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TWF - Tex Willer Forum

GIANBART

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  1. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Si parlava all'inizio di lettori persi negli ultimi anni, di gente che non legge più ed il mio " il parco lettori a mio avviso è molto più ampio di quello che si stima" era riferito alla stima attuale della gente che legge fumetti ! E' chiaro che il pubblico che legge i fumetti si è diversificato e non ha più i numeri di una volta ma ancora esiste un buon numero di lettori di fumetti ed io ritengo che sia più alto di quello che si stima, va bene come spiegazione ? Veramente per forum allineato intendevo un senso diverso, forse qui nasce il quiproquo, asserivo in effetti che, molte volte, io ero una delle poche voci contrarie alla linea che si estrapolava il più delle volte dagli altri commenti ( forum allineato ), ma certo non volevo dare a quella frase il senso dispregiativo che tu hai capito. Io asserisco che i lettori sono più di quelli che si pensi, e ridurre la possibilità di aumentarne la quantità oggi al solo intervento su chi sta ancora a scuola vuol dire essere miope e disconoscere che la maggioranza di quelli che comprano i fumetti vanno dai 30 ai 70 anni, gente quindi che non centra niente con la scuola, a questi bisogna andare incontro ed invogliare. Inoltre ad onor del vero negli anni '60 e '70 quanta gente nella fascia di età che va dai 40 ai 70 pensate che leggeva i fumetti ? Io penso che tra analfabetismo, orari di lavoro massacranti, impegni di famiglia, oltre allo snobbismo verso quel tipo di lettura, la percentuale era molto vicina allo zero mentre oggi è chiaramente altissima ( nella mia famiglia solo io e mio fratello leggevamo ). E chiaramente Lucca era solo un esempio, il più grande, ma in proporzioni più piccole ci sono centinaia di altre manifestazioni ed opportunità su cui intervenire ed attivarsi se si vuole creare una nuova massa di lettori. Insomma se volete fare un dibattito costruttivo c'è ne è di carne sul fuoco, e non mi sembra di essere nè pessimista nè di parte ...... Ahhhh io però sono in malafede ........
  2. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    West è quasi massacrante discutere con te, chi ha mai detto che le cifre degli anni '80 sono adesso su Zerocalcare ? Io ho detto che i lettori oggi ci sono e che adesso hanno altri gusti ! Quando mai ho detto che le edicole chiudono perché non gli va più di vendere fumetti e preferiscono stare a casa disoccupati ? Casomai ho detto che la loro fonte principale non era, ne lo è ora, la Bonelli ma i giornali quotidiani che vendevano prima a migliaia di copie con un buon introito ed adesso non vendono più ! Quando mai ho detto che Tex non vende più perché lo scrivono Boselli e Ruju e perché sui forum ci sono alcune persone "allineate" che si permettono di dire che le loro storie gli piacciono ? Casomai ho detto che Tex ha ancora una lunga vita con le sue 180000 e passa copie ! Tu vuoi stravolgere i discorsi per avere la tua ragione questo è pacifico ! Fila è fila, e a Lucca dura per 4 giorni, vuoi fare 2 conti ? La Panini scarica 2-3 tir di materiale e di norma ne riporta mezzo indietro; quest'anno ti farò sapere, con due isole nella città ( oltre ad un paio di temporary shop ), quanti tir Panini arriveranno a Lucca.......
  3. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Vabbeh allora avete ragione voi, la Panini raddoppia lo spazio perchè vende giochi, la SBE dall'anno scorso ha un suo padiglione a parte e quest'anno aumenta lo spazio espositivo perchè metterà il videogioco di Tex e Zagor in vendita, in piazza Napoleone il padiglione editori è aumentato a dismisura, cacciando fuori privati e fumetterie con i loro stand, perchè da un paio di anni vendono anche videogiochi. Borden stiamo parlando di decuplicazione in 20 anni per Lucca, quali giochi .... Ragazzi io vivo Lucca in prima persona, la parte Games è fuori dalle mura, le file agli stand suddetti per volumi, raccolte e speciali ci sono per 4 giorni di fila non diciamo balle. I numeri di Tex calano per il disinteresse ma non perchè mancano i lettori, mettetevi in testa che se il mercato nelle librerie aumenta qualcosa vuol dire. Poi se volete fare i gufi e dire che in generale va tutto male benvenuti tra le vecchie mummie ma stavolta io sono dall'altra parte.
