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TWF - Tex Willer Forum

harlan1982

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Tutto il contenuto pubblicato da harlan1982

  1. harlan1982

    [651/653] Luna Insanguinata

    Stupenda. Una storia superba. Appassionante, mai verbosa. Sapientemente equilibrata nei momenti di azione e in quelli, diciamo di calma. Anche la gestione dei due albi e mezzo è stata eccellente. Con il primo mezzo albo dedicato al flashback, un lungo prologo alla saga vera e propria dei due albi. Una saga piena di momenti forti, adulti. All'estero si pavoneggiano per certe linee di albi come vertigo, max, marvel knights, marvel icon, image. Ma nella maturità di certi temi e il tatto con cui vengono trattati, l'Italia non è inferiore a nessuno. Solo che lo facciamo a fari spenti. Senza troppi riflettori puntati addosso. Questa è una grande storia di Tex, non quel sonnifero che l'ha preceduta. Un storia che meriterebbe una bella ristampa in volume cartonato. Questo è il Boselli che mi piace. I disegni sono il giusto contraltare all'ispirazione di Borden. Mastantuono è un grande ed è nato per disegnare il genere western. Il mio voto è 8 (ottimo) mentre come miglior personaggio ho votato Rick Simmons per la sua determinazione nel salvare Daniel... perché al di là dei legami di sangue, i figli sono di chi li cresce.
  2. harlan1982

    [649/651] La Stirpe Dell'abisso

    Niente. Tra me e questa storia non c'è stato mai feeling. Voto 5, mediocre. Sarebbe stato anche più basso ma i disegni di Piccinelli sono bellissimi ed alzano la media. La storia del sommo invece è pedante e senza guizzi. Anche i grandi calciatori sbagliano qualche partita quando la forma fisica non li accompagna. La storia che segue, in coppia con Mastantuono già sembra partita con un piglio diverso.
  3. Disegni stupefacenti, nulla da dire. Forse non pienamente valorizzati dal tipo di carta usato. Ma la storia, pur vantando delle ottime intuizioni SPOILER Tex che scalpa Luna Nera per delegittimarne la leadership dinnanzi ai suoi guerrieri e l'identità dell'interlocutore del Carson anziano che da un senso a questa sorta di versione Ultimate del personaggio FINE SPOILER soffre di una certa pedanteria nei dialoghi e di un caratterizzazione del protagonista decisamente sbagliata. Pur avendo messo in preventivo di leggere una storia apocrifa e fuori continuity, non mi è piaciuto vedere un Tex esageratamente sicuro di se e completamente privo di ironia . Mi si potrà obiettare che il contesto della storia era altamente drammatico ma certi atteggiamenti che sono propri del personaggio, se non tenuti sotto controllo possono sfociare in arroganza e farlo risultare antipatico. Voto 5. Mediocre.
  4. Aggiunti i miei voti al sondaggio voti che vanno ad integrare il mio commento scritto in precedenza Stella di latta: buona Incontro a Tularosa: mediocre Nel buio: sufficiente Randy il fortunato: ottima
  5. harlan1982

