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james

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  1. La cronologia di Monni ha una logica. Certo che, se le storie del presente sono collocate tra intorno al 1885, Kit Willer avrebbe solo 17 anni, e Tex si avvicina ai 50. Invece, in moltissimi albi, i pard vengono descritti come: Tex sui 40, Carson sui 50 e Kit Willer verso i 20. Chiato che questo richiederebbe una paternità precoce da parte di Tex. Credo proprio che la cronologia di Monni, in definitiva, sia preferibile.
  2. james

    [n.100] Supertex

    E' chiaramente una storia celebrativa, senza pretese, ma disegnata splendidamente da un Galep che sta vivendo il culmine della sua abilità. Ricordo che quando la lessi, rimasi perplesso del fatto che Carson e Brandon paiono essersi già conosciuti...
  3. Mi associo alle considerazioni di Ymalpas, che condivido in pieno. Mi spiace solo che, dalle anticipazioni che Ymalpas ricorda, si evinca che i prossimi cartonati pare non vedano la partecipazione di Carson (durante i famosi "anni perduti"). Comunque, anche questo cartonato è pienamente riuscito: storia adatta al formato e perfettamente bilanciata; ottimi disegni e colori superlativi. Infine, un'ultima osservazione. Finalmente vedo un Tex con lineamenti davvero giovanili. Infatti, il grande Galep, ne Il passato di Tex (ma anche nei primi albi), disegnava un Tex con lineamenti e fattezze da uomo fatto.
  4. james

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Concordo con l'analisi di Ymalpas al 100%. Risalta soprattutto la posizione assolutamente nuova dei due pards rispetto al colonnello Mackenzie, se confrontata con i mille precedenti in cui l'atteggiamento verso gli ufficiali dell'esercito oscillava da ostilità e disprezzo (verso arroganti-incapaci o arroganti-crudeli) e complicità con superiorità (verso i pochi ufficiali meritevoli della stima dei nostri). In questa magnifica storia, il comportamento e i sentimenti di Tex e Carson sono molto più sfumati. Ottimi anche i disegni, è perciò un peccato che non si "veda" il trascorre del tempo sui volti e l'abbigliamento di Tex e Carson. Capisco che il volto di Tex non si presta molto, se non quando si tratta di rappresentarlo ventenne, ma per Carson si sarebbe potuto scurire un po' i capelli. Pazienza. In sostanza, però, è una storia magnifica.
  5. Non capisco la polemica sui ritorni. Per me vanno benissimo. Anche io, poi, ho la "fissazione" di Monni, per Lena e Donna. Tra l'altro, i personaggi delle prime storie sono stati spesso trattati da GLB in modo molto sbrigativo (a parte, forse, Montales), dunque ben vengano delle belle storie in cui alcuni di questi vengano riutilizzati. Aggiungo anche che verrebbero sicuramente arricchiti di spessore, rispetto ai "bozzetti" originari. Io sarei, addirittura, a favore di una nuova versione (a cura di Boselli) di fatti già apparsi nelle prime storie (anche con modifiche rispetto agli originali).
  6. Sì, penso anch'io che questa, nella saga di Mefisto e figlio, sia un capolavoro ineguagliato (almeno, finora).
  7. james

