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natural killer

Ranchero
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  1. Concordo con Montillo Una pubblicazione Bonelli sulla falsa riga della brasiliana Tex Edição Histórica magari in due volumi vista la lunghezza della storia. L'edizione brasiliana ripropone cronologicamente l'intera saga in albi autoconclusivi, ma si potrebbe anche pensare a una selezione ... anche se realisticamente mi pare troppo recente la ristampa su Supermiti Mondadori...
  2. La storia per quanto breve propone assai efficacemente l'ambientazione western anche, come già sottolineato da altri, con una crudezza realistica superiore allo standard della serie, offrendo a tutto il quartetto la possibilità di esprimersi al meglio, ciascuno per le proprie caratteristiche. Concordo sul fatto che questo episodio abbia avuto meno risonanza di quella che merita, probabilmente per essersi trovata compresa e compressa tra Il laccio nero e I fantasmi del deserto, due storie che a differenza hanno colpito maggiormente l'attenzione. Il mio voto è un 9 che va a premiare sia la sceneggiatura Gianluigi Bonelli che la realizzazione grafica di Aurelio Galleppini.
  3. Ho letto la recensione di Loi e anche la scheda di Michela. Ora capisco cosa intendeva Ahmed Jamal e non posso che concordare con lo studioso El Morisco.
  4. Ipotizzare situazioni differenti in opere già pubblicate mi sembra alquanto surreale. La storia di Serpieri si basa su Carson che racconta il suo incontro con Tex. Ipotizzare Kit Willer al suo posto significa parlare di un'altra storia. Che Serpieri non ha scritto. Dobbiamo continuare a commentare la recensione? Perchè nel caso mi toccherà leggerla...
  5. Comunque chi volesse leggere la sequenza delle famose 38 tavole tagliate, nelle more di una improbabile prossima pubblicazione della storia integrale, può farlo sullo splendido volume di Rizzoli Lizard Gli archivi Bonelli insieme a tre capolavori di Nolitta di "Tex" (El Muerto, disegni di Galep), "Zagor" (Il Re delle Aquile, disegni di Ferri) e "Mister No" (L’uomo della Guyana, disegni di Diso),
  6. Il Kit Carson di Serpieri ricorda più quello storico che non il nostro Capelli d'Argento... Poichè è morto nel 1868 (dunque assai prima del nostro omonimo Kit) il sedicente Carson del 1913 non può essere lui, ma potrebbe essere il vecchio Kit che benchè defunto nel romanzo di borden, tenendo fede alla strega Papago dovrebbe essere sopravvissuto sia pure a costo di un evidente condizione di Alzheimer che ne giustificherebbe il ricovero nell'istituto psichiatrico (e ospizio). Però nel 1913 GLBonelli era in età prescolare, ma il Bonelli intervistatore potrebbe essere suo padre. Quindi la storia raccontata dal nostro Kit Carson al papà di GLBonelli fa riferimento all'incontro con il vero Tex Aquila della Notte, mezzosangue Navajo sterminatore di comencheros e scotennatore del capo rivale al quale 35 anni dopo si sarebbe ispirato GLB nel creare il suo/nostro Tex. O molto più semplicemente e realisticamente Serpieri mette in scena una storia che vuole essere essere un omaggio al più grande personaggio del fumetto italiano e al suo creatore confezionando un prodotto che ha già raggiunto il risultato di creare un acceso confronto su FB e sui forum e non solo quelli di Tex. Questo dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l'estrema vitalità del nostro amatissimo ranger capace di appassionarci anche quando si presenta in forme alternative.
  7. Senza considerare tutta la sua immensa produzione Zagoriana...
  8. Conoscevo D'Auria come colorista, ma devo dire che questo Tex dall'espressione intensa è ben riuscito.
  9. Letteri è invece uno dei miei preferiti. A proposito, so di andare OT, ma ritengo che i tempi siano maturi per vedere pubblicata sui cartonati Mondadori Una campana per Lucero grandissima storia con un antagonista di prim'ordine che prenderei assai volentieri.
  10. Gli uomini giaguaro pubblicata originariamente da gennaio a giugno 1993 è la storia di Tex più lunga mai realizzata con 586 tavole complessive disegnate da Letteri. E' stata proposta in albo unico l'anno scorso da Mondadori nel cofanetto Tex e El Morisco di cui rappresenta il vol.4 L'aggiunta delle 38 pagine tagliate porterebbe a 624 tavole di solo fumetto, troppe per un volume cartonato che dovrebbe venire diviso in almeno due tomi, salvo ipotizzare un formato dizionario come quello dei volumi de Gli Archivi Bonelli Rizzoli Lizard, nel primo dei quali è possibile leggere la sequenza tagliata delle 38 tavole che erano state custodite per anni in un certo cassetto della scrivania di Sergio Bonelli. Dovesse uscire la storia integrale la comprerei anch'io naturalmente.