    [649/651] La Stirpe Dell'abisso

    Letti i primi due albi Il primo, pur caratterizzato da un'eccessiva lentezza, mi ha saputo intrigare al punto giusto ma con il secondo albo ho cominciato ad avvertire un certo disagio e un principio di noia con spiegoni petulanti, intreccio banale e una sensazione di brodo allungato sempre più crescente al momento quindi un Boselli poco ispirato spero in un riscatto nella porzione finale Su Piccinelli invece nulla da ridire, ottima prova. Sufficiente la copertina de "La stirpe dell'abisso", bellissima (anche se dal sapore di già visto) quella de "I misteri di villa Diago"
  6. Confesso di essere tra i pregiudizievoli che non ritengono Tex un personaggio, anzi sarebbe meglio dire una serie, adatta per le storie brevi infatti l'anno scorso non comprai il primo color autunnale ma stavolta, grazie alla persuasione del mio edicolante e ad alcuni nomi coinvolti, non ho resistito al richiamo dell'acquisto Stella di latta Michele Benevento è (insieme a Gigi Cavenago di Orfani) l'astro nascente dei disegnatori Bonelli. Dampyr, Lukas, ora Tex, la sua matita possente e di impatto non conosce limiti. Tra le quattro la ritengo la migliore sotto il profilo dei disegni. La storia di Medda è solida ma soffre di quello che era il mio timore, troppo compressa in poche pagine e quindi si regge su sviluppi narrativi un po' semplicistici. Incontro a Tularosa a mio parere, la più debole del lotto. Burattini mi è simpatico, lo seguo su facebook con interesse ma, pur essendo un buon soggettista, ispirato da ottimi spunti, come sceneggiatore si affida spesso a soluzioni telefonate e a dialoghi troppo "spiegonistici" Camuncoli come disegnatore non mi piace. Però, al di là dei miei gusti personali, è abissale il disegnatore visto all'opera su questo color Tex, rispetto a quello orribile di Spider Man e gli X Men. Ulteriore dimostrazione dell'abisso dei modi e dei tempi di produzione tra Bonelli e Marvel. La prima tutela sempre i suoi autori, la seconda ha solo fretta di rincorrere l'hype di turno. Nel buio La storia di Boselli ha gli stessi pregi e difetti di quella di Medda. Solida ma dimenticabile appena letta la parola fine. Ai disegni invece Luca Rossi offre una versione di Tex, Carson e Tiger Jack che farà storcere il naso agli appassionati di Aquila della Notte. Però, riflettendoci lo scopo del color autunnale è proprio quello di esplorare lati inediti, anche e soprattutto sotto il versante grafico del personaggio. Dando ad alcuni artisti la possibilità di cimentarsi con egli, pur non avendo un tratto adatto agli stilemi classici della serie regolare. Randy il fortunato La migliore delle quattro. Recchioni, a differenza degli altri autori del color, cresciuti a pane e Bonelli, ha fatto la gavetta nell'underground, quindi ha più dimestichezza col racconto breve rispetto al classico formato da 94 tavole. E si vede. La storia è un gioiello di atmosfera e suggestione. E il tocco di classe è l'ultima tavola che rimane il lettore nel dubbio. L'intesa con Accardi fa il resto.
  7. Avevo già letto questa storia per... diciamo... vie traverse avendola apprezzata (ma con Manfredi non avevo dubbi) ho acquistato la prima parte nella recente versione tre stelle, e la seconda in un negozio di fumetti usati, per rileggerla oggi come allora l'ho trovata eccellente (quasi ottima), riconoscendole tanti pregi e un piccolo difetto innanzitutto le dinamiche tra Tex e Carson sono perfette, i tempi di "recitazione" sono impeccabili senza che i due personaggi risultino stereotipati la vicenda è un continuo aggiungersi di elementi e personaggi che Manfredi riesce a gestire con equilibrio, con l'unica pecca (secondo il mio modesto parere) di perdere di vista una sottotrama che pareva promettere sviluppi interessanti, cioè le motivazioni di Bigelow e dei suoi uomini che li hanno portati a disertare e trasformarsi in banditi la prova del maestro Ticci è perfetta, così come le due copertine di Villa che ritengo tra le più accattivanti da lui disegnate
  8. harlan1982

    I Vip Che Leggono Tex

    Non e' Piero Pelu' il fan e lettore di Tex ma il suo socio Ghigo Renzulli, grande appassionato di fumetti Bonelli, che ha fornito gli spunti per i testi di Tex e Cangaceiro (da una storia di Mister No), due cavalli di battaglia del repertorio Litfiba. Drupi invece e' stato citato anche nel redazionale di qualche numero fa (non ricordo se inedito o ristampa). In uno dei suoi ultimi pezzi ha citato G. L. Bonelli. Confermo anche il recente scomparso Giorgio Faletti, che scrisse un bellissimo articolo su repubblica qualche anno fa.
  9. harlan1982

    [640/642] Giovani Assassini

    A me la storia e' piaciuta perche' la vicenda si e' sviluppata in crescendo, rispetto alle ultime storie di Boselli dove incipit grandiosi si perdevano per la strada. Come gia' detto in passato, il non protagonismo di Tex per me non e' un problema se la storia funziona. Mi "applico" di piu' quando leggo dialoghi ridondanti e innaturali che minano il ritmo della lettura, com'e' accaduto in questi tre albi.voto al sondaggio: 7
  10. harlan1982

