Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Innocente

Membri
  • Contatore Interventi Texiani

    5
  • Iscritto

  • Ultima attività

Info su Innocente

  • Compleanno 06/11/1995

Informazioni sul profilo

  • Sesso
    Maschile
  • Nome reale
    Matteo

Io e Tex

  • N° 1° Tex che ho letto
    465
  • Pard preferito
    Kit Carson
  • Personaggio favorito
    Jack Thunder

Visitatori recenti sul profilo

883 visualizzazioni del profilo

Innocente's Achievements

Rookie

Rookie (2/14)

  • Dedicated
  • Reacting Well
  • First Post
  • Conversation Starter
  • Week One Done

Recent Badges

1

Reputazione nella comunità

  1. Innocente

    [736/737] Le frecce dei nemici

    Ho appena finito il primo albo. Di primo acchito, l'elemento migliore mi è sembrato l'espediente ideato per giustificare il titolo, di per sé poco entusiasmante. Buono anche il finale di albo, sebbene nulla di inedito. Per il resto l'impressione è quella della tipica storia di transizione tra due più impegnate. Migliorabili alcuni disegni.
  2. Buonasera a tutti. Ho appena finito di leggere questa storia e mi ha piacevolmente sorpreso. Winnipeg, a essere onesto, mi aveva lasciato un po' in un limbo; avevo apprezzato il finale, molto meno l'aver preso un maniaco assassino, che anzi proprio nel suo essere un maniaco assassino trovava la sua ragion d'essere, e l'averlo trasformato in un misterioso mr. X; e avevo difficoltà a credere che l'assassino che con il suo campionario di mostri al seguito aveva raso al suolo un trading post e due città tanto perché gli girava e il machiavellico organista (!) che suona Bach a memoria e si allea coi cinesi fossero lo stesso cieco. Ad oggi la considero il peggior episodio di un ipotetico – chiamiamolo così – "Innocenti-verse", cioè quelle storie originate da Il passato di Carson e che si ricollegano, ora in un modo, ora nell'altro, a quei personaggi e quelle vicende. --- ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER! Perciò, non appena riconosciuto Mike Foster all'inizio di Alla ricerca delle navi perdute, ero curioso di scoprire dove si sarebbe andati a parare. I miei dubbi su Winnipeg originavano in fondo dalla revisione, che non gradivo, di Jack Thunder. Il resto era andato alla grande, tranne forse l'espediente un po' telefonato della setta cinese del Drago e i disegni – ma è un mio problema con Font, che non amo. C'era dunque da essere fiduciosi. La fiducia è stata ampiamente ripagata. Leggendo qua e là il topic, vedo che è già stata rilevata la "lentezza" con cui la storia procede e con la quale si arriva al ricongiungimento tra i vari gruppi di personaggi. Non è stata un problema per me (anzi!) e trovo che si sposi benissimo con l'ambientazione. Bruzzo (che ha disegnato tra l'altro L'uomo di Baltimora: non lo ricordavo), ha prodotto alcune tra le tavole più belle dell'ultimo decennio texiano. Alcune davvero da applausi, come la tavola iniziale, la fata Morgana in La campana nella nebbia o certi paesaggi del primo albo. Se devo fargli un appunto, il capitano Bailey e il tenente Hillary sono a volte disegnati un po' troppo simili. Molto bene invece su Tornuak, Dallas, Kathy Dawn e Taqukag e sulla ripresa del modello ticciano per lo sciamano Mahaha. Per quanto riguarda la storia, trovo che Boselli si sia districato bene con la quantità di personaggi messi in campo. Forse a tratti ha calcato un po' la mano (la sensazione è che i membri della spedizione, a un certo punto, fossero un po' troppi per gestirli tutti alla perfezione: una manciata è prontamente finita sotto terra e le scene di azione – che pure non sono troppe – ne hanno sicuramente giovato). Non mi è pesata la scelta di mettere in campo, regolarmente, tre o quattro gruppi di personaggi in contemporanea, saltando ora all'uno ora all'altro ora all'altro ancora, anzi credo che a parte qualche volta qua e là l'alternanza sia stata gestita fluidamente. Forse anche l'arrivare da una storia con caratteristiche simili (Il mostro del gran lago salato, in cui si salta spesso tra Tex e Carson, Dayak e il Siats, e le vicende al forte) ha giovato. Quanto agli scontri, molto bello quello tra i marinai del gruppo di Dallas e i Mahaha. Nel finale abbiamo poi una classica sparatoria, sì, ma con la variante dell'intervento del cacciatore Inuit che, da solo, abbatte il colossale orso polare; appurato poi, e ormai da un albo abbondante, che i cannibali dell'artico sono identici a quelli affrontati in Tex 600, ho apprezzato lo sforzo di scostarsi da quello scontro (anche se l'inizio dell'atto, in fondo, è identico). Sarà poi inconscia associazione di idee, ma i Mahaha che fuggono terrorizzati dalle scariche di fucileria per rifugiarsi nelle loro capanne, più che i demoni della nebbia, mi hanno ricordato i misteriosi indigeni de Le terre dell'abisso. Miglior personaggio, senza dubbio alcuno, è Tornuak. Caratterizzato sia fisicamente che caratterialmente, ha una sua evoluzione e un suo arco narrativo e soprattutto un epilogo perfetto. Personalmente, e andando a memoria, la ritengo la miglior storia dai tempi di La mano del morto.
  3. Innocente

