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MarcoPalaOregon

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  • Compleanno 26/07/1991

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  1. MarcoPalaOregon

    Galleria Di Guglielmo Letteri

    Non era il mio disegnatore preferito, dal punto di vista dello stile, ma era un grande disegnatore, con la D maiuscola. E queste illustrazioni lo confermano.
  2. MarcoPalaOregon

    [637/640] El Supremo

    Copertina fantastica! clap clapDisegni di Dotti che promettono grandi cose e una trama molto interessante. Sono già in trepidante attesa!
  3. Purtroppo, è un fatto che ci assilla ormai da molto tempo! :DTutti ci chiediamo perchè le copertine di Tex vengono ricolorate a computer, ma una risposta definitiva non l'abbiamo. Si può pensare ad una direttiva redazionale, oppure anche ad una semplice questione di tempo; il buon Claudio, infatti, al mese ne disegna (e colora) di copertine (serie regolare italiana, speciale, almanacco, color tex, cartoline Nuova Ristampa, serie brasiliana, Superbook Dylan Dog). Una copertina, poi, porta via un sacco di tempo. Poi il copertinista lavora in contemporanea alle tavole a fumetti, quindi il tempo vola e il lavoro è tanto. Inoltre, a volte gli impegni si accavalcano perchè incombe una pubblicazione, ecc... Chissà che una colorazione più accurata per ogni copertina (stile Color Tex) non sia troppo dispendiosa, in termini di tempo lavorativo.
  4. Quesito interessante, che credo abbia bisogno di un approfondimento a parte. Brevemente: se pensiamo a molte delle storie di Boselli, l'intero canone del Tex "classico" di GLB viene quasi ribaltato. Con "pap?" Bonelli era il ranger a "dettare" il susseguirsi degli eventi di una storia, perchè era il perno su cui dovevano ruotare comprimari e nemici; lo stesso lo abbiamo visto, apprezzandolo molto, con Nizzi. Proprio Nizzi, in un'intervista, si concentr? su questo elemento: il Tex boselliano pareva non essere più imprescindibile ai fini della narrazione e, dunque, ritenne l'operato di Boselli come <pericoloso> (testuale) perchè si rischiava di svilire il personaggio. IMHO, ciò non è successo, anzi. Perdonate il preambolo, ma lo ritengo utile per spiegare meglio il mio pensiero: la storia che stiamo commentando l'ho definita come, IMHO, una delle migliori, grazie alla resa delle atmosfere, dei nemici, ecc... e, proprio per questo motivo, anche la caratterizzazione psicologica dei pards si eleva in termini di individualit? e di riconoscimento da parte del lettore ( <questo ? il "mio" Tex/Carson/Kit/Tiger>). Infatti, da subito, ho riconosciuto in Tex il "mio" Tex, proprio perchè quasi non lo noto (nel senso che si comporta come il Tex che "voglio io", e ciò si estende anche per gli altri pards). Invece, se prendiamo in esame l'Almanacco del West 2013 (sempre di Boselli), ho ritenuto la storia un po' piatta (soprattutto per il finale), ma Tex era sempre il "mio" Tex; ciò nonostante, però, il personaggio in sè stesso mi ha lasciato l'amaro in bocca perchè, non essendo il motore della vicenda, se la storia non è all'altezza di quello che il lettore si aspetta, anche il protagonista perde di forza narrativa. Non si può dire questo in merito alle storie di GLB o Nizzi, giusto per citare le due colonne portanti del passato di Tex; poteva succedere che la vicenda narrata non fosse di quelle indimenticabili, ma bastava che Tex fosse il "solito" Tex e allora il giudizio sulla storia si alzava quasi inconsapevolmente. Giusto per chiarezza: ho apprezzato tantissimo il metodo narrativo di GLB e Nizzi, ma mi sento di prediligere quello boselliano che, a mio modesto parere, riesce a "riempire" di più la psicologia (quando necessario) dei protagonisti/antagonisti, senza abbandonare quegli elementi, magari piccoli, ma irrinunciabili per una storia degna di Tex (scazzottate, risse nei saloon, le battute con Carson, ecc...). Secondo me, sè: non credo che su Ken Parker una storia così si sarebbe potuta svolgere; sulla saga di KP tutto si incentra molto sulla vicenda umana dei personaggi, anche di quelli "cattivi", quindi non penso che sparatorie e cose varie simili a quelle che abbiamo visto in "Tombstone Epitaph" si sarebbero potute trovare su Ken Parker. Poi, è decisamente superfluo ricordarlo, Ken Parker non è Tex (come psicologia, carattere, comportamenti, eccetera). Possiamo criticare Boselli sul fatto che il "suo" Tex non è quello di GLB (per ovvie ragioni, ma aggiungo anche che "quel" Tex non potrebbe esserci oggi), ma non credo gli si possa attribuire di aver "svuotato" il carattere di Tex. Anche in merito a "La storia del West", mi sento di scindere le situazioni: penso che Nick Favor e la sua banda non si sarebbero visti su quella serie, nemmeno se la storia fosse stata incentrata sugli stessi cardini di "Tombstone Epitaph". Semplicemente, perchè Nick Favor e compagni sono stati messi in scena perchè devono affrontare Tex e non qualcun altro (quindi, alla fine, vediamo che il Ranger il suo peso lo ha sempre). Spero di aver contribuito alla discussione.
  5. Confesso che, leggendo una storia simile, quasi mi sono dimenticato che stavo sfogliando un fumetto; sè, perchè mi è sembrato di vedere un film! Sono rimasto talmente soddisfatto che una storia simile la annovero tra le migliori mai lette, IMHO. Mi sono piaciute tantissimo le atmosfere, cariche di tensione, l'emotivit? dei personaggi, la graduale narrazione di ogni sviluppo dell'intera vicenda. Anche il finale, sinceramente, non me lo aspettavo: anzi, sono sincero, temevo in una "redenzione classica" del cattivo di turno (una sorta di "pentimento" c'è stata, ma in modo nettamente differente al passato). Mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, invece, la banda di Nick Favor: forse, per questioni di spazio, la si è "liquidata" un po' velocemente. Soprattutto Favor, come nemico di Tex, lo avrei visto bene anche per nuovi episodi. Peccato. Disegni di Acciarino: ha un tratto molto pulito (ricordo con piacere le sue tavole di Brendon) che, come nei casi di Civitelli e del compianto Letteri, riesce però ad esaltare le atmosfere del west. Promosso! :DVoto 9
  6. Magnifico disegno!! -ave_ Otre al disegno in sè, rimango sempre colpito dalla "morbidezza" che hanno i colori... e dire che sono delle "prove colore" !! clap clap
  7. MarcoPalaOregon