  4. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Dissento sulle cifre perchè il parco lettori a mio avviso è molto più ampio di quello che si stima. A parte che nell'articolo citato si parla di cifre ufficiali molto fumose perchè mancano i dati di vendita veri e propri di molte aziende ma non si conta il mercato sommerso delle rivendite dell'usato, dei mercatini, dell'e-commerce ufficiale e non. Solo per fare un esempio Luccacomics, la più grande fiera del fumetto in Italia, muove attualmente intorno alle 400000 presenze ( 250000 biglietti staccati nel 2015 ), ma negli anni '90 si aveva numeri alquanto più bassi 30-36000 presenze; ora è vero che la maggioranza di questi presenze sono ragazzi cosplayer ma una buona parte di quei 400000 sono lettori occasionali e non, stimabili forse intorno ai 100-150000 utenti, infatti a Lucca arrivano vagonate di pubblicazioni e molto poco torna indietro, guarda caso quest'anno la Panini raddoppia la sua presenza con due stand giganteschi e la SBE amplia il suo dando più spazio agli appassionati, oltretutto nel vostro stand i lettori non trovano arretrati delle testate ma volumi cartonati e non, variant cover con disegnatori ed autori messi alla firma per promuovere.
  5. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Io nelle recensioni della storia di " bad hand " ho espresso il mio dissenso a quel tipo di storie e, senza rivangare, ho deciso di staccare la spina nei confronti di quel Tex. Ribadisco che sono alla finestra ad aspettare una storia come si deve, " a mio gusto " chiaramente, non comprerò più qualsiasi scatola chiusa col logo Tex sopra. Comunque il discorso verteva sulla flessione di vendita delle testate Bonelli ed in specifico Tex, aldilà delle mie idee da vecchia mummia che già conoscete tutti, ed è inutile anche qui rivangare, avevo postato quei due link apposta per aprire la discussione sul fatto che i lettori ci sono ma cercano prodotti differenti, e che il mercato si sta volgendo a prodotti più idonei alla richiesta da parte di ragazzi e non, nello specifico volumi autoconclusivi e one-shot, non si cerca il prodotto digitale ma bensì qualcosa che dia soddisfazione e piacere nel leggere senza impegnarsi ad aspettare 2-3 mesi o che implichi di andare a recuperare centinaia di albi di qualche serie. Il prodotto seriale come Tex, Zagor, Nathan Never ha praticamente solo lo zoccolo duro che lo sostiene e poco altro, sembra quindi che non sia un problema di ricambio generazionale ma di diversità di gusti nel leggere. Una volta per leggere fumetti si andava in edicola e sceglievi obbligatoriamente il tuo personaggio preferito a seconda del tuo gusto, adesso la gente va in libreria o in fumetteria e trova migliaia di prodotti diversi che lo possono soddisfare più capillarmente, non c'è più l'obbligo di legarsi ad un personaggio e d'altra parte la serialità diventa a volte un problema psicologico insormontabile per chi ha poco tempo da dedicare alla lettura. Le 100000 copie di Zerocalcare pare confermino questo andamento, ma non è solo questo, io frequento le mostre più grosse e quando vedo file paurose davanti allo stand Panini che distribuisce per l'occasione volumi speciali disney e raccolte di saghe particolari con supereroi Marvel, oppure davanti alla Schockdom che stampa per l'occasione tpb a rotta di collo con saghe di Batman, Superman & Co vendendone a vagonate, oppure alla SBE, che ha capito l'andamento e per attirare il pubblico fa le variant cover e i volumi con avventure speciali, capisco forse che ci sono tutte le conferme al discorso sopra detto, la serialità non paga più.