    [640/642] Giovani Assassini

    di solito Borden è un maestro negli incipit delle storie ma, sarà il poco numero di pagine a disposizione, al momento la storia non mi ha presoper quanto riguarda Font, mi iscrivo al partito dei suoi sostenitoriha uno stile sintetico che mi ricorda John Romita Jr, mi piace
  11. harlan1982

    [637/640] El Supremo

    Se devo valutare la saga nel complesso è stata una grande storia ma, valutando il singolo albo confesso che mi aspettavo un finale miglioreNon sono state le situazioni a farmi storcere il naso, ma il ritmo. Ho avuto la sensazione di leggere una corsa forsennata che non mi ha dato l'emozione di una tensione in crescendo ma un senso di voler chiudere in fretta la questione. Non sono il tipo che vuole essere spiegato tutto per filo e per segno (anzi sono il primo detrattore di un certo modo di scrivere bonelliano, inteso come casa editrice) però in certe sequenze ho avuto l'impressione come se fossero state tagliate delle scene. Ovviamente non ci sono solo note negative, altrimenti il giudizio complessivo non sarebbe positivo. Aspettavo al varco il modo in cui Tex & co. sarebbero riusciti a sbarcare sull'isola. E il sommo Borden non si è smentito facendo compiere all'eroe un'impresa epica non mettendo a dura prova il patto di sospensione dell'incredulità col lettore. clap Il confronto con El Supremo poi è magnifico. Sulla magnificenza di Dotti non aggiungo altro. Per me non è stato affatto una sorpresa, essendo un lettore di Dampyr dalla prima ora. Anzi, come ho già scritto nel commento al primo albo, il passaggio dalla testata dell'ammazzavampiri all'ammiraglia Bonelli gli ha ridato quegli stimoli che sembrava aver perso nelle sue ultime prove dampyriane. Leggermente deludente la copertina del maestro Villa con quella manona sinistra di Tex appoggiata allo scoglio. Infine (mi dispiace chiudere con una critica) pollice verso per la sequenza finale. Voto 7 (Storia Buona)
  12. harlan1982

    [637/640] El Supremo

    All'inizio avevo chiesto a Dotti di mettergli i PANTALONI militari, ma poi neppure si vedevano. Li abbiamo tolti. I personaggi del fumetto tradizionale devono avere il più possibile sempre LO STESSO ABBIGLIAMENTO. Perchè mai dei disertori dovrebbero essere in divisa? Dato che tanto Castle e il Supremo non hanno mai visto Kit Willer, ritengo questa obiezione una sciocchezza. Con tutto il rispetto. :generaleS: :generaleN: infatti nel mio commento avevo sottolineato che si trattava di una sottigliezza :generaleN:
  13. harlan1982

    [637/640] El Supremo

    terza parte buonanon ottima per un piccolo particolare di cui parler? dopoprima di passare alla storia devo rinnovare i complimenti a Dotti per i suoi disegniabbiamo avuto tre albi con ambientazioni molto diverse da loro, tutte perfettamente centrate dal disegnatoreapplausie rinnovo i complimenti a Boselli tranne che, come dicevo sopra per un piccolo particolareuna sciocchezza da nerd
  14. harlan1982

    [637/640] El Supremo

    Se l'antipasto (el supremo) era stato stuzzicante, il primo piatto (Tiratori scelti) si è rivelato gustoso ed ha fatto crescere ancora di più la voglia di proseguire nel menu offertoci dalla premiata ditta dampyriana Boselli/Dotti. Per continuare la metafora culinaria, la carne al fuoco è tanta e l'hype è a mille per sapere come il nostro eroe riuscir? a sventare una simile minaccia. Per quanto visto finora, applausi a scena aperta.
  15. harlan1982

