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james

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  1. james

    [209/210] Linciaggio

    Ricordo bene le sensazioni che ebbi alla sua prima lettura. Sensazioni, reazioni che la rilettura conferma. Peccato che non sia stata curata l'ambientazione, per rendere meglio l'immagine, le atmosfere del Tennessee, ripetendo, invece, meccanicamente le solite immagini da sud ovest. Aggiungo che un tempo, ormai lontano, amavo questa, come altre storie e altri film sul tema.
  2. james

    [229-232] Il Clan Dei Cubani

    Eppure... lasciamo perdere la polemica sul vocabolo "negro", tranquillamente utilizzato in Italia (senza alcuna connotazione spregiativa), fino alla fine degli anni '90. Se si vuol gare parlare un virginiano del 1860 lo si deve fare parlare come un virginiano del XXI secolo?
  3. james

    [229-232] Il Clan Dei Cubani

    Oggi "non si possono" scrivere? cosa, palle di neve? negri? Bah, secondo me, invece, si può eccome. Soprattutto se si vuol dare una parvenza di credibilità, di verosimiglianza storica.
  4. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Circa il vagone, forse ricordo male ma, nel n. 1 mi pare che Marshal presenti a Tex Kit Carson e Arkansas Joe sopra un vagone di un convoglio speciale. Almeno, mi pare. Circa l'ipotesi di un'altra storia con Carson, Lena e Clemmons, forse più che un'ipotesi è una speranza.
  5. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Letta e riletta. Una storia magnifica che costituisce, probabilmente, il preludio ad almeno un'altra avventura antecedente a quella de Gli Innocenti. Il colpo di fulmine per Carson c'è stato, eccome! Curioso il fatto che in questa storia Carson venga presentato, verso la fine, come "capitano" dei ranger. Da un precedente numero della serie Tex Willer, in particolare dalla scena del saloon affollato di ranger (che arrivano alle mani), pareva, invece, che Carson fosse ancora un ranger semplice. Meglio così, perchè sarebbe più coerente con il suo essere già un personaggio famoso ed uno dei migliori ranger (forse il migliore?). Non ho ancora capito se ci si dovrà attendere anche un incontro tra Tex e Carson, prima che il primo entri nel corpo dei ranger (dunque, prima del n. 1 della serie regolare). Le poche, laconiche, vignette di Bonelli e Galep, consentono entrambe le opzioni: 1) i due si conoscono per la prima volta su quel vagone, 2) su quel vagone, Tex apprende soltanto che Carson è un ranger.
  6. Concordo con Carlo Monni: per una buona storia di Tex, l'elemento "giallo" non è assolutamente fondamentale. Se anche, alla fine, si scoprirà un colpevole prevedibile, che importa? Essenziali, importanti sono il ritmo, la trama, i personaggi e le loro azioni e interazioni.
  7. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Sì, concordo, uno strano effetto. Ma uno strano PIACEVOLISSIMO effetto. Tutto ai massimi livelli: trama, accuratezza e verosimiglianza storica ... Non vedo l'ora di leggere il seguito. Tutte le volte mi riprometto di non leggere subito l'abo mensile di 60 pagine, aspettando almeno il successivo... e poi ... non ce la faccio. Lena è davvero bellissima. Ricorda - solo fisicamente, si intende - la Pearl de Duello al sole, interpretata da Jennifer Jones.
  8. james

    [523/525] I Lupi Rossi

    A me la storia era piaciuta molto. Anche la struttura "passato-presente", che vede l'epilogo situato nel "presente texiano", mi piace. Piccola nota, a margine. In uno degli albi, il protagonista cheyenne, in visita nel villaggio dei Pawnee, pur provando stima per il giovane amico-rivale, manifesta tutto il suo disprezzo per i Pawnee. Bene. E' perfettamente verosimile, storicamente. Il lettore moderno legge e metabolizza facilmente la cosa, anzi, quasi non vi da' alcun peso. A me, però, ha fatta sempre una certa impressione e non capivo bene il perché. Però ora ho capito. Proviamo ad immaginare se frasi del genere (rivolte a qualsiasi tribù o etnia) fosse stata fatta pronunciare ad un personaggio bianco... Sarebbe stata dura presentarlo come un personaggio, nonostante tutto, positivo. E' uno dei "paradossi dell'antropologo": massima comprensione, tolleranza, se non apprezzamento, per usanze e civiltà esotiche, spietata critica e autoflagellazione per la propria civiltà.
  9. james

