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Don Fabio Esqueda

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Tutto il contenuto pubblicato da Don Fabio Esqueda

  1. Scusate, ma nessuno si è mai accorto che non c'è neppure mezzo cammello in questa storia ( a parte Carson ) ?Sono dromedari! A parte questo, la storia è piacevole, e tutto sommato meritoria nel promuovere il dialogo tra culture diverse, con un finale che, appunto, è un dialogo... Esilarante lo sputo del dromedario ( non del cammello! ) all'altro camelide Kit Carson!
  2. Onestamente, ricordo poche storie texiane di valore da un solo albo: 'Vendetta Indiana' , 'Tex 200' e ' Massacro' (contenuto in due albi, ma delle dimensioni di uno) sono gli unici che mi sovvengono adesso... sarà che mi piace il Tex dilazionato(senza raggiungere la prolissit? nolittiana), ovvero il Vero Tex, ma , certamente, 'La Morte Nera' non è tra queste. La sceneggiatura mi sembra un po' raffazzonata, scialba, priva di pathos ( Nizzi era già piuttosto svogliato di Tex ). I disegni non mi dicono nulla: il tecnicamente bravissimo Civitelli non mi dice nulla: bel tratto, curato, ricercato, ma senza anima, senza movimento, senza West. Il West per me è sporco, puzza, sa di alcool come i peggiori bar di Caracas, non è una cartolina: e lo dico col massimo rispetto per un disegnatore affezionato al nostro ranger. Il vero West è Ticci, Ortiz, casomai Fusco, non Civitelli. Non mi sento di dare un voto, non ha senso: tuttavia, niente di che.
  3. Ho appena finito di rileggere questa divertentissima storia... La prima parte è a mio giudizio largamente superiore alla seconda, e qu? concordo con Ymalpas: il tratto intenso di Fusco offre vigore, mentre quello di Civitelli lo trovo veramente insipido ( onestamente, pur riconoscendo la grande capacità tecnica al disegnatore aretino, lo trovo più adatto al 'Mulino Bianco' che a un fumetto western ). Anche la sceneggiatura offre meno colpi di scena nella seconda parte, ad eccezione dell'iniziale scoperta del doppio gioco del 'Cobra' Galindez: anzi la presa del penitenziario di Escalante ( dovrebbe essere un carcere inespugnabile, ma è difeso da non più di quindici soldati) sembra un gioco da ragazzi. Effettivamente la prima parte lascia più spazio ai temi più divertenti e curati, cioè le contrapposizioni tra i cospiratori, da un lato, e l'amicizia tra i pards, dall'altro, ma la seconda si riscatta con il divertente pestaggio di Brooke e Cantrell ad opera di Tex e Carson... Da leggere!
  4. Avevo dimenticato, tra le storie più volgari di Boselli, la più volgare di tutte, 'Il ritorno del Morisco' : qu? lo splatter- horror del nanetto supera addirittura la volgarit? de 'I sette assassini' e ' La minaccia nel deserto'... Mi risulta incomprensibile come lo stesso autore possa essermi risultato un finissimo artista, in certi casi (ad esempio 'Patagonia' e 'Sulla pista di Fort Apache' ) , e un buzzurro in altri, come quelli prima citati. Ciò al di l' di ogni discorso specifico su Tex...
  5. Don Fabio Esqueda

    [Maxi Tex N. 10] Il Veleno Del Cobra

    Ragazzi, lungi da me criticare il povero Guglielmo perchè i disegni son brutti, tanto più che è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti, con quel tratto morbido e ironico, disincantato. E certo che apprezzo poi la dedizione con cui si è dedicato alla storia, nonostante le sofferenze. Quel che volevo dire è che preferisco leggermi i suoi capolavori, e ricordarmi di Letteri nella sua grandezza, piuttosto che in quel tratto che, non so come, si era involgarito, a mio giudizio, e in una storia che, al di l' dei disegni, rimane mediocre. Tutto qu?!