    [664/665] Partita Pericolosa

    Ho trovato questa prima parte della storia molto, molto buona. I disegni sono davvero ottimi, soprattutto i due pard. Il soggetto è ben svolto, con il giusto ritmo. Inoltre, questo legame con il lontano passato di Carson - addirittura a quando era alle prime armi (dunque, un Kit Carson ancora mai mostrato) me lo fa apprezzare ancora di più e fa passare in secondo piano, invece, quello che, in altre circostanze, avrei sentito come un difetto, ovvero il fatto che, in concreto il vecchio Carson non è che concluda granché: dorme beato mentre pensa Tex ad eliminare gli avversari, si torni alle classiche scazzottate di Tex mentre Carson si limita a smorfie e ammiccamenti divertiti.
  8. Ho completato la lettura. Gran bel lavoro! Ottimi i servizi e buona anche la storia di Ruju e Barison. Ciirca quella con il giovane Carson (Maria Pilar) ho già detto che è ottima, anche se l'averei preferita più lunga. Vorrei anche far notare che con queste due storie, vengono forniti due parametri temporali ben definiti (contrariamente al solito). Con Artigli, si ricava indirettamente la conferma di ciò che oramai molti pensavano: il presente texiano è collocabile nel 1885 (vent'anni dopo la fine della guerra di secessione, appunto). Maria Pilar dovrebbe avere come protagonista un Carson ancora più giovane di quello della storia con gli Innocenti, ed è collocata nel 1857.
  9. L'ho comprato ieri e ho letto subito le due storie dedicate a Kit Carson. Quella di Boselli e Bocci è ottima. Peccato solo che sia troppo breve. Devo ammettere, però, che la brevità non la rende incompleta. L'avrei preferita lunga, per gustarmi più a lungo un'avventura integralmente dedicata a Carson. Ad ogni modo, si conferma la visione che di Carson ha Boselli: un grande eroe del West, al pari (quasi o, a volte, parrebbe anche senza il quasi) di Tex. Per la storiellina del 1950, di GLB, che dire? E' un divertissement. E' una vera sorpresa, per molti appassionati. Però, se si paragona la performance del giovane Kit Carson in questo Duello a Cactus City, con le imprese che GLB fa compiere a a Tex, che dire? si resta un po' insoddisfatti. Insomma: se Tex affronta da solo 20 avversari (albo n. 2), Carson ne affronta due (e a fatica). Ad ogni modo, non è per trovare il pelo nell'uovo, perchè è senz'altro un'ottima cosa l'averla trovata e ripubblicata. Diciamo che conferma l'idea che Bonelli padre aveva della gerarchia dei personaggi. Per cui: evviva la reinterpretazione di Boselli!
  10. Anche io sono molto contento del doppio omaggio a Kit Carson. Anzi, non volendo aspettare, ho scaricato la versione digitale della vecchia avventura Duello a Cactus City. E' incredibile che per così tanti anni ne abbia mai sentito parlare. Devo comunque dire che mi aspetto molto soprattutto dalla storia di Boselli che ha come protagonista un giovane Carson, probabilmente in un tempo precedente all'incontro con Lena. Continuo, tra l'altro, a ritenere che uno spin off dedicato a Carson sarebbe gradito da molti.
  11. james

    [662/663] Carovana di Audaci

    Storia classica e davvero, almeno fino ad ora, avvincente. Disegni ottimi. Per la precisione, penso che Dotti abbia raggiunto la perfezione nel rappresentare Kit Carson. Non starei a sottilizzare sul fatto che una vicenda simile sembrerebbe forse più adatta ad una storia collocata nel passato che nel presente texiano (anni '80 inoltrati). L'importante è il risultato. Speriamo che la conclusione non sia deludente.
  12. james

    [19/20] Impronte Misteriose

    E' una bella storia, anche per come sono gestiti i pards. Su Carson, è vero che viene descritto come un uomo sui 45 (dunque, l'età che dovrebbe avere, circa, Tex nel suo "presente"). Tra l'altro, continuerà ad essere descrito come uno sui 45 anni, ancora per diversi albi. Mi chiedo, allora, se non sia un po' forzata la frase che gli si fa pronunciare quando, salvata Nita Horton dal finto incidente col calesse, impugna la colt per bloccare il tentativo di sguainare il coltello da parte di Valverde. Più o meno, suona così: "E' vero che ho i capelli grigi, ma non occorre essere più giovani per premere il grilletto della colt"? almeno, questo è il senso. Ma come, a soli 45 anni Carson dovrebbe sentirsi in là con gli anni?!
  13. james