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Dunque, il mio giudizio su questa storia è positivo: è un "texone" piuttosto anomalo, nel senso che è presente una forte mescolanza di situazioni classiche del Vecchio West (come già anticipato nei dossier ad inizio albo), sia i canoni abituali dell'universo "texiano" (la personalit? dei quattro pards è fortemente riconoscibile, al di l' dello stile del disegnatore, nonchè vengono rispettati i "siparietti" ironici tipici della serie). Sulla storia in sè, certamente non siamo di fronte ad un volume che farà la Storia del personaggio, ma rispecchia pienamente la volont? di "alleggerire" il gravoso impegno che cade sul disegnatore, in questo caso Zaniboni, non abituato (e quasi "impaurito", come da lui dichiarato nell'intervista pubblicata sull'albo stesso) alle ambientazioni western. La scelta di ambientare una vicenda interamente in una cittadina, coniuga la volont? di aiutare il disegnatore ad entrare nel "mondo del west" e quella di rendere omaggio al cinema western "cittadino". La trama, pur non essendo pienamente avvincente, si lascia leggere volentieri, con i fondamentali intermezzi quasi comici che permettono di spezzare la "monotonia" di determinate situazioni (logica conseguenza, vista la ristrettezza del raggio d'azione dell'intera vicenda). Sui disegni confesso che, vedendo le tavole a matita pubblicate in questo topic, l'esito finale mi lascia l'amaro in bocca: il segno delll'inchiostratura mi sembra piuttosto pesante, mentre le matite mi soddisfano molto di più. La prova, comunque, non mi è dispiaciuta affatto. Sulla caratterizzazione dei pards, ho trovato molto buoni Carson e Kit Willer, mentre Tex e Tiger (quest'ultimo soprattutto) mi hanno lasciato un po' perplesso. Voto 6,5 (definitivo 6)
  8. MarcoPalaOregon

