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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Con un po' di fortuna ad Arezzo potrebbe arrivare già domani. Spesso da noi gli albi Bonelli arrivano con uno o due giorni di anticipo. Io punto su Manfredi & De Vita.
  2. In realtà, a mio parere, Boselli si diverte a barare quando dice: "È possibile che, in futuro, io e altri sceneggiatori ci cimenteremo nuovamente con questo formato, provando a raccontare, sotto altre angolazioni, delle vicende formative del mito di Tex, ambientate in periodi poco sfruttati dalla serie mensile, in cui lo standard temporale e l'età dei protagonisti sono fissi e immutabili." Perché sa benissimo che storie di questo tipo sono già in preparazione. Ad esempio, se non ho capito male, quella di Manfredi & De Vita.
  3. Noto comunque che nello scrivere storie ambientate prima del matrimonio con Lylith Boselli ha ripristinato una caratteristica tipica delle storie del periodo: la presenza di belle donne più o meno discinte.
  4. Se ne deduce che, cronologicamente, questa storia dovrebbe essere ambientata dopo l'incontro con Tesah, contrariamente a quanto riportato in precedenza. Ne sei sicuro? Io non ricordo di aver letto qualcosa di simile su questa storia, ma ricordo, invece, che lo si era detto, correttamente, per il Texone di Andreucci Del resto, già il fatto che Tex è rappresentato col suo look più tradizionale e l'accenno al corpo dei Rangers doveva far capire in che epoca ci trovavamo. E chi l'ha detto? ci sono almeno un paio di punti in cui questa storia può essere inquadrata se ambientata, come credo, prima che Tex sposi Lylith. ovvero negli stacchi temporali che chiaramente ci sono tra "Satania" e "Doppio gioco" (o "Missione a Devil's Hole", se preferite) e tra questa e "Lupe la Messicana" e ancora tra quest'ultima e "Il patto di sangue" Se poi fosse ambientata dopo, di spazi tra "Il tranello" e "Il figlio di Tex" ne trovi quanti ne vuoi. In verità, la tecnica della presa diretta e non del flashback raccontato da uno dei protagonisti è già stato usato da Boselli nel primo Color "E venne il giorno" e nella serie regolare su "il Fuggiasco" e su "Luna insanguinata". Peraltro, io non sono affatto d'accordo che la tecnica della "presa diretta", senza mediazione di un racconto cioè, non sia possibile sulla serie regoalre (e difatti è stata già usata) almeno quando il racconto ambientato nel passato è collocato all'inizio e perfino se l'intera storia fosse in flashback (purché la cosa fosse comunque chiarita in qualche modo). L'argomento: "Si è sempre fatto così" non lo trovo valido. Nelle serie a fumetti come nelle altre cose della vita, bisogna saper progredire e qualche innovazione stilistica ogni tanto non è un atto di lesa maestà narrativa.
  5. Io posso solo dire una cosa che mi è stata riferita da fonte molto attendibile: il prezzo del volume di Serpieri è stato volutamente troppo basso, un azzardo che ha rischiato di farli finire in perdita. In realtà il prezzo adeguato sarebbe stato appunto 8 e 90 o 9 e 90 addirittura. Per fortuna le alte vendite (lo dico per chi,come Anthony Steffen si ostinava a voler credere che quest'iniziativa fosse stata un insuccesso) hanno ammortizzato il colpo e procurato comunque un guadagno che però ben difficilmente si sarebbe potuto ripetere. Col senno di poi sarebbe stato meglio mettere da subito un prezzo più alto. A consolazione di tutti, annuncio che la carta sarà migliore e così la resa dei colori.
  6. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Investimento originale Carlo,alternativo alla solita casa al mare o villa in costa... Scherzi a parte dove l'hai preso tre giorni prima dell'uscita? Forse in redazione... direttamente dalla mani di Mauro! Semplicemente in un'edicola di Arezzo dove è arrivato sabato 5.
