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TWF - Tex Willer Forum

pecos

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Tutto il contenuto pubblicato da pecos

  1. pecos

    [678/679] Jethro!

    L'ho capito benissimo Volevo solo sottolineare che il luogo comune per cui qui si osanna Boselli acriticamente è una colossale sciocchezza. È vero che molti utenti apprezzano il suo lavoro, ma non mancano le voci critiche e chiunque - come te - vuole esprimere il suo punto di vista è sempre libero di farlo.
  2. pecos

    [678/679] Jethro!

    Texan, voglio puntualizzare solo questo aspetto, soprattutto perché anche in un'altra discussione hai scritto "questo forum osannante che sta ai piedi" di Boselli, cosa che mi ha piuttosto infastidito. Permettimi, ma la vedo come una mancanza di rispetto per questa comunità che sta dando spazio ed attenzione al tuo pensiero. Dalla tua frase - ma senza dubbio non è questo ciò che volevi esprimere - si ha l'impressione che gli utenti di questo forum siano soltanto dei decerebrati privi di spirito critico, quando invece anche qui le voci critiche non sono mai mancate. La differenza è che stiamo attenti che non diventino mai attacchi personali. Tutto questo per dire che la tua voce, spesso in contrasto con il pensiero di molti utenti, si sta rivelando preziosa per il forum. E i tuoi interventi si sono mostrati finora sempre corretti e ben scritti, cosa che è di grande valore. Evitiamo quindi confronti e guerre tra forum, e limitiamoci a discutere - anche animatamente, ma sempre nel rispetto gli uni degli altri - di Tex.
  3. pecos

    Il prezzo degli albi di Tex

    Ottimo post che fa chiarezza sull'argomento con dati inequivocabili.
  4. pecos

    [651/653] Luna Insanguinata

    In merito al personaggio di Ada, non trovate qualche allusione (soprattutto in alcune vignette di Mastantuono) a un rapporto tra lei e Tex più intimo di quanto la sceneggiatura non dica? Un po' come se Boselli avesse voluto riproporre il rapporto tra Ethan e Martha di "Sentieri Selvaggi", che è evidentemente una delle fonti di ispirazione di questa storia...
  5. Ci sarebbe ancora una considerazione da fare a favore della tesi boselliana. È evidente come, con le storie "Il passato di Tex" e "Tra due bandiere", GLB abbia voluto riscrivere in tutto e per tutto il passato del suo personaggio, senza preoccuparsi di ciò che aveva scritto agli albori, ma anzi modificandolo deliberatamente, con una sorta di reboot. (Già, il Tex 2.0 l'ha scritto per primo GLB in persona, non Boselli!). Nessuno fa una piega nell'accettare come "verità" della partecipazione di Tex alla guerra civile quanto raccontato in "Tra due bandiere", e non gli episodi iniziali in cui Tex partecipa alla guerra insieme al figlio. Perché allora non accettare che qualcosa vada modificato anche nei primi episodi, in cui inserire uno stacco temporale in cui ci sia la guerra di secessione? È chiaro che gli episodi a cui dobbiamo dare maggior importanza per costruire la biografia narrativa di Tex sono quelli della "maturità", non quelli scritti quando non c'era nessuna prospettiva di creare il personaggio più longevo del fumetto italiano, bensì si pensava che la serie sarebbe finita da lì a pochi mesi.
  6. Leggo con grande interesse la discussione (con un grazie a Texan per aver messo ordine nella cronologia "secondo Boselli"), anche se sono convinto che la quadratura del cerchio sia impossibile da trovare, come testimoniano le tante discussioni sullo stesso argomento che si ripresentano periodicamente. Per riassumere, il pomo della discordia riguarda essenzialmente la collocazione della Guerra Civile: al momento dello scoppio della guerra, Tex era ancora un cowboy al ranch di suo padre, o aveva già un passato da fuorilegge alle sue spalle? Mi sembra di poter riassumere vantaggi e svantaggi principali della cronologia di Borden come segue: VANTAGGI: - "Il passato di Tex" rimane la prima vera e propria avventura di Tex, la nascita dell'eroe, come nelle intenzioni del suo creatore; - il Tex fuorilegge che appare nei primi numeri è un giovane alla soglia dei vent'anni, non un più maturo venticinquenne con alle spalle l'esperienza della guerra; - nella realizzazione grafica, il Tex del "Totem misterioso" è più giovane del Tex di "Tra due bandiere" SVANTAGGI: - la mitica fascia 1-9 dovrebbe essere segnata da un'interruzione di diversi anni in cui inserire la guerra civile, mentre alla lettura appare come un blocco unico. È evidente che l'adottare l'una o l'altra cronologia impone di rinunciare a qualcosa, e per questo nessuna delle due può essere ottimale.
  7. pecos

