Finito di leggere oggi pomeriggio. Storia cupa ed angosciosa che sembra proprio presagire l'arrivo imminente del tornado. Verso la fine, quando il tornado sta per raggiungere i nostri protagonisti, siamo anche noi lettori coinvolti nell'angosciosa ricerca di un riparo che è l' a portata di mano , ma non può essere sfruttato perchè già... occupato e bisogner? lottare , cedendo forse qualche pedina, per poterlo usufruire. La parte che più mi è piaciuta è quella relativa all'abbandono della casa da parte dei coloni a causa del tempo inclemente che da due stagioni non permette di effettuare un raccolto. Mi ha ricordato in maniera lampante l'inizio di quel capolavoro della letteratura mondiale che è Furore di John Steinbeck. Il vento, la siccit?, la polvere costringono i coltivatori delle terre dell'Oklahoma ad abbandonare le loro terre per andare alla ricerca dell'Eldorado decantato della California. Ci sono alcune vignette che mi hanno proprio "illustrato" il momento della partenza della famiglia di Tom Joad alla quale si aggrega il pastore Casy che in Tex mi viene la voglia di paragonare ad Hank per la sua predisposizione alla musica ed al vagabondaggio. Ma potrebbe anche richiamarmi nello stesso tempo lo stesso Tom Joad. Questa reminescenza letteraria, mi ha fatto appassionare a questo numero di Tex ed aspetto con ansia il prossimo per capire se anche la storia della famiglia in fuga dalle terre inospitali sarà cruda e cupa come quella che aspetter? la famiglia di Tom Joad in Furore. Di Tex ci si può innamorare anche per questi aspetti...