  7. Io lo comprerò invece. Dopotutto era il prezzo che mi aspettavo per quello di Serpieri. Mi ricordo bene che rimasi stupito di un prezzo così basso.
  8. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    In questo albo scopriremo l'identità di un personaggio misterioso ma scopriremo anche che ce n'è un altro. ​
  9. Sempre sotto i dieci Euro, prezzo popolare per un prodotto del genere che oltralpe verrebbe venduto a 15 Euro o più. La scelta del prezzo, però ci dice alcune cose ristrettamente: 1) Quello del cartonato di Serpieri era un "prezzo politico" 2) l'albo ha venduto bene ma con un margine di profitto non altissimo.anche se sufficiente ad invogliare a continuare la serie e farla addirittura semestrale 3) Chi di dovere alla SBE ha calcolato, attraverso chissà quale complicato algoritmo, il numero minimo garantito di acquirenti che con un prezzo di 8 e 90 avrebbe dato il profitto minimo voluto ed ha fissato il prezzo.. Altra considerazione: anche se vene presentato come Tex Romanzi a Fumetti n. 2 con periodicità semestrale, amministrativamente sarà il n. 18 della collana Romanzi a fumetti ed infatti la prossima mini-miniserie "Hellnoir", inizierà ad ottobre, che nelle presentazioni della nuova impostazione della collana veniva dato per settembre. Questo mi fa pensare che la decisione di pubblicare "Frontera" a settembre sia stata recentissima Mi chiedo se il cartonato resterà sempre "ospite" di questa collana ombrello o sarà registrato come collana autonoma. Immagino che dipenderà, come sempre, dalle vendite.
  10. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Ho appena comprato "La chiesa sulla collina". Dico solo questo: Diavolo d un Boselli, mi ha preso davvero di sorpresa! No, non per l'identità dell'assassino misterioso,che è, in effetti, uno dei nostri principali sospetti, ma per gli elementi in più inseriti nella storia. Ho la netta sensazione che il prossimo albo ci riserverà altre inaspettate rivelazioni e un finale da brividi. Boselli ha detto che era una storia complicata e aveva ragione, perché ci sono davvero tanti elementi e tante false piste C'è perfino un omaggio al film "Arsenico e vecchi merletto C'era una cosa che avevo indovinato e non mi ero sbagliato ma non voglio dirla per non rovinare la lettura. Dico solo che secondo me alla fine qualcuno dei forumisti dovrà rivedere certi suoi drastici giudizi e che qualcuno dei personaggi dovrà fare scelte molto difficili. In ogni caso, applausi a scena aperta.
  11. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 07] Figlio Del Vento

    Continua l'equivoco di fondo che vuole una differenziazione tra disegnatori della serie regolare e delle serie collaterali. In realtà tale differenza non esiste- Qualunque disegnatore può essere ed è effettivamente usato indifferentemente nella serie regolare, nel Maxi, nel Color e ormai perfino nel Texone.e forse anche nel nuovo Magazine per quel che se ne sa. Di fatto l'unica eccezione rimane proprio Roberto Diso, confinato sul Maxi.
  12. E' un bel volume, una storia bellissima, disegnata impareggiabilmente da Andreucci. E' un disegnatore che eccelle in ogni contesto, però se è vero che l'avventura di Barbanera sarà, oltre che marittima, ambientata in Alaska, se c'è la possibilità di vederlo alle prese con questo vecchio lupo di mare sarebbe IMO un delitto non affidargli la cura delle tavole. Che ne dici da curatore ? Non lasciarci friggere! Puoi smettere di friggere. La storia di Barbanera non è ancora in lavorazione per mancanza di un disegnatore libero. Ho saputo da fonte affidabilissima che Boselli avrebbe in mente tre possibili disegnatori: Piccinelli, Dotti e Andreucci. Ma Piccinelli non è molto veloce e sarà impegnato per un altro paio d'anni almeno con la storia di Lupe e Dotti sta iniziando or ora quella del Maestro a New York ed anche lui sarà indisponibile per i prossimi due anni almeno. Andreucci,d'altra parte, ha quasi finito il Texone e sarebbe quindi disponibile, sempre che non preferisca dedicarsi ad altri impegni, ma secondo me si farà convincere. Come ha sottolineato Ymalpas, una bella avventura marinaresca è nelle sue corde.
