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West10

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  1. No l'ho vista dal vivo, solo qui. Mi hanno confermato che sono di plastica e facendo un paragone con i soldatini di piombo napoleonici fatti dalla Del Prado alcuni anni or sono mi sembra che si poteva fare molto meglio per quel prezzo.

  2. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Tim Birra dice:

     

    Sono curioso di sentire la vostra opinione su questo; per voi andrebbero bene dei disegni meno curati per avere storie più lunghe.

    Intendiamoci. Io penso a dei disegni con meno particolari (tipo interni meno ricchi di particolari) e non con disegni dei protagonisti approsimativi.

    Un saluto a tutti i pards

     

     

    Per quanto mi riguarda, assolutamente no!

  3. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, Letizia dice:

     

    Eh no, Carlo.

    Sarò anche dura di comprendonio ma una cosa l'ho capita: Natale non viene per tutti il 25 dicembre.

    C'è gente che festeggia Natale due volte l'anno, c'è chi lo festeggia una sola volta ogni 15 anni (forse perché festeggia la Pasqua tutti i mesi) e c'è chi lo festeggia un po' quando gli pare.

    Io, per esempio, lo festeggerei tutti i mesi.

    Pensa come sarebbe bello.

    Poi che ci vuoi fare, io capisco solo le cose molto complesse e, per quelle troppo semplici, non ci arrivo proprio.

    Non è colpa mia.

     

    Ma che razza di risposta è?

    Guarda già ti avevo detto che ti avevo dato tutte le spiegazioni possibili se volevi capire e che non sarei andato oltre ma dopo questa tua risposta a Carlo penso proprio che sia inutile continuare a parlare con te, se hai deciso di scrivere risposte a caso tanto per far perdere tempo a chi ti sta a sentire non starò certo a seguirti ulteriormente.

     

    • +1 1
  4. Boh Letizia, ti confesso che ho difficoltà a seguirti... con quanto appena scritto che vuoi affermare riguardo alla velocità dei disegnatori? 

    E comunque ti faccio presente che sei quantomeno poco attenta, da anni Boselli va scrivendo su questo forum continuamente, e ormai chi lo frequenta lo sa benissimo, che lui non consegna mai tutta la sceneggiatura perché scrive sempre poche pagine alla volta in modo da tenere impegnato il disegnatore per un numero tot di tavole, dipende anche dalla velocità del disegnatore, perché lui porta avanti fra Tex e Dampyr, e fino a poco tempo fa anche Zagor, più di 20 storie in contemporanea. Quindi i disegnatori che lavorano per Mauro anche volendo non conoscono tutta la storia, al massimo il soggetto. 

    Letizia credi a me, lascia stare il tuo modo di fare di voler ricondurre a tutti i costi il lavoro per fare Tex a qualcos'altro. Tex non è un prodotto fatto in serie, rimane ancora qualcosa di artigianale, nell'accezione migliore del termine. Già se la storia la scrive Boselli piuttosto che un altro sceneggiatore la cosa cambia, perché nel secondo caso la sceneggiatura prima di arrivare al disegnatore passa al vaglio del curatore. E anche se la scrive Boselli la cosa cambia se la storia la disegna Ticci piuttosto che un altro disegnatore dello staff. 

    E nel precedente post non ti ho citato il tempo necessario ad ogni disegnatore per caratterizzare tutti i nuovi personaggi della storia richiesti dallo sceneggiatore. Per ognuno dei quali ogni disegnatore disegna dei provini, li sottopone al giudizio dello sceneggiatore, li rifa se necessario, son tutte cose che portano via tempo.

    Mi fermo qui, non credo di dover spiegare ulteriormente, fra Boselli, Monni e me ti abbiamo dato tutte le spiegazioni possibili, se poi vuoi rimanere delle tue opinioni, per inciso sbagliate con tutto il rispetto, padrona di farlo.

