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natural killer

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da natural killer

  1. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    Storia che parte molto bene sia nella sceneggiatura che nella resa grafica. Il giovane Tex da par suo porta in salvo la ragazza e assiste alla necessaria uscita di scena del pard non contemplato nella serie. Unico errore quello di non cercare il cadavere di Charvez...ma anche questo necessario per lo sviluppo della storia. Se l'antefatto così ricco di elementi è un ottimo antipasto, attendiamo con curiosità che ci venga servito il resto...
  2. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    "poco dopo" è una forma avverbiale indeterminata. Il flashback dovrebbe essere ambientato nel 1872, il che è comunque compatibile con il "poco dopo" usato da Boselli in riferimento alla guerra civile. Tutta colpa della didascalia...
  3. Vorrei sentire a questo punto l'esperto natural killer che da quanto mi è sembrato di capire non è estraneo alla materia. Il sangue di per se può portare a un'infezione, non alla trasformazione di un essere umano in rettile. Se è immaginabile una manifestazione cutanea che porta la pelle della persona ormai infetta a somigliare a un rettile, ciò che si riscontrerebbe per esempio nella legione dei peones trasformati, gli occhi a lamella di Sandoral e la sua capacità di vedere tramite e/o di comunicare con normalissimi rettili ha un'origine senz'altro più complessa. Difficilmente, insomma, delle trasfusioni potrebbero portare alla perfetta guarigione della bella Leonora che è nata contaminata e che non è vittima di nessun contagio posteriore. Su Sandoral restano tutti i misteri, chi diamine é costui ? partendo da questo presupposto, Boselli avrà modo di riprendere la sua figura in una o più storie successive in cui cercherà di vendicarsi oppure, con opportuni flshback, di narrare le proprie origini. Se Boselli non lo fa, questa storia perde automaticamente uno o due punti di interesse. Ovviamente siamo nel regno del puramente fantastico (a proposito, finalmente una storia dove il soprannaturale rimane soprannaturale vero fino alla fine!), quindi non possiamo pretendere che tutto sia convincente fino in fondo, pero' e' bene che la storia abbia comunque una sua coerenza interna. Potremmo ad esempio pensare che il sangue di Leonora sia irrimediabilmente infetto, ma che periodiche trasfusioni possano "diluire" il suo sangue malato e attenuarne o eliminarne i sintomi. Lasciamo la parola all'ematologo del forum a questo punto! D'accordissimo con te invece sul fatto che rimangono dei punti oscuri sui misteriosi poteri di Sandoral, piacerebbe anche a me che Boselli lo riprendesse in futuro per darci qualche spiegazione in piu' (e credo che con il finale che ha scelto si sia voluta lasciare aperta questa possibilita'). In un topic di qualche tempo fa ci chiedevamo se potesse nascere un nuovo arcinemico per Tex, chissa' se Sandoral non possa ricoprire questo ruolo (anche se, al momento, mi sembra avere caratteristiche troppo simili a quelle di Mefisto e Yama). Mi ero ripromesso di astenermi dal commentare questo aspetto del sangue dal punto di vista biologico. Devo dire prima di tutto che dal punto di vista narrativo e sotto un aspetto puramente di fantasia, la soluzione trovata è sicuramente la più efficace. NOTE TECNICHE Chiaramente in realtà non è possibile creare organismi ibridi o chimerici, né tramite una contaminazione ematica, attraverso la quale si possono trasmettere infezioni in grado di indurre malattie, ma non certo trasformazioni dell'aspetto fenotipico, né attraverso fecondazione, naturale o in vitro (in laboratorio) di gameti appartenenti a specie differenti. Appare quindi oggi inverosimile la commistione tra uomo e rettile, sia genetica che attraverso trasfusione eterologa. La trasfusione è possibile solo tra individui della stessa specie che presentino compatibilità di gruppo sanguigno o da donatori universali 0 Rh neg, in ogni altro caso si concretizza una reazione trasfusionale che, oltre a mettere a repentaglio la vita del ricevente, produce una distruzione del sangue incompatibile mediante reazione emolitica, oltre all'intervento delle mie care cellule natural killer che provvedono a eliminare gli "intrusi" . Questo anche nel caso del sangue verde della stirpe dell'abisso. A proposito ricordo che il sangue è sempre rosso in quanto il colore è determinato dalla presenza del pigmento emoglobinico legato all'ossigeno e tende a diventare più scuro dopo la cessione dell'ossigeno ai tessuti. FINE NOTE TECNICHE Detto questo, se ci spostiamo in un'opera di fantasia e vogliamo godere appieno lo sviluppo della storia, nel momento in cui accettiamo che la stirpe dell'abisso derivi da un incrocio tra uomo e rettile avvenuto sia mediante fecondazione eterologa, sia attraverso contaminazione per via ematica, possiamo considerare assolutamente plausibile anche l'approccio terapeutico ipotizzato da El Morisco per la cura di un processo di trasformazione in atto non ancora irreversibile. Relativamente a Sandoral è un personaggio che possiede ancora molte potenzialità e non mi stupirebbe affatto in futuro leggere del suo ritorno.
  4. Per quanto leggermente malandata, la copertina del primo Albo d'Oro fa sempre il suo bell'effetto...
  5. Degna conclusione di una storia gestita alla grande dall'inizio alla fine. Un ritmo serrato dalla prima all'ultima tavola di questa sequenza conclusiva, ricca di colpi di scena e ad alto tasso adrenalinico. Tempi giusti, nessun finale affrettato, colpi di scena ripetuti e ricchezza di azione. Tutti i pards hanno modo di mettersi in evidenza e fare ognuno la propria parte. Geniale la battuta di Carson sul tram a vapore che richiama alla mente il mitico Gamba de Legn che ha fatto la storia di Milano.
  6. Nel 2000 esce in Germania la terza serie . Il Comic Club Hannover inizia la pubblicazione della serie conosciuta in Italia come "Tex Quindicinale" gli Albi d'Oro. Anche in questo caso, riguarda le avventure di Tex dal 1948 e comprendeva 20 numeri. Nel 2012 sono stati pubblicati altri 10 numeri.
  7. Nel 1985 esce la seconda serie comprendente 27 numeri, traduzione della prima edizione italiana a "Striscia" dal 1948. In Germania questo formato è chiamato “piccolo”. Casa editrice Nostalgie Comic Verlag - Ludwigshafen TITOLI Nr. 1 Das geheimnisvolle Totem Nr. 2 Der sprechende Fels Nr. 3 Terror in Calver City Nr. 4 Die Rote Hand Nr. 5 Der Tödliche Pfeil Nr. 6 Blutspur Nr. 7 Die Geisterhand Nr. 8 El Diablo Nr. 9 Todesspur Nr. 10 Terror in El Paso Nr. 11 Im Verbrechernest von El Diablo Nr. 12 Die Tochter des Desperado Nr. 13 Der Mädchenräuber Nr. 14 Am Rand des Abgrunds Nr. 15 Einer gegen fünf Nr. 16 Der Kapitän der River's Queen Nr. 17 Flammen in der Nacht Nr. 18 Menschenjagd Nr. 19 Einer gegen zwanzig Nr. 20 Kid Billy's Bande Nr. 21 Überfall im Canyon Nr. 22 Auf dem Kriegspfad Nr. 23 Ein Waghalsiger Plan Nr. 24 Das Geheimnis des goldenen Götzen Nr. 25 Estrella de Rio Nr. 26 Der Tod wartet in der Dunkelheit Nr. 27 Die Entführung altre copertine... PER LE ALTRE CLIC SUL TITOLO
  8. natural killer