  13. E magari troveranno i resti della nave di Lord Fraser scoprendo che Zagor è arrivato prima di l,oro.
  14. Non si può escludere nulla e la presenza di Kathy Dawn nella storia (sai la felicità di Paco Ordonez che notoriamente la adora. ) implicherebbe anche un passaggio in Alaska dopotutto. Fosse stato al Polo Nord ti avrei dato ragione ma come ci arriverebbero i nostri dal Polo Nord a quello Sud secondo te? Erebus deve essere qualcosa o qualcun altro.
  15. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Se Del Vecchio ha cominciato a lavorare ad aprile ora è circa a pag. 40, sempre che prima non si sia dedicato ad uno degli albi che realizza per il mercato francese. Con il ritmo che ha di solito Del Vecchio , se la storia è di 330 pagine, non potrà essere pronta per la pubblicazione prima dell'estate 2018 ad essere ottimisti.
  16. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    E' divertente vedervi sfruculiare. D'altronde i forum servono a questo... Ti vengo in aiuto --- come potrei essere tanto presuntuoso da promettere una A?... le grandi storie mica vengono a richiesta... Quindi una B, che , per qualche motivo insindacabile, ma che sarà infine comprensibile alla lettura (e fidatevi del curatore, una volta tanto!) sarebbe oltremodo inadatta alla regolare... Insomma, una storia che è bene non spezzare in tre parti per qualche motivo che tu sai. Se la memoria non mi tradisce, stando a quanto hai detto a Cartoomics, ci sarà il ritorno di un vecchissimo avversario del passato remoto che, lo hai detto rispondendo ad una mia precisa domanda, non è John Coffin.
  17. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ben detto. P.S. Il Texone di Andreucci racconterà anche il primo incontro con Cochise ma non sarà il fulcro della storia.
  18. E su questo siamo d'accordo: è sempre una questione di eccessi e su Tex non ci sono mai stati.
  19. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Scommetto quanto vuoi che l'identità del misterioso avversario lo scopriremo solamente nell'ultimo albo e forse addirittura verso la fine. Sono anche sicuro che ci saranno numerosi indizi nell'albo di settembre, sparse a piene mani di proposito per sviarci e confonderci. Lo trovo molto strano se fosse vero: Se così fosse per forza non dovremo mai vederlo, ne Tex dovrebbe mai vederlo, per quasi tutta la storia. Questo significherebbe che non è poi un grande antagonista... non mi convince... dovrebbe sempre nascondersi dietro qualcunaltro. Mi sembra molto insolito... Io ho fiducia che lo scopriranno nel secondo albo, e alla svelta anche, in modo che poi buona parte del secondo e tutto il terzo siano pura dinamite! Senno tutta tra attesa per una comparsa da poche pagine? Non credo. Io invece non lo trovo così strano. Ti ricordi di Marcus Parker? E' considerato uno dei più memorabili cattivi in Tex, ma se ci pensi bene era sempre dietro a qualcuno nei suoi maneggiamenti. E Tex l'ha incontrato nelle ultimissime pagine Mi hai preceduto di un soffio.
