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capitano mendoza

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Tutto il contenuto pubblicato da capitano mendoza

  1. Un bel disegno di Frisenda, tratto dal blog portoghese di Tex:
  2. capitano mendoza

    [603] Faccia Di Cuoio

    Giolitti non so, ma sicuramente a me nella terza vignetta Tex mi ricorda un sacco quello di Civitelli. Quello che è sicuro è che non assomiglia a Galep quanto mi aspettavo. Torricelli non mi sembra affatto il sosia di Galep. Almeno da queste tavole...
  3. capitano mendoza

    Galleria Di Roberto Diso

    Caspita! Questi che ha postato Sam sono davvero disegni straordinari! D'altronde lo stesso Bonelli, nella pagina iniziale del Maxi "Figlio del Vento", dice che ha affidato la storia a Diso proprio per la sua passione per i cavalli. Anche se, devo dire la verità, non penso che nelle storie di Tex Diso disegni dei cavalli così eccelsi come sono in questi ultimi due disegni postati. Basta guardare quello postato da Ymalpas e si vede una grande differenza.
  4. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Si, esatto, è la copertina di un Tex uscito con Panorama. Confermi, Claudio?Ah, ecco, hai già confermato !
  5. Copertina magnifica in cui Villa è riuscito a creare una grande atmosfera. Secondo me è una delle più belle della collana. E forse addirittura eguaglia la cover della serie regolare attinente a questa storia, "Pioggia". Comunque una cosa è certa: ho smesso da tempo di comprare i Tex di Repubblica, ma questo lo prender?, perchè voglio proprio vedere i disegni dei Cestaro a colori .
  6. - Buon narratore, più che creatore di personaggi ?forti?. Ti definisci così. Come hai affrontato Tex, dunque, e cosa hai portato a questo personaggio, nel tempo' - "Diciamo che nella fase iniziale del mio lavoro ho cercato di restare fedelissimo al Tex del periodo d'oro (partito secondo me a cavallo del n. 100) proprio perchè non si vedessero i punti di sutura nel passaggio di mano tra me e GianLuigi, e perchè mi sembrava necessario farlo. Fino alla fine degli anni ?80 Tex fu scritto solo da GianLuigi Bonelli, da Sergio Bonelli e da me. A parte lo stile ?Nolittiano? di Sergio, che ha le sue caratteristiche tipiche che lo differenziano dal padre (didascalie descrittive di ambienti e paesaggi, sequenze molto diluite, un Tex meno sicuro di se?) ma che tuttavia tiene Tex sempre legato alla tradizione, si arriva, attorno alla metà degli anni ?90, all'ingresso di sceneggiatori nuovi chiamati a sostituirmi in occasione di una mia crisi di stanchezza. Di questi nuovi sceneggiatori (che data la loro transitorietà non fecero particolari sforzi per uniformarsi allo stile di G. L. Bonelli) è rimasto solo Mauro Boselli col quale da anni mi alterno nello scrivere le storie. Per una sua precisa scelta Boselli ha deciso di non attenersi alla sintassi ne? al dialogo del Tex tradizionale, cercando anzi delle rotture con la tradizione. Da parte dell'editore non mi sono giunti segnali che questo non andasse fatto. Cosè anch?io non ho più sentito necessario restare fedele al dialogo ?fantasioso? di GianLuigi, che oltretutto avrebbe contribuito a rendere ancora più diverse le mie storie da quelle di Boselli, creando quasi una stonatura tra un albo e l'altro, e ho cominciato ad utilizzare un dialogo più ?asciutto?, come tu hai notato. Bisogna anche aggiungere che certa goliardia esistente nei dialoghi di GLB mal si adattava alla seriosit? del rinnovamento grafico apportato dai nuovi disegnatori. Queste differenze di stile verranno ancora più acutizzate con l'ingresso nello staff di altri sceneggiatori, necessario per far fronte all'aumentata produzione di Tex dovuta ai vari speciali e per il calo di produzione dei veterani o per la loro scomparsa. Per gli stessi motivi arriveranno anche nuovi disegnatori (qualcuno, come Mario Milano, si è già visto), quasi tutti molto lenti, cosicch? ci saranno sempre in lavorazione più di venti sceneggiature contemporaneamente. E? inevitabile che tutte queste novità portino a snaturare in buona misura l'ortodossia del personaggio." Non so se sia questa l'intervista cui si riferisce Borden. L'ho trovata su Two, tratta dal libro "Scuola di Fumetto", a quanto pare... Ho postato solo questa risposta di Nizzi, perchè è la più inerente con il topic.
  7. Wow! Disegni davvero molto belli, questi di Danubio. Mi ricorda moltissimo lo stile di Piccinelli! Per quanto riguarda la trama sembra interessante ma, come succede per ogni Almanacco, l'incognita più grande è la cortezza della storia. Invece la copertina la ritengo una delle più riuscite di questa collana; chissà cosa ci aspetta sul retro... P. S. Ma Danubio continuerà a disegnare storie per Tex?
  8. Buon compleanno, Corrado!
  9. Daccordo su tutto quello che ha detto Paco, tranne che su quest'affermazione: Mastantuono per me è un buon disegnatore e non penso che bisogna giudicarlo perchè si stacca un p? dalla tradizione. Se si fosse staccato troppo disegnando un Tex come quello di Diso (per intenderci) allora l' lo si può criticare. Comunque, detto questo, io non penso assolutamente che Piccinelli (per citarne uno di quelli che ha detto Paco) meriti meno di Mastantuono perchè ha uno stile molto vicino a quello di Villa. Penso che meritino tutti e due allo stesso modo. Che diamine, un p? di continuit? grafica ci deve essere! Già ci sono veramente troppi disegnatori (intorno ai 25, giusto?), se poi ognuno di questi d' un'interpretazione totalmente differente di Tex si rischia di far disorientare il lettore!
  10. capitano mendoza