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    credo che i motivi per i quali Boselli abbia abbandonato il forum siano altrie comunque questa storia è stata approvata, correggetemi se sbaglio, in un periodo precedente alla nomina di Boselli come curatore di Texcasomai è stato lui a programmarne l'uscitama a quel punto non penso si potesse fare diversamente visto che l'albo era stato prodotto e bisognava rientrare dell'investimento
  16. harlan1982

    [637/640] El Supremo

    Non potevo resistere e aspettare la fine della storia come fatto precedentemente con la doppia di Boselli e Frisenda. Quattro mesi sono troppi per godersi l'arrivo di Maurizio Dotti su Tex. Il suddetto Dotti era uno dei miei disegnatori preferiti nello staff di Dampyr, autore di alcune delle avventure più mozzafiato dell'ammazzavampiri bonelliano. Storie quasi sempre doppie e di ampio respiro data la sua velocit? nel realizzarle. Tex era nel suo destino, secondo me, sin da quando disegn° ?la banda dei morti viventi? e ?arizona killersè, una doppia storia di Harlan & co. (scritta dalla coppia Boselli/Colombo) in cui Dotti riversè tutto il suo amore per il genere western. Come giudicare allora la sua prova? Superlativa. Le tavole 74 e 76 parlano per tutte. Boselli rompe la divisione a striscia (pur rimanendo fedele alla gabbia) per permettere al disegnatore di esprimersi in tutta la sua potenza espressiva. E poi le prospettive ardite, marchio di fabbrica del suo stile che permeano tutte le scene di azione. Tutto ciò sempre possibile grazie alla grande intesa con il sommo, maturata in 13 anni di Dampyr. Confesso che le sue ultime prove non mi avevano convinto più di tanto. Dopo tanti anni su una testata credo sia fisiologico un calo dovuto a mancanza di stimoli. Stimoli che il buon Dotti sembra aver ritrovato ampiamente con il passaggio all'ammiraglia Bonelli. E la storia? Scontato dire che siamo solo all'inizio e non si può dare un giudizio su di essa. Ma sul singolo albo si. E anche qui promozione piena. Puro Boselli style. Partenza sparata. Un ottimo mix di atmosfera e azione per poi tirare un po' il freno e illustrarci le basi della saga. Si chiude l'albo con l'acquolina in bocca visto che si preannuncia una lunga storia densa di intrighi, corruzioni e tante pallottole.
  17. harlan1982

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    il problema che ho riscontrato in questi anni di frequentazione internettiana di vari forum fumettistici è una certa leggenda urbana che si è creata intorno ai Maxi (parlo di tutte le collane) ovvero che contengono storie scartate dalla serie regolareora si sa su internet si dice di tutto e il contrario di tutto ma nel 2013 ho comprato solo due maxi (quello di Dampyr disegnato da Roi e questo di Tex)ed entrambi hanno dimostrato che la SBE non fa nulla per smentire la suddetta diceriacomunque io con i Maxi ho chiuso in generalee non ne faccio una questione di prezzo perchè in proporzione un Maxi costa meno di un albo regolarene faccio proprio una questione di qualit
  18. harlan1982

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    ora si spiega la qualità della scritturaBorden si è depresso man mano che vedeva le tavole ed ha perso lo stimolo giusto :fumo: come dargli torto
  19. harlan1982

    [Maxi Tex N. 17] Alaska!