  20. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Scommetto quanto vuoi che l'identità del misterioso avversario lo scopriremo solamente nell'ultimo albo e forse addirittura verso la fine. Sono anche sicuro che ci saranno numerosi indizi nell'albo di settembre, sparse a piene mani di proposito per sviarci e confonderci. Lo trovo molto strano se fosse vero: Se così fosse per forza non dovremo mai vederlo, ne Tex dovrebbe mai vederlo, per quasi tutta la storia. Questo significherebbe che non è poi un grande antagonista... non mi convince... dovrebbe sempre nascondersi dietro qualcunaltro. Mi sembra molto insolito... Io ho fiducia che lo scopriranno nel secondo albo, e alla svelta anche, in modo che poi buona parte del secondo e tutto il terzo siano pura dinamite! Senno tutta tra attesa per una comparsa da poche pagine? Non credo. Ci sono molti esempi di avversari che hanno dato del filo da torcere a Tex senza che Tex li incontrasse mai faccia a faccia eppure sono ricordati tra i più tosti. Un esempio è il Grande Re, Louis Laplace. Tex non lo incontra mai ma lui gli dà lo stesso filo da torcere. C'è il Drago Nero della storia "Chinatown" che di guai a Tex ne combina fin troppi ma i due si confrontano direttamente solo alla fine quando scopriamo la sua vera identità. E che dire di Marcus Parker da "La cella della morte"? Fino alla fine non sappiamo il suo vero nome e non vediamo il suo volto eppure le sau azioni hanno gravissime conseguenze per Tex. Davvero tutt'altro che insolito.
  21. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Tanto sul maxi ci finisce lo stesso e non te la disegna certo Font. Cioè il contrario esatto di quello che auspico. Ci siamo lamentati e ne abbiamo chiesto anche la chiusura. Sui maxi andrebbero belle storie e storie ben disegnate. Il che non è esattamente il nostro caso: cioè storia epocale, disegnata da ??? ( scommettiamo una birra che ??? sarà uno dei ben noti "velocisti" rimasti senza lavoro ? ) Si Tratta di Del Vecchio e non è un velocista ma uno da dieci pagine al mese di media. Ti addebiterò la birra alla prima occasione. Ne dovrai pagare tante. Ma veniamo alle tue affermazioni e tralasciamo il fatto che hai usato anche questo topic per uno dei tuoi ormai abituali attacchi a Font, perché qui almeno aveva senso che ci fosse.. Io dal Maxi mi aspetto che ci siano storie belle e non solo ben disegnate. Ma davvero non è così? Tralasciamo "Oklahoma", che pure è realizzato da un Letteri ancora in buona forma, e partiamo da quando il Maxi diventa un'uscita regolare. I primi due vedo al servizio di più che valide sceneggiature di Segura, un Ortiz ancora al top della forma, i numeri 4, 6, 9 e 16 sono realizzati da Repetto, autore che io ho sempre apprezzato col suo tratto reminescente ad un tempo di Del Castillo e di Ticci. Cossu si è rivelato un disegnatore di buon livello, veloce quanto basta e di qualità più che accettabile. I punti dolenti sono i Maxi 2003, 2010 e 2013 realizzati da Diso e quelli 2004, 2009, 2011 disegnati da Ortiz ormai in fase calante. In più, diversamente da te, io le storie epiche ed epocali le voglio anche nel Maxi. Primo perché penso che le uscite di una serie abbiano tutte pari dignità, non devono esserci,per così dire, figli e figliastri, e secondo perché le uscite speciali debbano avere anche storie speciali. Negli USA eventi epocali per i personaggi si sono visti sugli Annual e non sulla serie regolare come il matrimonio di Reed Richards e Susan Storm dei Fantastici Quattro nel 1965, la nascita del loro figlio nel 1968 o il matrimonio di Peter Parker e Mary Jane Watson nel 1987. Non lamentarti se nei Maxi finiscono gli scarti se sei tu stesso a volerlo.
