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Barbanera

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Messaggi pubblicato da Barbanera

  1. <span style="color:red">16 ore fa</span>, borden dice:

    Sul paragone tra il comportamento di Nizzi e quello degli altri autori hanno ragione Diablero e Monni.

    il comportamento è una cosa, le motivazioni sono un'altra cosa ancora...io quello semplicemente dicevo. Diablero non ha ragione, per il semplice fatto che l'odio che ha per l'autore in questione offusca del tutto la sua capacità di giudizio.

  2. 23 minuti fa, Carlo Monni dice:

    Siam

     

    ti rispondo in modo più pacato di Diablero,(cosa peraltro facilissima :lol:): no, non sono la stessa cosa. Il comportamento di Nizzi è semplicemente inaccettabile. Ha espresso critiche pubbliche e che siano anche pesanti ed immotivate  è solo la ciliegina sulla torta. Conosco Nizzi personalmente e mi sta pure simpatico, ma ciò non toglie che spesso nelle sue dichiarazioni dica cose sbagliate  ed altrettanto spesso giustifica i propri errori scaricandoli su altri, tipo i disegnatori.

    Al contrario, non troverai una sola riga in cui GLB parla male dei suoi colleghi o dei disegnatori che lavoravano cin lui, semmai il contrario. Il suo giudizio su Nizzi è stato espresso provatamente e ci viene riferito oltre trent'anni dopo.

    Se fosse qui un certo fan di Nizzi probabilmente sarebbe capace di dare del bugiardo a Boselli perché è impossibile che GLB possa aver espresso quelle opinioni sul "più grande di tutti". 

    Tu, fortunatamente, sei molto ma molto lontano da quel livello, tuttavia in questo caso hai torto lo stesso,

    la mia era semplicemente una constatazione, Carlo. Io non faccio l'avvocato difensore di NESSUNO, meno che mai di un signore di 85 anni che ha già un avvocato di ufficio ;). Posso darti ragione solo sul fatto che Nizzi non avrebbe dovuto dire tali cose davanti ad un pubblico di appassionati, non è stato elegante e corretto. Sul resto rimango della mia idea. ho espresso un parere, approfittando di quello che ha riportato Mauro in un post precedente, facendo una mia analisi. Stop. Sul fatto del Nizziano, no grazie...al massimo Ingraiano o Amendoliano...sono altre le persone cui ho la presunzione di ispirarmi, e Nizzi non è tra questi. io non offendo nessuno, a differenza di altri utenti. e non parteggio per nessuno in particolare. solo per Tex.

  3. 18 minuti fa, Diablero dice:

     

    Per vedere la stessa dinamica, scusa, ma bisogna DAVVERO essere disposti a "stiracchiare" la logica e la realtà pur di stare dalla parte di Nizzi, a oltranza...

     

    1) Ti risulta che GL Bonelli abbia MAI attaccato in un intervista un altro autore? Non solo "di Tex", ma CHIUNQUE?

     

    Tutti, mentre chiacchieriamo fra amici, possiamo dire quello che ci pare. Sono le prese di posizione PUBBLICHE che contano.

     

    Hai da una parte un autore che NON HA MAI ATTACCATO NESSUNO, dall'altra UN AUTORE CHE HA SEMPRE ATTACCATO TUTTI (ha attaccato GL Bonelli dandogli praticamente dell'incapace e dicendo che lui aveva "migliorato" le sceneggiature di Tex, come aveva attaccato Sergio Bonelli e come poi ha attaccato Boselli e Ruju), ma per te "è uguale"...

     

    2) Ti risulta che nelle cose che diceva pubblicamente Nizzi di GL Bonelli CI FOSSE QUALCOSA DI VERO? Quando diceva che "erano storie tutte uguali", in cui Tex "picchiava senza provocazione, anche chi semplicemente lo guardava male", che "iniziavano SEMPRE con Tex e Carson che ricevevano un incarico da un superiore o da un ufficiale dell'esercito", e che consistevano soprattutto in "Tex e Carson che mangiano bistecche e patatine"?

     

    Solo un Nizziano sfegatato all'ultimo stadio potrebbe mai dire che anche solo una di queste cose è vera.

     

    Le critiche che GL Bonelli faceva IN PRIVATO ad un suo amico, per me sono precise al 100%, per Borden all'epoca idem, ma anche se non le condividi, sono comunque critiche "estetiche", nonsi metteva a raccontare balle tipo quelle di Nizzi (se GL Bonelli avesse fatto come Nizzi, avrebbe detto che nelle storie di Nizzi Tex non mangiava mai bistecche e patatine e c'era troppa magia...)

     

    3) Chi era che HA CREATO TEX? Chi avrebbe avuto titolo per risentirsi del fatto che arrivava qualcun altro a stravolgere il suo personaggio E NON HA DETTO NULLA, e chi invece NON AVEVA NESSUN TITOLO PERCHÉ IL PERSONAGGIO L'AVEVA PRESO e passava il suo tempo ad attaccare e criticare chi il personaggio l'aveva creato?

     

    Davvero, poi vi meravigliate che sbrocco e mi incavolo, ma come si fa a sentire certe cose????

     

    P.S.: a parte la terza, i primi due punti si applicano anche a Boselli: ti pare che GL Bonelli si sia comportato con Nizzi come ha fatto Nizzi con Boselli?

    un valium, te lo consiglio davvero. Datti una calmata, io non ho attaccato nessuno. ho fatto solo delle considerazioni .Sei tu che scleri non appena si nomina Nizzi, il problema è solo tuo. Ha ragione Valerio, su Nizzi non sei credibile. 

  4. Il 29/4/2023 at 16:48, borden dice:

    Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

     

    Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

    L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

    a vedere bene, non sono le stesse dinamiche di Nizzi?io vedo uguale identica la situazione tra Glb e Nizzi, al netto di tutte le idee diverse emerse fino ad ora. le critiche di Glb a Nizzi sono le stesse che Nizzi fa a te. e l'irritazione pure è per la medesima ragione...;)

     

     

     

  5. <span style="color:red">15 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Altra idea tua. Nizzi torna in campo nel settembre 1992 dopo il periodo di crisi, chiede a Sergio di non essere più lasciato solo. Degli autori che in quel periodo hanno scritto delle storie per i disegnatori che erano rimasti in attesa, solo Boselli è arruolato. Ma Boselli è chiamato a tappare i buchi. Cioè a scrivere le storie per il nuovo speciale (l'almanacco del west 1997, 1998, 2000) mentre il Texone, prestigioso, resta a Nizzi ( unico caso, quello di Font con cui lui si rifiuta di collaborare). È pur vero che Boselli continua a scrivere per la serie regolare ma solo per i disegnatori con cui Nizzi non vuole più collaborare (oltre a Font, Marcello, Letteri, inizialmente anche Ortiz, per il quale Nizzi poi si ricrede e se lo riprende). Altro che talentuoso autore riconosciuto! 

