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San Antonio Spurs

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  1. Che poi penalizzò tutto il resto, a partire da Kit Willer.
  2. Cari Borden e Jeff "Barra Bassa" Weber, teorico dell' "A quanto pare" e praticante dell' "In ogni caso: non mi danno fastidio, avevo solo rilevato quella che ritenevo una curiosità e per quella ho ottenuto da te, Mauro, una risposta soddisfacente. Contemporaneamente ho espresso una preferenza. Come se ripeto che Nick Castle a me non ha mai fatto né caldo né freddo o che rimpiango Bethanie Marsh, ma uno me lo ritroverò e l'altra no e non provo per questo prurito o nausea, anzi. Mi adeguo. E dopo aver capito!
  3. Certo che non sono arrabbiato neanch'io e concludo ribadendo che se la chiarezza è la buona educazione di chi scrive, chiedo scusa per essere stato "maleducato". Tutto sotto la luce del sole: a partire il fatto che sono sicuro di essere un lettore abituale di Tex e che preferisco che Tiger dica Tex, Carson e Kit. Ma questo è un altro discorso e soprattutto riguarda un'opinione.
  4. Il punto 1 e 3 non riguardavano me, ma comparivano in una risposta diretta a me. Sul punto 2 non ho voluto mostrare niente, avevo solo espresso una curiosità; ricevendo una risposta che si commentava da sola e infatti sono già passato oltre. In nessun caso avevo espresso una vis polemica; vorrei essere giudicato per quello che scrivo, non per quello che mi viene attribuito.
  5. Nel mio post incriminato e sbeffeggiato: 1) Non ho accennato a nulla di strano o errato, ho sottolineato a vantaggio di un altro forumista un dialogo che confermava l'esistenza e l'identità di un personaggio introdotto, ma non mostrato, poco prima e che aveva lasciato adito a dubbi in qualcuno. Non certo, in me, quello che Weyland e Michaels fossero la stessa persona; 2) Non ho mostrato stupore perché Tiger chiama i tre pard con i loro nomi indiani, ma se mi dimostri che lo ha fatto sempre, in tutti i 737 numeri precedenti senza mai usare Tex, Kit e Carson non posso ammettere di non essere un lettore abituale, visto che lo sono da 55 anni, semmai penserei di essere rimbecillitosi. scusa, adeguandomi: RIMBECILLITO; 3) Su Carson chiamato Kit Carson io (IO) non ho scritto niente, ti riferisci genericamente a qualcuno che... chissà dove... perché e per come... Ma citi me. 0/3 al tiro, capitava anche a Larry Bird, che anche in quanto a permalosità era inarrivabile.
  6. Girovagando altrove, vengo sollecitato da una domanda che ripropongo qui e ora, senza ricerche rapide e confronti a bruciapelo: può essere considerato Mondego l'ultimo, vero duellante serio - cronologicamente parlando - affrontato da Tex?
  7. Del colloquio fra Mefisto-Weyland e Ruth ho già scritto: pagina 98 del 739. Se invece il riferimento è a Tiger, ma non credo, perché tu parli di un refuso, quindi di un caso isolato: ad esempio pagina 10 e 64 del 738, 5 del 739 e così via.
  8. Tornando indietro c'è qualcos'altro che mi ha prima sorpreso e poi naturalmente fatto riflettere. Il nuovo incontro con i pards appare del tutto incidentale, preso com'è Mefisto dal suo progetto alla Moriarty (ecco, ci sono arrivato, il paragone con l'altro grande genio del male finalmente l'ho usato) con base San Francisco. Non costituiscono più un progetto primario e della loro presenza nelle vicinanze ha conoscenza solo dopo la "notte istruttiva" successiva al ricovero del banchiere Morrison. Eppure si sta prendendo cura da tempo del figlio, salvo poi rassegnarsi all'impotenza della medicina e della magia nera e dunque avocando a sé il desiderio di vendetta per quella "intera esistenza ossessionata da quelle quattro ombre". Anche in questo Yama torna ad essere subalterno. Resta la curiosità per quello che gli accadrà nei prossimi quattro numeri e la certezza che non avrà un ruolo macchietta o comunque da predestinato ad un nuovo oblio. Da Borden mi aspetto un colpo d'ala e che non sia della portata di quelli di un... Aryman .