  22. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ma fate in tempo a cambiare? Sarebbe opportuno, perché per me ad esempio una sola storia di 324 pagine è più succulenta di due, e magari da questo potrei far dipendere se acquistare o meno l'albo. Se dovessi far ricorso alle esperienze passate, non lo comprerei, perché l unico albo di segura che a me non piacque fu proprio il doppio i due volti della vendetta.Parlo in astratto naturalmente: pur preferendo le storie lunghe, personalmente acquisto tutte le pubblicazioni texiane, non per collezionismo, ma perché Non riesco a lasciare un inedito di Tex in edicola: per me quindi il problema non si pone. Peraltro, sempre a proposito di esperienze passate, il maxi di faraci la legge di starker mi piacque molto, per cui mi posso aggrappare a questo precedente per coltivare la speranza in buone storie... Ma fate in tempo a cambiare? Se intendi la scritta incriminata, allora sì, c'è tutto il tempo. Se intendi altro... No no, mi riferivo alla sola scritta incriminata. ... temo che rimarrai deluso. Da quanto ne so, c'è una sola storia lunga pronta per il Maxi ed è di Ruju & Diso. Vuoi davvero infliggerci Diso due anni di fila? E poi al massimo sposteresti la cosa di un anno e poi le due storie dovresti sorbirtele lo stesso perché altro materiale non c'è. Ci vorranno altri tre anni almeno per aver pronta un'altra storia lunga. Sì, ho letto dalle tue anteprime (per le quali sempre ti ringrazio, anche se non sempre le ricordo) che non vi saranno storie lunghe per i Maxi per un po' di tempo. Sono francamente deluso: il Maxi (lo abbiamo detto mille volte, sopportate questa mia milleeunesima) aveva le potenzialità per essere una pubblicazione prelibata: l'unica occasione che un lettore ha di leggere una storia lunga di fila, senza l'odiosa attesa mensile. A differenza di te, ho sempre pensato che siano soprattutto le storie di ampio respiro (e di ampie pagine) le probabili candidate a diventare dei capolavori, laddove invece le storie più brevi possono essere anche ottime ma mai capolavori. Per me fino ad ora è stato così, poi vi sono delle eccezioni ma la mia idea in linea generale non cambia. E qui non sono affatto d'accordo. Di capolavori, secondo la mia classifica personale, nell'ambito di meno di 220 pagine ne conosco almeno due: "Vendetta indiana" e "La sconfitta". Tra quelle che io classifico come ottime storie (appena un gradino sotto il capolavoro ci sono: "La ballata di Zeke Colter", "Bad River", "Eroe per caso." e non sono le sole. Tuttavia non pretendo di farti cambiare idea. A prescindere dal fatto che non sono d'accordo con te sulla lunghezza delle storie, lo sono di meno se parliamo delle storie pubblicate sinora. Tutte le storie pubblicate sino al 2006, ad eccezione di "Rio Hondo" (che comunque io trovo una storia mediocre e tutt'altro che un capolavoro ma non discuto mai i gusti altrui)), sono state dirottate sul Maxi perché Sergio Bonelli, per un motivo o per l'altro, non le voleva nella serie regolare (e nel caso di "Figlio del vento" nel Texone). Questo non vuol dire che tutte queste storie fossero mediocri o prive di ambizioni, anzi, quasi tutti erano decisamente di buono o ottimo livello. Per i Maxi successivi non ci sono state storie ivi dirottate perché ritenute di qualità inferiore. Vero è che che le storie di Nizzi erano dello stesso livello di quelle pubblicate sulla serie regolare etc, ovvero molto basso. Altrettanto vero che diverse storie sono state affidate a Roberto Diso ma questo aveva altre motivazioni. La verità è che al suo arrivo come supervisore Boselli si è trovato davanti un problema e cioè non c'erano abbastanza storie per il Maxi e nemmeno disegnatori abbastanza veloci da garantire il numero di pagine necessario in tempi ragionevoli. L'unica soluzione consisteva in volumi con storie più brevi e così è stato fatto. Il che non significa che si è abdicato alle storie lunghe ma che ci vuole tempo per avere storie lunghe. Di disegnatori velocissimi ormai è rimasto solo Diso, gli altri ci mettono tra i due anni e mezzo a quattro anni per realizzare una storia di più di 300 pagine. Nel frattempo il Maxi deve comunque uscire. Solo chi ragiona esclusivamente da lettore potrebbe dire: non si fa uscire il Maxi finché non ne è pronto uno corposo. La casa editrice non può permettersi di saltare uscite.