  6. E' difficile esprimere il mio giudizio su Boselli, un autore di cui apprezzo alcune doti, ma che non mi fa piacere leggere. Il punto fondamentale: il Tex di Boselli non è Tex. Lo scrittore milanese è forse più colto dei suoi storici colleghi (tant'? che è il primo ad aver capito che la solita negazione bonelliana, e poi nizziana, 'Affatto', è invece un'affermazione! Questo storico errore un po' mi manca...): è forse un autore più raffinato nelle citazioni, più delicato nel delineare i personaggi, geniale nel ribaltarli, come nel caso del Vecchio Cammello in 'Il passato di Carson'. Partiamo proprio da qu? : Carson è Carson° No. Il ribaltamento del personaggio è geniale, ma non è Carson. Pensiamo a 'Patagonia': letterariamente un capolavoro ( graficamente eccezionale, ma qu? il discorso è diverso ), ma non è Tex. Quando mai Aquila Della Notte si sarebbe mai congedato dal figlio convinto della propria morte? Pensiamo poi a quante storie boselliane hanno Tex come protagonista... faccio molta fatica a ricordarmele: tra i capolavori, solo 'Sulla pista di Fort Apache'. In 'Gli assassini' il protagonista è chiaramente il nipote di Boydon, in 'Il passato di Carson' Carson stesso, in 'Gli invincibili' è senza dubbio Shane. Solo una volta, con Bonelli senior, Tex era stato un po' in disparte: in 'Apache Kid'. I comprimari sono sempre troppi, non sempre ben delineati, e hanno spesso atteggiamenti melensi ( noiosissimi i complimenti di bambini insopportabili nei confronti dei pards), e stancante il topos della canzoncina (mi viene in mente anche nel recente 'Terre maledette' ). Un'osservazione: anche nelle storie apparentemente più classiche, Boselli non ha alcuna memoria dello stile di Gianluigi Magno ( Bonelli). Pensiamo a 'Sulla pista di Fort Apache' : John Ford non era mai stato un riferimento per Tex. Cosè, ecco Peckinpah e 'C'era una volta nel West' per 'Il passato di Carson' ( Tex crepuscolare che ovviamente non è Tex ), ed ecco 'Già la testa', western ambientato nel '900, per 'Gli invincibili'. Notate poi lo stravolgimento narrativo determinato dalla diminuzione dei dialoghi e, soprattutto, dall'abolizione delle didascalie. E' evidente la scelta di un personaggio più moderno, privo di certezze spazio-temporali, secondo un'ottica simile a quella di molte avanguardie primo-novecentesche. Con la didascalia, gli eventi venivano ordinati: sapevamo che Tex era in un luogo e in un tempo, ora non più. Il problema gravissimo è che Tex è l'uomo della certezza, e Boselli non ha capito che un conto è rinnovare, un conto stravolgere. La prima cosa, oltre che necessaria, è fonte di respiro per il personaggio, la seconda è dannosissima. Per essere tale, un personaggio deve avere alcune caratteristiche fisse, che devono rimanere stabili. Faccio un esempio personale: sono alto 1 metro e 78, ho capelli castani e sono magro. Bene, se mi faccio crescere i baffi chi mi incontrapuò dire 'sembri un po' diverso'; se divento alto 2 metri, la gente potrebbe dire 'Chi sei?... credo di aver ben esemplificato il mio pensiero. Non datemi del conservatore: credo di essere realista. Finora, ho parlato, pur in modo critico, dei capolavori: adesso parlo delle cose peggiori. Prima di Boselli, mai Tex era stato volgare: casomai, raramente, un po' noioso. Con Boselli, ecco che lo è stato. In particolare, penso a due storie: 'La minaccia nel deserto', un'horror splatter di serie B che potrebbe andar bene come film di Tarantino, e l'altrettanto orribile 'I sette assassini', dove il killer cieco e l'altro 'bastardo' con i mastini rappresentano, a mio giudizio, il punto forse più basso della serie. L'ultimo Nizzi (sottolineo ultimo, a discapito di chi non lo conosce e si fa fuorviare dalla retorica antinizziana imperante) è noioso, noiosissimo, ma mai volgare. E' evidente che Boselli si diverte a giocare coi generi, da artista, ma senza rendersi conto della scritta Tex sulla copertina, e del rispetto che essa comporta. La colpa qu? è anche di Sergio Bonelli che ha permesso certe pubblicazioni. Infine , cari colleghi texofili, non mancano anche a voi i siparietti tra Tex e Carson, una bella scazzottata, una bistecca alta due dita sommersa da una montagna di patatine? A me mancano tantissimo. Forse il mio disamore per il nuovo Tex è determinato anche dal fatto che non mi riesco ad appassionare al tratto dei nuovi disegnatori (per me van bene solo Galleppini, Ticci e Letteri!), ma credo che il buon Mauro ci abbia messo del suo... Fatemi avere pareri! A presto!
