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natural killer

Ranchero
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Messaggi pubblicato da natural killer

  1. Il ricorso alle didascalie è espressione di un modo di sceneggiare considerato vecchio, perchè da un lato appesantiscono la lettura e dall'altro tolgono spazio e volume al disegno.

     

    Spesso poi non fanno altro che ripetere quanto è già evidente nel disegno.

     

    L'eccessivo ricorso alle didascalie viene spesso rimproverato a Burattini nelle sue storie di Zagor dove spesso trovano spazio gli spiegoni...

     

    Boselli che è uno scrittore al passo con i tempi ne fa un uso piuttosto limitato che definirei essenziale.

     

    Poi se leggo una storia d'annata infarcita di dida è chiaro che là ci stanno bene, ma in una storia moderna le vedo un po' retrò...

  2. per @Leo: purtroppo non ho il libro di Guarino però l'apporto di questo lettore che gli suggeriva i soggetti assume un aspetto interessante nella discussione che stiamo facendo. Questo Traversa come si è messo in comunicazione con Nizzi? E' stato Claudio a cercarlo o viceversa? Mi piacerebbe anche sapere se il soggetto dell'ultima avventura di Nizzi è sempre di Traversa.

     

    Traversa?  Non quello di ubc... o si?

     

    http://www.ubcfumetti.com/interview/9803.htm

  3. Claudio Nizzi ha dato molto a Tex e molto ha ricevuto.

     

    Giudicare il suo operato per l'ultimo periodo caratterizzato dalla parabola discendente della qualità delle storie è quantomeno ingeneroso.

     

    I motivi che hanno portato al suo allontanamento dalla serie sono legati essenzialmente a una sua saturazione espressiva nei confronti del personaggio e della serie, che avrebbe forse tratto giovamento dalla possibilità di ridurre la pressione che lo gravava in un periodo in cui ha dovuto portare avanti le varie serie quasi in solitudine. La situazione si è poi appesantita quando alla stanchezza si è associato il calo qualitativo con le conseguenti critiche che a mio parere hanno avuto l'effetto non di stimolarlo a cercare di tornare ai livelli migliori, ma quello di di indurre un ulteriore rifiuto.

     

    Ora un possibile ritorno di Nizzi come autore di Tex dipende in primo luogo da lui. Se supera l'assuefazione al personaggio e tornasse la famosa idea che gli consentisse di scrivere un buon soggetto, non penso che ci possa essere nei suoi confronti una preclusione assoluta.

     

    Io per il momento mi accontento di rileggere le storie buone che ha scritto che fortunatamente non sono poche.

    • +1 1
  4. Dopo la breve dello scorso anno Un covo di belve della coppia Ruju-Scascitelli sono curioso di vederli alla prova con una storia più lunga, per quanto limitata alle dimensioni da Almanacco.

    Confido nella vena di Pasquale che ultimamente ha dato prova di grande capacità di gestione dei pards.

    Le tavole in anteprima mostrano una cura del dettaglio e un discreto dinamismo sia nella drammatica sequenza dell'attacco indiano alla famiglia di coloni sia nella scena notturna che vede Tex e Carson alle prese con gli Hopi.

    Nella copertina Villa ci regala un Tex incorniciato nella porta della casa distrutta, con il primo piano della scure che evoca il nome del protagonista e allo stesso tempo conferisce ulteriore drammaticità al disegno che ancora una volta ci conferma la bravura di Claudio.

    La nuova e più moderna grafica inaugurata nel 2013 aggiunge eleganza all'albo.

     

    Come dicevo in apertura aspetto di leggere questa nuova storia con molta curiosità.

  5. Avete ragione pards, 1984, ricordavo male, ma fin dall'inizio avevo detto che non mi erano granchè simpatici...

     

    Chiuderei l'OT e tornerei sulla stirpe dell'abisso e in particolare su Villa Diago che con i suoi passaggi segreti mi ha fatto tornare in mente il film di Dario Argento Inferno dove vengono descritte le case realizzate dall'architetto alchimista Varelli per le tre madri degli Inferi. Un'altra possibile ispirazione oltre a quelle individuate (Dracula, Lovecraft)?