  6. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Sempre a onor del vero mi sembra un pò troppo autocelebrativo il tuo " noi cerchiamo di salvarlo " visto che non c'è niente da salvare, Tex naviga in acque tranquille con le sue 180000 e oltre copie, avrà ancora parecchi lustri prima di cadere nel baratro e quindi al massimo e lui che sta salvando la SBE e tutti i suoi componenti permettendo grazie ai suoi introiti sperimentazioni e immissioni di autori e disegnatori in prova. Inoltre mi sono un pò stufato di essere tacciato genericamente e velatamente come uno di quelli che tentano di affossare questa testata, una cosa è cercare di dare una propria opinione e un punto di vista differente in confronto alla maggioranza del forum allineata, un altra è cercare di trovare sempre qualcosa da ridire e mettere contro; la maggioranza di chi si lamenta la pensa nel primo modo, poi che in mezzo ci siano i professionisti della discussione che amano perdere tempo e seminare zizzania può essere ma non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. Io per ora sono uscito dalla linea di comprare tutto di Tex a prescindere, saggerò e mi riserverò di valutare l'eventuale acquisto di quello che esce a seconda del mio gusto, vedremo in futuro. P. S. per chi non lo sa io sono iscritto nei 3 forum principali di Tex con lo stesso nickname, non ne uso di differenti.
  7. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Veramente a onor del vero le edicole chiudono perchè non hanno più la loro fonte di introiti principale che era rappresentata dai giornali quotidiani, negli anni '90 un giornalaio normale arrivava a vendere 5-600 copie con un guadagno intorno alle 120 lire cadauna, lasciamo perdere le edicole in centro poi, adesso vende di tutto dalle ricariche telefoniche, ai biglietti di trasporto, ai giocattoli e altro ma non riesce a compensare quella perdita; non si può dire certo che la perdita di lettori delle testate mensili della Bonelli abbia costretto a chiudere le edicole. Nel frattempo sono subentrate le librerie con offerte di strenne e volumi particolari e le fumetterie con la fornitura estremamente capillare di svariate testate, infatti nell'articolo de " il post " si parla delle 100000 copie di Zerocalcare e delle 40000 di Gipi, cosa non possibile certamente con le edicole, ed è proprio qui che si evince il bisogno di cambiamento del mercato confermato dall'andamento del mercato americano. I lettori oggi sembrano più invogliati verso volumi autoconclusivi, raccolte di storie complete, non sembrano più interessati alla serialità od almeno non più a quelle serie longeve aperte da anni non avendo la voglia di andare a cercare e leggersi 6-700 albi dello stesso personaggio. Questa sembra una tendenza ormai ristretta a noi vecchie mummie abituate sin da piccoli a " collezionare " le serie, ad affezionarsi a quello o a quell'altro personaggio, oggi hanno voglia di leggere storie one-shot che non li obblighino a pensare o a ricordare quello che è successo il mese precedente, ciò sarebbe dimostrato anche dal parziale fallimento di Recchioni con la testata Orfani che è partita " sparata " ma, alla lunga, legata ad una serialità stagionale non ha retto il mercato ed è calata a livelli minimi. Il caso di Zerocalcare comunque è eclatante nel dimostrare che i lettori di fumetti ci sono, ma vorrei sapere quanti di voi lo leggono, io non l'ho mai neanche sfiorato perchè non mi interessa quel tipo di fumetto ma siamo tutti così ?
  8. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Tanto per non fare discorsi da vecchia mummia vorrei introdurre due articoli forse interessanti per la discussione in atto, dipende da come si vedono: http://www.ilpost.it/2016/06/01/fumetti-mercato/ http://www.dimensionefumetto.it/vendite-usa/ Ritengo buone le deduzioni del primo e molto indicative le estrapolazioni del secondo.
  9. Pure " la storia del west " mi è piaciuta leggerla ma non mi ha mai appassionato ne l'ho mai collezionata, capisci la differenza ? Nessuno, per cui potrebbe essere che un nessuno acquisti gli albi in questione ..... A parte i giochi di parole, faccio un augurio a te e al tuo Tex di un futuro glorioso, come lo è stato il passato del Tex che ho in testa io, senza astio e senza rancore bon voyage....
  10. E' proprio a riguardo i momenti piacevoli che io avrei da discutere, per me non ci sono più, per questo sono intenzionato a mollare Tex. Ti prego comunque di non denigrare immotivatamente chi non la pensa come te, io non amo Tex ? Dopo 40 e passa anni di connubio cosa mi tocca sentire, meglio che la chiudo qui.