    [603] Faccia Di Cuoio

    La trama sembra molto intrigante, anche se non so quanto essa possa risultare credibile in sole 110 pagine. C'è la seria possibilità che si possa trattare di una possibile occasione per creare un capolavoro buttata al vento! Ma, ovviamente, mai dire mai. Una nota riguardo ai disegni: ma Torricelli non doveva essere il nuovo Galep? A giudicare da queste tavole, non mi sembra proprio! Di quale vignetta parli, Ym?
  11. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao, Claudio! Una curiosità: il cielo nella copertina "La Strage di Red Hill" lo hai fatto tu direttamente a mano, o è stato poi modificato al computer?
  12. Io sono daccordo con quanto detto da AtTheRocks, il quale non mi sembra abbia detto che bisogna convertire uno a cui non piace Tex perchè lo ha letto e lo ha trovato noioso. Anzi, molte persone non lo leggono (sottolineo il "non lo leggono"!) perchè pensano che il genere Western non può piacergli essendo un genere piuttosto datato. Quindi, detto questo, è più probabile che si ricredino leggendo storie un tantino più originali, rispetto alle storie classiche.
  13. Secondo me per far avvicinare nuovi lettori a Tex bisogna far leggere loro le storie attualmente in edicola, perchè è perfettamente inutile farli innamorare di storie di GLB, se non sono queste che escono. I nuovi lettori si avvicinano principalmente non per comprare gli arretrati, ma per comprare e leggere le nuove storie in edicola. Ciò, come dice AtTheRocks, potrebbe disorientarli non poco. Riguardo a quale autore scegliere per farli avvicinare a Tex, beh, è ovvio che ognuno ha la mentalit? del tempo in cui vive, perciò è più facile che un nuovo lettore si trovi a suo agio con le storie di Boselli o Nizzi, piuttosto che con quelle di GLB.
  14. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio. Ho visto la copertina n. 199 di Repubblica e devo dire che è strepitosa! Una domanda: sulla scelta del soggetto, sei stato in qualche modo interpellato essendo la storia disegnata da te? Se la risposta è no, sei daccordo nel raffigurare il momento chiave del terzo albo, ovvero lo scontro tra Tex e Mefisto? In caso contrario, cosa avresti messo in copertina?
  15. Ecco a voi l'annuncio ufficiale del proseguimento di questa collana, apparso sul sito della SBE: "Con la lettera riproposta in questa pagina, pubblicata su Tex 601, Sergio Bonelli annuncia la prosecuzione, oltre il duecentesimo volume, di Tex - Collezione Storica a Colori, l'iniziativa, inaugurata nel febbraio del 2007, che continua a riscuotere uno straordinario successo. Cari Amici, vorrei che ciascuno di voi potesse controllare la veridicit? delle mie parole, buttando unʼocchiata al piccolo ufficio da cui vi sto scrivendo, oppure al salotto ?buono? della redazione; quel locale che, nelle nostre intenzioni avrebbe dovuto costituire la ?sala delle riunioni?. Per non parlare di tutti gli altri spazi in cui, centimetro per centimetro, sono riuscito a ficcare qualche scaffale... Mese dopo mese, anno dopo anno, la marea cartacea, per quanto prevedibile e inevitabile in una Casa editrice, si moltiplica e avanza, minacciando di sommergermi, come suggerisce la simpatica vignetta realizzata dal nostro Gianmauro Cozzi che vedete riprodotta qui accanto. Non ricordo più nemmeno il colore del pavimento che emerge soltanto per mezzo di uno stretto sentiero che mi permette di raggiungere la scrivania. Inutile dirvi quanto sia peggiorata la situazione, dopo l'esplosione dei cosiddetti ?collaterali?, ossia quelle opere a fumetti diffuse come allegati a riviste e quotidiani. In un angolo, una specie di Monte Bianco formato dalle avventure dei supereroi, in un altro un Kilimangiaro con la raccolta delle vecchie strisce di Topolino, in un altro ancora un Everest costituito da decine di monografie dedicate ai grandi eroi del fumetto mondiale. Potete quindi immaginare con quanta partecipazione abbia ascoltato il ?grido di dolore? lanciatomi da alcuni lettori texiani che, per posta oppure a voce, mi chiedevano imploranti: ?Sergio, fermati, per carit?! La mia libreria, anzi l'intera mia casa corre il rischio di esplodere!? Dunque, non è tanto strano che, pressato da simili lamenti, io, in una doppia pagina pubblicata su Tex n. 591, uscito nel gennaio 2010, mi sia lasciato sfuggire la ?ferrea? promessa di scrivere la parola fine alla ristampa cronologica a colori