    Galleria Di Stefano Andreucci

    Mah, il vecchio cammello non se ne lascia scappare una...
  9. natural killer

    La Pagina Degli Arretrati

    Ciao Sandro. E possibile rimettere la lista, magari aggiornata...? Grazie Marco
  10. La didascalia è un elemento costitutivo del fumetto. Il fumetto inteso come racconto visivo è composto da immagini e parole. Le immagini hanno il ruolo prevalente e vanno a comporre il messaggio utilizzando gli elementi costitutivi della immagine 1.nella tavola:vignetta, formato, montaggio o sequenza, impaginazione (gabbia) 2. nella vignetta: contorno, piani, campi, inquadratura Le parole accompagnano le immagini e possono essere libere (onomatopee) o circoscritte nelle nuvolette o nelle didascalie Queste ultime che avevano un ruolo preponderante ed esclusivo nel protofumetto quando ogni vignetta sovrastava una didascalia esplicativa che conteneva tutto il testo dialoghi compresi e via via nel tempo si sono evolute fino alla situazione moderna in cui riconosciamo schematicamente didascalie di testa didascalie di coda e colonnini. A seconda della funzione le didascalie possono essere 1. temporali che indicano un cambiamento di tempo (poco dopo, più tardi, dopo alcuni giorni, ecc..) 2. locali indicative di cambiamento di luogo (nello stesso tempo, in città, a Boston, contemporaneamente, ecc..) 3. emozionali se informano sullo stato d'animo (folle d'ira, demoralizzato, ecc...) 4. riassuntive se ricordano qualcosa detto in precedenza 5. esplicative quando descrivono ciò che è già evidente dal disegno 6. di stacco come i famosi colonnini di Galep con cagnolini, uccellini, caffettiere, ecc... La tendenza del fumetto moderno è quella di privilegiare l'aspetto grafico riducendo all'essenziale le scritte. La caratteristica principale di Tex sta a mio avviso nella costruzione dei dialoghi che devono sempre essere riconoscibili e attribuibili a ciascun personaggio, le didascalie possono aiutare, ma non dovrebbero avere l'invasività che le caratterizzavano in passato per i motivi già esposti da Carlo
  11. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    Ma allora Mauro è tornato da New York....
  12. Il ricorso alle didascalie è espressione di un modo di sceneggiare considerato vecchio, perchè da un lato appesantiscono la lettura e dall'altro tolgono spazio e volume al disegno. Spesso poi non fanno altro che ripetere quanto è già evidente nel disegno. L'eccessivo ricorso alle didascalie viene spesso rimproverato a Burattini nelle sue storie di Zagor dove spesso trovano spazio gli spiegoni... Boselli che è uno scrittore al passo con i tempi ne fa un uso piuttosto limitato che definirei essenziale. Poi se leggo una storia d'annata infarcita di dida è chiaro che là ci stanno bene, ma in una storia moderna le vedo un po' retrò...
  13. Direi che Tex è pieno di momenti emozionanti... Randall che ritrova il figlio in Il ragazzo selvaggio... Colorado Bell in Sfida nella città fantasma... Il sergente Torrence in cercatori di piste... ... e potrei andare all'infinito.....
  14. natural killer