  11. intervengo in ritardo per tre ordini di motivi: 1. Per colpa della distribuzione ho trovato l'albo solo ieri. 2. Per motivi di lavoro non ho potuto leggerlo prima di ieri notte. 3.Prima di aggiungere il mio commento ho voluto leggere tutti i vostri interventi. Vengo al dunque Libro pregevolissimo che per quanto mi riguarda è stato più che soddisfacente sia per la storia proposta che per gli editoriali che l'accompagnano. Indipendentemente dalla canonicità o meno dell'opera personalmente rimango soddisfatto dalla storia. Ero sicuro della qualità grafica di Serpieri sia per la conoscenza dell'opera precedente che per le numerose anteprime filtrate negli ultimi mesi. E i disegni si sono confermati all'altezza delle mie aspettative nonostante la presenza di alcune rare vignette un pochino sottotono (vedi il tex che corre di pag. 24) con una buona colorazione penalizzata in fase di stampa probabilmente dal tipo di carta che appiattisce i colori. La composizione delle tavole con la destrutturalizzazione della gabbia, scontata dal passaggio da un formato Bonelli a uno alla francese, è notevole anche se alcune risentono della eccessiva verbosità tradotta nella presenza di balloon troppo invasivi E veniamo dunque ai testi che mi hanno sorpreso in positivo giacchè se Serpieri ha sempre prodotto disegni di grande livello quando si è cimentato con la sceneggiatura non ho personalmente riscontrato un buon risultato. Stavolta l'idea, il soggetto e la sceneggiatura filano coerentemente anche se si riscontra una certa tendenza al prolisso con dialoghi a volte eccessivi, evitabili spiegazionismi (Tex parla la lingua dei Kiowa..) ripetizioni (la signora aveva già informato il lettore raccontando a Tex le vicissitudini che avevano portato alla situazione attuale, rileggerlo dopo poche pagine mi pare poco utile) e poca sintesi. Quanto alle incongruenze relative alle date, ai riferimenti all'aspetto e al modo di agire, le accetto con la coscienza di essere davanti a un altro Tex. Capisco la delusione di chi si aspettava di trovarsi davanti il solito Tex, ma ho trovato la storia godibilissima. Una constatazione infine relativa all'infermiera che assiste Carson, il buon Serpieri avrebbe potuto concedere al vecchio reprobo una presenza femminile più affascinante e meno antipatica...
  12. La collana è nuova e si chiama Tex D'Autore, è registrata come Romanzo a Fumetti per "semplici" cavilli burocratici. Immagino che registrare un nome nuovo comporti costi maggiori, quindi giustamente si utilizzano quelli già esistenti. La registrazione Romanzi a fumetti era stata utilizzata anche per il DVD Come Tex nessuno mai e albo allegato Sergio Bonelli Il timoniere dell'avventura
  13. Io direi per il momento di lasciare le cose come stanno e se poi si confermerà la definizione Album ci adegueremo. Ma se vuoi classificarli già ora come album da parte mia non c'è nessun problema. Potendo scegliere io, l'avrei chiamato Tex Cartonato Bonelli, così come avrei chiamato l'Almanacco Tex Willer Magazine, ma naturalmente io non sono un esperto di marketing.
  14. Premesso che come ho già scritto per me l'etichetta non conta più di tanto, borden nella sua precisazione ha detto che la sua collana Album partirà dall'anno prossimo... come a sottindendere che questo di Serpieri resterà un numero unico... si potrebbe parlare di [Tex di Serpieri 2015] L'Eroe e La Leggenda
  15. Tex tradotto in inglese. Il n. 600 e il n.1 della collezione storica a colori cover del 602
  16. L'intervista è come al solito mitica. Piuttosto la foto ci mostra l'aspetto fisico di Tex ventanni dopo... perchè GLB è Tex.
  17. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    I pards stavolta non si sono visti e non credo che compariranno alla fine alla arrivano i nostri. Penso che sarà Tex, affiancato stavolta da compagni occasionali, a mettere definitivamente la parola fine a questa drammatica avventura e verosimilmente anche alle gesta di Charvez.
  18. La collana Album... borden mi fatto tornare in mente questo scusate l'OT...
  19. Per me l'etichetta non conta... che sia Tex d'autore, che sia Album, che sia Tex Willer Magazine piuttosto che Almanacco, maxi, special o color... l'importante è avere la possibilità di leggere sempre nuove storie di Tex oltre a quelle della serie regolare.