  11. E' proprio questo il punto Pecos, la svolta al Tex di GLB c'è stata praticamente dal 200 in poi, si è cercato però di dare una continuità a quello che la gente amava, si puntava sulle caratteristiche texiane inserendo nuove prerogative al personaggio che tendevano a dargli più soluzioni accettabili ma rimanendo nell'ordinario. Ci sono state quindi scivoloni eclatanti ed alti e bassi ma rimanendo nel solco tracciato dal suo creatore. Ad oggi questo personaggio, nonostante le sue caratteristiche similari, non mi da più le sensazioni di una volta ma non perchè non c'è GLB a scriverlo o perchè io sono invecchiato e lo paragono sempre a quello che leggevo da ragazzo; piuttosto perchè manca dell'anima primeva, del solco tracciato dai creatori, ha mantenuto le caratteristiche apparenti ma quelle che trascinavano il lettore nell'avventura e lo portavano a spasso con la fantasia si sono perse. Adesso si è legati alla storicità, alla realtà, alla credibilità, alla psicologia e a tanti altri aspetti devastanti per la fantasia. Io ve lo già detto, auguro tanto bene a questo personaggio e a voi che lo seguite ma non mi sento più di sperare di ritrovare il mio amico Tex da qualche parte nel prossimo futuro.
  12. Faccio un intervento fuori dal coro, premetto che non voglio fare polemiche ma solo dare un parere prettamente personale. A onor del vero con questa storia ho pensato seriamente concluso il mio viaggio affianco a Tex. Con la lettura del terzo albo mi sono accorto che la storia in sè è veramente buona, ottima direi, avevo letto una bellissima storia del west con un Tex in gran spolvero, capace, scaltro, forte, un vero dominatore sul campo, eppure la fine mi lasciava un senso di disagio dentro anzi un certo senso di rabbia. Dopo un pò di riflessione ho capito che era il superuomo texiano, il simulacro creato appositamente in questi anni che mi creava il senso di rabbia. Per anni abbiamo battibeccato per molte differenze di vedute riguardo il personaggio di Tex, presenza, comprimari, centralità, tradizione, canone, ma solo ora mi sono reso conto che sotto ai miei occhi ho visto sparire il " mio " amico Tex sostituito da un clone con le sue sembianze e un frullato di caratteristiche atte alla bisogna, una copia quasi perfetta ma senza l'anima della leggenda che era. In definitiva credo che lascerò questo nuovo Tex 2.0 a voi che lo sostenete con tanto fervore, io ho perso definitivamente il mio amico Tex, quello che mi portava a spasso nelle praterie cavalcando con la fantasia. Auguro un gran bene a questo nuovo Tex ed anche a chi lo seguirà.
  13. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Non metto in dubbio la tua ferrea memoria ma d'altronde il tratto di Breccia in 20 anni si è evoluto, l'Enrique Breccia de " la guerra della Pampa ", a mio modo di vedere, ha poco a che vedere con quello del texone. Forse il fatto che il personaggio non sia suo lo ha portato ad interpretarlo in modo anonimo senza interesse alcuno per il rispetto dovuto al personaggio. Comunque continuo a dubitare che Sergio lo avesse pensato per un Tex, come dubito che certe situazioni sarebbero state avallate da Sergio, forse anche questo texone avrebbe subito la sorte di quello Buzzelli e di molte altre storie nei cassetti della sua scrivania.
  14. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Torniamo così al problema principale, se si voleva fare una sceneggiatura che esaltasse il tratto di Breccia e si è scelto un avvenimento storico come questo per creare i luoghi e le scene giuste, perchè metterci dentro Tex e il suo logo all'esterno ? Solo per vendere un certo numero di copie sicure, una semplice operazione commerciale, visto il largo esborso, che garantisse introiti sicuri ed il ritorno economico. Se facevano la stessa operazione Faraci - Breccia come un one-shot delle storie non ci sarebbero rientrati, e comunque ho forti dubbi che Sergio Bonelli inseguisse Breccia per farlo lavorare proprio su Tex.
  15. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Basta non leggere i post di " Gianbart " e ti risparmi sia i commenti sgradevoli, sia le storielle inventate, sai noi vecchi lettori mummificati ne sappiamo molte e da qualche parte le dobbiamo sparare.