  9. «Io non sono cattiva. E' che mi disegnano così». Cit. Jessica Rabbit. Infatti io avevo scritto che la patente di idiota ormai non gliela leva nessuno, ma la battuta più cattiva su di lui l'ho letta altrove. Non corrisponde alla situazione ma rende l'idea della diffusa considerazione residua (poi, aspettiamo comunque i prossimi quattro albi): «Yama è in possesso di una laurea albanese ottenuta per corrispondenza».
  10. Si parla di tale dottore Michaels, che a pagina 98 del secondo albo Ruth a colloquio con Mefisto - anzi: Weyland, perché lei così lo chiama anche se sa bene che non è la sua vera identità - conferma essere "nel reparto furiosi con la sua camicia di forza". Dove di sicuro si fa fatica a credere che il suo stato di salute possa comprendere sempre la lucidità e dove si suppone che subisca anche lui trattamenti ipnotici che inducono a visioni. C'è da essere curiosi anche sulla questione Tiger, visto che ha ripreso l'abitudine di chiamare Tex, Kit e Carson Aquila della Notte, Piccolo Falco e Capelli d'Argento.
  11. E'una storia da metabolizzare per bene, sono d'accordo con Diablero. Su due cose certe non cambierò idea: 1) Ho fatto fatica, in alcuni casi a distinguere al volo i personaggi, vedi Bingo e Mike o altri comprimari - da Devlin a Tony a Duke - sempre con lo stesso tipo di baffetti. Vabbeh, andavano di moda così, la caratterizzazione dei volti non mi è sembrata però impeccabile; 2) Con Yama, basta. Che sia di nuovo regredito, che il residuo amore paterno prevalga ancora anche a dispetto degli spiriti neri, tutto quel che si vuole, ma la patente di inutile idiota ormai non gliela leva nessuno e il fascino che poteva avere nelle prime apparizioni si è trasformato in un ormai fastidiosa presenza scontata. Vedremo se e come verrà riproposto, il mio "Ma anche no, grazie" è convinto. Il colmo è nella seconda e terza vignetta di pagina 54, quando usa il coltello per tagliare la cinghia, visto che non lo fa dalla parte affilata. Potrebbe essere che lo fosse da entrambi i lati, non sono un esperto. Di sicuro c'è che nell'occasione ha una forma completamente diversa, priva di smussatura, da quelli disegnati prima e dopo.
  12. Grazie, aveva già capito - ma non c'erano dubbi - l'identificazione più facile del lettore con il cognome Carson ed esisteva già il precedente significativo con Montales. Come si usa ancora fra molti compagni di scuola, il nome proprio è quasi secondario.
  13. Bonelli Primo o come è più probabile Bonelli Secondo?
  14. Un terzo episodio della prima parte molto discutibile. Attenzione, nell'accezione originale del termine, perché fornisce molti spunti di discussione in una trama articolata ma non frammentata. Uno, in particolare: le situazioni incrociate all'elemento base, che è la sfida fra Tex e Mefisto. Tanti personaggi fluttuanti intorno mi hanno ricordato certi romanzi d'appendice ottocenteschi. Non ho detto "Il conte di Montecristo" di Dumas, ma nemmeno "Francesco Lennois" di Mastriani. Ne riparleremo, annacquato il rischio spoiler.