    [593/595] La Mano Del Morto

    Credo che il mancato incontro sia stato proprio voluto, calcolato (a meno che - e non mi dispiacerebbe fosse così - non si scoprisse in seguito che in realtà Tex e Carson avevano già incontrato Wild Bill). La ragione, secondo me, è data dalla caratteristica del personaggio Wild Bill. Non è semplice fare incontrare Tex e Carson con chi è considerato il più temuto pistolero del West. Non si sarebbe potuto farlo apparire migliore dei nostri due pard (sacrilegio!), ma neppure inferiore (sarebbe apparso grottesco e ingiusto). La sfida, basta e avanza. All'epoca parve normale a GLB far battere Buffalo Bill da Tex. Addirittura fare stravincere, sia con le colt sia col fucile. Ma credo che Boselli non avrebbe mai potuto e voluto replicare una simile forzatura con Wild Bill.
  10. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Se davvero Boselli ha intenzione di fare questa piccola rettifica, benissimo. Anzi, già che ci siamo, mi piacerebbe anche se si correggesse un po' la versione originale dei primi incontro dei due pard. Nelle storie di GLB, a parte il ribadire la fama di Carson, Tex appare da subito "dominante", quasi fosse lui il veterano e Kit la spalla. In altre parole, voprrei che Boselli attuasse quello che fa affermare a Tex ne I sette assassini, cioè che Carson, oltre che amico, è stato anche il suo "maestro".
  11. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Condivido in pieno tutte le considerazioni di Ymalpas. Quel fugace, banale incontro davanti a Marshal, potrebbe essere stato preceduto da un incontro (o incontro-scontro?) tra i due. Tra l'altro, mi è sempre parso molto strano l'improvviso fiorire dell'amicizia, della confidenza tra i due, nel numero 5 (Satania) quando in precedenza c'erano state pochissime occasioni di avventure in comune: Tex salva Kit nel numero 2, nel numero 3 Carson fa evadere Tex, nel numero 4 (o nel 6?), si assiste all'azione separata dei due, con un Carson barbuto nelle vesti di un fuorilegge. O ci sono state alcune altre azioni che i due ranger hanno svolto assieme e che ci verranno raccontate, prima o poi, e che spiegherebbero meglio la nascita di questa grande e unica amicizia tra i due, oppure, i due si erano già incontrati. Circa la fama di Carson, non prenderei con troppo rigore la qualifica di servizio segreto. Oltretutto, Carson ha un passato ed una fama piuttosto variegata (come ricorda Clemmons ne Il passato di Carson): scout, pistolero, cacciatore, cacciatore di indiani... Avrebbe pototuto essere famoso in queste vesti, anzichè come ranger.
  12. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Interessante l'ipotesi di Leo (ovvero, che Tex e Kit si siano già incontrati prima del momento dell'arruolamento nei ranger). Sì, può reggere, come ipotesi. Senz'altro Tex avrebbe già dovuto conoscere Carson di fama(ed è un poco strano che invece, finora non venga mai pronunciato il suo nome davanti o da Tex), ma può anche darsi che i due si siano incontrati, senza che Carson abbia rivelato la sua appartenenza al corpo. Circa Clemmons, sì, condivido il giudizio di Leo. Probabilmente Clemmons ha una natura egoista. Veloce e istintivo nel provare simpatia e amicizia (superficiale), e altrettanto veloce a superarla (magari, con una certa sofferenza), se ostacola la sua massima aspirazione: la ricchezza. Certo, non è un bruto, una canaglia senza alcuna virtù, non fa parte della feccia...
  13. james

    Kit Carson

    Oppure potrebbe avere ricevuto il brevetto di colonnello durante la guerra civile
  14. Magistrale, Virgin, magistrale e definitivo. Bravo.
  15. Come imprecazione, direi "Peste e corna" e "Matusalemme ballerino" o anche "Gran Giosafatte ballerino". Tra gli appellativi spregiativi o, meglio, sarcastici, direi "Palla di neve" riferito a negri (se avversari, naturalmente) e "Tacchino gallonato" usato verso ufficiali boriosi e incapaci.
  16. james

