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Corto Maltese

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  1. Venturi non mi dispiace, però Civitelli e Villa sono un' altra cosa. Ricordo con grandissimo piacere la prima storia sulla tigre nera, movimentata e ricca di colpi di scena, certamente una delle più riuscite nel settore extrawestern. Il ritorno della tigre Nera nemmeno è male. Un po' convenzionale, ma gradevole
  2. Corto Maltese

    [Texone N. 09] La Valle Del Terrore

    Eh, e questa è solo la prima risposta.... Un saluto
  3. Corto Maltese

    [Texone N. 09] La Valle Del Terrore

    Credo di trovarmi in solitudine, ma questo capolavoro annunciato io non l' ho visto. I disegni? non mi entusiasmano. Non so se sia il fatto che questo sia stata l' unica storia di Magnus, o che suddetto sia morto poco dopo averla disegnata a rendere-sempre secondo me- tanto sopravvalutate queste tavole ; a mio parere, un albo qualsiasi di Ticci o Villa, a questo se lo magna. Tuttavia non vorrei neanche cadere nel vizio opposto di chi sostiene una idea in minoranza sostendo che non mi siano piaciuti: dico solo che non mi hanno fatto impazzire. (mi è piaciuto come ha disegnato Tex, un po' meno il resto, paesaggi e personaggi compresi). La storia c'è, è argomentata come in un buonissimo thriller, anche se la sceneggiatura a volte mi è parsa davvero con troppa carne al fuoco. Tanti personaggi, qualcuno di troppo, ma almeno una buona dose di mistero. Soggetto 8 Sceneggiatura 7Disegni 7.5
  4. Soggetto assai poco originale, di formula lineare e semplice (a volte è meglio così) ma sviluppato come meglio difficilmente sarebbe potuto essere. Meglio la prima che la seconda parte: io avrei aspettato ulteriormente a far uscire Frank alla luce. Pathos più che buono, ottime le scelte per tutte le azioni di Tex, di spirito e d' azione. Finale un po' troppo buonista. Superbi disegni. Soggetto: 7Sceneggiatura 8.5Disegni: 9
  5. Corto Maltese