    Ovvio che è chiamato, come dici tu "a tappare i buchi". Affianca inizialmente un autore più anziano, di provata esperienza, che si ritiene a torto o ragione non sta nè a me nè a te a dirlo, la Prima Donna in Bonelli. Se Boselli continua a scrivere Tex, non è certo per merito o demerito di Nizzi ma perchè alla casa editrice piacciono le sue storie. e qui viene il punto: Nizzi usato sicuro, Boselli innovazione.

     

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, ymalpas dice:

    A sentire Nizzi che rimprovera ai due la clamorosa figuraccia del numero 450 dobbiamo dedurne che, se non sprovveduti, fossero almeno distratti. Sappiamo in realtà come l'errore, anche quello più marchiano, possa sfuggire agli occhi più attenti. La verità, temo, stia nel mezzo, come sempre avviene. Il controllo sulle sceneggiature di Nizzi che nei primi anni era stato attento, per stessa ammissione dello sceneggiatore, col tempo si sgretola. Negli anni novanta, il controllo è di sola routine. E quando ci si mettono è che che bisogna dare delle risposte al Codacons, cioè censurare il 458, il 476, la copertina del Texone di Milazzo ecc, stare attenti a che Tex non fumi troppo, ma non che si cali le braghe.

    (c'è un intervista ad Ubc a Boselli (http://www.ubcfumetti.com/interview/9803.htm) in cui Boselli afferma

     

    "

    Di quanta libertà lei gode nella stesura dei soggetti e delle sceneggiature di Tex? Esiste, nella figura di Canzio o di qualche altro "bonelliano", una qualche forma di attento controllo o di revisione del suo lavoro, prima del passaggio alla realizzazione grafica ? Se si`, può citare qualche esempio significativo sui lavori gia` editati ?

    Per quanto mi riguarda, io racconto a Canzio e a Bonelli un mini soggetto a voce, poi mi metto al lavoro. L'albo arriva sul loro tavolo gia' disegnato e letterato. Le mie storie sono uscite finora (per qualsiasi serie), hanno avuto correzioni davvero minime e mai nessuna scena e' stata rifatta. Si e' discusso per la sfida tra irlandesi e italiani dell'albo "Gli Invincibili", ma alla fine il mio punto di vista e' stato accettato (con riserva) e la scena non e' stata toccata

     

    Che vuole dire questo? che anche Boselli presenta un soggetto a voce che, se viene approvato,  poi passa subito alla realizzazione della storia...non è lo stesso metro di controllo utilizzato anche nei confronti di Nizzi dalla Casa Editrice negli anni 90? Nizzi non ha avuto da questo punto di vista un trattamento di favore, ma si è seguita la prassi...o no? D'altra parte, come è giusto che sia, un curatore lascia ampia autonomia realizzativa ad un collaboratore...eventualmente, si correggono con la storia GIà realizzata alcune scene o dialoghi, ma non si può STRAVOLGERE LA TRAMA che si è già accettata in fase di minisoggetto a voce.

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Altra tua fantasticheria. Il fatto è che negli anni novanta Boselli inanella una serie di capolavori, che godono del plauso popolare e della critica, mentre Nizzi fa sbadigliare. Ma lui non si mette mai in discussione, ne allora lo mette in discussione la casa editrice. C'è solo gelosia. Umana gelosia

    Ah certo, Nizzi si "doveva mettere in discussione" da solo :lol:...

    Sul fatto della gelosia umana, potrebbe anche essere come dici tu. ma secondo me non c'è gelosia sul fatto di ritenere Boselli "migliore di lui", ma solo che ritiene Boselli col  tempo un competitor pericoloso che scrive un Tex diverso dal suo. La cosa ovviamente non gli fa piacere, e lo porta a sclerotizzarsi sulla sua visione di Tex.

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, ymalpas dice:

    Io non sono un antinizziano. Dell'ultimo Maxi ho detto anche era una lettura godibile. Anche perché negli ultimi vent'anni alle rigorose sceneggiature boselliane  sono succedute storie di Faraci, talvolta Ruju, Manfredi che impeccabili non erano. L'asticella si è abbassata di molto. Ma devo confessarti che se io mi fossi trovato al posto dell'Editore storie come questo Maxi, per la loro faciloneria, le avrei rispedite al mittente senza se e senza ma. Difatti ho scritto che non meritava in alcun modo la serie regolare. Io sono cresciuto con il Tex di GLB, di Nolitta e del primo Nizzi, a cavallo degli anni settanta e ottanta, cioè quando andavano in edicola storie per le quali non occorreva ''spegnere il cervello''. Poche storie su questo.

    Questo è ancora un tuo punto di vista. Ai lettori le storie di Nizzi stanno piacendo, ed è un bene sia per la Casa Editrice sia per Tex...

    "spegnere il cervello" significa dal mio punto di vista rilassare il cervello. Personalmente, passo già una vita infremale fitta di impegni e letture molto complesse (ultima lettura svolta, tutta l'opera de i "Quaderni dal carcere" di Gramsci, tuo conterraneo, e tanti libri sul Movimento Operaio). Anzi, mi sovviene un motto gramsciano che ho sempre ritenuto attuale. L'intellettuale deve saper parlare alla massa della gente, e rendere le cose semplici (non semplicistiche), Il che vuol dire, con le dovute differenze ovviamente, che Tex deve essere fruibile dalla massa dei lettori , per evitare di diventare un fenomeno di nicchia. Storie che tu definisci "facilone" possono piacre meno a te, ma piacere di più a tanti lettori odierni. 

     

     

     

     

     

    <span style="color:red">9 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Ripeto, non è certo una storia indimenticabile (scorciatoie e sbavature ce ne sono eccome) ma scorrevole e piacevole sì, e se son finite nella programmazione episodi sciapi (se non irritanti) come il Monaco Guerriero, il Pistolero vudù, Il breve riempitivo di Ruju dei gemelli e tante storie senza mordente di Faraci, non vedo perchè si dovesse gridare allo scandalo se ci finiva pure questa.

    appunto...e qui di nuovo torniamo al punto: perchè è di Nizzi

    • +1 1
  6. Il 16/4/2023 at 18:34, ymalpas dice:

     