    Kit Carson

    Rileggendo Golden Pass, ho riscoperto un altro elemento della biografia di Kit Carson (naturalmente mi riferisco al personaggio del fumetto) - che non si esaurisce nel ruolo di ranger. Ebbene, in Golden Pass, KC afferma che si era sottratto all'autorità della madre (e il padre?) già all'età di 12 anni. Ebbene, nell'auspicata eventualità che Boselli decidessi di scrivere una "Nueces Valley" anche per Kit Carson, questo è un altro elemento da tenere presente.
  17. Letta allora e riletta oggi, l'impressione non cambia: un'ottima storia. E ciò sia per l'abilità di un Boselli ispirato sia perché tutto ciò che riecheggia il grandissimo John Ford non può che trarne beneficio. Quanto al ritorno di Parkman - un Parkman molto diverso, ravveduto - non mi è affatto dispiaciuto. L'unica cosa che mi ha stupito è stata il ritrovarlo rappresentato come un tiratore formidabile, mentre di questa sua abilità nella prima storia era del tutto taciuta. Ma va bene lo stesso, le idee vengono anche in tempi diversi...
  18. james

    [726/727] Il pistolero vudu

    Ho letto l'anticipazione del seguito. Tex dovrà affrontare Carson! Non so quale espediente consentirà di risolvere lo scontro, ammesso che ci sia! Spero solo che Boselli (santo patrono protettore di Kit Carson) abbia vigilato e abbia impedito ogni umiliazione/sconfitta di KC! Sarebbe un sacrilegio!!!
  19. james

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Mah, Mauro ha l'ultima parola, come autore. Però, pensare che il "presente" texiano sia svolga nel 1899 (se non ricordo male, si dice che sono passati 25 anni) mi pare un poco eccessivo....
  20. james

    [488/489] Matador!

    Una delle storie migliori dell'intera saga. Non ci sarà il respiro epico de Il passato di Carson, ma è un piccolo grande gioiello. M eccanismo perfetto e disegni superlativi! Tex e Carson sono al massimo della forma. Aggiungo che questo è il Kit Carson che vorrei sempre vedere!
  21. james

    [726/727] Il pistolero vudu

    Da filo-carsoniano dico che è meglio che in questa storia non compaia Carson. Da quanto capisco, il cuore della vicenda è l'arrivo di un miciadiale (e soprannaturale?) pistolero ansio di misurarsi con (dice l'annuncio sul Tex mensile di questo mese) il più grade di tutti, Tex Willer. Ebbene, sarà pure così, però il "carsoniano" sul punto preferisce glissare o, comunque, illudersi che il vecchio cammello possa (quasi o senza quasi) eguagliare Tex. Ma in una storia del genere, destinata a concludersi con una sfida e un duello, vedere Carso, come semplice spettatore... meglio di no, grazie.
  22. Sarebbe anche interessante mostrare il primo incontro di Carson con Montales, visto che - se non ricordo male - ne Il ritorno di Montales - i due sembrano conoscersi già. Lo stesso dicasi per Carson e Jim Brandon: nel numero 100 SuperTex sembrano già amici...
  23. Ottima conclusione della storia. Opportuno anche mostrare l'infatuazione della fanciulla per Tex. Insomma, finora pareva che il fascino del giovane Tex avesse presa quasi solo su "ragazze di saloon".
  24. james

    Ancora Su Tex & Zagor

    Da quel che leggo, dunque, Zagor dovrebbe essere molto più anziano di Tex, diciamo di oltre trent'anni.. é così? da cosa lo si deduce? Per quanto riguarda il confronto tra i due, come lottatori/boxeur, penso non vi siano dubbi: Zagor prevarrebbe (salvo l'effetto dovuto alla differenza di età). Tex è certo un formidabile pugile, forte e scattante, ma Zagor viene presentato come una sorta di Blek Macigno, un eroe dalla forza erculea, un tarzanide che si diverte a gareggiare con altri trapper nerboruti, per vedere chi scaraventa l'avversario più lontano. Gli unici due personaggi della saga texiana che potrebbero tenere testa - e forse prevalere - con Zagor, sarebbero Pat e Gros Jean.
  25. james

    [721/724] Attentato a Montales

    Fino ad ora, la storia è ottima. Avventura molto intrigante a cui l'ambientazione diversa dal solito conferisce anche maggiore interesse. Apprezzo moltissimo la scelta di fare agire separati i pard (e pazienza se finora il mio preferito - Carson - non ha ancora avuto occasione di agire...). Mi lascia perplesso, molto perplesso, la scelta di far "spendere" a Carson il suo vero nome con dei cittadini statunitensi. Possibile che non lo conoscano di fama?!
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