    Articolo Su Tex

    Alto, possente, carismatico, sguardo determinato, scuro di capelli, l'inconfondibile cinturone mai privo di armi da fuoco, talvolta il fucile in mano: non sono certo i presupposti idilliaci a mancare nel personaggio più conosciuto della storia della ?letteratura disegnata? italiana. Ranger texano, d'animo invulnerabile e aspetto sicuro ma di una forte propensione all'ironia quanto alla violazione di ogni codice di buonismo imposto precedentemente e contemporaneamente nel fumetto panoramico nazionale a protagonisti irritanti ed imbalsamati da moralismi d'onore e da leggi da rispettare: per quanto oggi possa sembrar strano a dirsi, sin dai primi anni della sua nascita Tex appare come un ribelle; fuorilegge prima, uomo di stato e ordine poi, proprio in nome di un senso di giustizia personale, uomo che non rifiuta di inimicarsi il potere e di rendersi al servizio dei ?deboli? ma che non esita ad utilizzare violenza e mezzi illeciti per il raggiungimento dei suoi scopi. Il Tex presentato alle prime armi (nasce nel 1948) ha il viso sottile più che vagamente ispirato a Gary Cooper, più rappresentativo attore americano dell'epoca, ha un carattere impulsivo e istintivo ed è giovane non solo nei tratti somatici ma anche agli atti . è solo un preludio di quello che verr? a costituirsi negli anni d' oro (anni settanta tutti) come personaggio adulto (il volto sottile scomparir? per lasciar posto ad una mascella quadrata alla Charlton Heston), maturo, sempre lucido e razionale, meditativo quanto sbrigativo, meno impulsivo e rissoso, pratico, deciso, ma al contempo spiritoso, ottimista, dedito oltre ogni aspettativa all'amicizia virile (un collega storico, quasi un fratello per lui, lo accompagna in quasi tutte le sue avventure) infinito oppositore di un pessimismo ed una cupezza che accompagna gli ambienti che frequenta e con un grande differenza rispetto alla totalit? di protagonisti di altri fumetti: l' esistenza di un figlio meticcio (avuto dopo un matrimonio con una donna è uccisa dal razzismo dei ?bianchi?- della tribù indiana Navajo, di cui Tex stesso diventer? capo ed agente funzionario). Particolare questo non trascurabile per la sua unicit? e per il peso che costituisce nella formazione e nel carattere del protagonista. Le storie di Tex si svolgono in un west che trae elementi panoramici e sceneggiature dal cinema classico di John Ford (e difficilmente sarebbe potuto non essere così soprattutto nei primi anni di vita del personaggio) specialmente nelle larghe vedute e nella rappresentazione di praterie, mentre per quanto riguarda le tecniche figurative della violenza cittadina e per la causticit? delle battute negli infallibili dialoghi, il western all'italiana di Sergio Leone è ma anche , seppur in forma latente, quello del grande Sam Pekinpah - merita riferimenti e menzioni a pioggia, per quanto nel fumetto appaia un manierismo molto meno barocco di quello lasciato dall'impronta dei registi. Alcune sfumature dell'ironia dei protagonisti ricordano addirittura western ?da camera? di Howard Hawks: gli eroi invecchiano, ne sono consapevoli e sembra facciano tutto tranne che preoccuparsene. Pochi fumetti come questo hanno saputo mescolare alla perfezione elementi di profonda semplicit? per un risultato tutt?altro che banale: in Tex non si azzardano psicologie dei personaggi che possano neanche lontanamente ricordare opere a fumetti posteriori di rilievo nettamente superiore come Corto Maltese di Hugo Pratt (1967) o Valentina di Guido Crepax : il protagonista infatti, seppur a modo suo, non è altro che un ?normalissimo? eroe, noioso all'apparenza come tanti potrebbero esserlo e caratterizzato da uno stile di vita che non trascende in alcunch? non possa riportare alla mera materialit? degli eventi, ma il sapiente tatticismo con cui vengono condotte le storie porta il prodotto a farsi apprezzare anche negli ambienti di una certa levatura culturale, tanto da renderlo un fenomeno editoriale da incerto che era nei primi anni delle sue uscite (leso soprattutto dalla concorrenza con Blak Macigno e Capitan Miky, che invece decadranno successivamente) a straripante oggetto di vendite incontrastato ed indenne a qualunque tipo di crisi attraversata dal mondo editoriale circostante: ottocentomila le copie vendute per albo mensile nel 1973, oltre cinquecentomila fino alla fine dei gloriosi anni settanta, duecentomila e più oggi , in un periodo di generale crisi del fumetto italiano. Cifre da capogiro a cui sè? permesso d'avvicinarsi non senza timidezza Dylan Dog di Tiziano Sclavi nei primi anni novanta soprattutto, per poi però esaurire la parentesi d'effervescenza editoriale e culturale con il venir meno dei soggetti scritti dal creatore-genio; permane comunque una certa preferenza dei giovani nei confronti dell' ?indagatore dell' incubo? come verso Tex per i militanti dell'età media. Negli anni in cui sèera soliti porre una collocazione politica a qualunque cosa passasse sotto mano, anch?esso non fu risparmiato da questo demenziale- ma anche divertente- passatempo: fazioni politiche di pensatori cercarono più volte di appropriarsi del simbolo ed il risultato fu che Tex piacque tanto a destra (quella sociale più che la ?liberale?) per l'ostentare estrema virilit? , forza fisica, infallibilit? di pensiero e nell'agire e per i metodi poco ortodossi, quanto a sinistra per l'insubordinazione agli ordini costituiti ed alle autorit? politiche (non sono rari i litigi di Tex con politici o militari), per il profondo detestare la giustizia sommaria ma soprattutto per l'estrema difesa dei deboli, degli sfruttati , in una causa molto spesso a fondo perduto in favore degli indiani contro il razzismo imperante, elemento che è spesso luogo comune odierno ma che per un fumetto nato nell'immediato dopoguerra era tutt?altro che diffuso. Poca poesia, molto cinema e romanzo: sicurezza immortale in un presente incerto. ringrazio molto ymalpas
  6. Corto Maltese