    Tex Classic

    Copertina bellissima, ma, di nuovo, mi sembra impietoso il confronto con i colori dell'originale...
  8. pecos

    Tex Classic

    Pare che manderanno in onda anche uno spot televisivo per la nuova collana: http://www.sergiobonelli.it/nascosta/2017/02/28/video/tex-classic-lo-spot-tv-1000674/
  9. pecos

    Il Mercato Di Tex

    La migliore politica sarebbe ignorarlo, non visitare il suo sito e soprattutto non dargli voce qui.
  10. Ragazzi dai non mettiamo in giro voci prive di alcun fondamento. Ad oggi ci sono in lavorazione 5 texoni, 6 con quello di Villa, in grado di portarci tranquillamente al 2021/22. Boselli ha tutto il tempo (se non l'ha già fatto) di contattare nuovi autori e scrivere nuove storie. Che poi non avrebbe neanche senso iniziare oggi un lavoro che non uscirebbe prima del 2022. Quindi di nuovo, non è il caso di esternare paure e speculazioni senza motivo, che poi qualcuno ci crede davvero.
  11. A me vengono in mente solo le copertine di "New Orleans" e "La rivolta" in cui Tex ha la sigaretta in bocca - sicuramente ce ne saranno altre, ma penso si contino sulle dita di una mano, quindi l'argomento che non se ne vedono più è pretestuoso. Anche sull'accusa di buonismo sinistroide che si respirerebbe negli ultimi anni, soprattutto riguardo a come sono trattate le minoranze etniche, dissento fortemente, e sposo in pieno il commento di Monni. Tex si è SEMPRE schierato dalla parte degli oppressi, qualunque fosse il colore della loro pelle. Ora per il fatto che in un paio di storie la comunità nera è proprio dalla parte degli oppressi non vediamoci per forza un eccesso di politicamente corretto. Tanto più che storie del genere ci stanno eccome, dato che la comunità nera nel west non se la passava certo bene. Fermo restando che ci saranno storie, come ci sono sempre state, in cui saranno dalla parte opposta della barricata, e Tex li prenderà a pistolettate come ha sempre fatto.
  12. pecos

    Tex Classic

    Indubbiamente ci saranno stati dei problemi tecnici che hanno impedito di mantenere le copertine originali. Rifiuto di pensare che abbiano volontariamente fatto un tale scempio della prima copertina (vedi come hanno ridotto Tesah...). La scelta di tagliare la copertina e lasciare così tanto spazio all'intestazione è invece tutta di chi ha pensato questa impaginazione. Io non so nulla di come si mandi in stampa una copertina e di quali passaggi subisca il disegno originale per arrivare in edicola come lo vediamo. Sarebbe bello, se qualcuno del forum fosse competente in materia, leggere qualche spiegazione in proposito...
  13. pecos

    Tex Classic

    Non credo proprio siano copertine ridisegnate. Sono ricolorate, c'è un lavoro di grafica sopra, ma la base mi sembra quella di Galep. Non avrebbe senso farle ridisegnare (in questo modo, poi).
  14. pecos

    Tex Classic

    Non riesco a capire i motivi del photoshop sulle copertine di Galep. Evidentemente occupare quasi l'intera metà superiore con il logo di Tex è una pura scelta di visibilità. Ma perché cambiare la colorazione? Il confronto con l'originale è davvero impietoso. E anche questo discorso della mucca, che salta fuori tutte le volte, non riesco a capirlo, e anzi mi infastidisce. Nessuno ti chiede di spendere dei soldi per comprare questa collana. Se c'è una fetta di lettori pronta a farlo, perché non approfittarne in vista di un buon guadagno? È una semplice logica aziendale. E se potremo leggere ancora per anni Tex e gli altri fumetti di casa Bonelli, sarà anche perché le ristampe permettono di incrementare i ricavi via via sempre più sottili degli inediti.
  15. pecos

    Tex Classic

    Ottima la scelta di riprendere le copertine degli albi d'oro, come molti auspicavano. Devo dire però che la grafica non mi entusiasma: la ricolorazione delle copertine, e la scelta di tagliare le immagini per lasciare quasi metà dello spazio occupato dall'intestazione, tolgono a mio avviso molto fascino alle copertine originali. Ricordo (a chi vuole rifarsi gli occhi...) che nella galleria del forum ymalpas ha postato a suo tempo diverse immagini delle storiche copertine di Galep.
  16. pecos

