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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [382/384] La Tigre Nera

    Stai facendo decisamente confusione. Sono due cose molto diverse. Nick Raider non era un giallo classico all'inglese in cui bisogna individuare il colpevole attraverso una serie di indizi, ma un "police procedural" ossia un genere narrativo dove si seguono le indagini di polizia in un modo più realistico possibile e talvolta non c'è nemmeno un colpevole da scoprire perché la sua identità è evidente sin dall'inizio. In questo contesto gli informatori esistono e sono necessari perché i veri poliziotti non sono dei geni a cui basta arrivare sul luogo del delitto per capire tutto. Il loro è un lavoro fatto oltre che di cervello anche di gambe e di fortuna. Nizzi ha preso a modello la serie di romanzi dell'87° Distretto scritti da Ed McBain a partire dal 1956. La figura di Alfie è ispirata da quella di Danny lo Zoppo, l'informatore del protagonista principale, il Detective Steve Carella, con cui condivide l'avere un handicap fisico. Il caso di Tex è diverso, lì sì che è vera sciatteria.
  2. Stavo per scriverlo io, Per quanto strano possa sembrare ai nostri occhi, gli Stati Uniti non avevano un servizio di polizia federale. La cosa più vicina erano gli U.S. Marshall la cui giurisdizione era però limitata al territorio del distretto giudiziario a cui erano assegnati. C'era anche il Servizio Segreto, che nonostante il nome non era un servizio segreto, ma l'equivalente della nostra Guardia di Finanza per i reati valutari. La Pinkerton aveva un contratto con il governo federale per tutto il resto che durò fino al 1893 quando il Congresso proibì al governo di servirsi della Pinkerton in seguito al suo ruolo nella violenta repressione di uno sciopero in Pennsylvania. Nel 1908 il Procuratore Generale degli Stati Uniti, equivalente del Ministro della Giustizia, Charles Bonaparte (qualche idea sull'identità del suo prozio?) decise di fondare quello che poi sarà noto come FBI
  3. Per il divertimento del lettore e tanto basta. Tu puoi pensarla come ti pare, ma per me è una bella storia.
  4. Carlo Monni

    [382/384] La Tigre Nera

    Nemo è indiano (dell'India ovviamente e per la precisione del Bundelkhand per parte di padre e del Regno di Mysore per parte di madre) e non malese. Se lo ha detto Nizzi è imperdonabile. Se è un errore tuo posso passarci sopra .
  5. Per dare un degno finale ad un degno nemico. So che tu non la vedi così e non ci provo nemmeno a discutere. Il finale della precedente storia era del tutto insoddisfacente e si vede che Boselli la pensava come me. Sergio ha fatto bene a bocciare il soggetto proposto da Nizzi perché era proprio quello che tu non avresti voluto leggere Ha fatto malissimo a proibire il ritorno di personaggi classici e negli ultimi tempi aveva anche cambiato idea perché lui ne era capace. Riguardo a Venturi, ha cominciato a disegnare questa storia agli inizi del 2018 ed ha consegnato le ultime tavole o comunque ci ha dato gli ultimi ritocchi il 5 dicembre 2023. Certo, poteva anche essere venuto in redazione per discutere della nuova storia , ma chissà?
  6. Carlo Monni