    Claudio Nizzi

    Traversa? Non quello di ubc... o si? http://www.ubcfumetti.com/interview/9803.htm
  15. Claudio Nizzi ha dato molto a Tex e molto ha ricevuto. Giudicare il suo operato per l'ultimo periodo caratterizzato dalla parabola discendente della qualità delle storie è quantomeno ingeneroso. I motivi che hanno portato al suo allontanamento dalla serie sono legati essenzialmente a una sua saturazione espressiva nei confronti del personaggio e della serie, che avrebbe forse tratto giovamento dalla possibilità di ridurre la pressione che lo gravava in un periodo in cui ha dovuto portare avanti le varie serie quasi in solitudine. La situazione si è poi appesantita quando alla stanchezza si è associato il calo qualitativo con le conseguenti critiche che a mio parere hanno avuto l'effetto non di stimolarlo a cercare di tornare ai livelli migliori, ma quello di di indurre un ulteriore rifiuto. Ora un possibile ritorno di Nizzi come autore di Tex dipende in primo luogo da lui. Se supera l'assuefazione al personaggio e tornasse la famosa idea che gli consentisse di scrivere un buon soggetto, non penso che ci possa essere nei suoi confronti una preclusione assoluta. Io per il momento mi accontento di rileggere le storie buone che ha scritto che fortunatamente non sono poche.
  16. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    Como no, amigo... ...será un muy buen trabajo! Hasta luego
  17. Omaggio di Tisselli aTex e a Magnus Sullo sfondo è riconoscibile il ponte degli Alidosi a Castel del Rio come nella tavola precedente di Biglia. Entrambe le opere sono state realizzate per il Magnus Day dello scorso 12 ottobre. http://www.nicoladagostino.net/magnus-day-2014.html/magnus.-roberto-raviola-a-castel-del-rio
  18. natural killer

    [651/653] Luna Insanguinata

    Effetto collaterale di una storia che si conclude e una che inizia nello stesso albo sarà il frenetico alternarsi di due discussioni, una per celebrare la conclusione della Stirpe dell'abisso e una per commentare questo nuovo flashback... Viva Tex!
  19. natural killer

    [22] [Almanacco 2015] Scure Nera

    Dopo la breve dello scorso anno Un covo di belve della coppia Ruju-Scascitelli sono curioso di vederli alla prova con una storia più lunga, per quanto limitata alle dimensioni da Almanacco. Confido nella vena di Pasquale che ultimamente ha dato prova di grande capacità di gestione dei pards. Le tavole in anteprima mostrano una cura del dettaglio e un discreto dinamismo sia nella drammatica sequenza dell'attacco indiano alla famiglia di coloni sia nella scena notturna che vede Tex e Carson alle prese con gli Hopi. Nella copertina Villa ci regala un Tex incorniciato nella porta della casa distrutta, con il primo piano della scure che evoca il nome del protagonista e allo stesso tempo conferisce ulteriore drammaticità al disegno che ancora una volta ci conferma la bravura di Claudio. La nuova e più moderna grafica inaugurata nel 2013 aggiunge eleganza all'albo. Come dicevo in apertura aspetto di leggere questa nuova storia con molta curiosità.
  20. Avete ragione pards, 1984, ricordavo male, ma fin dall'inizio avevo detto che non mi erano granchè simpatici... Chiuderei l'OT e tornerei sulla stirpe dell'abisso e in particolare su Villa Diago che con i suoi passaggi segreti mi ha fatto tornare in mente il film di Dario Argento Inferno dove vengono descritte le case realizzate dall'architetto alchimista Varelli per le tre madri degli Inferi. Un'altra possibile ispirazione oltre a quelle individuate (Dracula, Lovecraft)?
  21. Effettivamente i telefilm uscirono in Italia sulla rete televisiva Jimmy nel 1985, ma io non la prendevo e li vidi per la prima volta quando vennero trasmessi su Canale 5 dal gennaio 1986...
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