francob

Mi è recentemente capitato di leggere una recensione su di un libro su Tex del quale non conoscevo la pubblicazione. Il titolo è "Fantastico Tex", l'autore è Antonio Tentori e la casa editrice è la Kawama. Il libro è uscito lo scorso anno ed esplora le avventure fanta-horror del nostro eroe da Mefisto e figlio, alle sette segrete, satanisti, dark-ladies fino a Proteus e La Tigre Nera. Prima di acquistarlo mi piacerebbe sapere se qualcuno del forum lo ha già letto e cosa ne pensa.

John, quelli non sono taschini, sono tasconi! Il Tex, comunque, è molto riuscito.

Il senso del mio intervento non rappresentava una "sfida" tra gli ultimi lavori di Galep ed Ortiz, ma semplicemente un credo doveroso riconoscimento al padre di Tex, come ha correttamente scritto Ymalpas

Io ci aggiungo la dimenticanza relativa all'anniversario della morte di Galep. E siamo a QUATTRO......

Per la sua traiettoria, certamente NON Galep!

Ecco una notizia che aiuter? i lettori a comprare, o meno, il prossimo Maxi. Alaska docet......

Paco, mi permetto di risponderti anche a nome di Cheyenne (spero che non mi..... meni): grazie a te per i "ragazzi"!

Cheyenne, posso confermarti che il seguito è analogo a quanto hai letto sinora, sia per completezza e professionalità. Parlando di professionalità non posso che fare mille complimenti a Paco: la sua precisa disamina sui disegnatori meriterebbe una laurea ad honorem alla facolt? di Arte.

Ma immaginate se i lettori degli anni '70 o '80 (per non andare troppo indietro negli anni) alla fine di un albo si sarebbero posti i dubbi e gli approfondimenti di oggiàAnche questo dimostra che i tempi sono cambiati e così sono cambiati i gusti e le attese dei lettori. E non è solo un problema riguardante l'età degli attuali fruitori di Tex. Io stesso, che ho iniziato a leggere Tex negli anni '50, oggi ho gusti differenti da quelli di allora e sono più attento a quelle sfumature che da adolescente neanche immaginavo di poter acquisire.

Disegno molto bello, Tigre. Vedo però che non solo Villa "amputa" un braccio a Tex....

.... ho l'impressione che Webster ci riserver? una sorpresa nel prossimo albo. Anche questo è nelle corde di Borden.

L'ho appena scaricato e gli ho dato una rapida (ma non troppo...) occhiata. Mi sembra molto ricco e interessante. Complimenti anticipati, anche e soprattutto per averlo reso disponibile con una settimana di anticipo.

Infatti, la posizione di Agente Indiano non era assolutamente limitante, ma dava la possibilità di gestire una serie infinita di traffici illeciti ed anche "leciti" (se per leciti intendiamo le macchinazioni politiche per accaparrarsi i territori....).

Soggetto che riprende la migliore ed antica tradizione bonelliana. Come sempre, la sceneggiatura di Boselli è precisa, rapida ed efficace. I disegni del compianto Ortiz denotano il suo stile esclusivo di grande artista, anche se lontani dal mio personale gradimento. Dopo le iperboli narrative rappresentate da "El Supremo" e "Giovani assassini" era necessaria una breve pausa con il ritorno a più consueti ritmi tradizionali. In trepidante attesa delle nuove e differenti atmosfere del texone di giugno e delle nuove storie di luglio.....

Io toglierei i dubbi caro NK. Lo scherzo è della fumetteria oppure del simpatico Johnny!

Ma guarda un po' cosa mi tocca leggere.... nizziani contro boselliani. Io ho iniziato a leggere Tex nel 1950, o già di l', ed ho apprezzato GLB prima, poi Nizzi ed ora Boselli. Tutti sono stati o sono dei grandissimi scrittori di Tex, rispettando ognuno il suo tempo e le caratteristiche ed aspettative dei lettori del loro periodo. Sarà forse un fissato della "contestualizzazione", ma senza di essa non si va da nessuna parte quando si vuole fare una critica oggettiva e non partigiana. Come tutti noi, Tex si deve adattare ai tempi. Sono certo che il lavoro di Boselli sia il più difficile, rispetto agli altri due scrittori di Tex, proprio perchè i tempi attuali, così globalizzati e tecnicizzati presentano difficolt? non presenti negli anni di GLB e del miglior Nizzi.

Sono certamente OT, ma voglio ringraziare Gilas2 per la sua estrema correttezza nel modificare la sua firma. Chissà quanti già prima di me avranno utilizzato la PRIMA frase di Tex......

Mi unisco a Tahzay per complimentarmi anch'io con Segnalidifumo per il suo bell'intervento. Condivido tutte le sue argomentazioni, fatte con misura, pacatezza e molta professionalità: è chiaro che ama e conosce a fondo l'essenza del Tex d'antan e l'attuale così ben accompagnato da Boselli.

Ritengo che Boselli sia davvero "troppo" gentile a dibattere le considerazioni di ubc (eccessivamente critiche). Anche io penso che l'autore abbia sempre ragione e, in questo caso, parliamo anche del curatore della testata.....

Ricordiamoci tutti che stiamo scrivendo di un "Texone", quindi un'opera con le caratteristiche ben precise e delineate da Sergio Bonelli fin dalla sua prima apparizione. Occorre non confondere il progetto editoriale con tutte le altre uscite di Tex, perchè le sue motivazioni sono differenti. A mio avviso, la garanzia della sceneggiatura è garantita dalla professionalità di Ruju. Per quanto concerne i disegni, aspettiamoci di vedere pards diversi dal solito, ma è proprio qui il "diversum" scelto per questa pubblicazione. In ogni caso, anche qui la bravura di Roi sono convinto che non ci deluder?.

Grazie ymalpas, finalmente abbiamo una data!Anch'io avrei qualche dubbio sullo sfondo giallo, ma se lo ha scelto l'artista.....

E' proprio così, Cheyenne. A leggere hanno qualche problema, a contare sanno benissimo (non tanto sulla colonna DARE, ma su quella AVERE hanno la laurea ad honoris!)

Appunto, Boselli non scherzava, n° ha preso un abbaglio.... semplicemente parlava di un altro!

Per nostra fortuna, il grande Tex è completamente incatalogabile da ogni contesto politico. Sia esso riferito ai partiti del dopo guerra (con i loro precisi ideali), sia ai cosiddetti movimenti degli ultimi vent'anni (con i loro precisi tornaconti basati dai rispettivi ritorni economici). Mi stupisce quanto affermato da Boselli: o scherzava, oppure ha preso un enorme abbaglio. I ruoli eminentemente organizzativi accettati da Tex nella sua lunga saga (Ranger, Agente Indiano, Capo dei Navajos) sono in netta ed assoluta contrapposizione con quanto teorizzato dall'anarchismo storico.

Pensa che io glie l'ho chiesto nella parte del forum a lui dedicata. Al momento non ho ricevuto alcuna risposta, ma non mi stupisco: certamente non ha tempo perchè sta finalizzando il texone........