato se non addirittura "non necessario", quale lo è la crescita.

     

    Oggi ci troviamo con un Tex granitico, pronto a prendere una decisione tatticamente ponderata (anche se per gente meno tosta potrebbe essere folle/insensata/...) e con una cerchia di amici, pochi ma buoni, sui quali far affidamento.

     

    In questa storia, in cui vedo anch'io un certo riferimento al film già citato precedentemente del registra Leone, è un piacere vedere un Tex "già Tex ma non ancora totalmente lui" vivere delle situazioni che lo avvicineranno ulteriormente al diventare quel che conosciamo.

     

    Non la definirei la miglior storia di sempre, o di @borden, ma di sicuro è un Texone che consiglierei a tutti, partendo da chi ha conosciuto l'inizio di Tex giungendo sino a chi, invece, vorrebbe scoprirlo.

     

    Dinamite, come detto, è stato per me un piacere rivederlo, e le pagine 150-156 sono  state in grado di rendergli giustizia, rispettandone quel ruolo di protagonista/pard di Tex che tanto mi piaceva.

     

    Quale ulteriore piccola nota personale extra, ho apprezzato la maggior libertà nella gestione della struttura della pagina (una, per capire cosa intendo, è la 195 ad esempio, con l'entrata in scena molto cinematografica ...). Tale aspetto lo avevo già apprezzato, seppur fosse legato maggiormente all'imprimere dinamismo, nella storia [576/578] Omicidio In Bourbon Street disegnata da Santucci (@mrno74). Trovo che diano maggior forza, freschezza,... al fumetto.

     

     

    Come ho trovato il Texone?

     

    Mi ha procurato gioia, piacere ed emozioni!

     

     

     

     

    Ah si, prima di concludere, voglio chiedervi:

     

    Pensate che tutte le tavole siano state fatte allo stesso modo?

    Se si, a mano o mediante tavola digitale?

    Se no, cosa e cosa?

     

    La risposta, direttamente da @Stefano Andreucci

     



    Da 227 sino alla fine della 229 è stata impiegata la tavola digitale.

     

    Motivo? Ha ricevuto tale tavola per poter eseguire un lavoro, ma non avendo il tempo per fare prove dedicate ha unito le due cose... disegnare tali tavole di Tex su il nuovo supporto tecnologico, ed il risultato è quel che vedete nell'albo.

     

    E come piccola ed ultima aggiunta, Tiger Jack non era presente attorno al fuoco perchè, semplicemente, non compariva in quanto avesse ricevuto da disegnare ;)

     

     

     

  12. Sfortunatamente la SBE non aveva concesso l'autorizzazione per la stampa dell'immagine commissionata da https://m.facebook.com/ilbotteghinolugano/ e, dunque, l'inserto 'Extra' ha creato aspettative (per non dire speranze) sfumate.

     

    In compenso però è stato un piacevole incontro con @Stefano Andreucci (e rivedere @Burningbullet, dovremo organizzare qualche cosa...) e discutere un po' su quello che per lui ormai è semplice ma che per me, semplicemente, rimane un mistero. Le prospettive, i giochi di luce e la coscenza della forma tridimensionale trasposta sul disegno bidimensionale.

     

    Dopo che mi sarò gustato 

    Avrò per voi anche una piccola, forse, sorpresa.

     

    In ogni caso non sono partito a mani vuote (ma a quanto pare ho appena scoperto un problema in quanto, attualmente, non riesco a caricare le foto)

     

     

    locandina_presentazione_Texone.png

    cowboy_andreucci.png

    croquis_andreucci.png

  13. Informazione notata solo ieri in tarda serata sul www.cdt.ch

     

    Oggi 23 giugno 2017 alle 1700 @Stefano Andreucci sarà presente presso la http://littlenemolugano.weebly.com per il vernissage della mostra dedicata a lui ed ai suoi disegni.

     

    Il giorno dopo, sabato 24 giugno 2017, l'artista sarà presente, tra le 1400 e le 1600 presso https://m.facebook.com/ilbotteghinolugano/ per un happening artistico ove firmerà le copie degli albi e, se sarete fortunati (ultimamente SBE fa uscire poche copie), potrete acquistare una grafica disegnata appositamente per l'evento... Tex in sella a Dinamite mentre contempla la città ticinese.

     

     

     

    IMG-20170623-WA0002.jpg

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    IMG-20170623-WA0003.jpg

     

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