  16. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Guarda il discorso dell'acquisto in base al logo per me è dimostrato palesemente proprio da un episodio che mi è capitato oggi dall'edicolante. Stavo parlando con il mio edicolante di fiducia riguardo le notizie di oggi ed a un certo punto è entrato un signore, si è avvicinato alla parete Bonelli & co, ha sfogliato qualche albo, alla fine ha imbracciato il texone, lo ha letto per qualche pagina ed alla fine si è avvicinato al mio amico rivenditore chiedendogli " scusa ma questo è Tex ? ", lui gli ha detto di sì un pò spaesato affermando che c'era scritto sopra Tex e a quel punto il signore ha risposto " ma non assomiglia al Tex che conosco io, questo è un altro personaggio, c'è scritto Tex ma è un altra cosa " e lo ha posato. Io mi sono trattenuto dallo spiegare la grande opera d'arte che era stata racchiusa in quelle pagine perchè quel povero lettore probabilmente ha preso il volume solo perchè ha letto Tex sopra e non è andato a leggere neanche la prefazione saltando direttamente ai disegni, dove non ha trovato un Tex classico ma un personaggio differente, non comprensibile a tutti, e quindi si è salvato da un acquisto, alla fine, non voluto. Chiaramente possiamo dissertare su tutto ma la maggioranza della gente che compra Tex per prima cosa è abituata a riconoscere gli albi dal logo o dalla faccia di Tex in copertina e quindi l'acquisto è compulsivo.
  17. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Allora in ordine di intervento, solo per essere stringato e chiuderla qui: L'errore da parte mia è stato definirli disegnatori della serie regolare, avrei dovuto dire "delle serie regolari" della Bonelli, visto che: Galep, Ticci, Capitanio, Brindisi, De Angelis, Ambrosini, Alessandrini, Mastantuono, Filippucci, Frisenda, Seijas, Civitelli, Venturi, Roi e Rotundo, lavoravano già regolarmente in Bonelli quando gli fu dato da fare il Texone, quindi nessuna caccia a maestri internazionali per creare l'opera d'arte ed anzi per me molti di questi nominati hanno funzionato meglio di altri decantati maestri .... Allora visto che la Sergio Bonelli Editore è un azienda paragonabile alla Ferrari, alla Barilla o alla Mondadori mi aspetto che produca un prodotto conforme alle specifiche, di qualità elevata e ad un prezzo adeguato, variando anche la gamma dei prodotti ma rimanendo fedele a quello che si produce. Se compro un Tex voglio trovarci Tex dentro l'albo non un surrogato edulcorato, se no è come se in una Ferrari trovassi il motore dell'Alfa, se in un pacco di spaghetti trovassi i tagliolini, o se in un libro di Wilbur Smith trovassi un romanzo alla Glenn Cooper. Tex è la colonna più importante della Bonelli, è questo è indiscutibile, per me non c'è problema a sfruttare il personaggio per fare soldi, come hanno fatto fino ad oggi i Bonelli, ma è altrettanto importante fornire un prodotto corretto e non tentare di spacciare per Tex qualsiasi cosa che gli si possa accostare per metterci il logo sopra e farla diventare Texiana, questo per me diventa spremitura di limone, poi se a voi piace la limonata va bene così, io preferisco altro .... Ma se stanno creando collane da decenni e l'unica che finora non ha chiuso e gli dà molto di più della soglia di pareggio senza rischiare nulla è praticamente Tex, a parte Dylan Dog che regge abbastanza e poco altro. Dove vedi il rischio di impresa in una storia con una trama western, con dentro alcuni personaggi che si chiamano Tex, Kit Carson, che sopra l'albo ha stampato il logo Tex e che appena esce in edicola trova circa 190000 persone che lo comprano solo per quella scritta ? Il loro lucro sta proprio nell'inventarsi il modo di far apparire quel logo dove possono, per spingere compulsivamente 190000 soggetti ad acquistare l'albo, siamo una garanzia, una fonte di guadagno sicura, dove sta il rischio di impresa ?