    Se leggi le interviste dal 2017, spesso parla di questo aspetto: secondo lui scrive il Tex che il lettore medio si aspetta, cioè un tipo di storia secondo lui ''classica'' che ovviamente è l'opposto di quello che è una storia originale. Nel 1982 quando scrive Tex per la prima volta l'editore gli chiede una copia del Tex bonelliano. All'inizio qualche barlume di originalità si manifesta quando scrive per Ticci e Letteri dei gialli, Sergio Bonelli gli mette subito lo stop. Nizzi gli dice che sente più suo il Tex nolittiano, vorrebbe scrivere il Tex alla Nolitta che allora andava ogni mese in edicola, Sergio Bonelli gli intima di seguire la traccia del Bonelli paterno. Che abbia letto tutti i duecentocinquanta numeri della serie può anche essere vero (anche se materialmente in quel lasso di tempo è impossibile che l'abbia fatto), per me si è letto bene  i numeri dal 100 in su, le storie del Carnicero, Tucson, quelle di Fusco, San Francisco, Il laccio nero. Non inventa nulla, ricalca con brio. E si incazza pure. A un certo punto vede Sergio avallare le storie di Boselli, ne riconosce l'originalità, se la prende, ma come? A lui gliele lasci scrivere e a me hai imposto dei modelli ''classici'' ( lo metto tra virgolette). Ed ecco che ti scrive il Texone dei Parlov, dove lascia parlare i sentimenti, anche se come originalità c'è l'impronta prattiana, giustificata in parte proprio dalla presenza del Croato. Da quel momento Nizzi si lascia andare, è meno rigoroso, smette di guardare del tutto al tex glbonelliano e lo fa come vorrebbe lui, nolittiano, solo che è in vistosa fase calante, quando va bene lo sorregge il mestiere, quando va male scrive storie poco ispirare o insulse. Dopo il 5O0 non si mette freni, scrive svogliatamente il Tex che ha in testa (che ha poco di Bonelliano o nolittiano, è solo un povero sfigato che ne combina una dopo l'altra), gli fa fare figuracce, svarioni, MA gli hanno messo in testa che ha salvato Tex e lui non si mette mai in discussione nelle sue scelte, anche quando gli fanno capire che sbaglia è convinto di scrivere il Tex come va scritto. Nel 2008  lascia, legge di tanto in tanto i Tex di Faraci e Ruju, diversi dal suo Tex, e quelli di Boselli che non riconosce come storie texiane. Ma si morde le mani perché sono belle storie, da qui il suo astio. Nell'autunno 2016 Boselli, che è un signore, da un lato ha bisogno di autori che scrivano Tex in modo accettabile, tanto c'è lui che supervisiona sulle magagne, cosa che Decio e Sergio non facevano più da tempo, dall'altro Boselli ha la scusa di voler scrivere il ritorno della Tigre. Nizzi si lascia tentare, non ci sono più Canzio e Sergio i cui tempi rimpiange (nelle interviste) dimenticando di dire che ormai gli bocciavano tutte le storie (perché facevano schifo), mentre ora con Boselli curatore chissà... In ogni caso torno, incasso un po'di euro, faccio felici i lettori che da dieci anni non leggono più una storia decente di Tex, con me ritorna il Tex dei battibecchi con Carson, le patatine e le bistecche, le storie come questo Maxi che non hanno un bricciolo di originalità ne pretendono di averla, tutto il contrario, e peggio per chi il polpettone non lo digerirà, Boselli lo sopporta anche, perché  lui, cioè nella testa di Nizzi, lui è la primadonna, insomma l'unico in Italia ancora capace di sapere scrivere Tex come va scritto. Solo che in redazione ti correggono alcune cose, poche a sentire Boselli, e non ti danno il disegnatore che vuoi, Biglia, che sta per disegnare il Texone, Guarino che gli sussurra all'orecchio: ma il texone dovresti scriverlo tu per lui, chi meglio di te? E volano gli stracci. Perché in via Buonarroti non manca la pazienza ma nessuno, proprio nessuno ha voglia di passare per il coglione della situazione. E vorrei vedere anche. Questa è la mia chiave di lettura, penso non troppo lontana dalla verità.

     

     

    Questo è quello che Nizzi ha sempre ammesso: le storie bonelliane possono essere ridotte a schemi.

     

    Dice di aver letto le storie ed essersi ricavato così questi schemi.

     

    Ma non dimentichiamo che del 1979 era il libro di due giovani universitari seguaci della scuola russa, di Propp,  quello della ''fiaba'' e dei suoi modelli, tutta la letteratura che può essere ridotta a questi schemi attanziali.

     

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    Questo libro, quando tre anni dopo inizia a scrivere Tex, Nizzi lo conosce. Impossibile che non l'abbia letto. Se l'è bevuto, per me. Che dica balle, ormai lo sappiamo. Da qui per me il Tex manierista, per usare un termine che mi è sempre piaciuto poco, perché comunque riduttivo.

     

     

    la prima parte del tuo discorso è da incorniciare, Puro Vangelo. la seconda parte è invece più discutibile, dal mio punto di vista.

    Sergio e Canzio, tutt'altro che due sprovveduti, dopo il Bornout di Nizzi di inizio anni 90 gli affiancano altri autori. all'inizio, secondo me, solo perchè COSTRETTI DALLA CONTINGENZA (Nizzi ha salvato Tex negli anni 80, qui al solito si dimentica sto PICCOLO E InSIGNIFICANTE PARTICOLARE :lol:..Sergio NON VUOLE rinunciare a un Nizzi rodato, di mestiere: ci sarà stata magari anche una dose di riconosecnza da parte di Sergio, nella volontà FERREA di costringere Nizzi a rimanere su Tex, oppure come qualcuno dice, Sergio non ne voleva sapere di tornare a scrivere Tex come anni prima.) Detto ciò, si riparte con Nizzi che si riprende abbastanza bene, anche se non riesce più a ripetere i fasti degli anni 80 (centinaio capolavoro, checchè se ne dica). Nel frattempo un certo Boselli scrive una bellissima storia, il passato di Carson, che Nizzi ha SEMPRE ELOGIATO (magari ai tempi è stato invidioso, non lo sappiamo). Successivamente, la Casa Editrice capisce che a un Nizzi "classicista e lineare" va affiancato un talentuoso quarantenne, che scrive un Tex decisamente diverso sia da quello di Nizzi ma anche da quello di Glb. Un "rinnovamento nella continuità" di Tex negli anni 90 ci lascia un decennio di storie belle, in cui Boselli innova il personaggio e Nizzi continua a scrivere storie normali, ma a volte ancora belle. L'innesto di Boselli a Nizzi dà col tempo sui nervi, umanamente lo si può capire. A nessuno che si considera prima donna fa piacere essere accostato ad uno più giovane o, peggio ancora, essere messo in discussione. da lì secondo me nasce un'antipatia lavorativa (come accade ovunque, per altro, mica solo alla Bonelli). Ad ogni modo Nizzi lascia Tex. Viene richiamato perchè comunque è un buon conoscitore del personaggio, è un ruscone, è un professionista e anche perchè tanti lettori lo rivogliono su Tex. NIZZI è UNA RISORSA PER TEX (non l'ho scritto io, è un fatto). Si rimette a scrivere piuttosto bene, le sue storie ultime non dispiacciono ai lettori.Ha un curatore cui rendere conto, però...a lungo andare, la cosa a Nizzi non va giù, il "Vecio" ha carattere e non le manda a dire...sbrocca, e se ne va sbattendo la porta. Io non giudico ovviamente fatti che non conosco di persona, e non metto becco sulle motivazioni di una e dell'altra parte. Dico solo che le ultime storie di Nizzi erano buone, e che sono piaciute a molti lettori. me compreso. Per cui, sinceramente, mi spiace che non leggerò più storie di Nizzi su Tex. 

