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TWF - Tex Willer Forum

kento

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Tutto il contenuto pubblicato da kento

  1. kento

    [Maxi Tex N. 24] Il cavallo di ferro

    Ero curioso di vedere il buon Mignacco alle prese con storie lunghe di Tex, e devo dire che il risultato mi ha abbastanza soddisfatto. Per quanto mi riguarda, ho preferito di gran lunga la prima storia: divertente, dinamica e veloce, senza per questo arrivare agli eccessi dei "pim pum pam" di faraciana memoria. La sequenza iniziale non può non far tornare alla memoria "Sangue navajo"! La seconda storia, invece, nonostante la buona idea di partenza e una notevole capacità a far giostrare i quattro pards (viene qui confermato il particolare feeling di Mignacco con Tiger), ha il grosso difetto di avere un finale un po' moscio e semplicistico. Sembra quasi che lo sceneggiatore si sia trovato a costretto a chiudere tutto in poche pagine, e ciò mi ha ricordato alcuni finali delle storie a striscia che sto rileggendo su Tex Classic. In uno staff dalle enormi qualità come è quello di Tex, Cossu rischia di passare per "uno dei tanti". Invece a me, tutto sommato, il suo segno pulito e di immediata comprensione non dispiace affatto. Molto meglio su Tex, per dire, che sulle pagine di Dylan Dog.
  2. Ho votato "L'ombra del Maestro" perché adoro le storie cittadine di Tex, perché Dotti ha fatto un lavoro incredibile e perché durante la lettura dell'ultimo albo non riuscivo ad interrompere la lettura.
  3. kento

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Molto divertente anche questo secondo numero... Pure più del primo! Le trame sono più fresche, veloci e scanzonate rispetto al mensile... Per me, promosso senza indugi.Davvero ottimi i disegni di De Angelis, specie negli spettacolari vignettoni panoramici e nella caratterizzazione dei cattivi... Quasi un peccato che Tex li faccia fuori tutti!Un aiuto per la mia scarsa memoria...
  4. Eccomi a dire la mia sul recente Color, pubblicazione che trovo assai gradevole proprio per la tipologia delle storie qui contenute (veloci, ed aperte a soluzioni originali). L'apache bianco, di Dixon/Civitelli. Voto 6 Anche a me Dixon dà spesso la sensazione di non conoscere a fondo la serie ed i suoi personaggi, ma comunque di saper scrivere buoni western. Non fa eccezione, nel bene e nel male, questa storia, in cui l'escamotage è un po' tirato per i capelli e serve solamente per preparare il terreno al finale, rassicurante ma molto texiano. Civitelli leggermente in calo rispetto ai livelli stratosferici di Yama, ma è sempre un gran bel leggere (meglio in b/n, comunque). La casacca magica, di Contu/Filippucci. Voto 7 Forse la storia migliore del lotto, che ha il notevole pregio di essere per buona parte ambientata in un periodo "oscuro" della saga di Tex (quella con Kit fanciullo). C'è azione, violenza ma pure un pizzico di magia e di commozione. Difficile chiedere di più ad un'esordiente. Filippucci non è né sarà mai tra i miei preferiti, ma le sue tavole sono comunque di una chiarezza narrativa esemplare. Juliet, di Bondi-Boselli/Atzori. Voto 7 Forse la storie breve più "strana" del gruppo, una sceneggiatura che gioca tutte le sue carte sul colpo di scena finale. A me ha divertito parecchio, complessivamente. Probabilmente i vari "Custodi della Tradizione" che abbondano nel web storceranno il naso di fronte al SPOILER cazzottone curativo rifilato dal ranger alla fanciulla FINE SPOILER. Anche io comunque credo che probabilmente sarebbe stato meglio utilizzare un altro espediente (ferrea presa di Tex sulla mano della suddetta fanciulla?). Mezzo voto in più per Atzori, che esordisce alla grande con un tratto pulito e molto piacevole. Sono contento che rimanga nello staff. Un altro grande acquisto per la serie. Golden Queen, di Barbieri/Venturi. Voto 7 A mio umile parere, chi critica le famose scene tra la ragazza e Carson ha alzato un po' troppo il gomito. E, non trovandoci più negli anni '50, si comporta da vero e proprio bacchettone. Va bene la tradizione, ecc. ma le tavole incriminate non sono per nulla volgari o fastidiose. Anzi, per me la figura di Carson (di affascinante avventuriero, di eroe) non viene sminuita in questa storia, ma ne esce anzi rafforzata. Venturi è uno dei migliori dello staff, e qui non fa che confermarlo. Molto, ma molto sexy la ragazza. Rivolta a Vicksburg, di Gualdoni/Santucci-Piazzalunga. Voto 5,5 Mah, la più debole della cinquina. Bellina l'idea, ma svolgimento men che sufficiente: i dialoghi sono troppo prolissi, nonostante a tratti ed in certe sfumature richiamino quelli di G.L. Bonelli, e lo scioglimento dell'intreccio deludente (SPOILER la scazzottata risolutiva si rivela un espediente mediocre e bizzarro allo stesso tempo FINE SPOILER). Buoni i disegni americaneggianti del duo Santucci & Piazzalunga. Ho detto.
  5. kento