distribuita settimanalmente in allegato al quotidiano ?la Repubblica? e al settimanale ?L'espresso?. Non avevo dubbi, la data fatidica sarebbe stata l'ultima settimana di novembre 2010, in corrispondenza con l'uscita del duecentesimo numero della sopraccitata collana. Il mio editto ha, però, suscitato una reazione che, detto sinceramente, non mi sarei mai aspettato: la cassetta della posta di Via Buonarroti 38 si è riempita settimanalmente, come per incanto, dei messaggi di tutti coloro che, sia pure a prezzo di sacrifici economici e logistici, mi chiedevano di alimentare ulteriormente quella raccolta che ormai, grazie alla presenza del colore, consideravano la più preziosa delle edizioni di Tex. Condividendo il giudizio positivo dei miei corrispondenti a proposito della qualità di questa iniziativa, e soprattutto conoscendo le cifre di un successo davvero sbalorditivo, in tempi difficili come quelli che vivono attualmente le edicole, non ho saputo resistere alla tentazione di cambiare idea e di prolungare la serie in questione di ulteriori trentasei volumi, fin quasi a raggiungere, cioè, il numero degli albi mensili prodotti recentemente. Naturalmente, al di l' di ogni riscontro economico, la richiesta di tanti lettori ci inorgoglisce e ci giunge come una ulteriore conferma dell'affetto con cui, ancora oggi, decine di migliaia di lettori italiani seguono le avventure del più longevo cowboy del mondo! Sergio Bonelli" Tratto da www.sergiobonellieditore.it . E sono pure altri 36 volumi! :shock:
  16. Molto bello il disegno (quello in braccio a Tex è Kit?), ma il suo Mefisto ancora una volta non mi convince!Prima lo faceva troppo satanico, e ora lo è troppo poco. :DAnche se quest'ultimo, imho, si avvicina di più ad una versione buona.
  17. incellofanati ?scusa, ma dove comperi la NR ?Io la prendo nuova in edicola, da quando e' uscito il primo numero, ma nessuno degli albi che ho comperato era incellofanata !Probabilmente, visto che dici di aver ordinato i primi 4, e' il servizio arretrati della Bonelli (o comunque il venditore che te li ha spediti) che si sono presi la briga di incellofanarli. Si, effettivamente è vero. Io li ho ordinati fino al numero 50, e mi ricordo che i primi erano incellofanati. Ma non saprei dire fino a che numero... forse addirittura fino al 20. Ma non ne sono sicuro. Riguardo alla domanda di LittleTex, presumo tu stia parlando appunto della Nuova Ristampa. Io possiedo il primo numero grazie a questa ristampa, la quale secondo me è ottima, essendo arricchita dai fantastici disegni a colori inediti di Claudio Villa che trovi dentro a ogni numero .
  18. Copertina che, pur essendo in miniatura, trovo un capolavoro assoluto! Sicuramente molto migliore di quelle precedente ("I Giustizieri Di Vegas"). Bellissima l'ambientazione-puramente western-, molto ben fatti Tex e Carson che aspettano l'arrivo dei cattivi! Copertina semplicemente da 10 e lode! Pure il titolo, anch'esso molto western, promette molto bene. Le tavole in anteprima sono davvero molto ben fatte. Dico questo perchè, a differenza di "Missouri", trovo che il tratto di Mastantuono sia diventano meno sintetico e più particolareggiato. La trama, da quel poco che si può intuire, sembra abbastanza complessa, quanto entusiasmante. Beh, non c'è niente da dire, se non: se il buongiorno si vede dal mattino...
  19. Disegni davvero strepitosi ! Grazie per averli postati, West ! Tra l'altro, se non sbaglio, la tecnica usata in questi disegni è la stessa di quella usata nel fumetto di Devil e Capitan America (mezzatinta?) . Giusto, Claudio?
  20. capitano mendoza

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao, Claudio. Una sola, semplice, e originale domanda: a che punto sei arrivato con le copertine?
  21. Ciao, Corrado. A proposito del tratto sintetico, avrei una domanda su un autore che hai menzionato prima: Ticci. Nel corso degli anni, il suo stile è cambiato radicalmente: infatti, ai tempi di "Sulle Piste del Nord", tanto per dirne una, aveva uno stile più dettagliato. Invece, in quest'ultimo periodo, i suoi disegni sono sempre più sintetici. Basta guardare le tavole del 600, o della sua ultima storia in b/n, "Buffalo Soldiers". Tu come vedi questo cambiamento? E' un'evoluzione del tratto, o è più un'involuzione?E quale Ticci preferisci di più? Il primo, o quello recente?
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