  7. Don Fabio Esqueda

    [Maxi Tex N. 10] Il Veleno Del Cobra

    Onestamente, non ricordo benissimo la storia, forse non a caso... Una cosa l'ho ben presente, invece: definire belli i disegni di Letteri qu? è un insulto a Letteri stesso, autore di capolavori quali 'Sierra Encantada' , 'Arizona', 'I predoni della sierra', 'Il laccio nero', etc... E' incredibile come l'età e i problemi di salute abbiano trasformato il tratto grafico più fresco e ironico di Tex nel più volgare: al di l' di alcune sviste, a mio giudizio c'è qualcosa di sgradevole nelle figure, oltre che di impreciso. Già il Letteri di 'Attentato a Washington' non è brillante come il Letteri 'storico', ma il livello è comunque alto: qu? è il crollo. No, no, lasciamo stare: preferisco leggermi i miei classiconi alla 'Chinatown' ( il centinaio d'oro di Tex, tra il nimero 100 e 200 della serie, coincide a mio giudizio con il decennio d'oro del disegnatore romano) e dimenticarmi di questa storia, cosa che ho già fatto (onestamente, mi ricordo solo chi è il Cobra, che non è Galindez) !
  8. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio, chi è lo sceneggiatore con cui ti sei sentito più in sintonia? e in quale storia?
  9. Da buon bastian contrario, questa storia, a mio giudizio, non è brutta, bensì orribile. E' tutto volgare: il killer cieco e, soprattutto, il killer coi mastini in sommo grado. Non mi piace il ritorno di Lena e Donna, che stavano bene dov'erano, cioè in un capolavoro come 'Il passato di Carson': al di l' del fatto che qu? sono inutili ai fini della storia, personaggi come loro dovevano rimanere, a mio giudizio, tipici di una storia. Non ho mai capito come dalla stessa penna siano usciti capolavori insuperabili e ciarpame allo stesso tempo: misteri irrisolvibili. I disegni di Marcello sono oggettivamente belli, pieni di movimento, ma mi innervosiscono quelle continue spigolature...
  10. Concordo con AtTheRocks sul giudizio positivo!La storia ha un bel ritmo, è simpatica, e Bonelli sa reggere la baracca nonostante i molti personaggi... la colorazione forse è sè un po' tenue, ma in ogni caso molto migliore delle colorazioni computerizzate di adesso, come quella di 'Sul sentiero dei ricordi' : già non sono un amante di Civitelli, che pure è tecnicamente molto bravo, ma il colore rovina proprio tutto!I limiti sono intrinseci al fatto che deve essere una storia di un albo: non può avere molto respiro, il che per un personaggio come Tex è un grosso problema: ecco allora la provvidenziale ironia che la fa essere una storia godibile.
  11. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Beh Claudio, comunque la copertina a cui mi riferivo è 'La Grande Invasione', che, personalmente, ritengo l'unica che possa combattere con 'Piombo Caldo', di galleppiniana memoria....
  12. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio: una curiosità. Quale credi che sia la tua miglior copertina (nella serie regolare) ?C'è n'? una che, a mio avviso, sbaraglia tutte le altre...
  13. Si racconta che Giulio Giorello, celebre professore di filosofia all'Universit? Statale di Milano, ponga un solo requisito per la lode: l'esatta risposta alla domanda su Tex !
  14. Secondo me, è comunque migliore il finale da noi tutti conosciuto: mi sembra un po' eccessivo il finale 'b' !Al di l' del fatto che, onestamente, mi sembra un po' assurdo che Tex chiami Lohana 'povera ragazza', mi sembra altrettanto fuori luogo un uccisione del genere, che proprio non è texiana!Effettivamente è una chicca, ma , di grazia, dove sei andato a beccarlo, Anthony? Ce n'? una sola forse più clamorosa, quella del pugno di Tex a Carson, che doveva essere pubblicata in 'Il Segno Di Cruzado' ... non mi sarebbe piaciuta, perchè mi è molto più simpatico il Vecchio Cammello che Aquila Della Notte! :S:
  15. :S: No, in effetti mi scuso: ripeto che Fabio mi è umanamente simpatico, e cerco di chiarire il mio pensiero. Ho specificato che Civitelli è tecnicamente molto preparato ( in questo senso certo è un artista, ce ne vuole per disegnare in modo così pulito). Tuttavia è proprio questa pulizia che non mi piace, che non mi fa emozionare: preferisco il western 'sporco' di Ticci, Ortiz, Giolitti, per citarne alcuni. Mi scuso comunque perchè ho usato termini troppo negativi per quello che volevo esprimere, con Fabio in primis, tanto più che è una persona che si dedica molto al proprio lavoro. Poi, è chiaro che non sono un esperto del disegno: quella che è apparsa come una affermazione categorica voleva solo essere un'opinione personale. Per intenderci, faccio lo stesso discorso con Van Gogh (il mio pittore preferito) e Monet, che mi dice poco!Onestamente, mi sento in colpa per quello che ho scritto!A presto :S:
  16. Anthony, ma figuriamoci se voglio mancare di rispetto a Civitelli, che, come detto, mi è anche simpatico, come persona ( mi sembra uno molto disponibile) : tuttavia non mi piace proprio come disegnatore, non mi emoziona, lo trovo piatto ( e da questo punto di vista secondo me è pure un po' peggiorato rispetto agli inizi ). Effettivamente ho usato impropriamente il termine 'odio', figuriamoci, intendendo che, insomma, non ci vedo quel 'tocco' per cui amo altri autori. Ad ogni modo, mi scuso con Fabio, specificando che non era assolutamente un giudizio negativo sul piano umano!A presto :S:
  17. Onestamente, la vignetta mi pare un po' ridicola: 'Povera ragazza' non sembrano parole molto adatte al personaggio! Altra cosa: il sequel è veramente brutto, a mio parere, tanto quanto l'originale era brillante. Merito /colpa delle sceneggiature ( ma che senso ha unire la Tigre Nera e il Voodoo? ), ma soprattutto dei disegnatori. E' ovviamente un parere personale, ma io odio Civitelli, che sarà bravo tecnicamente, ma che disegna in modo piatto, senza movimento, senza nessuna sporcizia ( non mi sembra Tex ma un ricevimento nuziale ), senza emozionare. Il paragone con Villa, già impegnativo per tutti, a mio avviso si risolve con una catastrofe per l'aretino: o meglio, uno è un artista, l'altro no. Poi, personalmente mi sembra uno simpatico! :S:
  18. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Guarda Claudio, spero che tu faccia in fretta con le copertine e cominci a disegnare un bell'albo (ormai manchi da 80 numeri! )... Te lo chiedo come supplica, anche perchè, da buon texofilo conservatore, non riesco davvero ad abituarmi ai nuovi disegnatori, e spero sempre che ci sia tu, Ticci, Fusco o Ortiz, insomma quelli classici ( beh ,Ortiz non è classicissimo, ma mi piace talmente tanto che lo considero tale). A quando il tuo ritorno?
  19. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    :N: Ciao Claudio!Innanzi tutto, trovo davvero bello che ti faccia piacere avere un contatto con tutti noi lettori texiani!Ho un parere personalissimo: credo che tu dia il tuo meglio nelle storie meno classicamente western, dove, a mio giudizio, eccellono Ticci e Ortiz. Credo che il tuo capolavoro sia 'la congiura', dove riesci a ricreare la nebbia di San Francisco in modo incredibile... e poi, il modo con cui hai disegnato l'avvocato Bixler era strepitoso. Pensi anche tu a quella storia come la tua migliore, o sei più soddisfatto di altre?A presto! :S:
  20. Il sito della Sergio Bonelli ufficializza la paternit? di Carson, il che non è mi è piaciuto per niente: la cosa bella era proprio l'ambiguit?. Non sarei d'accordo con reinserire nel filone Lena e Donna: al di l' dello stravolgimento dello Status Quo che ne deriverebbe, non trovate che sia bello che un personaggio sia tipico di una e una sola storia? Tra l'altro, i loro personaggi sono già stati reinseriti nella volgarissima storia di Jack Thunder ( non mi riesco a capacitare come dalla stessa penna possano venire fuori capolavori e paccottiglia)... :S: :S: :S: :S: :S:
  21. Peccato per il finale affrettato ( in due pagine addio Baker senior e junior ), perchè la storia è veramente bella: e notevole il rapporto tra Ruby Scott e l'indiana Sahuara.
  22. :N: La pista nel cielo :S: La storia, in effetti, è un po' esile, e la mongolfiera è un po' come il fumo senza l'arrosto. Certo, Carson che sale sul pallone è uno spasso, ma niente di più. Concordo con Ymalpas sul giudizio di crisi del nostro ranger negli anni seguenti: in effetti la prima storia tosta si farà attendere. Una curiosità: 'La pista nel cielo' è l'unica storia texiana in cui non muore nessuno!