    non volevo comprarlo, l'avevo visto, sfogliato e i disegni non mi sembravano granch?ma il mio edicolante sa essere molto persuasivo e alla fine l'ho preso :malediz... iniziato domenica sono riuscito a finirlo solo oggil'ho trovato noioso, pesante, privo di attrazionela lettura ha confermato il giudizio negativo sui disegni ma nelle prime 100 pagine la storia non era male, classica ma leggibilepoi ed è partita la storia vera e propriapeccato che non sia mai decollatai detrattori di Boselli troveranno in questo racconto pane per i loro dentisi perde il conto dei personaggi che affollano la vicenda ma, soprattutto non ci si rende conto della presenza di Tex e Carsono perlomeno della loro utilit?infatti per me la questione della centralit? di Tex e dei cosiddetti comprimari rubascena non è mai stata un problemama con una storia che galleggia tra il banale e il caotico certi difetti vengono fuori in maniera decisaCarson è una macchietta, passa il tempo solo a lamentarsiTex fa da tappezzeria (complice anche una caratterizzazione grafica ballerina)il resto dei mille personaggi ogni due tavole passano il tempo a riepilogare quello che hanno fatto o quello che faranno, ad identificarsi per nome, cognome e codice fiscale, oppure a sottolineare quello che la vignetta già mostra chiaramente io sono un estimatore di Boselli ma dopo il Dampyr regolare, è la seconda volta che mi delude questo mesein questo racconto del suo stile (come fa muovere i personaggi, come parlano, come fa evolvere la vicenda, il modo in cui alterna azione e riflessione) non vi è traccia, mi sembra più una storia di Burattinimah Voto: 3
  20. Ma infatti, Harlan non se la prenda, il suo è un discorso del tutto senza senso. Non ho capito perchè un lettore non dovrebbe argomentare "se l'avessi scritta io, avrei..."Bah. non me la prendo ma non credo che il mio discorso sia senza senso per fare un esempio, senza falsa modestia, nel mio lavoro sono un professionista e ritengo di svolgere un ottimo lavoro, il migliore possibile considerando le risorse che la mia azienda mi mette a disposizionee quando arriva lo "scienziato" di turno a volermi insegnare il mestiere senza saper ne leggere ne scrivere, mi arrabbio non pocobeh credo che lo stesso si possa dire di Boselli o di altri sceneggiatori (ma il discorso vale anche per i disegnatori) e ritengo ci sia una differenza abissale tra il dire "questo dialogo non mi è piaciuto" (cosa legittima nel campo dei gusti personali) rispetto a "io lo avrei scritto così" (con il lettore che vuole insegnare il mestiere al professionista) :generaleN:
  21. Di recente sul forum di Dampyr ho criticato un dialogo che Boselli ha fatto pronunciare a Kurjak un dialogo che, pur comprendendo la sua funzione all'interno della scena, ho trovato poco credibile pronunciato da quel personaggio e in quel modo ma mi sono limitato alla critica, che nasce dal mio gusto non ho detto "io avrei scritto il dialogo così" mai e poi mai mi sognerei di fare una cosa del genere si sta perdendo la distinzione dei ruoli l'autore deve fare l'autore e il lettore deve fare il lettore compra, legge, apprezza o non apprezza e poi, se ha voglia e/o tempo di farlo esprime il suo parere attraverso una lettera alla redazione o discutendone su un forum ma sempre nel rispetto dei ruoli verso un professionista che fa il proprio mestiere altrimenti viene meno la passione della critica fumettistica amatoriale e i topic degli albi di qualsiasi albo a fumetto si trasformano in pura fan fiction
  22. mi permetto di entrare nella diatriba per esprimere il mio parerenon considero affatto arrogante l'opinione del sig. Monnianzi la condividoche senso ha seguire un personaggio, o meglio storie di un personaggio scritte da un autore quando si sa che lo stile di quell'autore e la sua visione del personaggio non corrispondono ai propri gusti?sono a pagina 10 nella lettura del topic e si e no 1/3 di queste pagine è dedicato ai commenti dell'albo "il segreto del giudice Bean"il resto sono le solite lamentele su texianit? e annessi varisono iscritto da pochi mesi ma leggendo anche i topic delle storie ristampate nell'ultimo periodo ho notato che queste lamentele vanno avanti da annic'è un che di masochistico a perseverare nel seguire una serie che non soddisfa e non diverte più
  23. ho comprato l'albo "il segreto del giudice Bean" ma l'ho riposto in libreria senza leggerlo, in attesa della seconda parte per poter fare una full immersion di tutta l'avventura? stata dura perchè l'albo era sempre l' sotto mano che mi tentava suadente con i superbi pennelli di Pasquale Frisenda al suo internoma ce l'ho fatta a resistere e, una volta avuto tra le mani "trappola a san antonio", mi sono immerso nella polvere tenebrosa del tavole del maestroattendevo con trepidazione l'arrivo sulla serie regolare di Aquila della Notte della punta di diamante dello staff di Magico Ventoe le mie aspettative non sono rimaste affatto delusenon so se Frisenda possa essere considerato oggi il miglior disegnatore di Tex ma sicuramente la sua presenza alza di un paio di tacche l'asticella (già altissima) della qualità grafica della seriedi fronte a disegni così belli la storia rischiava di passare in secondo pianoper fortuna non è stato cosìil sommo Boselli sforna un'avventura coriacea e gagliardada quando ho ricominciato a rilegge Tex ho notato che uno dei punti di forza di Borden sono gli iniziintriganti, fulminanti, ti lasciano senza fiato in un modo o nell'altro, catapultandoti sempre nel centro dell'azionee anche stavolta non si sfugge alla regola con una partenzia in medias res avvincente e dinamicastrutturalmente le due parti si potrebbero addirittura definire due storie diverse accomunate dagli stessi personaggi"il segreto del giudice Bean" infatti non è che un lungo prologo alla vicenda vera e propria che si sviluppa solo nel secondo numeroquesto, oltre ad aver dato vita a due storie che lette da sole si reggono sulle proprie gambe, ha fatto si che non ci fossero tempi morti e che ogni sviluppo sorprendesse il lettoreinfatti ogni volta che la storia sembrava andasse in una direzione, un evento la portava dalla parte oppostamolto brillante poi la figura del giudice Bean la cui passione/ossessione è il motore della vicenda, senza che questa oscurasse le figure di Tex e Carson insomma per essere breve nel giudizio: una gran bella storia voto: eccellente
  24. harlan1982