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  7. <span style="color:red">9 minuti fa</span>, Angelo1961 dice:

    Se uno spegne il cervello è perchè ce l'ha e solitamente lo ha acceso.

    Da "idioti" è avere un'automobile, usarla, ma, quando la metti in garage, tieni acceso il motore.  :D

     

    Io leggo i fumetti spegnendo il cervello, per rilassarmi senza stare a pensare "oddio questo particolare non mi torna, questo disegno ha uno sfondo poco probabile". Magari sono considerazioni che vengono alla superficie dopo, ma in maniera automatica, naturale, senza sforzare il cervello per rifletterci mentre leggo.  

    sei solo un lettore superficiale, evidentemente? :D...come il 95% dei lettori di Tex...ah no, magari sono solo il 90% :lol:

    <span style="color:red">10 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Per ritornare in topic, una delle "forzature" narrative che trovo nella storia (e non è la prima volta nè per Nizzi che per altri autori) quella del presunto memoriale che ricatta il villain di turno.

    Caro Condor, amigo...è la stessa "scorciatoia narrativa" che Glb tira furi dal cappello nella migliore sua storia (a mio modesto parere) "la cella della morte".;)

    <span style="color:red">13 ore fa</span>, valerio dice:

    Non credo, non credo, oltre il fiume può darsi benissimo non piaccia quasi a nessuno, perchè è proprio brutta, con trovate degne di Topolino, ma li la bruttezza è proprio manifesta. Non serve un critico di fumetti o un lettore cagacazzi. Però ci sono opere che possono piacere a quasi tutti, pur essendo molto criticabili da parte nostra.

     

    è una storia di Tex penosa. purtroppo non l'unica di Nizzi. ma ce ne sono anche altre di altri autori.

    <span style="color:red">16 ore fa</span>, Exit dice:

    Dire ad una persona che "spegne il cervello" dovrebbe equivalere a dire che è un idiota e non il contrario.

    Leggere un fumetto e pretendere che sia scritto bene non è una definizione chr ti qualifica come intellettuale, ma persona di intelligenza media.

    no. "spegnere il cervello" significa semplicemente rillassare il cervello. io Quando guardo un film o leggo un fumetto, mi rilasso in primis. il che non significa accettare schifezze o non dare un giudizio acritico su una storia. Significa semplicemente cercare relax o conforto. Tex era il fumetto più letto dai barbieri, ed un complimento ovviamente per Tex. Significa che era letto da gente comune che aspettava il proprio turno e si "passava il tempo". Mia moglie fa il medico, in sala di attesa ha dei Tex che le ho dato io (quasi tutti sono di Nizzi, o di Glb)...non scherzo, ma la gente li legge con gusto, e si rilassa prima della visita, non pensando al tempo che "perde" nell'attesa. la funzione del fumetto dovrebbe essere anche questa. sono da condannare le persone che cercano questo in un fumetto?

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  8. 41 minuti fa, valerio dice:

    ma magari contro certi critici a cui non ha voluto dare la soddisfazione di scrivere come vogliono loro, ipotesi che col suo carattere mi parrebbe anche non del tutto campata in aria...

    non alimento flame, anzi dopo questo commento mi taccio per davvero. Nizzi è un professionista, non un tifoso o un dilettante allo sbaraglio. Lui scriveva come intendeva LUI TEX ma nache seguendo le direttive della casa Editrice (ci sta, mica era sua la "ditta").Spesso litigava nell'ultimo periodo con Sergio, vedendosi magari bocciati tanti soggetti più innovativi o meno ripetitivi (posso garantire che la cosa non fa MAI piacere, soprattutto ad un autore di tanta esperienza: ti girano le balle, eccome...poi passa ;)). Successivamente, ha accettato di riscrivere Tex. ma chi lo ha chiesto a Nizzi? a quanto diceva lui stesso, tesi che ha confermato anche Boselli tempo fa, SU PRECISA RICHIESTA DEL NEOCURATORE DELLA TESTATA, che è anche autore principale da anni. Riprendere Nizzi è stato una scelta azzeccata, direi. sui social i commenti sono per lo più positivi, e non sono commenti di baluba o imbeccili, ma di lettori che comprano Tex da decenni o comunque lo conoscono

    sul modo in cui Nizzi è uscito di scena...beh, ormai è successo. ed è un peccato. per Nizzi, certo, ma anche per Tex...

     

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  9. un detto Cinese dice

    "Quando bevi l'acqua da un pozzo, non dimenticare mai chi ha scavato quel pozzo"

    motto applicabile anche a Tex. Quando leggi Tex, non dimenticare mai chi ha creato Tex (Glb) ma anche chi ha sopportato il peso di Tex per tanti anni, prendendosi pure un esaurimento (Nizzi). Nizzi è stato strapagato dalla Bonelli, non meritandosi il suo cachet? Se anche fosse, chissenefrega, in fondo...sulla tv pubblica e generalista hanno strapagato (e continuano) a strapagare,con i nostri soldi per giunta, incapaci. la  Cosa pubblica è amministrata (spesso) da incapaci. Nel caso di Nizzi il problema è molto diverso: si odia e si ama col paraocchi, a prescindere...la critica legittima, che va applicata (o andrebbe applicata) a tutti gli autori (che devono essere criticati in modo costruttivo, non distruttivo, come invece avviene in modo scientifico e puntuale per Nizzi). Questo è uno dei motivi per cui mi sono stufato di scrivere e prendere parte alle discussioni su questo forum. Premessa doverosa: io a Nizzi non devo assolutamente nulla, non sono suo amico, non l'ho mai frequentato nè tantomeno sono un suo scherano col paraocchi: ma francamente mi dà molto fastidio vederlo sempre additato come un vecchio S.....o che da venti anni sputa nel piatto dove mangia. Si arriva addirittura a insinuare che non siA mai stato capace di scrivere Tex (CRITICA LEGITTIMA MA INSENSATA).Anzi, addirittura qualcuno dice che ad un certo punto abbia fatto apposta  ad affossare Tex per divertimento e gaudio e/o per rabbia nei confronti della Casa Editrice...la cosa si commenta da sola

     

    dopo la solita premessa, analizziamo la trama

    Spoiler

    274 pagine di sceneggiatura fitta, con una trama non certamente inedita ma che mostra come in questo genere di storie Nizzi metta più impegno del solito. tante sottotrame, tanti personaggi "di passaggio" o di "contorno" utili alla prosecuzione della storia, che si dipana e si delinea pagina dopo pagina: l'azione è continua, i passaggi tra una scena e l'altra sono veloci ma ben delineati, non vi è un eccesso di spiegazionismo, anzi, la trama è molto glbonelliana: pochi fronzoli molta azione e Tex granitico sole, cui però Nizzi con maestria affianca i pard, dando ad ognuno compiti ben precisi. l'innesto di Mac Parland e di Pinkerton sono azzecati.

    la trama scorre via placida e in modo soddisfacente, a tratti brillante, dopo una lettura di un paio d'ore...un finale interessante, in cui Nizzi esprime il suo odio o quantomeno avversione nei confronti dei politicanti (mi è molto piaciuto).

    per concludere, la trama è da 8-, i disegni da 5/6 (in alcune vignette i personaggi paiono pupazzi imbalsamati).