    [03/04] Fuorilegge

    Qui abbiamo una di quelle che ritengo le più belle storie degli "albori" di Tex, che per me va considerata un tutt'uno con la successiva. È infatti la prima storia di una lunghezza rilevante, con una trama più complessa e articolata (che comunque nel suo evolversi risente molto del formato a striscia in cui erano prodotte queste avventure, quindi molto veloce, con episodi e momenti di azione che si susseguono a ripetizione). Sono gli albi destinati a formare il carattere e i pensieri dell'Eroe, le sue prime storiche amicizie (Carson, Montales) e i suoi più acerrimi rivali (Steve e Lily Dickart). La cosa più bella è leggere questi primi albi con continuità, come un'unica, lunga storia narrazione cronologica della giovinezza di Tex. Sono albi fondamentali, che nonostante mostrino tutta l'ingenuità dei tempi eroici (Tex partecipa, ad esempio, ad una guerra degli Stati Uniti contro il Messico e a una rivoluzione messicana che non ci sono mai state, o almeno incompatibili con la Storia) mantengono tutto il loro fascino a settant'anni dalla loro uscita. E quanti ricordi rievocano quei titoli "Fuorilegge", "L'eroe del Messico"...!
  17. pecos

    [37/38] L'asso Di Picche

    Prendi una storia a caso di GLB, magari una che non hai mai riletto e di cui ti ricordi poco, e stai sicuro che la leggerai fino in fondo rimanendo sorpreso ad ogni pagina. È quello che è successo a me rileggendo questa prima avventura di Tex a New Orleans, che avevo colpevolmente dimenticato: è un susseguirsi rocambolesco di scene d'azione, sparatorie e scazzottate, frizzante e divertente, con tanta varietà e tanta originalità - dall'affondamento del battello in cui Carson e Kit sono prigionieri, all'assedio e incendio in casa di Crosset (con tanto di camionetta dei pompieri!), all'irruzione di Tex e pards nella casa da gioco, per concludere con il finale nelle paludi. Tanta varietà insomma, illustrata da disegni di prim'ordine. Non mi stancherò mai di dirlo, e ne ho una conferma a ogni rilettura delle storie di GLB: la sua maestria era quella di narrare le stesse situazioni e scene introducendo sempre nuovi elementi, rendendole ogni volta nuove e originali con trovate innovative, invenzioni, e un linguaggio strepitoso.
  18. pecos

    Tex Classic

    Non capisco proprio le lamentele. Chiaramente non è un prodotto rivolto agli appassionati che posseggono già l'intera collezione. E quindi perché vi lamentate? È soltanto una nuova ristampa dell'intera serie, con la speranza di avere incassi migliori rispetto al tre stelle e magari di avvicinare qualche nuovo lettore.
  19. pecos

    Tex Classic

    Mi chiedo il motivo della scelta del numero di pagine. A parte questo, non sono certo interessato avendo già la collezione completa (tanto più che questa è pure a colori...), ma spero possa avere l'effetto di avvicinare qualche nuovo lettore al mondo di Tex. Altra domanda: come faranno per le copertine? Alternanza di copertine classiche e copertine di Villa (cartoline o volumi di Repubblica)?
  20. Qualcuno non sarà d'accordo, ma per me è sicuramente vero. Altro punto centrato (anche se non parlerei di incapacità degli autori). La presenza di un'idea originale o di un colpo di scena è ciò che riesce davvero a far funzionare una storia breve di Tex; in mancanza di uno di questi elementi, si ha l'impressione di leggere storielline condensate che non lasciano niente al lettore. Secondo me c'erano riusciti molto bene con la prima uscita di questa collana (tutti e quattro gli autori avevano fatto molto bene), poi via via si è un po' persa la capacità di sorprendere il lettore.
  21. Esatto. Volendo si può ragionare sul tipo di articoli, sugli argomenti trattati, o su come sono scritti, tutte cose che possono essere migliorate. Ma personalmente non credo che si possa dire che siano privi di significato, o che siano optional non richiesti. Secondo me danno il senso della pubblicazione. Se poi non incontrano il gusto o l'interesse della maggioranza dei lettori è un altro discorso, e questo si rifletterà in numeri di vendita insufficienti e porterà alla chiusura di questo tipo di pubblicazione.
  22. Non sono per nulla d'accordo. Senza gli articoli questa collana non avrebbe ragione di esistere. Se non interessano, non li si legge; se si pensa che il prezzo non valga il contenuto, lo si lascia in edicola; se i lettori non apprezzano questo tipo di pubblicazione e la lasciano in edicola, la collana chiuderà. Ma l'almanacco, o tex magazine che dir si voglia, senza articoli non ha senso.
  23. Ce ne sono; rare, ma ce ne sono. La mia preferita: "La strage di Red Hill". Nella fascia 4-500 ci sono anche "Cercatori di piste", n. 417, e "All'ultimo sangue", n. 460.
  24. Sì, ho letto poco fa su facebook che Biglia afferma di averci lavorato per mesi. Meriterebbe davvero di essere valorizzato, un poster per i lettori sarebbe fantastico.
  25. Uff... era un giochino divertente, peccato ci sia già la soluzione. Dovevamo accorgercene prima Comunque il disegno meriterebbe davvero di essere incluso come poster in uno dei prossimi numeri celebrativi.
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