     

    • +1 1
  5. Letizia non credo tu voglia sponsorizzarti ma, e in questo sono d'accordo con Carlo, ribadisco che continui a non capire la differenza fra fare una tavola professionalmente e fare un qualunque altro disegno estemporaneo. Molto sommariamente ti posso dire che: per fare una tavola occorre leggere attentamente la sceneggiatura e capire cosa vuole lo sceneggiatore su quella tavola e non quello che ti passa per la mente a te quando fai un disegno al volo, ad esempio tu fai un ritratto e scegli tu l'espressione del volto, il disegnatore professionista deve dare esattamente l'espressione che vuole lo sceneggiatore, la scena della vignetta deve essere quella immaginata dallo sceneggiatore. Poi si passa a fare una bozza, da qui si passa a fare le matite e poi a inchiostrare, tutto questo se il disegnatore è convinto del risultato sennò perde tempo a correggerla o nel peggiore dei casi a rifarla completamente perché un disegnatore professionista non si accontenta di un risultato che in primis non convince lui stesso.

    Riguardo al fatto di legare Villa alla sedia anche qui è più facile a dirsi che a farsi, tu pensi che se Boselli avrebbe potuto farlo... Villa non è un bambino che puoi obbligare a fare il compitino sennò lo metti dietro la lavagna.

     

    P.S. Riguardo ai lavori informatici richiesti per ieri e consegnati in fretta e furia se operi nell'ambiente dovresti sapere che sono il principale problema del fatto che una quota parte di programmi sono instabili e necessitano di continue correzioni di cui chi ne è la principale causa poi se ne lamenta, ma qui andiamo OT e non voglio dilungarmi ulteriormente.

  6. Caro Mauro o tu hai letto di fretta o io mi sono spiegato male, in questo secondo caso cercherò di farlo meglio:

     

    Quando scrivo:

    Io aggiungerei anche:

    Il mondo si divide tra chi pensa che fare una cosa sia facile, ma non l'ha mai fatta e chi sa che non lo è perché la fa ogni giorno  :rolleyes:

     

    sto avvalorando/rafforzando quanto da te già scritto, nel senso che a parole è facile scrivere che è facile disegnare una tavola al giorno, specie se chi lo scrive non l'ha mai fatto e magari neanche visto fare.

     

    Per quanto riguarda la seconda parte:

    e poi cosa c'entra paragonare cose diverse. Un albo a fumetti non è un progetto informatico, senza pensare poi che anche nei progetti informatici c'è progetto e progetto...

    mi chiedevo solo che senso ha confrontare un progetto informatico con un albo a fumetti, son due cose totalmente differenti, come confrontare quanto ci si impiega a costruire una macchina o a svezzare un bambino, che razza di confronto è?  Senza contare che come per le storie a fumetti ci sono storie e storie, lo stesso dicasi per i progetti informatici.

    Una storia autoconclusiva di una tavola ci si impiega meno a farla di una storia breve da 32 pagine che a sua volta necessita meno tempo di una storia da due albi, lo stesso dicasi per i progetti informatici, c'è differenza fra fare il programmino di gestione delle spese familiari, di quello che ti informatizza uno studio del commercialista o ancor più di quello che gestisce la contabilità dello stato italiano.

    E poi che vuol dire che i disegnatori da strada ti fanno il disegnino in poco tempo, anche Walter Venturi all'ultima presentazione del libro di Burattini a Roma mentre Moreno parlava in pochi minuti ha disegnato uno Zagor in formato gigante in posa plastica... ma mica stava facendo una tavola che richiede tutt'altro impegno. Il discorso di Letizia mi sembrava troppo superficiale... ogni disegnatore ha le sue caratteristiche e i suoi tempi.

    Vogliamo allora dire ad esempio che Roberto Diso non ha affatto diminuito la sua velocità, potrebbe ancora fare 40 pagine al mese, ne fa 25 solo perché ormai disegna mezza giornata e neanche tutti i giorni. Ma i disegni di Roberto Diso son differenti da quelli di Andreucci tanto per fare un esempio ed è inutile stare a dire che Andreucci potrebbe disegnare come Diso o viceversa, ognuno ha le sue caratteristiche. Diso è figlio dei suoi tempi in cui si "trottava" e i dettagli, i particolari non erano una cosa a cui i lettori tenevano particolarmente. E ovviamente non cambierà ora il suo stile, mi sembra più che giusto. Allo stesso modo non si può chiedere a un disegnatore di oggi di disegnare con lo stile e i tempi di Diso.