    Ennesima buona prova di Nizzi, dopo il suo secondo ritorno texiano...mi sono divertito, e non ho troppo maledetto i dieci euro spesi per acquistare il maxi :lol:. e, per l'ennesima volta, mi dispiace davvero il modo in cui Nizzi ha preso commiato da Tex...84 anni suonati e non sentirli, per Diana.

    <span style="color:red">9 ore fa</span>, Poe dice:

    Tex che gli risponde no, non l'ho ricevuto, ma non importa, se l'avete liberato allora il colonnello Grossman deve interrompere la guerra ai Navajo. Ma il colonnello rifiuta seccamente, vuole vedere Ely Parker in carne e ossa e Tex allora si arrende: "Quel pomposo tacchino ci ha messo con le spalle al muro". E il colonnello pensa tra sé: "Bene, l'ho spuntata alla fine!" Poi però all'improvviso, dal nulla, salta fuori un certo generale Braystone (una specie di sostituto del generale Davis, il deus ex-machina per eccellenza di Nizzi) che ferma tutto e salva la situazione impedendo la guerra. I Nostri eroi tirano un sospiro di sollievo...

    Se non è una scena comica questa!

    il colonnello si era beccato già una bella battuta da Tex nelle pagine precedenti (scena comica?no texiana)...era  verde dalla rabbia, cercava ovviamente il pretesto per "fregare" Tex, che in questo caso avrebbe mancato alla sua promessa e non poteva certo nuovamente "riempire" di botte il tacchino gallonato, senza il rischio di farsi fucilare dai soldati. Il generale che "toglie la castagne dal fuoco" a Tex io l'ho semplicemente inteso come la punizione gerarchica e l'umiliazione di un militare inetto che non solo è stato già ridicolizzato da Tex in precedenza (aveva senso ripetere una nuova battuta a pugni??io credo di no) ma che perde le sue spalline e il rispetto definitivo dei suoi sottoposti, cosa che per un militare di carriera è peggio di uno battuta a pugni...per me è stato perfettamente riuscita la scena, anzi, mi ha profondamente divertito.

     

     

    prossimo mese darò una mia valutazione sulla storia di Pasquale con soggetto a  mio nome. grazie  a tutti.

    • +1 2
  10. Il 13/10/2022 at 18:44, virgin dice:

    "Missouri" soffre anche di un Boselli non al suo meglio,

    de gustibus...personalmente la preferisco a Luna Insanguinata...sarà che h acome tema la Guerra Civile. Ricordo che la compra a Malpensa prima di imbarcarmi, la lessi in albergo ogni sera fino a consumare le pagine quando ero a San Pietroburgo per studio...D'altra parte, o leggevo quello in italiano, o mi rimanevano da leggere solo giornali neostalinisti o di propaganda in cirillico :D:lol:...le espressioni dei personaggi sono a parer mio definite molto bene, soprattutto la varietà di uniformi e abiti civili che indossano i Jayhawkers...e quando i jayhawkers suonano alla chitarra "Glory Alleluja", beh...confesso di essermi emozionato :)...storia che avrebbe meriatto un albo in più per essere in capolavoro

    Il 13/10/2022 at 18:44, virgin dice:

    Ecco un'osservazione veramente fine, circostanziata e ben argomentata: "Letteri non ha un tratto western"

    beh mi sembra vera come osservazione...senza togliere nulla al grande Letteri e alle sue meravigliose prove grafiche

    Il 13/10/2022 at 18:44, virgin dice:

    I giustizieri di Vegas" invece mi piacque; ma non posso fare a meno di pensare che disegnata da un altro disegnatore

    ha reso espressioni diversissime in questa storia...caspita, la Dodge City gang è qualcosa di adrenalinico e patibolare, con ghigni diversi e fisionomie anche opposte

    Il 13/10/2022 at 18:44, virgin dice:

    Scarsoni come Galep, Letteri, Ticci, Nicolò, Fusco e Civitelli erano/sono più versatili come ventaglio di storie in cui rendevano bene.

    amorevole battuta...resta il fatto che Letteri ha sempre reso meglio in trame cittadine o "misteriose" che in trame puramente western...per dire, i suoi Indiani erano quasi tutti uguali graficamente.

  11. 42 minuti fa, Ronin dice:

    Sono il primo a dire che la storia non è riuscitissima ma da qui a definirla una "Mefistronzata" ce ne passa. Un pò di sana educazione, suvvia!

    mi sembra di ricordare che sono state scritti giudizi ben peggiori e offensivi su un altro autore mesi fa....io penso che l'idea di mettere una "toppa" alla storia di Nizzi precedente (che non era certo peggiore dell'ultima storia con Yama di Glb, anzi) sia stato già un vulnus iniziale...e abbia inficiato la prova di Borden, che ha dovuto "appesantire" la trama con citazioni spiegazionismo etc... rendendola francamente bell'ultima parte soporifera...

    Morisco è tornato come ha notato Poe con una motivazione valida (d'altra parte, il Brujo di Pilares non è un personaggio facilmente riproponibile).

    1 ora fa, pino1980 dice:

    "magagne ereditate da altri"

    Nizzi ha dato un suo sviluppo ad una storia che ho letto una sola volta, a differenza di molte sue altre...e che non mi è piaciuta, non solo perchè c era Mefisto. Però "correggere" ciò che ha scritto un altro sceneggiatore mi sembra una cosa poco elegante...piuttosto diciamo che Con Mefisto ritornato vivo, bisognava capire come farlo ritornare nei Sette Infrerni, e Boselli ha colto l'opportunità di farlo (ma chi glielo ha fatto fare, in fondo? :lol:...aggiungo io). 

    7 minuti fa, ymalpas dice:

    Tecnicamente non lo è: trova una falla a questa storia e ne discutiamo

    non è questione di Falla...la dicotomia Yama/Mefisto è stata una scelta obbligata da parte di Boselli per ripresentare in una stessa storia due super cattivi insieme, cercando di innovare qualcosa...ma come avevo già scritto altrove, Yama sta a Mefisto come Kit Willer sta al padre...cercare di "oscurare"il genitore in una storia in cui i veri avversari sono i due padri, è un tentativo che non funziona a prescindere. Personalmente un bel duello tra Tex e Mefisto nel finale, al di là di tante critiche giuste o presunte tali, lo avrei preferito in fin dei conti i protagonisti della storia sono loro due...