    Come Tex Nessuno Mai

    stranamente nell'edicola dove mi reco non era arrivato il dvde l'edicolante ha dovuto richiederlo per farmelo avereil documentario è molto bellochi è un appassionato di storia Bonelli conosce già tutti i retroscena o gli aneddotio almeno la maggior parte di essiquello che spicca maggiormente è il lato umano di questa azienda e del suo condottieropoi sull'ultima inquadratura nel contenuto speciale in cui Soldi parla di Sergio Bonelli, su quell'espressione che fa è impossibile che non scappi una lacrimucciadavvero un ottimo lavoropoi, visto che c'ero mi sono letto anche "l'uomo del Texas"ennesima dimostrazione della modernit? dello stile di scrittura Nolittiano che in quanto a ritmo e dialoghi fa mangiare la polvere a tanti sceneggiatori odierni della casa editrice (e non è poco visto che parliamo di una storia del 1977)disegni di Galep coi suoi pregi (vignette dalle prospettive spettacolari) e i suoi difetti (i volti), penalizzati dal formato della ristampa che ha rimpicciolito le tavole
  25. harlan1982

    [593/595] La Mano Del Morto

    letta la trilogia nella versione tre stelleun kolossal oserei definirlo per il taglio cinematografico che ha tutta la costruzione del giallo: gli indizi disseminati con la giusta dose, sequenze di azione che si alternano a quelle investigative con il giusto ritmo e frequenza e risoluzione del mistero con tutti i tasselli che vanno al posto giustosi questa avventura è un giallo mascherato da western con sfondo storicocomplimenti a Boselli per il modo in cui ha saputo miscelare il tutto creando un cocktail omogeneo e appaganteOttima la prova di Font con i suo personaggi nevrotici nel tratto che si muovono su sfondi ricchi di dettagli e particolaric'è un leggero calo solo nell'ultimo albo, il quale però contiene la bellissima sequenza del saloon number 10 ho letto tutto il topic, notando che negli anni le critiche sono sempre le stesse (storia di Tex, storia con Tex), ho capito che ormai la mia mentalit?, il mio metro di giudizio è diverso rispetto a quello di altri utenti perciò rinuncio alla polemica e mi godo una storia ben scritta la quale non mi ha proprio dato l'impressione di brodo allungato, anzidi solito le trilogie hanno i loro punti forti nelle partenze sparate e nei finali pirotecnici, lasciando gli approfondimenti ai capitoli centraliinvece, in questo caso ho letto tre albi adrenalinici, tra cui il migliore è stato proprio il capitolo centrale "quel treno a mezzogiorno"capitolo centrale che ha l'unica pecca nella copertina un po' freddamentre le altre due sono un capolavoro del maestro Villa
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