    Tex E Il Cinema Italiano

    In La prima notte di quiete di Zurlini ricordo che Alain Delon - professore Daniele Domenici- si reca all' edicola per comprare un quotidiano e il Tex del mese fa un' apparenza. Non viene però citato.
  7. Il caporedattore del giornale della mia scuola mi ha chiesto - palesando una qual certa insistenza, devo ammettere - di scrivere un articolo su Tex; il materiale relativo al personaggio, l' analisi politica , non politica, sociale e folcloristica dell' insieme e dei personaggi presumo di poter- seppur nella mie limitare capacità- descrivere per le numerose ore di compagnie passate con gli albi;riguardo la 'storia' del fumetto, editorialmente parlando, devo confessarvi una quasi totale ignoranza. Vorrei sapere primariamente se c'è qualcuno il quale possa aiutarmi descrivendomi come venisse visto Tex nei suoi anni di maggior espansione (e , quindi, quali fossero questi anni) dalla critica intellettuale e popolare-, ma non mi dispiacerebbe venire a conoscenza di aneddoti, curiosità o semplicemente di uno schema riassuntivo la storia di Tex (editoriale sempre e non del personaggio) magari anche da parte di coloro che possono averla vissuta in prima persona : io di certo non ho potuto vista la mia -relativa- giovane etàgrazie anticipatamente
  8. Credo sia importante non farsi prendere da euforismi che la bellissima trama di Boselli offre: la sceneggiatura continua, per certi versi, a non convincermi ... troppo 'ingarbugliate' e lunghe le sequenze nell' 'aquitrinio' caratterizzanti almeno la prima metà dell' albo, tex un po' sotto le righe e sacrificato nel suo ruolo di protagonista ad una girandola di caratteristi (orchestrati comunque benissimo) ottimo invece l' approfondimento esplicito o meno della psicologia dei personaggi (secondo metà dell' ultimo albo), effettivamente, questo episodio (purtroppo letto in tre nette separazioni) è una ventata d' aria fresca nella recente monotonia del personaggio; Storia molto 'zagoriana' (o così perlomeno , m' è sembrato, non sono comunque un grande conoscitore dello Spirito con la Scure), giallo-thriller appassionante (arrivare fino alla penultima pagina con l' ancora non scoperto mistero non capita spesso ) con una trovata conclusiva, però, forse dettata da una eccessiva carica fantasiosa... non trovate? Ogni tanto comunque ben venga il fantastico anche in tex. Soggetto 9.5Sceneggiatura 7Disegni 7 Voto 8
  9. Corto Maltese

    [Texone N. 08] Il Soldato Comanche

    Devo dirvelo, io leggendo questo texone mi sono rilassato e divertito, e tutto leggendo una storia realistica e ben strutturata. Narrazione abbastanza compatta, verosimile, dialoghi e scenggiatura complessiva infallibile... unica pecca: la solita risoluzione finale sempre troppo corta rispetto ad introduzione e sviluppo della storia. Disegni dinamici, potenti. Con le mie griglieSoggetto **1/2 (Più che sufficiente)Sceneggiatura ***1/2 (Molto buona)Disegni ***1/2 (molto buoni)Se ci fosse l' opzione relativa alla griglia del sondaggio, voterei 7 1/2... non so se arrotondare per eccesso o difetto (se non sbaglio in fisica 0,5 diventa 1...)
  10. Corto Maltese

    [Maxi Tex N. 12] Lo Squadrone Infernale

    Concluso, per fortuna. non mi è piaciuto, ma non la reputo nemmeno catastrofica. Mi spiace che storie migliori, anche dello stesso criticato e recente Nizzi, abbiano avuto meno pagine per potersi sviluppare, contrariamente a questa , che a mio parere ha avuto da dire davvero poco... Disegni non idonei soprattutto nelle larghe vedute (non so se si dica o meno così) dove i due ranger sembrano tozzi, bassi e fiabeschi , abbstanza soporiferi, poco dinamici. Molto buoni invece i primi piani. Soggetto nemmeno male, a mio parere sviluppato male. Soggetto ** 1/2 (Più che sufficiente)Sceneggiatura *1/2 (Mediocre)Disegni *1/2 (mediocre)Non vorrei sembrare troppo bacchettone, semplicemente non mi è piaciuto...
  11. non può che essere questo...
  12. Ho seri problemi di tempo e credo che fino a sabato non ci sarà verso di sfogliare pagine...(anche perchè l' inedito me lo voglio gustare, mi scocciano le lettura forzate e da consumare in modo rapido)... da quello che scrivete incuriosite parecchio... ma forse non è negativo aspettare, se viene letto subito l' albo conclusivo... in modo da non far passare troppo tempo per veder finita la storia, cosa spesso alquanto seccante... e poi , una cosa.... Nat? io non me lo ricordo...
  13. La tigre nera, Furia Rossa, Intrigo a Santa Fe... che bellissimi ricordi...
  14. Corto Maltese

    Un Nuovo Nemico Per Tex!

    Un personaggio freddo , spietato e violento, ma anche misterioso , affascianante, e soprattutto sobrio e geniale. A me piacciono questi nemici qui. Una versione della tigre nera meno macabra e più metropolitana, e non i soliti fessi spacconi.
  15. Io mi sono fermato ad 84. Ho appena dovuto inscatolarli , altrimenti mi cadono addosso le mensole mentre dormo. Comunque è una cosa tirata troppo alla lunga . . .
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