    L'arte Di Galep

    Lo prender? sicuramente, per cui mi attiver? ad ordinarlo dal mio amico "fumettaro" . Sono volumi che apprezzo moltissimo.
  9. MarcoPalaOregon

    7 - Tex Willer Magazine

    Scaricato anch'io: molto bello come sempre!
  10. MarcoPalaOregon

    Domande A: Claudio Villa

    Tanti auguri, Claudio!
  11. MarcoPalaOregon

    Galleria Di Giovanni Romanini

    Concordo! Sarebbe una cosa molto interessante, soprattutto per lo stile acquerellato
  12. MarcoPalaOregon

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Certo, sul fatto di far lavorare le nuove "leve" posso essere d'accordo, anche perchè è giusto che sia così. Soprattutto se si tratta di opere voluminose come, ad esempio ma non solo, il Maxi Tex. Però, ritengo giusto anche continuare ad affidare nuove storie a disegnatori di vecchia data, se questi ritengono di voler continuare con il proprio lavoro (ovviamente se uno standard qualitativo viene garantito)
  13. MarcoPalaOregon

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Ma i disegni non vanno valutati in base all'età anagrafica del disegnatore. Sono meglio di quelli dei tardi Letteri o Galep, ma come appaiono paragonati ai disegni di altri disegnatori dello staff ?Che storia che dobbiamo accontentarci o anzi spingerci a fargli i complimenti perchè è del '29... No, intendevo che nel giudizio che si vuole dare, bisogna considerare anche un'eventuale "peso" dell'età del disegnatore in questione Poi, certo, se questi disegni li paragoniamo agli standard qualitativi di Villa, Civitelli, R&G Cestaro, ecc..., ovviamente siamo lontani anni luce (però, un confronto in questo senso sussisterebbe se anche Repetto avesse un'età simile a quella dei disegnatori che ho appena citato).
  14. MarcoPalaOregon

    [Maxi Tex N. 16] La Legge Di Starker

    Una storia bellissima, che considero una tra le migliori letta nell'ultimo anno (anzi, forse la migliore). Non è tanto il soggetto, che deve essere originale (si potrebbe cadere anche in situazioni poco credibili, e con Tex non bisogna nemmeno provarci), quanto la sceneggiatura e il suo ritmo narrativo a dover rendere al lettore quella dose di carica emotiva, tensione necessarie per costruire una vicenda degna di essere ricordata. Qui, a mio giudizio, tutto ciò è rispettato pienamente: di sceriffi "acquisiti" che, in realtà, poco tempo prima erano fuorilegge ne abbiamo visti a bizzeffe, ma una storia (con questo elemento) che permette di essere gustata con il piacere di vedere come si andr? a sviluppare non è sempre facile trovarla. Tutto è ben gestito, anche il raggio d'azione con cui si può muovere Tex: n° troppo ristretto n° troppo eccessivo (le botte ci sono se la situazione lo richiede e, soprattutto, lo permette; per salvare Kit Carson dall'impiccagione il piano viene preparato con attenzione, ecc...). A proposito del Vecchio Cammello, confesso che è la prima storia che leggo in cui la sua comparsa mi coglie davvero "impreparato", come un fulmine a ciel sereno; anche qui, ritengo la sua introduzione nella vicenda ben ponderata e studiata. Sui disegni di Repetto: cito solo il dato anagrafico (1929). Per cui, la sua prova la considero già di per sè molto buona, dunque l'età avanzata contribuisce a farmi pensare che sia ancora in ottima forma. Voto 9
  15. MarcoPalaOregon

    [623/624] Braccato!

    Storia classica (lo sceriffo corrotto, l'aspirante "padrone assoluto della città" e tirapiedi al seguito), ma decisamente piacevole da leggere. Vicenda piuttosto semplice, ovvero il nemico è svelato subito, così come la complicità dello sceriffo, ma il vero "centro" della storia, per me, è l'ex Sergente Burke: un personaggio dai canoni "classici", ma che ben si adatta a vicende di questo tipo. Nessun colpo di scena è presente (l'unico poteva essere la morte di Burke e Rufus, ma era palese che non sarebbe stato così), ma è giusto così. Disegni piacevoli. Stile armonioso. Voto 7
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