ymalpas

La carta usata da Galep per le strisce del suo Tex era del tipo Schoeller. La nota curiosa viene però dal disegnatore Miguel Angel Repetto, che usa carta patinata lucida!

Il titolo di lavorazione di questa non eccelsa storia di Nizzi e Repetto era... PRIGIONIERI DEL DESERTO

Il titolo di lavorazione di questa storia era... I DISERTORI

Buzzelli terminò i disegni di questa storia addirittura nel 1985. "Tex il grande" rimase per tre anni nel cassetto della scrivania di Sergio Bonelli in attesa di pubblicazione. La prima occasione utile venne con i festeggiamenti del quarantennale. L'editore aveva espressamente chiesto a Buzzelli di adattare il suo tratto a quello dei disegnatori della serie regolare. In un fumo di China datato metà anni ottanta il disegnatore si scusè, dichiarando praticamente impossibile la cosa. Sergio Bonelli, dal canto suo, rifiutò la pubblicazione di quelle tavole, proponendosi di dedicarle appena possibile a uno speciale e attese come ricordato sopra ben tre anni. Nacque così, quasi per una casualità, l'idea del texone, che quest'anno ha festeggiato il ventennale! Quello che è molto interessante in tutto ciò è che la storia di Nizzi dovrebbe essere nata nel 1982 o 1983, dunque una delle sue primissime avventure per Aquila della notte... e non si direbbe!

Della pochezza della storia si era giustificato a suo tempo lo stesso Sergio Bonelli, dicendo che era l'ultima storia paterna.

G. L. Bonelli la pensava allo stesso modo.

El Carnicero, il macellaio, è un uomo che ha lasciato una lunga scia di sangue alle sue spalle. Gli indiani che ha ucciso per vendere gli scalpi al governatore di Chihuahua sono stati un mucchio. E' tanto crudele da non esitare a scalpare anche i poveri peones, la cui capigliatura può passare per quella di un apache. I timori di Tex mi sembrano quindi giustificati, se pensiamo al trattamento speciale a cui l'aguzzino andrebbe indubbiamente incontro una volta caduto nelle mani degli apaches.

Il drago appare per la prima volta nel numero 5 intitolato Satania ( ma forse la storia inizia già nel numero 4 L'eroe del Messico. Non ricordo... )

Doudou puoi evitare tutti questi spoiler è Servono di solito a nascondere solo le parti di messaggio che rivelano fatti importanti dell'intreccio ( personaggi o situazioni ). Usarli per occultare quello che in definitiva è solo un tuo commento personale alla storia non ha molto senso, peggiora solo la leggibilità del thread. Grazie.

Sergio Bonelli ha suggerito al padre l'idea di una storia con Buffalo Bill, oltre a quella forse già ricordata, che sta alla base de "I cavalieri della vendetta".

I nomi sono gli stessi, ma a parte questo non c'è altro in comune.

Scusate, ma imageshack faceva le bizze ( come al solito ), quindi ho postato con inconsueto ritardo i post con gli ultimi nemici. Continuate con le segnalazioni, indicando magari le storie dove i nostri appaiono.

Il generale Velasco (☨) I cospiratori L'uomo con la frusta Andrew Liddel, detto il Maestro La minaccia invisibile Wild West Show Il colonnello Oliveira (☨) L'uomo con la frusta Scorta armata Il governatore Zamora L'uomo con la frusta Scorta armata Pedro "Cobra" Galindez (☨) L'uomo con la frusta Guerriero Apache La Tigre Nera (☨) La Tigre Nera Il ritorno della Tigre Nera L'artiglio della Tigre Diamond Johnny Wild West ShowOmicidio in Bourbon street Jack Thunder (☨)I sette assassiniWinnipeg Kid Rodelo (☨)I sette assassini Giovani assassiniWinnipeg Durango (☨)Tornado!Giovani assassini DallasGiovani assassiniWinnipeg

Yama Il figlio di Mefisto Il ritorno di Yama L'ombra di Mefisto Barbanera San Francisco La congiura Big Cisco L'oro del Colorado Gli eroi di Devil Pass El Carnicero (☨) Guerra sui pascoli il ritorno del Carnicero Cane Giallo (☨) Gli eroi di Devil Pass Oltre il fiume Manuel Pedroza (☨) Il disertore La leggenda della vecchia missione