    [640/642] Giovani Assassini

    Vorrei dire la mia su questa storia, recentemente conclusa, che io ho trovato molto buona. Anzitutto, ho apprezzato molto il ritorno di due villain che, in passato, avevano avuto molte potenzialità ma che non erano stati approfonditi come si deve. Durango, anzi, non era quasi stato approfondito: compariva, sparava, ammazzava, e faceva un brutto volo nel fiume. Tuttavia, in un certo senso, si intuiva che quello non era un killer come gli altri. Diciannove anni e dice di aver seguito Tex nella prateria senza che il ranger se ne accorgesse. In più ammazza con una freddezza disarmante, e rivela un'abilità non comune. Il vero personaggio-chiave della storia era Hank, il contadinotto ex-fuorilegge, ma questo è un altro discorso. Però le gesta di Durango, in un certo senso, erano una copia di quelle del Kid. Entrambi compaiono e dimostrano subito la loro abilità, entrambi sono avversari del ranger, entrambi sono giovanissimi (il Kid manco era maggiorenne, all'epoca dei fatti di Heaven!). Devo essere sincero, quando ho visto la faccia di Durango in quella posada messicana, dopo essere stato riconosciuto dal bounty hunter, ho fatto un salto così. Era lui, inconfondibile nel suo sorrisetto strafottente anche per chi (come me) non ha amato alla follia "Terre maledette". E in più, nella scena della chain-gang, TUTTO mi aspettavo, meno il ritorno del Kid, MENO ANCORA che i due fossero fratelli. L'odore di grande storia aleggiava, la certezza l'ho avuta quando ho visto che la missione è stata assegnata ai pards da Morrow (NB: Morrow compare in tre storie, compresa questa, e tutte e tre sono eccellenti). Molto piacevole, poi, l'introduzione della new entry Dallas, risoluta come i due fratelli. Molto bello come vengano approfonditi i due personaggi, come venga raccontata la loro storia senza creare paradossi (Kid aveva detto, in effetti, di aver ammazzato il suo patrigno, maestro di scuola, a tredici anni...), a parte una piccola anacronia nella data di morte di Laney Senior. La storia si evolve bene, e i due riescono addirittura a tenere, seppur per breve tempo, in scacco i pards. Bellissimi lo scontro finale alla miniera e la vendetta in extremis del Kid, un vero giustiziere che, pur con quattro proiettili in corpo e un braccio fuori uso, trova la forza di ammazzare Murdock e Gradson. Lascia tuttavia un po' l'amaro in bocca vedere come è ridotto il ragazzo alla fine di tutto. Voto: 9 abbondante
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.