  18. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Vedi è sempre l'angolazione diversa che offre spunti di discussione, io non ero entrato nel merito ma praticamente il discorso è quello, diciamo la stessa cosa con punti di vista leggermente diversi. Io vedo una storia ( quella di Buzzelli ) scartata per l'inedito e giudicata impubblicabile da Sergio Bonelli, tanto da tenerla nel cassetto per più anni e poi tirarla fuori, e pubblicarla in uno speciale, per cercare di ammortizzare la spesa fatta, erano stati spesi bei soldi per quella storia e quindi bisognava utilizzarla in qualche maniera. Da questo " errore " nasce la testata gigante di Tex che, a quel punto, visto il successo del primo numero, richiederà un appuntamento regolare con soluzioni differenti dal mensile, e lì nasce il discorso delle sperimentazioni per invogliare il pubblico a comprare il volumone annuale. Ma questo non ha portato la Bonelli a sacrifici economici per esaltare la testata pubblicizzata come piattaforma per maestri del fumetto e quindi negli anni si sono alternati molti disegnatori della testata regolare ( la maggioranza ) per dare ai lettori lo speciale senza spendere più di tanto, tranne poi, quando ci si riusciva, metterci sopra il nome di richiamo. Adesso far passare tutta la collana per sperimentazioni di grandi maestri al di fuori del Tex canonico non penso si possa dire, mentre è verosimile affermare che è l'ennesima collana annuale come il maxi, il color, l'almanacco e la nuova collana alla francese per incassare dove si può.
  19. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    " Attualmente " è pensato per disegnatori fuori serie ma in origine probabilmente non era proprio così, comunque una buona notizia per me, risparmierò anche questa volta i soldi del cartonato alla francese.
  20. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Trovo alquanto strani i tuoi gusti in fatto di monumenti, ma che addirittura il Tex di Breccia si possa definire monumentale mi risulta ostico accettarlo. Se questa prova fosse gratificata da consensi almeno nazionali, non dico internazionali, allora definirla in tale modo avrebbe un senso, ma se così non fosse io penserei altro. Ad ora per il poco che mi compete, e controllando le 6 edicole in zona da me, posso dire solamente che sono state distribuite circa 10 copie a rivendita ( quindi una sessantina di copie ) e dopo circa 15 giorni il venduto ( oltre la mia copia ) si attesta sulle 11-12 copie, aspettiamo e vediamo nei prossimi 2-3 mesi, possibile che vada a ruba, ma allo stato attuale di cose di monumentale ci potrebbe essere solo il riscontro negativo per l'investimento fatto dalla SBE.
  21. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    C'è .... c'è di male quando lo fai solo in modo provocatorio. Comunque noto che abbiamo gusti inversi io e te, io preferisco 10 volte la pulizia di Civitelli e Venturi all'astrattismo di Breccia e su Frisenda ho ancora alcune riserve. Ma aldilà di questo ripeto che stiamo parlando di Enrique Breccia, disegnatore molto particolare, maestro del fumetto certamente apprezzato per il suo lavoro, mi risulta però che ha lavorato molto in patria con Trillo e con Wood ( storie da noi apparse su skorpio e lanciostory ), per 3-4 anni ha fatto la spola su collane minori tra marvel e dc comics ( 2000-2002 / 2005-2007 ), cosa che neanche sapevo, e poi partecipazioni occasionali ad altre collane che sinceramente non so neanche se sono state pubblicate in Italia. Rispetto la professionalità di Breccia e mi scuso se la mia disamina appare offensiva verso il maestro, ma forse su Tex ci sono stati autori e disegnatori più conosciuti e più apprezzati a livello internazionale, senza fare paragoni inutili. Rispettando la persona Breccia e il suo lavoro, che comunque apprezzo, non vedo come si possa asserire che debba essere libero di esprimere la sua arte senza nessun paletto, dopo che a ben altri maestri sono stati imposti sempre. Si vede che Sergio se ne andato .....