  23. C'è una fascia di lettori di Tex scambia per canone texiano il proprio gusto personale. Non parlo di te, Pecos, ma approfitto del tuo post per chiarire il mio pensiero, che non è il loro. Se è indubbio che ci sono dei canoni stabiliti e da cui ormai non si può deviare, è anche vero che altre cose erano strettamente legate all'epoca in cui furono pubblicate e possono essere fatte in modo diverso ora. Negli anni 50 le donne erano praticamente sempre vestitissime con pochissima pelle scoperta a parte quella del viso.In omaggio a questo dovremmo volere che le ballerine da saloon siano sempre coperte da capo a piedi? Su Tex la rappresentazione grafica della violenza segue il canone di non mostrare nulla di veramente forte e uno schizzo di sangue non rientra in questi limiti e non mi crea alcun problema. A parte alcuni punti fermi che riguardano perlopiù esclusivamente la natura dei personaggi, la loro essenza e il loro comportamento (in parole povere: la loro caratterizzazione), quello che si può fare o non far, far vedere o non far vedere dipende dalla sensibilità degli autori e da quella dei lettori e varia a seconda del'le epoche. Con questo non ho mai avuto problemi. Mostrare il sangue non è qualcosa di contrario al canone o a una presunta estetica texiana, è semplicemente qualcosa che prima non si poteva fare e adesso sì. Prendiamo la scena della storia "I sabotatori" in cui il giovane ingegnere va a letto con Bethanie Marsh per poi rubarle i documenti. Quella scena GLB non l'avrebbe mai scritta negli Anni Sessanta anche se l'avesse pensata, perché in quel periodo non sarebbe stata ammissibile. Nel 2011 non mi risulta che qualcuno abbia sollevato serie obiezioni. Non è detto che una cosa, solo perché non la si è fatta per 40 anni non la si possa fare mai.
  24. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ma fate in tempo a cambiare? Sarebbe opportuno, perché per me ad esempio una sola storia di 324 pagine è più succulenta di due, e magari da questo potrei far dipendere se acquistare o meno l'albo. Se dovessi far ricorso alle esperienze passate, non lo comprerei, perché l unico albo di segura che a me non piacque fu proprio il doppio i due volti della vendetta.Parlo in astratto naturalmente: pur preferendo le storie lunghe, personalmente acquisto tutte le pubblicazioni texiane, non per collezionismo, ma perché Non riesco a lasciare un inedito di Tex in edicola: per me quindi il problema non si pone. Peraltro, sempre a proposito di esperienze passate, il maxi di faraci la legge di starker mi piacque molto, per cui mi posso aggrappare a questo precedente per coltivare la speranza in buone storie... Ma fate in tempo a cambiare? Se intendi la scritta incriminata, allora sì, c'è tutto il tempo. Se intendi altro... ... temo che rimarrai deluso. Da quanto ne so, c'è una sola storia lunga pronta per il Maxi ed è di Ruju & Diso. Vuoi davvero infliggerci Diso due anni di fila? E poi al massimo sposteresti la cosa di un anno e poi le due storie dovresti sorbirtele lo stesso perché altro materiale non c'è. Ci vorranno altri tre anni almeno per aver pronta un'altra storia lunga. E comunque non leggeresti in ogni caso una storia di 324 pagine, perché il conto comprende anche le quattro di copertina e le due di frontespizio e introduzione. Te ne rimarrebbero solo 318. Ottimo. Anch'io spero che la mia fiducia sia ben riposta.
  25. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Perchè? Mai sentito parlare di titoli collettivi? Ci sono altri due titoli all'interno. L'errore è nella scritta "Una storia completa e inedita" che compare sotto il logo MaxiTex... Esatto. Fossero state due parti di una stessa storia affidate a due disegnatori diversi si poteva anche capire, ma Tito ha spiegato che non è così: sono: due storie complete ed inedite.
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