  15. Chiederemo a Borden di impiegare Narbas in una seduta spiritica con Jack lo Squartatore, più o meno contemporaneo.
  16. London Crabbe viene definito "Lo strangolatore di Frisco", a pagina 97 del primo albo. O sulle rive del Golden Gate ha ucciso una volta sola, a mani nude e in due secondi il bisnonno di Adriano Pappalardo, e dunque per la tempistica dell'impresa si è guadagnato l'appellativo, oppure - se si intendeva serial killer locale - dovremmo forse intendere un'altra Frisco. Ce n'è una nel Texas, ma il nome alla città venne dato solo nel 1904.
  17. Grazie. Chissà, forse ci leggono... Comunque, un altro Civitelli da antologia.
  18. Sul sito della SBE escono anteprima e tavole di "Bedlam!", ma niente ancora sul successivo "Sierra Nevada", come invece tradizione per numero in edicola e "prossimamente". E' una curiosità. Non ipotizzo che temessero di pubblicare preview rivelatrici.
  19. Soprattutto Nick Castle, la cui ordinarietà per me ha sempre confinato con la mediocrità. La Tigre Nera aveva quel tratto esotico e nobile che almeno la distingueva e che comunque non sarebbe stata da riproporre. L'altro uno che si pensava di passaggio e che Tex avrebbe battuto a passeggio, comunque sia destinato ad essere un subordinato. In ogni caso, la proposta di un nuovo arcinemico la giudico doppiamente opportuna: per noi lettori e per il suo creatore. Magari anche come modo di ribattere alle accuse di chi lo vede troppo dispersivo nelle sue storie corali con troppi personaggi. Bene, cavi da cilindro un Mefisto 3.0. Ed è ovvio che non è un'esortazione a Nizzi o Manfredi. Magari Borden ci ha già pensato, sicuramente lo ha fatto qualche forumista già avvezzo a creare storie.
  20. Nella copertina che hai postato tu la posizione del tronco di Tex e la testa piegata verso sinistra sono le stesse di quelle di Sierra Encantada, cover di Galep e titolo di GLB: dunque ispirazione doppia, quindi sospetta
  21. E finalmente arrivò l'anticipazione: il numero 741 si chiamerà "Sierra Nevada". https://www.facebook.com/TexTradingPOST/photos/a.103808174788703/518587176644132
  22. Penso che solo da Jacovitti nessuno attingerà mai. Anche se il primo Montales e Zorry Kid qualcosa in comune avevano.
  23. Io leggo un albo alla volta e il giorno prima dell'uscita del nuovo numero rileggo quello precedente (o più d'uno). Piuttosto, noto (eventuali distrazioni mie a parte) che non è ancora uscita nessuna anticipazione - testo e foto - della terza di copertina del numero 740. B&B (Bonelli e Boselli) devono essere stati particolarmente guardinghi. Troppo spoilerante, forse, sulla conclusione della prima delle due storie. Oppure non volevano che con largo anticipo qualcuno trovasse somiglianze evidenti fra la nuova copertina ed una de "Il giornale di Cino e Franco" del 1938 oppure con il titolo uguale a quella di un albo di "Franco di Portovenere - Il principe corsaro" di Nino Della Vega.
  24. Dopo "Il covo del male", con gli stessi protagonisti lo darei per improbabile. Magari, coinvolgendo per la prima volta assoluta uno sponsor", potrebbe essere "Il trionfo del Maalox" perché il bruciore di stomaco qualcuno ce lo avrà di sicuro...
  25. Lo so benissimo che è tutto ipotetico, compresa la possibilità di un altro ritorno. Fra tanti "se" uno dei più incomprensibili sarebbe il collegamento "Muoia Mefisto con qualche filisteo", a mo' di compensazione o, appunto, pegno. Aspetteremo e vedremo; mesi e non anni, per fortuna. Avevo già fatto un'ipotesi sui titoli di quest'anno, ma la presenza del logo e del nome Mefisto indurrebbero a credere in un'improbabilità dell'uso del nome anche nel titolo. Sarebbe un insolito doppione. E'poi vero che le sorprese sono tali in quanto inattese e dunque anche in questo caso aspettiamo solo pochi mesi. Solo... Si fa per dire.
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