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Magari le sue avventure sfioreranno solamente quelle di Tex, così come accadrà per Mefisto e la sorella. Anzi, io personalmente lo auspico, e spero di vedere anche storie ambientate nel Grande Nord... Ricordo male, o Tex nel "Tranello" non dice di essersi recato da quelle parti per la prima volta? Comunque il giudizio sul primo numero è totalmente positivo: sceneggiatura leggera ma allo stesso tempo briosa e frizzante, grande attenzione ai particolari per non rinnegare nulla di quello che è stato narrato nel numero 1 del 1948, disegni spettacolari sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per gli ambienti. Personalmente sono anche contento delle 64 pagine, leggo già un mucchio di altra roba, così non corro (troppo) il rischio di rimanere indietro. Torno sul prezzo. In una città in cui un caffè può costare 1,10, una bottiglietta d'acqua 1,50 , una birra media 5, un cocktail 10, un biglietto dell'autobus 1,5 (ma lo porteranno presto a 2), un pacchetto di caramelle 2,5... Beh, definire il prezzo di Tex Willer esoso è un vero e proprio insulto al lavoro di Boselli e De Angelis. Curioso poi che i sostenitori del "tot pagine, tot prezzo" non sottolineino che Tex ha 16 pagine in più di Zagor, ad esempio, ma costa uguale. Non è che Tex Willer costi troppo, è che l'inedito è venduto ad un prezzo stracciato. Ma farlo capire ai socialisti (nel senso di frequentatori dei social ) è dura...
  6. kento

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Le solite interminabili critiche all'esorbitante prezzo del numero 1...
  7. kento

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Comprato, lo leggerò nel fine settimana. Di primo acchito posso dire che i disegni di De Angelis sono splendidi, così come la copertina vintage di Dotti. Ma a leggere certi commenti sui social mi viene lo sconforto... A me, figuriamoci agli addetti ai lavori.
  8. kento

    [696/699] L'ombra del Maestro

    Almeno quell'utente ha letto l'albo... Altrove ti criticano sul "sentito dire" o citando storie di 10 anni fa.
  9. kento

    Tex Classic

    Adatteranno le copertine delle strisce, si diceva all'epoca (uno dei motivi per cui la "banda" del logo di Tex Classic è così ampio).
  10. kento

    [Tex Willer N. 0]

    Ho finalmente letto il n. 0 di Tex Willer allegato a Zagor, in edicola da oggi... Che dire, ci aspettano mesi (anzi, anni) di grandi avventure. Il trailer della serie, così come l'ha definito Boselli, fa venire davvero l'acquolina in bocca. I disegni mi sembrano tutti molto belli e spettacolari, anche se da una prima occhiata si intravede una maggiore uniformità grafica rispetto alla serie regolare. Facendo un giochino sull'attribuzione delle tavole, direi che queste ultime sono nell'ordine di: Piccinelli (presente come guest star) De Angelis Brindisi De Angelis De Angelis Boh Valdambrini Giardo Brindisi De Angelis De Angelis Piccinelli Ci si vede presto in edicola!
  11. kento

    La biografia di Tex

    Bos, dai loro troppa importanza. Ormai qualunque cosa tu dica o scriva, viene vista come un affronto a G.L. Bonelli. Sembra che per certi (ex) lettori di Tex sia fondamentale trovare un "nemico": ieri era Nizzi, oggi è Boselli. E il processo mentale per cui anche se un prodotto di evasione, per mille motivi, non piace più, lo si deve criticare comunque offendendo anche chi ci lavora, è il perfetto specchio dei beceri tempi social che stiamo vivendo...
  12. kento

