due

Perchè mi rispondi in tedesco? E cos'altro può essere? Non credo sia riferito ai due fratelli. :huh:Se intendi dire che resta vedova perchè ammazza il compagno, è quello che dicevo io.

Il nome della vedova non viene dalla letale "Vedova Nera"?

Quale delle tante che ci sono?

Sono d'accordissimo! Grazie.

Tex ha in mano le cinque carte. Le guarda con attenzione, senza che nessuno possa dire se è emozionato o meno. Di fronte, Countly appoggia una coppia di assi. - Basta? - chiede nervosamente. Per tutta risposta Tex mostra sul tavolo una scala reale. - Che diciò Più volte Tex gioca a poker, e più volte lo fa per mettere alle strette l'avversario. E, spesso, bara. Come mai ciò non veniva censurato? In fondo, vedere un eroe che gioca d'azzardo non è educativo. Tantomeno vederlo barare. I misteri degli anni '50. Chi di voi vieterebbe il gioco d'azzardo ai quattro pardsè E perchè? Non solo il poker, ma anche la roulette e gli altri ordigni ludici presenti nella serie. Teo PS: Tex, normalmente, a che genere di poker gioca? Al classico?

Devo dire che ho apprezzato il maestro, come nemico, molto di più in questa storia che non nel ritorno. Molto più temibile e cinico.

- - Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli Disegni: Virgilio Muzzi Periodicità mensile: Marzo 1973 - Maggio 1973 Inizia nel numero 149 a pag. 50 e termina nel numero 151 a pag. 62 Tex e Carson vengono inviati sul Gila River: l'allevatore Louis Cardigan è vittima dei razziatori di bestiame e suo figlio Randy, soprastante del ranch, è stato visto far comunella con Chris Hogan, un gambler di Sheldon. Copyright: Sergio Bonelli Editore -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- "L'ultimo poker" ?, imo, una delle più belle storie di Tex scritte da Bonelli senior. :w00t: Peccato per i disegni di Muzzi, sciupati da Galep. Albo già presente nel gioco "Ma che razza di storia è questa?!". Curiosità: avete notato che in copertina Tex ammazza uno che stava facendo un solitario?

Mea culpa! :generaleN:

? quella famosa copertina che avevi disegnato a suo tempo di cui hai già parlato?

Ho sempre adorato quelle nuvole! Perchè le hanno cambiate?

Scusate la scarsa qualità dell'albo. Sergione ferm? la stampa perchè non gli piaceva l'ombra sotto il cappello. Ecco perchè alcuni albi la riportano.

Quando torno a casa, se mi ricordo, posto la famosa copertina.

Speravo che rimettessero l'ombra sotto il cappello!

Non mi sono spiegato bene. Nella prima copertina, i ramoscelli hanno l'ombra a destra, mentre quella di Tex a sinistra. Per la seconda non ho capito la giustificazione.

Nella discussione "Errori et Orrori" postai due tuoi errori texiani, entrambi con ombre traditrici. Puoi commentarli, spiegandoci se sono voluti (i famosi nei imperfetti che danno la perfezione) o proprio errori? Il primo è nella copertina "Golden Pass", due direzioni di ombre diverse. Perchè? Il secondo è la cover del numero 554, "La banda dei tre", ove Tex proietta ben due ombre senza luci artificiali (non credo che l'acqua del fiume rifletta tanto la luce da spiegare la seconda ombra). Come lo spieghi?

Non credo che sia la stessa scena, in quanto Tex era da solo, Tiger non era vestito così e le frecce non c'erano.

Come le voci. Ogni lettore ha una voce propria per Tex e compagnia bella.

Se quel libro uscir? mai, lo comprer?. :generaleN:

Cartella, cartelletta, portfolio. Quella con tutti gli schizzi per le cover ed i definitivi.

Claudio, non potresti postare per intero sul forum la cartella che mostri nell'intervista de la Repubblica ?

Ora sarei curioso di vedere la versione grafica di Marcello del personaggio Wade Catlett.

Uhm... Comunque non restano molte possibilità. Il colpevole o è Bronco, o un uomo dello sceriffo oppure il cacciatore di taglie (ma non credo).

E allora torniamo al vecchio discorso. Che fine ha fatto il Kit Willer che salvava il padre, che se la cavava senza di lui?

Perchè? E' convinto del ravvedimento dell'amico. Perchè al cacciatore di taglie ha detto che anche il padre è convinto del pentimento.

L'almanacco di Diso (2004).