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  12. storia che è, a mio modo di vedere, più una pezza per tappare un buco, come appunto l'ultima storia di Nizzi su Mefisto, che una volontà concreta di chiudere una saga con un arcinemico che ormai nulla aveva più da dire...un "regalo" (fino ad un certo punto, però :rolleyes:) ai vecchi lettori di Tex, più che la volontà di lasciare ai posteri un capolavoro...impresa impossibile, visti gli antefatti

    Yama, trasformato in "ribelle" non lo giudico un errore, anzi...unico modo per rendere plausibile e non appiattire i due supercattivi, evitando trame Marvel con millecinquecento supercattivi dai superpoteri tutti uguali. Ruth è il dilemma: avrà un seguito come personaggio, oppure no? Lily Dickart finirà anch 'essa nel dimenticatoio? domande cui magari Boselli stesso ora non sa rispondere.

    L'idea della formula magica al contrario mi è piaciuta. come mi ha divertito la citazione di Bos nei confronti del capolavoro di Sergio Leone "Giù la Testa", quando Tex si  rivolge al sergente tontolone dei Rurales prima di tirare la dinamite...ci manca solo una parolina, che inizia per c e finisce per oglione :lol::D

     

    per il resto, onestamente, ho poco da aggiungere...la storia non mi è piaciuta "a prescindere", e non penso la rileggerò, come mi è capitato con la Mefistolata precedente...ora arriva il difficile, vale a dire creare nuovi avversari SUPER e credibili per Tex...a parte il ritorno della Tigre Nera e del "Simpatico" "Working in progress" Nick Castle, all'orizzonte nulla si intravede...si vedrà

     

  13. <span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

    No, no, non ho mai detto questo. Ho detto che Mastantuono oggettivamente sbaglia l'anatomia delle mani che reggono le armi e spesso disegna Tex in maniera deforme.

    Fusco disegnava Tex con collo taurino e con le gambe un po'corte. Ticci non sa disegnare le donne. Galep ogni tanto diegnava Tex un po'strabico. Nicolò disegnava le donne tutte uguali. Letteri non ha un tratto western...ovvio che ogni disegnatore ha qualche piccolo difetto... Mastantuono ha una capacità forse unica, cioè quella di saper rendere benissimo le espressiondei personaggi...ha reso benissimo inoltre le divise lacere e sporche dei Jayhawkers e dei bushwakers, con quei personaggi sudici e patibolari imbruttiti dalla guerra...tali figure avrebbero fatto la gioia di Sam Pechinpah in "Sierra Charriba". Ticci ad esempio nel disegnare i miliatri non ha eguali, ma il "logoro" che Mastantuono ha impresso in quei soldati mi ha letteralmente impressionato...

     

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  14. 28 minuti fa, virgin dice:

     

    Fai male: un caposaldo della letteratura horror mondiale, anche se non nel senso che solitamente si intende.

    storia indifendibile, ma i disegni sono un pugno nello stomaco ancora peggiore...più che altro, ci sono scopiazzature di trama da "The Legionary" di Van Damme e da "La bandera: marcia o muori!" di Terence hill e Gene Hackman, due film non certo memorabili

  15. 19 ore fa, borden dice:

    State esagerando. Mastantuono è un disegnatore eccezionale. Colpa mia aver scelto una tavola dove Kit e Tex si vedono solo da lontano e di scorcio, ma davvero non capisco il  99 per cento delle vostre critiche. Sinché si scherza va bene, anche se lo scherzo è tirato un po' alla lunga.  Non ricordo un simile trattamento per autori meno bravi...:huh:

    non vale neanche la pena rispondere a critiche del genere...Mastantuono è un galantuomo e un disegnatore di livello superiore. tu sei riuscito a valorizzarlo benissimo in storie come Missouri ( tutti quei personaggi sporchi, rudi e patibolari) e in quella con la Dodge City Gang (top la storia e i disegni)...uno che passa dal genere disney a Tex senza grossi problemi, facendo lavori egregi, merita solo ovazione.

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  16. 10 ore fa, Sam Stone dice:

    Un Maxi che presenta una storia per niente originale.

    Quante ne avremo lette di storie così? Ormai non si contano.

    serialità si chiama...e meno male, poffarbacco.

     

    Ho comprato il Maxi solo perchè sapevo che a scriverlo era stato Nizzi: ciò garantiva appunto serialità, magari un po' di sonno tra una pagina e l'altra:D...ma c'è dell'altro anche: onestamente, dopo tanti mesi di maghi e occultismo (commenterò in altro thread la storia di Mefisto), volevo leggere una storia Western vecchio stampo...con origlioni e patatine? ovviamente ci sono, e chissenefrega in fondo :rolleyes:...

     

    Spoiler

    la storia non è originale,ma è texiana...ci sono un sacco di cose che mi sono piaiute, tra cui l'innesto del quartetto di "gentlemen" del Vecchio Sud che si vendicano di un aguzzino, i paesaggi western, le sparatorie...la storia corre liscia, lineare, con alcune semplificazioni narrative (ad esempio la morte accidentale del primo avversario, l'origlione nascosto nell'armadio, il boscaiolo che si siede a fianco a  Carson e Tex in treno causa sigaro, etc...)...ma il finale è di livello.a parer mio, un bel personaggio quello del colonnello confederato "grigio" in tutti i sensi...Strano, Nizzi li ha sempre derubricati in bianco e nero :lol:;)

     

    Il 9/10/2022 at 17:14, Leo dice:

    Una storia come questa, non lo nego, mi lascia qualche rimpianto, perché l'ottuagenario Nizzi, incredibilmente, poteva ancora essere utile alla causa.

    esatto...il resto è Storia...a 84 anni a qualche sceneggiatore alle prime ma anche alle seconde armi Nizzi potrebbe forse insegnare ancora qualcosa. Detto ciò, gli acciacchi dell'età si intravedono tra pagina e pagina...l'ironia non è più spumeggiante come un tempo, si intravede la fatica di scrivere quasi trecento pagine di sceneggiatura...ma la storia si lascia legger volentieri perchè è una storia in cui Tex e Carson sono gli assoluti protagonisti...solo questo conta per me e vale il prezzo dell'albo