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Nell'intervista su Film TV ha detto di aver scritto già 15 numeri! Credo che, abituato alle trame complesse ed assai articolate di Tex e Dampyr, con le sceneggiature di Tex Willer proceda molto più spedito!
  13. kento

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Peccato, credevo che Moreno potesse (e volesse) darti una mano... Ma è un gatto che si morde la coda, se togli a Zagor per dare a Tex, Zagor chi lo scrive?
  14. kento

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Ma perché chiuderla?!?! Come giustamente ha detto qualcuno, a me avere un "malloppone" da leggere tutto di un fiato fa piacere! Non ci vedo nulla di male che qui ci finiscano storie più semplici o disegnatori - senza offendere nessuno - di seconda fascia.... Anzi, personalmente non vedo l'ora di leggere anche le storie di Diso, Cossu, De Luca, Scascitelli, Felmang... Per fortuna in Casa Editrice la pensano come me e hanno addirittura raddoppiato le uscite. Magari Burattini? Rauch e Mignacco? Insomma, un po' di zagoriani!
  15. kento

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Solo una piccola precisazione, la sceneggiatura di Manfredi dovrebbe essere del 1995/1996, ricordo bene un'intervista in cui lo sceneggiatore disse di averla preparata prima di affrontare il west di Magico Vento.
  16. kento

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    Un buon maxi che non ha deluso le mie aspettative. In particolare ho apprezzato "Deserto mohave", una storia di Manfredi piuttosto bizzarra, ma assai divertente.... Non tutti gli snodi narrativi sono risolti alla perfezione, ma i dialoghi secchi, i villain molto particolari ed una certa velocità nel montaggio contribuiscono al soddisfacente risultato finale... Se non fosse per la presenza (tutto sommato abbastanza secondaria) degli indiani, come atmosfera questa storia mi ricorderebbe certi spaghetti western: ci sono cattivi sopra le righe, c'è una caccia al tesoro, ci sono violenze e parecchi morti ammazzati. Dopo le non eccelse "Oro nero" e "La banda dei serpenti" Manfredi torna quindi in gran spolvero. Nespolino svolge anch'egli un buon lavoro, ma personalmente lo preferisco alle prese con altri personaggi, come il Commissario Ricciardi ad esempio. "L'ultimo treno da Stonewell" è invece una storia senza troppe pretese, in linea con quasi tutta la produzione texiana di Faraci. La sceneggiatura è onesta e senza errori marchiani, ma di fronte all'ennesima caccia all'uomo e alle lunghissime sparatorie tipiche di Faraci si viene assaliti da un certo deja vu... Buone ma a volte un po' troppo statiche le tavole di Ginosatis, e troppo serioso il suo Tex, ma sono difetti che comunque sono calati nella più recente (anche se pubblicata prima) "Cuore apache".
  17. kento

    [Maxi Tex N. 23] Deserto Mohave

    L'errore è nell'intestazione della storia o nel frontespizio?
  18. kento

    [Tex Willer N. 0]

    Tra i possibili disegnatori, anche Mario Atzori. Mi sembra strano invece che ne faccia parte Piccinelli: è già impegnato con le copertine di Zagor, e sinceramente preferirei leggere prima il suo maxi con i Tre Bill che un eventuale episodio di TW...
  19. kento

    [Tex Willer N. 0]

    Bella disamina! Intanto, confermato il prezzo... 3,20!
  20. kento

    [Tex Willer N. 0]

    L'aspettativa per la nuova serie è altissima! Lo staff dei disegnatori mi sembra di primo livello (da quel poco che si è visto, De Angelis e Brindisi hanno fatto un lavoro eccellente!), e ai testi Boselli e Ruju sono una garanzia. Mi domando comunque se le storie, come quelle di G.L. Bonelli dell'epoca, avranno un minimo di continuity... Anche se ciò potrebbe portare qualche problema: il Mefisto illusionista, ad esempio, prima dell'avventura di "Fuorilegge" chiaramente non conosceva Tex. Sono curioso di vedere come Boselli riuscirà ad incastrare il tutto e di quante avventure sarà il coprotagonista... Beh, la prossima primavera dovrebbe uscire una mini (a colori, formato alla Deadwood Dick) che ripercorrerà le origini del personaggio...
  21. Brevemente dico la mia su questo Magazine. Articoli. Commovente l'intervento di Genovesi, trascurabili e sbrigativi quelli che analizzano il lavoro dei vari sceneggiatori, intrigante l'intervento di Boselli sul "Tex giovane". Il segreto di Lylith. Simpatica storia che fa (immagino) da prova generale per la nuova serie... Canovaccio semplice ma non banale, tante sparatorie, rocamboleschi colpi di scena. Civitelli enorme come sempre, anche se la sua rappresentazione del giovane Tex mi ha lasciato un po' perplesso.. Ma tanto di questi tempi si sarà già rimesso ad occuparsi di Mefisto e Yama! Dinamite. Bell'episodio che finalmente, ed in maniera assai logica, rivela che fine aveva fatto il leggendario cavallo di Tex... Si legge velocemente (e questo con Boselli non sempre accade :)), divertendo e provocando alla fine una lacrimuccia nei lettori di vecchia data... Dotti, alla sua terza o quarta storia, è già un classico.
  22. kento