I nemici che hanno concesso il bis Chi sono ? Quanti sono ? I nemici di Tex sono comunemente destinati a fare una brutta fine. Tra i fortunati, alcuni continuano a vivere anonimamente, lontano dalle pagine degli albi mensili, altri, che possiamo considerare a questo punto dei privilegiati, hanno avuto l'onore di apparire più di una volta in sessant'anni di storia editoriale. Scopriamo quali. Mefisto Fuorilegge La gola della morte Spettri Terrore nella savana Il figlio di Mefisto Il ritorno di Yama L'ombra di Mefisto Mefisto! Lily Dickart Fuorilegge Mefisto! Brennan e Teller (☨) Due contro cento Il giuramento Zhenda Pueblo Bonito Zhenda! Proteus Rio Verde L'uomo dai cento volti L'inafferrabile Proteus La mambo Loa Terrore nella savana Il figlio di Mefisto Il ritorno di Yama Mefisto!

intanto già forse prima di Natale riesco a pubblicare un libro (un p? tecnico, per la verità) che riguarder? Originali, Collezionismo, Interviste, Valutazioni, Cronologie e disegni: nulla di nuovo sotto il sole. Avrà però un chicca: un bel poster 50x70 con tutta la cronologia dal 1948 al 1972. Avrebbe dovuto avere anche un dvd con le immagini di quando andai a casa dei disegnatori per fare 2 chiacchiere sui disegni della serie(soprattutto Galep) ma occorre un grosso lavoro di montaggio, pulizia, musiche ecc.. che non so se riuscir? a fare. Ma, hai ragione, forse manca un libro come quello che suggerisci tu!se dovessi intraprendere questo lavoro spero ci sia gente disposta a collaborare :generaleN:E' musica per le mie orecchie. Spero che tu ci faccia sapere appena possibile qualcosa di più su questa futura pubblicazione. Hai tutto il mio incoraggiamento. L'idea del dvd con le vecchie interviste è appettitosa, immagino il problema maggiore sia il finanziamento. Quanto alla collaborazione, nel mio piccolo, io sarei disponibile, certo dipende tutto da quello che c'è da fare, nel senso che posso difficilmente spostarmi. Ma qui sul forum qualcuno con il giusto entusiasmo lo trovi di sicuro. Se è il caso ne parliamo in privato.

E' una chiave di lettura, può piacere e può essere contestata allo stesso tempo. Non è nemmeno quella che immagino io per i protagonisti della nostra serie mensile preferita, però più di una volta ci ho fatto un pensierino... tutto fila alle volte troppo giusto, sembra quasi impossibile che davanti a tanto spreco di piombo, nessuno dei quattro cada vittima del destino, cioè del tiro incrociato o dell'agguato di turno. In questa storia si dice che la vittima è Kit Willer. E' una vittima di comodo, perchè è il personaggio più debole. Di Tiger non si sentirebbe ( troppo ) la mancanza, di Carson si potrebbe dire il contrario. Ma Tex, davanti alla morte del figlio, non sarebbe più lo stesso. Recchioni in questo vede giusto, la sua interpretazione è credibile, anche se fino ad un certo punto, insomma mi stona il tema dell'abbandono della sua gente. La reazione di sconforto di Tiger e la sua reazione davanti alla richiesta d'aiuto, è da Tiger. Tutto sommato anche il finale ci può stare. E' convincente vedere uomini tutti d'un pezzo clamorosamente invecchiati che commettono errori banali in ragione della loro veneranda età. E' un finale che lascia l'amaro in bocca, ma non poteva essere diversamente. Qui si parla di una fine, e si presenta dunque come l'ultima pagina di un libro, anche a lieto fine. Cioè, ultima. Qualcosa, qualcuno, viene a mancare. Vale la pena ricordare comunque che non è la pagina di un albo della serie mensile, ma di un fuori-serie che solo velatamente fa riferimento ai nostri pards. Una storia tragica che potrebbe essere sconfessata in qualsiasi momento dagli autori. Insomma un macabro divertissement...

Sembra quasi la rilettura de "Gli spietati", però con un finale diverso.

Dovresti pensare alla stesura di un altro libro, Corvo59! magari un bel volumone! Sarebbe sicuramente più interessante di tutte le altre proposte editoriali apparse negli ultimi anni...