  6. ricordo che piccolino I Visitors mi inquietavano quando li guardavo in televisione...

     E io ricordo che nel 1986 non ero piccolino dal momento che avevo gli anni che compie oggi la tigre nera...

     

    Ma una sostanziale differenza sta nel fatto che mentre i Visitors erano una razza aliena di lucertoloni che prendeva sembianze umane per sottomettere la razza umana terrestre, la stirpe dell'abisso rappresenta la progenie originata dallo scellerato patto intercorso dall'avo di Leonora Diago per dominare quelle terre che vedranno (dopo le feste) concludersi questa storia che borden, allungando di poche pagine, è riuscito a mantenere in sospeso, aumentando la nostra curiosità e alimentando le varie congetture di alcuni di noi.

    • +1 1
  7. Nel momento in cui accettiamo la possibile ibridazione tra esemplari appartenenti alla classe dei mammiferi e a quella dei rettili, molto distanti dal punto di vista ontogenetico e caratterizzate da profonde differenze genetiche, etologiche e soprattutto riproduttive (gli ibridi nascono dalle uova deposte e fecondate come i rettili o sono piuttosto partoriti dopo un periodo di gestazione, dato che alla nascita presentano sembianze umane, anche esteticamente notevoli, per acquisire col tempo e in diverso grado caratteristiche da rettile) non possiamo poi aspettarci una regola ferrea sulla possibile evoluzione. Perchè escludere che una predisposizione genetica a orologeria possa essere in qualche modo guidata da elementi chimici o magici in grado di accelerare il processo di trasformazione o addirittura un sistema di orrendo contagio controllato dal perfido Sandoral, contro il quale il buon Morisco possa infine opporre un antidoto sempre chimico o magico in grado di contrastarne gli effetti?

     

    In ogni caso la bella Leonora Diago svolge una parte importante in tutta la storia,inizialmente agendo come motore centrale che dà il via a tutto il racconto, poi intervenendo in maniera decisiva per consentire ai nostri di fare un passo in avanti nelle indagini (o alternativamente per attirarli finalmente in trappola) e infine rivelando la sua vera essenza buona, malvagia o a metà strada (i famosi grigi boselliani) che sia.

  8.  

     

    Mi chiedo davvero perché secondo qualcuno di voi Tex non possa affrontare dei vampiri. Se si è scontrato con zombie,(quelli "tradizionali"  del Voodoo non quelli "alla Romero" licantropi e mummie perché non anche i vampiri? Io non vedo davvero alcun problema.

     

     

    Carlo per me Tex può affrontare un vampiro e certo che leggerei volentieri una storia con il tema vampiresco. Abbiamo anche l'autore esperto. Dico solo che ci vuole una bella idea. Poi l'horror e il western camminano a braccetto, si sa.

     

    Anche io c'è la vedrei benissimo una storia vampiresca di Tex,magari con protagonisti l'intero quartetto dei pards,...dopotutto cosa ci sarebbe di strano??...In ultimo abbiamo la storia attuale dove una mescolanza di sangue genera gli uomini serpente.....di conseguenza il vampiro ci stà eccome....

     

    Beh il vampiro ci sarebbe stato assai bene nell'ultimo Texone di Ruju & Roi, se la storia non fosse stata poi piegata ad un eccessivo tentativo di normalizzazione razionale.

  9. Meraviglia!

     

    Il maestro Ticci si conferma un mago del colore, saturando la scena centrale, sfumando i personaggi di contorno e tratteggiando lo sfondo conferendo una naturalezza, una luminosità e una profondità che rendono il disegno vivo e tridimensionale. Nulla sembra essere messo a caso...

     

    Immenso!

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