    [695] L'ultima vendetta

    Un buon numero celebrativo, con ai testi un solido (e non è una novità) Boselli e ai pennelli un Ticci il cui segno è sì scalfito dall'età e da un po' di stanchezza, ma che in termini di dinamismo, composizione della tavola e rappresentazione dei paesaggi dà ancora dei punti al 99% dei disegnatori attuali. La trama si inserisce perfettamente nella continuity tracciata da G.L. Bonelli, così che questa volta neppure i "custodi della Tradizione" potranno avere qualcosa da ridire... Non un capolavoro, certo,ma una storia in cui risaltano, e vengono sottolineati una volta di più, l'amicizia, il senso dell'onore, e ciò che la Giustizia rappresenta per Tex. In definitiva, la storia è l'ennesima dimostrazione del buono stato di forma della collana, e la pubblicità in terza di copertina non fa che aumentare a mille la curiosità per la nuova serie.
  23. kento

    Il Mercato Di Tex

    Mah, non lo so ymalpas... A me, da semplice lettore, mi sembra che la tua sia una polemica un po' fine a se stessa. Da un certo punto di vista ho la fortuna di NON soffrire di "manie da collezionista", quindi molto pragmaticamente, la domanda che mi devo porre è: "mi interessano questi gadget?" la risposta è SI'. Bene, in questo modo sono consapevole di dover spendere altri soldi per completare la collezione. Stiamo parlando di una decina di euro (per la carte da gioco) e di qualcosa in più per questo nuovo album di figurine. Sono spese insostenibili? Si tratta del costo di un paio di aperitivi, di una ricarica telefonica, di qualche pacchetto di sigarette, di quattro o cinque gelati. E magari scopro la bellezza di Deadwood Dik, magari mi appassiono a Dragonero, forse mi stupisco che Zagor sia ancora in edicola... Secondo te non stanno pubblicizzando bene i 70 anni di Tex? Ma il Magazine non ti sembra abbastanza celebrativo? E la nuova serie? E la mostra in Triennale, di cui ho letto proprio questa mattina (suppongo ci sarà pure un ricco catalogo)? Davvero ci si stupisce che la SBE, in questi tempi di vacche magre, magrissime per l'editoria, cerchi di spingere le vendite degli altri suoi personaggi, grazie all'aiuto del sempreverde Tex? Vivo a Milano, città che ha fatto sempre da traino a tutto il settore dell'editoria. Ebbene, da anni le edicole in città stanno letteralmente SPARENDO. In metropolitana e sui treni la gente, se legge, "legge" solo i telefoni. E mi dovrei stupire se si cerca un sostegno alle vendite rivolgendosi in primis al circuito librario, e in seconda battuta sfruttando i cosiddetti gadget? A me, da lettore di fumetti accanito, interessa leggere belle storie. Come quelle che sto leggendo in questi anni. Possibilmente allo stesso prezzo. Se per continuare a leggere belle storie di Tex devo fare i conti con gadget più o meno divertenti... Beh, la cosa non mi fa né caldo né freddo. Tanto più che (... e qui mi ricollego alla domanda di cui sopra) la risposta è NO. I gadget generalmente sono in regalo. Li butto e fine del discorso. Anche secondo me ci arriveremo, e prevedo manifestazioni sotto la sede di via Buonarroti.
  24. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    In questo momento però Diso NON sta facendo Tex, bensì Mister No (fonte: la pagina FB del pilota ;)), anche se pare che le storie a sua firma ancora in giacenza siano ben tre...
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