  17. Se Boselli e Nizzi avessero un carattere più facile, (e dieci anni di meno Nizzi :lol:) e avessero messo per tempo da parte "ruggini" vecchie, nuove (o presunte da noi) non ci sarebbe bisogno di altri autori... a entrambi riconosco pari merito e pari valore, anche se il Nizzi dei tempi migliori aveva forse una marcia in più...e un'ironia sottilmente deliziosa

    delle nuove leve non mi convince Giusfredi (non conosce bene il genere Western, secondo me, e in ogni caso ha scritto e scrive troppo poco), mi incuriosisce Rauch...in ogni caso c'è un abisso qualitatitivo, quantitativo e di mestiere tra il "nuovo che avanza" e la generazione precedente,,,

    Bonelli è il Salgari del fumetto..."la Cella della morte" è ancora adesso la mia storia preferita, non solo per il soggetto ma soprattutto per la capacità di Bonelli di creare una sceneggiatura epica e con il finale che non cerca, volutamente, il coup de theatre (che troppo spesso invece cerca Ruju)...la volontà di far risultare "amorfo" l'uomo di Flagstaff, pura maschera scenica del "Grande Burattinaio" capace di tessere trame e intrighi ma del tutto incapace di tenere botta con Tex face to face, è la classica ciliegina sulla torta..la storia meriterebbe una trasposizione cinematografica. in questa storia, Il Tex granitico di GLB, pur mantenendo inalterata la propria inossidabilità, appare a tratti spaesato, preoccupato per il destino del suo popolo, e  "fiaccato" dalla Vedova...si pone molti interrogativi, ha molti dubbi, teme di non farcela...ma il Bonelli non gli fa fare affatto figure da pollo, al contrario gli "cuce intorno" tutta una serie di imprevisti e personaggi grigi, bianchi e neri che ne fanno risaltare sempre il carisma...in Bonelli i personaggi sono al servizio della trama (e di Tex), non viceversa...

  18. <span style="color:red">16 minuti fa</span>, Barbanera dice:

    e per fargli cambiare idea sul combattere e rimanere con i Nordisti LA PRIMA VOLTA è bastato un 44Henry donatogli dal capitano Dark :rolleyes:.

    mi autocito...lo stesso 44 Henry viene distrutto da Tex dopo aver visto lo spaventoso massacro di Shiloh e la morte di Rod, DIVENTANDO COSì UNA ROZZA CROCE, DOPO ESSERE STATO UNO STRUMENTO DI MORTE DONATOGLI DAI NORDISTI...ma allora ciò sta a significare proprio il ripudio della guerra DOPO CHE TEX HA ACCETTATO DI PRENDERVI PARTE IN MODO CONSAPEVOLE...Dopo aver ricevuto il 44 Henry, UNO STRUMENTO DI MORTE, LO DISTRUGGE VOLUTAMENTE FACENDONE UNA ROZZA CROCE per dire che il legame tra lui e la guerra si è rotto.ciò vuol dire che Tex cambia idea sulla Guerra, appunto due volte, ma non che ne ha avuto SEMPRE UN'IDEA CHIARA E DEFINITA FIN DALL'iNIZIO...

  19. <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Exit dice:

    Leo se tu apprezzi un fumetto dove il protagonista è insicuro e non capisce dove è la ragione e il torto, stai leggendo il fumetti sbagliato.

    Perché Tex non è il personaggio di Nizzi. Non lo è neanche di Nolitta, Boselli, Ruju, ecc.

    È di GLB, che gli ha dato un'anima, delle caratteristiche che lo rendono unico nel panorama editoriale italiano. Almeno di quello attuale.

    Tex è un caterpillar. Può sbagliare, ma non sui massimi sistemi, cosa che qui avviene.

    Non c'è niente di male nel ritenere questa storia un capolavoro, mentre è errato dire che è un capolavoro di Tex.

    Credo che si possano contare sulle dita i lettori storici, ovvero quelli cresciuti a pane e GLB, che possano pensarla così e con le generazioni successive non c'è possibilità di dialogo perché leggono qualcosa che per me non esiste...

    A Tex riamane il dubbio su John Walcott, e su Leslie Walcott...

    John muore pochi giorni dopo che è tornato con Tex al fronte...Tex ha dubbi su John e rimane colpito dal fatto che John sia triste per la morte del cugino: sbaglia su John? si, ma nessuno al posto suo poteva immaginare che lo zio fosse il colpevole. Tex non "Becca"subito lo zio WAlcott? Tex è giovane ancora in questa storia, non è ancora lo scafato satanasso di venti anni dopo ;)...d'altra parte, ha cambiato idea DUE VOLTE sulla Guerra in Tra due bandiere: all'inizio Tex NON VUOLE LA GUERRA, é CONTRO LA SCHIAVITù...DOPO AVER UCCISO VENTI O TRENTA CAMPAGNOLI, SENZA VERSARE UNA LACRIMA, per uno sconosciuto portaordini, va al campo del capitano Dark a consegnare il dispaccio... e per fargli cambiare idea sul combattere e rimanere con i Nordisti LA PRIMA VOLTA è bastato un 44Henry donatogli dal capitano Dark :rolleyes:...NOTATE: GLB SI SOFFERMA PAGINE e PAGINE SU QUESTO ASPETTO, TEX RIMANE COME SCOUT E PRENDE PARTE A TUTTE LE AZIONI DI GUERRIGLIA DELLO SQUADRONE, SPARANDO E UCCIDENDO SE SI ECCETTUA l'ATTACO AL FORTE.ora non ho l'albo tra le mani, ma ho una memoria da elefante...

    a Tex recentemente sono rimasti i dubbi sulla figura di Kid Rodelo, anche, in cui non ne ha compreso la vera anima...Ha sbagliato,anche qui?o no?ma in fin dei conti, può starci che a volte SBAGLI SU SITUAZIONI DAVVERO DELICATE

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  20. 14 minuti fa, Diablero dice:

    e Tex si vergogna di parlare di John a Carson in "Fre due Bandiere" perchè poi gli racconta tutto in "fuga da Anderville"?)

     

    glielo racconta perchè non si aspettava che dopo venti anniJohn Walcott avesse da raccontargli qualcosa ull'argomento...solo per quello glielo racconta a Carson...è una spiegazione Plausibile

  21. <span style="color:red">2 minuti fa</span>, Leo dice:

    oi ammette anche che le storie di Nizzi erano belle. Non avevano, però, a suo dire, l'ANIMA.

    ragazzi, non per tirare per la giacca Borden...ma le ultime storie di GLB come erano?avevano l'anima, forse? o erano solo lungaggini esasperate e esasperanti senza un capo nè una coda?per giunta rimaneggiate da altri autori, a quel che si dice?dai, per favore...in "Fuga da Anderville"c 'è un anima e un sentimento incredibili, sembra un film di John Ford...Nizzi ha un suo stile, e sa creare le giuste tensioni dell'anima di un lettore: lo ha dimostrato anche in Furia Rossa...il capiatano Freemont è un personaggio bellissimo, tormentato dalla fedeltà alla bandiera della Virginia e contestualmente q quella del dollaro...diciamo che qui non si vuole ammettere che FUGA DA ANDERVILLE è probabilmente la migliore storia con Tex durante la Civil War MAI SCRITTA...

