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TWF - Tex Willer Forum

demetrio

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Messaggi pubblicato da demetrio

  1. Diablero, all'inizio del tuo post dici che c'erano parecchi nomi a cui si poteva chiedere di scrivere Tex. Ne hai in mente qualcuno?

    Lo scrittore Luigi Grecchi, a proposito di questa ricerca di Sergio Bonelli di un successore per Tex, disse: “E' stato solo per correttezza verso l'Universo, se non ho accettato l'offerta di Sergio Bonelli. Se ricordo bene, alla Fiera del Libro di Bologna, nel 1982, Sergio Bonelli mi chiese se potevo fargli cinque o sei storie di 'Tex' all'anno. Io essendo sotto contratto con la Universo, gli dissi che sarei stato disposto a farglieli alla scadenza del contratto, e questo, ripeto, per correttezza e non perché la Universo me lo impediva”.

     

    E, forse, era stato contattato anche D'Antonio...

     

  2. Mi intrometto in punta di piedi e con molta umiltà, visto che seguo il forum un pò più assiduamente solo da poco tempo...

    comincio a distinguere il carattere di alcuni dei partecipanti...

    vorrei chiedere a 'Diablero' se pensa che Nizzi abbia fatto qualcosa di buono su 'Tex'...

  3. Un episodio storico è alla base di questa avventura di Tex: il massacro dei Cheyennes di Black Kettle (Pentola nera) sul fiume Sand Creek ad opera del Colonnello John M. Chivington diventa in queste pagine il massacro degli utes di Black Elk (Cervo nero: un nome ben più ‘rappresentativo’, trattandosi di un fumetto!) sul fiume Mac Elmo Crek, ad opera del Colonnello T.H. Arlington; accadde il 29 novembre 1864. C’era davvero la bandiera americana che sventolava sul villaggio indiano e Black Kettle sopravvisse, contrariamente a quello che accade qui al capo ute, solo per morire pochi anni più tardi, in un altro massacro simile, ad opera del ‘Generale’ (in realtà Colonnello) George Armstrong Custer, sul Washita River.

  4. Nelle storie di Sergio Bonelli Tex agisce per lo più da solo o, preferibilmente, in compagnia di Tiger Jack, personaggio che Sergio mette fortemente in rilievo. Tiger Jack si presenta dotato di un insolito senso dell'umorismo, che certo il navajo avrà acquisito frequentando per tanti anni la combriccola di allegroni dei suoi pard bianchi.

    Comico è il comportamento di Tiger Jack nei confronti del vecchietto che compare a p. 55 del n. 272: mentre questi, offrendosi come custode dei cavalli dei due pards, si vanta di essere il più veloce tiratore del villaggio, il Navajo, non visto, gli ruba la pistola!

  5. Bellissima l'idea di far condurre a Tex e ai suoi pards la carovana dei quaccheri verso la tanto sospirata terra promessa con tutti i pericoli e gli ostacoli che incontrano nella loro lunga marcia, smascherando tutta la sporca macchinazione che ingannava la povera gente nel corso del loro viaggio verso la speranza...

  6. Anche io sono daccordissimo.

    Come dice il 'Tex Willer magazine':

    Scritta nel pieno periodo d'oro di Tex, 'Terra promessa' (titolo bellissimo e molto evocativo) è senza dubbio una delle più belle storie di Gianluigi Bonelli e dell'intera serie. Una grande avventura, senza un attimo di tregua".

  7. Esiste un'altro racconto di questa occasione, che fornisce altri particolari: “L'anno non lo ricordo più, sarà stato il '68. Il '68 esatto, perché era l'anniversario di Tex, i venti anni di Tex, e allora la casa editrice aveva regalato al 'vecchio' (lo chiamavamo tutti 'il vecchio') Bonelli, insomma Gianluigi, una macchina, quella col guscio tipo squalo e aveva piazzato due bandierine di Tex proprio in fronte, proprio come se fosse l'auto di rappresentanza di un'ambasciata, un consolato. Io ero vestito di tutto punto perché sapevo che dovevo incontrare un personaggio simile, poi anche per rispetto per la casa editrice ero andato in redazione vestito in giacca, cravatta, un completo. Avevo promesso, sapevo, che dovevo comportarmi bene e incontravo un personaggio... Poi in redazione c'era Sergio, anche la madre di Sergio, e invece arriva questo vulcano, Gianluigi e mi dice: 'Piacere, ciao, ciao, diavolaccio, ora andiamo tutti a fare una gita...tutti... intendo te, io e Sergio. E siamo andati, saliti, su questa macchina con le bandierine e siamo partiti verso il Lago Maggiore: era una bellissima giornata, loro sportivi e belli, bravi e aitanti, io in giacca e cravatta con vestito marroncino".

    (Giovanni Ticci, intervistato da Giancarlo Soldi nel DVD 'Come Tex nessuno mai', Bizef produzione e Sergio Bonelli Editore)

    Continua il disegnatore: “E in mezzo al Lago, a un certo punto ferma, blocca il motoscafo, e prende dalla cambusa delle casse. Una conteneva delle bottigliette vuote di birra o coca cola e lattine e un'altra aveva la pistola, tipo questa, la pistola di Tex naturalmente e anche il cinturone. Si allaccia il cinturone alla vita con le pallottole e poi lancia le bottigliette nel Lago e poi con la pistola... come entrare in una vignetta di Tex. Io ero un po' così, un po' stupito...”.

    ((Giovanni Ticci, intervistato da Giancarlo Soldi nel DVD 'Come Tex nessuno mai', Bizef produzione e Sergio Bonelli Editore)

     

  8. Col senno di poi, vedendo come i Texoni siano affidati ormai quasi solo a disegnatori bonelliani, ci siamo persi albi speciali che potevano invece essere assegnati a Gallieno Ferri, Guglielmo Letteri, Fernando Fusco, per non parlare del fatto che Gian Luigi Bonelli non è riuscito a scriverne nessuno...

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