  7. <span style="color:red;">26 minuti fa</span>, borden dice:

    Forse è più difficile di quanto tu creda.

     

    Strano. Io non ho mai pensato che fosse facile. Come non è facile suonare una sonata di Beethoven, tenere una lezione di greco, eseguire un'operazione chirurgica, guidare nella Formula 1, salire un sesto grado, scrivere una sceneggiatura di Tex. 

    Il mondo si divide tra chi pensa che sia  facile e chi sa che non lo è.:rolleyes: 

     

     

     

     

     

    Io aggiungerei anche:

    Il mondo si divide tra chi pensa che fare una cosa sia facile, ma non l'ha mai fatta e chi sa che non lo è perché la fa ogni giorno  :rolleyes:

     

    e poi cosa c'entra paragonare cose diverse. Un albo a fumetti non è un progetto informatico, senza pensare poi che anche nei progetti informatici c'è progetto e progetto...

  8. On 16/3/2018 at 09:59, JohnnyColt dice:

    ... Nel lungo periodo Tex sarebbe alla canna del gas, considerando anche il sempre minore appeal del supporto fumetto. Per me dovrebbe esserci urgentemente una sorta di barriera all'uscita in cui ogni storia deve incappare, una barriera che una volta si chiamava Bonelli Sergio.

     

     

     

    Premesso che ho il massimo rispetto per quello che ha rappresentato e che ha fatto Sergio Bonelli per il fumetto sia come sceneggiatore sia, e sopratutto, come editore, ritengo che tirarlo sempre in ballo per avvalorare le proprie idee sia quanto di più sbagliato. 

    Ciclicamente sento frasi del genere "Sergio Bonelli non lo avrebbe mai fatto" dette peraltro da semplici lettori che al massimo lo avranno incontrato in qualche fiera, a gente come Boselli o Burattini che lo hanno conosciuto e ci hanno lavorato a fianco per decenni. Queste frasi mi sembrano perlomeno presuntuose.

    Ora con quella frase : "una barriera che una volta si chiamava Bonelli Sergio." vorresti forse affermare che l'attuale curatore non sappia fare il suo mestiere? Quello stesso curatore che per inciso, tanto per dirne una, si è trovato a far fronte a una mancata programmazione dei Texoni fatta dal predecessore che guarda caso era proprio Sergio Bonelli, e che ha brillantemente risolto, e chi aveva portato su Tex, Faraci, abile sceneggiatore di fumetti spiritosi dove si trova perfettamente a suo agio come Topolino o la recente Cico a spasso nel tempo dimostrano ma inadatto al western texiano? Proprio Bonelli. E chi ha avallato un sacco di storie mediocri di Nizzi? Ancora Bonelli, quindi di quale barriera all'uscita stavi parlando? Ripeto massimo rispetto per Sergio Bonelli che per me è l'italiano che ha dato di più al fumetto ma andiamoci piano con le santificazioni pur di avallare le proprie teorie.

  9. Ciao Mauro,

    ho comprato il color Tex ieri, non l'ho ancora letto ma ho letto la tua prefazione e plaudo alla decisione di ridare le copertine a disegnatori che lo "conoscono" da tempo essendo dello staff. Finalmente quest'anno una copertina all'altezza per il color Tex. Mi raccomando tieni duro e continua così anche il prossimo anno. Intanto per quest'anno grazie a questa decisione ci siamo scampati la copertina del disegnatore che ha fatto la variant, orribile quel Tex, se penso che potevo esser costretto a comprarla nel caso fosse andata su quello in edicola...

  10. Ho letto la storia solo ieri, che dire... un Maxi MAIUSCOLO... Complimenti a Mauro, bene bravo, bis... e anche tris. Mi verrebbe da dire cento di questo maxi ma sarebbe chieder troppo al nostro vulcanico curatore.

    Una storia ben fatta, con passaggi emozionanti. Ne cito uno per tutti: a pag. 229 la scena in cui i 4 pard appaiono di spalle di fronte all'impaurito ragazzino e subito dopo un Tex granitico lo invita a calmarsi.

    Molto belli anche i disegni di Del Vecchio. In sintesi una storia che sicuramente sarà ricordata e che vien voglia di rileggersi subito.