    [134] Gli Sterminatori

    Un declino così lento che io non l'ho percepito che una decina di anni dopo.
  7. Sarà anche risibile per te ma non per tutti. Ma ti riesce davvero così difficile capirlo?
  8. Sbagliato: Due creati da Charlier ed uno da Albert Weinberg per la precisione, anche se tre storie di Dan Cooper sono state scritte da Charlier. Hai letto solo quelle per caso? In ogni caso, a cercarli, ci sono altri esempi ed esattamente come accade in Bonelli derivanti da accordi tra gli aventi diritto. Quali sono stati i team up finora? Martin Mystere e Mister No, autorizzato non tanto dall'editore quanto di chi aveva i diritti del secondo personaggio; Martin Mystere e Dylan Dog, accordo tra Castelli e Sclavi e così via fino al recente incontro tra Tex e Zagor. Sono quelli i personaggi che abitano nello stesso universo, almeno per ora .. Berardi ha di recente rivelato, sia pure indirettamente, che Julia esiste nello stesso universo narrativo di Ken Parker. Se è lo stesso di Tex e degli altri sarà lui a deciderlo. Manfredi ha detto di non essere mai stato interpellato su un possibile incontro tra Magico Vento e Tex, ma non si è dimostrato contrario a priori L'universo condiviso esiste, per ora coinvolge solo i personaggi per cui i creatori od i loro eredi hanno dato l'assenso. Il futuro non lo ipoteco. Non ti resta che abituarti.
  9. Il tuo più grosso problema è che sei assolutista ed integralista a livelli incredibili. Tex e Zagor vivono nello stesso mondo narrativo. Non è un'ipotesi, ma un dato di fatto che piace agli autori ed anche a diversi lettori tra cui il sottoscritto. Non piace a te. Bene, ne prendo atto e passo oltre, tanto lo so quando è inutile discutere con te. Per tua informazione, Boselli voleva realizzare un incontro tra Tex e Ken Parker. Aveva già raggiunto un mezzo accordo con Berardi e bisognava interpellare Milazzo poi c'è stato l'accordo con Mondadori e tutto è andato a gambe all'aria. Non potrebbe nemmeno perché avrebbe bisogno dell'accordo di tutti gli autori che in Bonelli c'è quasi per tutti.. Tuttavia, Buck Danny ha incontrato diverse volte Tanguy e Laverdure ed un paio di volte pure Dan Cooper. Tanto euro è inutile.
  10. D'accordo al 100 % In disaccordo al 100% con entrambi.
  11. Carlo Monni