  22. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    E' palese che stai provocando gli utenti di questo forum in modo molto evidente, tra noi ci siamo sempre scontrati per visioni diverse del mondo Texiano, per la tradizione, per le storie e per molto altro, ma venire a dire che noi siamo lettori di 60 che hanno letto solo Tex in vita loro fa notare le stupidità di simili affermazioni e di tutto quello che hai detto finora. Tanto per la cronaca la media del lettore texiano, a cui mi reputo appartenere io, ha letto in vita sua di tutto, dal Topolino, ai Bonelli, ai supereroi, ai neri, ai gialli, al genere fantasy-fantascientifico, dai grandi autori a quelli più piccoli, il fumetto d'avanguardia, il fumetto franco-belga, Jim Lee l'ho incontrato due volte finora ( sempre per la cronaca, lo adoro ma non centra un beneamato con Galep, due stili, due epoche, due storie completamente diverse, e se Jim Lee avesse fatto quello che ha fatto Galep a quest'ora lo avevano rinchiuso in manicomio ). E' sempre per cronaca quando uno di quelli che tu reputi grande autore internazionale riuscirà a vendere le sue opere con picchi di 700000 copie per quasi 40 anni di carriera si potrà accostare ad un vero maestro come Galleppini, forse c'è ne sono veramente pochi a mia memoria ....
  23. GIANBART

    [Texone N. 31] Capitan Jack

    Io Enrique Breccia lo conosco dai tempi di Alvar Mayor e Robin delle stelle, per cui suppongo di poter dire che il suo tratto caratteristico mi è sempre piaciuto, come mi piaceva il padre Alberto. Ho acquistato quindi il texone convinto di leggere una buona storia disegnata alla sua maniera anche se sapevo che non sarei stato soddisfatto appieno del suo lavoro avendo visto qualche tavola in anteprima ma comunque convinto di leggerlo gradevolmente. Devo dire che invece non sono soddisfatto del lavoro svolto, i disegni appaiono in molti casi caricaturali in modo estremo, se è vero che così disegna Breccia, e anche vero che è riuscito a snaturare il personaggio o meglio i personaggi ( vedi Carson ) in modo da renderli quasi la parodia di loro stessi, molto mestiere e poca sintonia col mondo di Tex, la cosa è anche riconosciuta da lui nell'intervista quando dice " tendo a mantenere un certo distacco dalle figure che disegno, le considero da un punto di vista tecnico, piuttosto che con un approccio emozionale ". La pecca forse è proprio questa non metterci neanche un pò di emozione nel disegnare un personaggio che attraversa 70 anni di storia ed ha fatto la leggenda del fumetto in Italia, non stiamo mica a costruire un'autostrada. Faraci, è vero che se le cavata in un operazione complicata, accostare la storia vera a Tex, ma è veramente triste vedere il nostro ranger ridotto a semplice comprimario e testimone di una vicenda già scritta, una situazione che preferisco non vedere se possibile.
  24. GIANBART

    Il Mercato Di Tex

    Effettivamente il problema dei fumetti oggi è principalmente che non sono più una delle poche fonti di svago per i ragazzi, si comincia da piccoli a piazzarli davanti alla tv per essere liberi a casa di muoversi e poi da ragazzi continuano a passare da schermo a schermo. Tv, pc, tablet, smartphone, sono le molteplici periferiche usate dai ragazzi di oggi per connettersi al mondo reale e non. Il fumetto è diventato obsoleto nella sua forma cartacea, cosa a cui molti di noi sono legati, ma che loro non apprezzano molto, infatti uno dei pochi canali che oggi si può tentare per entrare nel loro mondo forse e la piattaforma digitale già tante volte invocata da molti forumisti. Molti editori hanno già intrapreso questa via, specialmente per il settore libri, forse sarebbe il caso che anche l'editoria a fumetti cominciasse a pensarci, ed in questo credo che Airoldi possa entrarci in pieno.
  25. Poco rimane da dire dopo le ottime dissertazioni che avete fatto tutti, aggiungo solo che la storia mi ha colpito oltremodo nella sua semplicità, la sua forza, si può dire, è nel suo costrutto che si esalta grazie all'insieme del suo complesso totale, senza aver bisogno di punte di eccellenza che la esaltino nei particolari. Ruju è un ottimo autore di Tex ma qui ha messo il quid in più che fà di questo scritto una delle " storie " di Tex che rimarrà probabilmente tra le più memorabili, grazie Pasquale. Al maestro Ticci un ulteriore grazie per l'opera d'arte consegnataci, alla sua veneranda età sforna ancora tavole che molti sognano di fare .... altro che strascinare il pennello.
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