  20. Che Bonelli e Galep siano gli autori creatori di Tex è assolutamente fuori dubbio. In questo caso la denominazione della collana Tex d'Autore fa riferimento alla definizione di Fumetto d'autore che è una etichetta nata negli anni 60 quando il fumetto venne sdoganato negli ambienti culturali fino al pieno riconoscimento come forma narrativa e artistica. Numerosi scritti di intellettuali come Oreste Del Buono, Umberto Eco, Elio Vittorini e altri in quegli anni si rivolsero al mondo del fumetto contribuendo a conferire una dignità a quella che sarebbe divenuta nel 1964 la nona arte ad opera di Claude Beylie. E da questo fermento culturale intorno al fumetto nasce il Fumetto d'Autore, pubblicato su riviste come la storica Linus e rivolto a un pubblico colto e impegnato che si contrapponeva al fumetto popolare di cui Tex era e fortunatamente resta una delle massime espressioni. Ora questa nuova iniziativa editoriale porta Tex ad approdare nel campo del fumetto d'autore grazie all'opera di riconosciuti grandi Autori senza abbandonare spero quella che per quasi settantanni ne ha fatto il capofila del fumetto popolare. Parliamo dunque di un Tex diverso che personalmente, come cultore del fumetto, sono assai curioso di leggere e apprezzare, senza per questo dover rinunciare al nostro Tex che, sono certo, continuerà a presentarsi a noi nella sua dimensione originale, canonica e graditissima.
  21. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    Il voto che naturalmente esprimerò soltanto dopo aver letto l'albo conclusivo va formandosi idealmente mano a mano che procede la lettura. Capisco che alle volte esprimere un voto basato su elementi parziali di valutazione possa essere frutto di un atto compulsivo poco razionale. Poiché oltre che essere poco obiettivo non dovrebbe essere passibile di cambiamento, non sarebbe possibile mettere un blocco da rimuovere solo dopo l'uscita della conclusione? Apprezzo anche il sondaggio per la scelta del personaggio migliore, ma anche in questo caso non potrebbe nell'ultima parte della storia saltar fuori qualcuno degno di competere per il primato attualmente non compreso in elenco? Mi aspetto molto da Alcalà... E nel caso potrà essere aggiunto per la scelta di chi non ha ancora espresso il voto? Relativamente alla storia stavolta per problemi di distribuzione l'ho letta con un paio di giorni di ritardo rispetto ai primi commenti. Concordo con quanti l'hanno apprezzata e ho gradito in particolare il ritmo e l'atmosfera dell'inseguimento guidato da Tex che tra presentimenti, ricordi, premonizioni e sogni ci conducono verso la resa dei conti finale. E' vero che mai come questa volta lo sviluppo resta aperto a molteplici possibilità, così come è anche vero che borden ha già scritto quella che è per lui la conclusione. Rimango dunque come tutti in sospeso con la curiosità di vedere come andrà a finire e come la concretezza di Tex andrà a opporsi alla magia di Charvez. Ottimi finora i disegni di Mastantuono che contribuisce con il suo tratto a rendere l'atmosfera cupa che si respira nella lettura di questo albo.
  22. A questo borden ha già risposto a suo tempo dicendo che dopo Serpieri non verranno concesse altre deviazioni evidenti dai canoni di Tex. Per quanto mi riguarda immagino la nuova collana caratterizzata dal formato editoriale e dalla presenza di storie riconducibili al fumetto d'autore per quelli che ne saranno chiamati via via a rappresentarle. Non credo invece che verranno anche messi dei limiti strutturali includendo solo storie ambientate nel futuro o nel passato o come nel caso di quella di Serpieri nel futuro per rievocare vicende del passato remoto... Per quanto riguarda invece il quesito posto da Pallino relativo a una storia, qualunque possa essere la sua collocazione, in un futuro di Tex diverso da quello che conosciamo, francamente rimango molto perplesso e per quanto non escluda a priori che un'idea del genere possa essere prima o poi presa in considerazione, avrei difficoltà ad accettare un quartetto invecchiato di una decina di anni che conservasse l'attuale grado di performance pari quasi alla infallibilità, nè avrei piacere di sentire le lamentele di Carson accentuate dall'artrosi o vedere la precisa mira di Tex richiedere l'ausilio di un robusto paio di lenti o Tiger alle prese con la depressione che nel suo wigwam racconta ai ragazzi della riserva qualche impresa del tempo che fu. Ben vengano invece riferimenti al passato con i flashback tradizionali che come giustamente dice borden rappresentano oramai uno stilema narrativo consolidato.
  23. Il volume merita senza dubbio di essere acquistato, ricordo le caratteristiche già presentate da Ymalpas nella sezione della bibliografia di Tex Aggiungo solo che io l'ho ricevuto in dono da una persona che mi conosceva bene e che non ha trovato strano regalarlo a un giovane medico... Per me il volume riveste un valore affettivo pari a quello artistico e lo consiglio a tutti.
  24. Come immaginavo. Posto invece questa tavola che precede l'uscita di Tex tratta dalla autobiografia di Aurelio Galleppini
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