  23. :N: 'Chinatown' :S: Sulla storia, credo abbiate già informato i peccatori che non l'hanno letta. Un grande Letteri ( poco western, ma quanto era spiritoso prima del crollo finale...) ci accoglie a Texas City e ce la fa gustare come se fossimo a casa sua. Tutto fino a pagina 85, o ancora meglio pagina 84, di 'L'asso nella manica'. Che finale sarebbe stato? Il più bello della storia di Tex, insieme a quelli di 'Massacro' e di ' Una campana per Lucero' ( che gara !). Ancor meglio, sarebbe stato pazzesco lo stacco finale sul primissimo piano di Janet Brent appena prima di essere travolta dalla diligenza ( che voi sappiate esistono in Tex finali simili? ). La lunga parentesi messicana non è male, assolutamente: ma è un'altra storia, semplicemente, non c'entra nulla con la prima parte, nulla. Gianluigi Magno ( Bonelli) ha talvolta questo demerito: non far coincidere il momento di maggiore pathos con la fine: se ci pensiamo, la stessa cosa succede anche in 'Il signore dell'abisso' con la morte del 'monaco rosso' , e in 'Sulle piste del Nord', dove l'esplosione del ponte di pietra non poteva non essere l'atto conclusivo dell'avventura ( intendiamoci, restano tutti capolavori). Cinque notazioni: 1) Come ha giustamente notato Wasted, è assurdo che Janet riveli a Tex il particolare del timoniere: se posso dire la mia, è certo che Bonelli abbia scelto solo a tarda sceneggiatura la vera identit? del Drago, o che abbia proprio cambiato il finale, il che mi sembrerebbe confermato da un'altra svista, di cui vi parlo nel secondo punto.2) Forse nessuno ha notato una cosa, che forse sarà stata corretta nelle ristampe, poich? è veramente clamorosa: a pagina 44 di 'L'asso nella manica' il Drago pensa, testuali parole: '... E in attesa dell'occasione propizia per farlo ( liquidare i quattro pards, ndr), comincer? col sistemare come si deve la bella Janet'. Mi sembra che questo confermi in modo evidente la mia ipotesi , e probabilmente anche l'idea iniziale della scritta 'Jam' , o che dir si voglia, è frutto di una trovata successiva.3) Un'altra assurdit? ( e pure questa credo confermi la mia teoria suddetta) si ha a pagina 50 di 'Chinatown', quando Janet simula l'aggressione da parte del Drago: ma Tex non si dovrebbe rendere conto che mancano segni da strangolamento sul collo?Secondo me non ci son dubbi, il Drago doveva avere un'altra identit?, in origine ( rimarr? un segreto, a meno che Gianluigi non l'abbia svelato a Sergio, e che sergio lo voglia svelare a noi) : ho segnalato le stranezze più lampanti, ma credo che, a ben leggere la storia, gli errori di sceneggiatura finiscano per ripetersi. Detto questo, rimane un'avventura fantastica, splendida nel suo essere imperfetta ( a proposito, sono molto contrario ai cambiamenti nelle ristampe, le imperfezioni rimangono nella storia).4) Per Pedro: certo che un'americana e un messicano a capo di una setta cinese non è cosa di tutti i giorni, ma se dovessimo pensare alla verosimiglianza di Tex in generale, un bianco capo dei Navajos, che percorre le vie d'America, dall'Alaska allo Yucatan, come si va da casa al supermercato (anzi, il nostro ranger sembra un 'Google Maps' vivente! )... beh, allora non dovremmo proprio leggere le sue avventure, e il gioco non varrebbe la candela!5) Ultima cosa: Gianluigi il Sommo era proprio appassionato del cognome Benavides... se qu? è l'haciendero messicano che gestisce il traffico d'oppio, in 'Il signore dell'abisso' era l'ufficiale dei Rurales che cannoneggiava il Castillo...vi ricordate? A presto, cari texofili !
  24. Ragazzi, non volevo scatenare questo putiferio!In verità mi ero risentito anch'io, ben sapendo di non aver avuto la minima intenzione di essere offensivo con nessuno... Il mio era solo un tono simpaticamente focoso per consigliare, ai molti cui questa storia non è piaciuta, di rileggerla per capire quanto è bella... almeno io la trovo strepitosa. Nel merito, Tex ci fa effettivamente una figura da pollo ( soprattutto con Watson, che porta a termine i propri propositi belligeranti), ma -quel che volevo dire io- la storia è talmente bella che la cosa diventa trascurabile. Buon Colonnello Watson a tutti! Ah, già che ci sono, come faccio a personalizzare il mio profilo ( come ha fatto Wasted col Carson di Magnus, per intenderci)?
  25. Manfredi è un grande, la copertina è veramente bella, e lo dice uno per cui l'unico copertinista è Galep, ma.... odio Civitelli. Non capisco come possa avere tutto questo successo... i suoi disegni sono piatti, puliti come un piatto appena fuori dalla lavastoviglie, e il suo Tex mi è veramente antipatico ( Carson no, ma Carson non può essere mai antipatico )... questo non è il west! Quanto mi piacciono i disegni sporchi di Ticci e Ortiz... sembra davvero di essere nella prateria...
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