La copertina dell'anno... ehm cioè del mese di dicembre, ancora in formato mignon:

<div align="center"> La pistola nella polvere La fine di Tex Willer e dei suoi pards Soggetto e sceneggiatura: Roberto Recchioni Disegni: Francesco Bonanno Pubblicata sul n° 4/2007 di Lanciostory ( Eura Editoriale ) <div align="justify"> Alzi la mano chi, per una volta, non ci ha pensato! Il pistolero non avrebbe permesso che questo accadesse. Il pistolero li avrebbe salvati. Il pistolero avrebbe fermato i malvagi e li avrebbe impallinati per bene. Ma il pistolero se ne è andato da tanti anni... ed è rimasto solo il vecchio. Inutile, solo... e disarmato... Il pistolero della storia di Recchioni e Bonanno è Tex Willer. Un Tex Willer vecchio, proprietario di una fattoria, coltivatore di un campo, che racconta la sua fine. Sono arrivati dal nulla, questa mattina... io ero a lavorare nei campi. Non che la cosa avrebbe fatto una grossa differenza. Guerrilleri, predoni, rifiuti dell'ultima guerra. Mary ( la seconda moglie di Tex ) ha gridato forte il mio nome e io l'ho sentita, neanche questo ha fatto una grossa differenza... La fattoria bruciata, la moglie Mary morta, Tex decide di vendicarsi. In una vecchia cantina messicana, un vecchio con dei lunghi baffi, ridotto alquanto male, annega i dispiaceri nell'ultimo bicchiere di whisky. E? Kit Carson. O meglio, era. ?Mary è morta, l'hanno ammazzata!?. E il vecchio cammello risponde: ?E tu... tu pensi di vendicarti vero è Finirai solo per farti ammazzare... Una volta eri imbattibile, ora sei solo un vecchio...?. Anche Tiger Jack sente il peso della vecchiaia, e quello dell'abbandono! ?? tornato e ha bisogno di noi?. è Carson che gli parla. ?No, ha solo bisogno delle nostre pistole e dei nostri fucili?. ?Sei ancora arrabbiato con lui è ? ?Aveva detto che avrebbe protetto la nostra gente, ma se n°? andato...? ?Aveva le sue buone ragioni... la morte del ragazzo è stata un duro colpo per tutti. Ma adesso è tornato!? ?Solo per la sua nuova vendetta? Un fumetto western ( in due parti ), dove non vengono mai citati i nomi dei personaggi, ma che procede lungo le ventisei pagine con quelle velate allusioni, che possiamo cogliere anche nei dialoghi sopra, che non lasciano molti dubbi. Il pistolero che in passato è stato il migliore, un figlio morto che faceva parte del gruppo, il vecchio amico con dei lunghi baffi, l'indiano che ricorda l'uomo... ormai senza passato! Certo, si potrebbe obiettare, i personaggi somigliano poco ai quattro pards, anche se dobbiamo immaginarli assai invecchiati. D'altronde uno degli autori, Francesco Bonanno su comicus. forumfree. org riconosce comunque implicitamente il riferimento al più popolare western italiano, e spiega le ragioni di questa scelta ( obbligata ): Effettivamente gira questa voce e posso dirti che per le intenzioni di RRobe era una cosa abbastanza voluta... io non ho voluto forzare la somiglianza dei personaggi... sarebbe stato troppo evidente. Comunque nulla di irriverente nei confronti del mitico Tex, ci mancherebbe! <div align="center"> <div align="left"> Se qualcuno di voi ha letto questa storia, se ne può parlare qui!

Da quel che ricordo, due volte.

Ricordiamo anche il vecchio ( ma non troppo ) film "Mississipi Burning" con Gene Hackmann.

In questa storia brilla la bellissima Lupe Velasco. Leggevo nel sito di Corvo59 ( www.baciespari. it ) la presumibile paternità di Mario Uggeri su questo storico e indimenticabile personaggio. L'artista era specialista nel realizzare personaggi femminili con la tipica frangetta. Se la notizia è confermata... ma no, mi cade un mito!

Non so quanto sia off topic ma lo posto lo stesso. Oggi sul satellite, su un canale francese, anzi francofono, parlavano di New Orleans e delle elezioni presidenziali, e facevano notare come il colore della pelle possa ancora influenzare il voto della gente... in una città dove esistono ancora oggi dei locali con cartelli dove è indicato se i negri ( o afroamericani che dir si voglia ) sono ammessi o no... Sono rimasto allibito dalle immagini che vedevo e che mi riportano con la mente al Sud Africa di qualche anno fa, dove presumo questa realtà, oltremodo sgradevole, sia ormai da considerarsi superata. E' chiaro che la New Orleans degli autori bonelliani, e in particolare quella dell'ultimo Boselli, rappresenti una visione edulcorata, anzi diciamo tout court letteraria, dove i "negri" hanno addirittura la libertà di costituire sette che assomigliano tanto a comunit? di stampo mafioso, capaci di rivaleggiare con la malavita locale come solo nella fiction, forse, è possibile.