  11. Bel cartonato, anche se la storia mi è piaciuta il punto di forza sono sicuramente i disegni veramente splendidi di Stefano Andreucci. Da notare che il suo Tex giovane non si confonde con il suo Tex maturo presentato a suo tempo nella sua storia per il mensile. Sia nel cartonato sia nel texone è riuscito a scindere i due personaggi cosa che non sempre con altri disegnatori accade e che cadono nella trappola di presentare un Tex giovane quasi uguale al Tex ultraquarantenne come ad esempio accaduto nell'ultima storia di Lupe dove Piccinelli, pur presentando degli ottimi disegni, ha disegnato Tex quasi sempre allo stesso modo.

  12.  

    Grazie all'amico Zeca.

    E visto che ci siamo grazie anche a Mauro e alla SBE a cui ho richiesto il passaggio sulla loro pagina FB di Tex e sulle news del sito. Sono già state programmate e dovremmo vederle a partire da domani pomeriggio.

     

    Grazie anche agli amici della scuola romana dei fumetti che pubblicizzeranno il nostro magazine sulla loro pagina FB, a Pasquale Ruju che lo ha già fatto e a Moreno Burattini che lo farà presto.

    • +1 1
  13. <span style="color:red;">9 ore fa</span>, borden dice:

     

     

     

    L'altra tua osservazione è per me del tutto enigmatica. Non so affatto a che cosa ti riferisci.

     

    Te lo ricordo in separate sede, anche perché qui si deve parlare della tua proposta e non mi sembra giusto togliergli spazio sviando il discorso.

    Meglio che si rientri in argomento. :)

  14. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, borden dice:

    Tex vecchio però non lo vuole vedere nessuno, in primis chi decide ossia noi della Casa editrice. Rassegnati!!!   L'unico che lo vuole è Roberto Recchioni. Ti rendi conto?:P

     

    Sai, nella mia libreria ho un libro, un'autobiografia scritta da un tale per la Mondadori, mi sa che lo conosci meglio di chiunque altro, nell'autobiografia il protagonista era un certo vecchio di tua conoscenza... 

    Ah sempre quel tale che ha scritto il libro mi ha detto che l'autobiografia impostata in quel modo è andata abbastanza bene. Forse una storia one shot in una speciale a parte non è proprio vero che non la vorrebbe vedere nessuno, a parte i soliti ortodossi ovviamente cui però non stanno bene un sacco di altre cose :rolleyes: .

    E poi penso a un certo soggetto, sia tuo sia di Civitelli, di cui ovviamente non parlo, sai a cosa mi riferisco, anche li c'era un vecchio eroe che la faceva da protagonista insieme all'eroe giovane... mi chiedo perché lui si e Tex no?

     

    P.S. A scanso di equivoci per chi legge, il vecchio eroe del soggetto non è Tex, ne alcuno dei suoi pard. State tranquilli

  15. Sinceramente quel che non capisco sono quelli che, come te, dicono io questo non lo voglio vedere. Tu non vuoi la storia con Tex anziano ancora sulla cresta dell'onda, un altro non vuole il cartonato, uno non vuole il maxi, uno non vuole la collezione delle figurine, uno non vuole il color tex storie brevi... ecc. ecc.

    Ma vi rendete conto dell'assurdità, Tex non è mica vostro, se non vi piace una cosa basta lasciarla in edicola, nessuno vi obbliga a comprarla... ma perché non volere che si faccia se ad altri interessa?

    • +1 1
  16. <span style="color:red;">10 ore fa</span>, borden dice:

    Non sei pazzo, ma secondo me ti sbagli. I personaggi dei fumetti popolari  non devono invecchiare mai. Sotto la mia egida questo non accadrà.

     

    A parte gli scherzi, non parlo certo di farlo invecchiare in una storia nella serie regolare, e neanche nei Texoni. Penso a qualche cosa di speciale, un fumetto a se, magari per un evento speciale. In fondo lo hai già fatto anche se nella biografia per Mondadori. Ne riparleremo, per il momento rinnovo il mio apprezzamento per la proposta dei periodi sconosciuti e dei vecchi personaggi. 

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