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  22. Tra due bandiere doveva essere un unicum nella storia di Tex...Un unicum, nel senso  che si trattava dell'UNICO CAPITOLO IN CUI TEX PARLA DEL SUO RUOLO AVUTO AI TEMPI DELLA CIVIL WAR

    Personalmente, quanti refusi ed errori cronoligici ci sono nel Tex di Bonelli? una marea, lo sappiamo tutti

    Glb rievoca addirittura in un episodio minore, "Segnali di fumo" le vicende degli sculphunters Johnson e Kircher con Tex protagonista...eventi di venti anni prima almeno dell'epoca in cui agisce tex...ma chissenefrega, in fondo

    il punto è che viene continuamente detto che Nizzi infrange il giurmanto di Tex facendolo di nuovo sparare contro di Confederati...ma con la stessa fantasia, si potrebbe anche dire che Tex abbia volutamente taciuto ai pard e allo stesso Damned Dick la sua missione ad Anderille successiva, proprio per il tormento in lui provocato sia dalla morte di Tom sia dalla morte di John Walcott... TEX ACCETTA DI ANDARE A LIBERARE JOHN ALLA PRIGIONE DI ANDREVILLE Perchè ha un debito con John, che lo ha aiutato a sfuggire dalle mani di Leslie...Successivamente, la morte di Tom (checche ne dicano le immagini sorridenti per lo scampato pericolo successivo, Tex dice a Carson che il nodo alla gola per la morte dl Negro non lo ha mai sciolto) e, inoltre, per il ricordo di John morto lasceranno un vuoto indelebile in Tex. Tex non è riuscito a sciogliere l'enigma sulla morte di John, colpevole o innocente? e questo tarlo potrebbe averlo portato a non raccontare PRIMA ai pard l'evento e a infrangere il giuramentodi non sparare contro i sudisti in "Tra due Bandiere" DOPO SHiloh proprio per onorare il debito con John.

    Allo stesso modo, è stato forse un errore che Borden faccia usare il 44 Henry a tex PRIMA DELL'EPISODIO "Tra due Bandiere", quando per almeno venti pagine dell'albo Tex è entusiasta della scoperta del giocattolo, che non conosceva PRIMA, nelle avventure da giovane, in cui però già lo usa?No, non è stato un errore...è stata una scelta di Borden, che non inficia minimamente la saga texiana visto che il primo che se ne infischiava delle incongruenze era lo stesso Glb

     

     

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  23. <span style="color:red">2 minuti fa</span>, Letizia dice:

    Io ci andrei con cautela con affermazioni così nette.

    Il Nord non ha certo dichiarato guerra al Sud per liberare gli schiavi, anche se poi questa è stata una delle conseguenze.

    Le cause scatenanti sono tutte di natura economica con il Nord industriale in contrapposizione al Sud agricolo, i dazi sul cotone e lo schiavismo che danneggiava i lavoratori bianchi delle industrie.

    C'è su youtube un bel video di Barbero al Festival della Mente di Sarzana, per chi volesse approfondire.

    lo schiavismo è stato rivalutato recentemente come causa scatenante...Barbero ho semplificato troppo, come di consueto...in realtà, negli stessi anni della Guerra Civile, viene abolita la servitù della Gleba in Russia....la Schiavitù nel sud era NECESSARIA PER IL SOSTENTAMENTO DELLE PIABTAGIONI, essendo assente una middle class di produttori agricoli, che invece esisteva nel Middwest...la necessità di creare una middle class di piccoli proprietari, yeomen sul modello britannico, comporta la necessità sia in Russia sia in America di "scomporre" le tristi piaghe derivanti dallo schiavismo e dalla servitù della gleba.

    Molti Confederati sono antischiavisti,  o meglio, accettano la situazione come prassi. necessariamente difendono lo status quo PER INCOMPRENSIONE DELLA REALTà e PER IGNORANZA, non tanto per attaccamento alla bandiera...NEL SUD C'é poca informazione, non ci sono TENDENZE ALL'UNIONE, infatti viene creata una CONFEDERAZIONE apposta, proprio perchè a parte la Virginia e il texas, in cui c'è più identificazione con lo Stato di appartenenza, negli altri Paesi Johnny Reb si identifica più con la propria contea che con lo Stato di appartenenza...e ciò comporta diffidenza nei confronti dello Stato centrale di washington e la volontà di vivere nella mitica DIXIE LAND, la terra del conservatorismo

    Ma lo schiavismo è la causa scatenante sia economica sia sociale.

    • +1 1
  24. 24 minuti fa, Leo dice:

    Perché poi, nell'analizzare in dettaglio il tutto, abbiamo forse perso di vista il punto di fondo: la storia deve provocare emozioni.

    esatto...a me emoziana allo stesso modo "Soldati a cavallo" e il "Buono il Brutto e il Cattivo"...

    ma sono entrambe anche esse, SE SI SEGUE IL RAGIONAMENTO DI DIABLERO su Anderville e il mio su "tra due Bandiere", due storie western con un sottofondo di Guerra Civile...CHISSENEFREGA PER ALTRO, SONO ENTRAMBE BELLISSIME STORIE CHE SUSCITANO EMOZIONI. TRA DUE BANDIERE si perde però in troppi rivoli e in un girvagare stucchevole di tex e Damned Dick per tutto il teatro centrale della Guerra Civile, facendo perdere il filo della storia l lettore, e OBBLIGANDO SECONDO ME GLB A TROVARE UN FINALE AD EFFETTO FATTO APPOSTA PER EVITARE CHE TEX FINISCA DI NUOVO IN UNA STORIA CON QUESTO TEMA, DIFFICILE DA RENDERE...proprio per il fatto che dividere in modo netto Sudisti e Nordisti è difficile, Glb non ripresenterà più storie con la Guerra Civile 

     

    24 minuti fa, Leo dice:

    I sudisti rivestono qui una funzione narrativa che li vede più in negativo, ma non tutti loro lo sono. Solo il grosso di quelli che qui Nizzi decide di far vedere. Ma tra questi c'è anche Leslie, un personaggio grigio che io non ho mai visto come negativo (ma è inutile rivangare questo aspetto).

    sono dalla parte sbagliata della storia...personalmente, in quanti film i sudisti sono dipinti come buoni e non come orchi mangianegri? 

    in realtà in Nizzi assistiamo a più riprese in vari "elogi" ai confederati...Il maggiore Castigan ne è un esempio, in fondo provoca simpatia nel lettore,..ed anche il Soldato fantasma ne "Un Soldato Ritorna" è un bel personaggio...come anche il protagonista del Texone di Bernett, e il capiatno Freemont... a più riprese Nizzi tesse elogi del Generale Lee e sembra provare comprensione  e rispetto per i reduci della confederazione...Tex non è un mangia confederati...

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