    [Speciale Tex Willer N.6] Minstrel Show

    La risposta è molto semplice: nel primo caso c'era la guerra e Tex aveva giurato di non uccidere mai più un soldato del Sud. Nel secondo caso è di fronte a veri e propri banditi, ex guerriglieri che ne avevano combinate di cotte e di crude
  12. Il problema delle storie di Ruju e Rauch almeno finora e che sono di due o tre albi. Troppo corte per quel tipo di volume.
  13. A quanto pare, non ci siamo proprio capiti. Un universo narrativo condiviso non è quello dove tutti incontrano tutti, ma quello dove vivono tutti. Il mondo dove vive Tex è lo stesso di Zagor solo quarant'anni dopo ed è lo stesso di Martin Mystere ma 140 anni prima. Tex non potrà mai incontrare Julia perché li separa quasi un secolo e mezzo, ma potrebbe benissimo incontrare il suo trisnonno Ken Parker. Sarebbe così scandaloso?
  14. A quanto pare, c'è chi straparla di multiverso senza nemmeno sapere che cos'è. Sarà che ho imparato il concetto di universi paralleli quando ero solo un bambino grazie ad un episodio di "Ai confini della realtà2, ma il concetto non mi ha mai creato problemi. Quello con abbiamo a che fare non è un multiverso, ma un universo narrativo comune a quasi tutti i personaggi Bonelli che è nato ufficialmente nel 1982 con il primo tra Martin Mystere e Mister No, si è espanso ulteriormente con l'incontro Dylan Dog ed ha dato in suo contributo perfino Guido Nolitta con uno Speciale Mister No e Martin Mystere e la famigerata storia degli Uomini Giaguaro. Non vi piace? Mi dispiace per voi.
  15. Non si può mai dire con le persone. Io conoscevo uno che da giovane era stato uno scapestrato, aveva solo lavori saltuari, girava per tutta l'Italia e non solo, cambiava una donna alla settimana o anche poi, intorno ai trent'anni, ha incontrato una donna, l'ha sposata, hanno avuto un figlio e lui si è trovato un lavoro fisso. Era mio padre. Tornando seri, non puoi giudicare la bontà di una storia dal fatto che su uno snodo l'autore ha preso una decisione che non ti piace quando quella decisione è comunque coerente con il personaggio. Ad un certo punto della vita uno si può anche stancare di viaggiare.
  16. Opinione personale. Io leggo Zagor dal 1966 e la trovo una soluzione perfettamente in linea con il Cico che ho sempre conosciuto.
  17. Per me è credibilissimo invece.
  18. E perché no? Per me in linea generale conta quanto sia bella la storia e sia rispettosa dei personaggi. Pertanto in cui Carson si ritira a fare il locandiere in Nevada con tanto di moglie e figlia non mi turberebbe affatto.
  19. Pag. 100/102. Non farti ingannare dal fatto che Baylor ha ancora i capelli tutti neri in quella sequenza: sono passati otto anni tra i due incontri.
  20. Non è detto. Sultano è proprio un termine arabo e come tanti altri di quella lingua ha attecchito nel mondo musulmano non arabo. Solo nella Federazione della Malaysia Sultano è il titolo dei governanti di sette degli Stati federati. Il sovrano dell'Impero Ottomano aveva molti titoli tra cui anche quello di Qaisar - i -Rum, Cesare di Roma dopo la conquista di Costantinopoli e quello di Sultano dei Sultani.
  21. Non torna nemmeno a me. Le battaglie di Adobe Walls sono state due: una nel 1864 ed un'altra nel 1874. La prima non può essere perché siamo nel 1867 e comunque dopo la guerra civile e la seconda sarebbe troppo in là nel tempo. Che Boselli si sia confuso? Anche Omero talvolta sonnecchia, quindi perché non Boselli? Come: in quale storia? Ma in "Bandera" naturalmente. Ed ora consentitemi il piacere di correggere Diablero. Ha anche un adattamento sul n. 56 della Storia del West (54 prima edizione. Testi e disegni di Gino D'Antonio. Joe Lansdale.
  22. Mi auguro sinceramente che tu stia solo scherzando
  23. Questo perché probabilmente l'hai guardato con una prospettiva errata. Il rapimento di Kit serve a più di una funzione narrativa. La meno importante è rafforzare la determinazione di Tex nell'inseguimento della Tigre Nera. Soprattutto, quel che è veramente importante è la costruzione del rapporto tra Kit e Daniel Silva in cui Kit agisce sostanzialmente da buona coscienza del ragazzo che non conosce realmente suo padre e prima che la storia finisca sarà , ne sono sicuro, costretto a fare una scelta. Per tutto l'albo Kit è tutt'altro che inerme e se la caverebbe benissimo da solo se la fuga non fosse oggettivamente impossibile. Il suo rapporto con la Tigre Nera è emblematico: Sumankan può anche avere un suo personale codice d'onore, ma è e rimane un cattivo. Non ci sarà redenzione per lui, Tex ed i pards non lo aiuteranno a riconquistare il suo trono , ma nemmeno staranno dalla parte di Van Gulik. Saranno 110 pagine molto interessanti mi sa .
  24. In genere chi fa certe osservazioni non ha la più pallida idea di come si costruisce una storia, di quali ne siano i tempi ed i ritmi. Io, forse, ce l'ho perché fin da ragazzino mi diletto a scrivere e può darsi che qualcosa abbia imparato. Mi ricordo di uno che una volta si è lamentato per quello che definiva finale affrettato e poi è saltato fuori che avrebbe voluto qualche pagina di saluti tra Tex, i pards e gli altri personaggi della stori.
  25. Bellissima storia nello stile del miglior Boselli. Mi ha fatto ridere e commuovere al tempo stesso Mi ha sorpreso trovare Cico sposato e con figli, ma la sorpresa è stata piacevole e pensandoci bene Pamina era la scelta migliore come moglie del Piccolo Uomo dal Grande Ventre. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Non è mancata nemmeno una bella rissa in stile fordiano scatenata da Arkansas Joe, decisamente un bel personaggio e spero lo si possa rivedere spesso prima della sua inevitabile fine cinque anni circa dopo il periodo in cui è ambientata questa storia. E veniamo a Zagor. Confesso che il vederlo mi ha provocato una struggente malinconia. Boselli lo ha caratterizzato in maniera ottimale: è ancora in gamba nonostante l'età, è ancora un idealista che non vuole smettere di combattere per un sogno che ormai non potrà più avverarsi. Il finale è amaro lo definirei nolittiano nello spirito quantomeno. L'ultima didascalia fa pensare che questa sia stata l'ultima impresa conosciuta di Zagor. A Lucca Giusfredi ha detto che il capitolo finale sarà molto particolari. Che sia l'incontro tra il Tex maturo ed uno Zagor ormai anziano a cui Boselli pensava già circa 25 anni fa? Sinceramente non mi dispiacerebbe.
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