    [601/602] I Giustizieri Di Vegas

    Grazie alla vicenda in sè e, soprattutto, al ruolo di KIT CARSON, è una delle mie storie preferite. E' così che Carson dovrebbe sempre apparire, altrimenti è meglio che neppure compaia!
  14. Sottoscrivo ogni parola di Ymalpas. Sono sempre stato scettico in merito alle storie brevi, ma questa... E' un piccolo gioiello. Un delicato, piccolo e raffinato meccanismo in cui tutto funziona alla perfezione. I riferimenti alle vicende texiane sono coerenti. Riuscitissima la partecipazione di Kit Carson, sia per come agisce (cioè secondo il modello boselliano, ovvero come un altro eroe degno di stare al pari di Tex) sia per il modo in cui è rappresentato. La collocazione temporale è proprio quella suggerita da Carlo Monni e spero che sempre più si vada alla ricerca degli "anni perduti" (cioè i grandi salti temporali degli albi della seconda serie gigante 9-12). La "presenza" di Parigi (grazie alla protagonista), conferisce anche una certa curiosità alla saga texiana. A ben vedere, gli "agganci" di Tex alla vecchia Europa, cominciano ad essere significativi: i russi d'Alaska, Cody e le sue esibizioni, e ora Blache e Sam. Chissà che un domani, Tex e Carson facciano una capatina sui ponti della Senna.
  15. james

    [463/465] I Sette Assassini

    Sì Leo, scrissi una lettera e con una lettera mi rispose
  16. james

    [463/465] I Sette Assassini

    E io aggiungo: Leo, condivido tutto ciò che hai scritto. Grande storia, personaggi suggestivi, situazioni emozionanti, un Carson come-dovrebbe-essere-sempre. Penso che l'interpretazione del non detto della maestrina sia proprio corretta, Leo, solo che Borden non lo ammetterà mai, per lasciare la situazione in penombra. Chissà se verrà mai dichiarato ufficialmente? Probabilmente servirebbe una grande storia in cui inserire la "grande rivelazione". Sul confronto Carson-Rodelo, appena uscì la storia scrissi a Boselli per lamentarmi del mancato duello (e della mancata vittoria di Carson con conseguente celebrazione ufficiale del suo grande valore di "quasi-Tex"), Mi rispose che aveva voluto evitarlo perchè Kit Carson avrebbe dovuto vincere e Boselli aprovava una certa simpatia per il personaggio di Rodelo. Inoltre, aggiunse, temeva che avrebbe fatto una cattiva impressione sui lettori, assistere all'uccisione di un diciassettenen da parte di Carson. Devo dire che la prima ragione mi sembrò accettabile, molto meno, invece, l'ultima, visto che il "ragazzino" si era già macchiato di una sfilza di omicidi degnii di un criminale incallito. Comunque, il mancato duello Carson-Rodelo è un tema che è poi stato giustamente richiamato nelle due storie successive con Rodelo.
  17. Ma non ce n'è nessuna che riguardi il giovane Carson?
  18. james

    Dopo Il 700

    Condivido la posizione di Carlo Monni. Intanto, la serie ha già preso diverse licenze storiche, che ora è inutile ricordare (basti citare la più macroscopica: la partecipazione di Tex e Carson all'eliminazione di Butch Cassidy e Sundance Kid, che se non sbaglio ebbe luogo nel 1909!). E' vero che da anni ormai si presta più attenzione per evitare questi errori. Spostare l'ambientazione in avanti di una decina d'anni, significherebbe rendere la presenza degli indiani ribelli, un lontano ricordo. E poi, non capisco una cosa: si vorrebbe spostare in avanti l'ambientazione (per vedere, che so, le prime pistole automatiche, le prime automibili), ma mantenere Tex e pard con la stessa età, oppure li si vorrebbe invecchiati? dunque con Tex sui 55 (come l'attuale Carson), Carson sui 65, Tiger sui 50 e Kit sulla trentina? In questo caso, l'età di Tex non sarebbe un gran problema - è vero - perchè potrebbe compiere le stesse prodezze del Carsom boselliano. Carson a 65 anni, invece, qualche tiratina al freno dovrebbe forse darla. L'unica cosa che mi augoro, invece, potrebeb essere qualche salto in avanti (per vedere "cosa accadrà, che so?, dopo 10 anni o 20 o 30), con numeri speciali, che ovviamente dovrebbero vedere i nostri debitamente invecchiati (o già defunti): Kit Wille maturo ufficiale al seguito del gen. Pershing nella prima guerra mondiale. Inoltre, vorrei sempre più spazio alle situazioni opposte, cioè alle rievocazioni, ai flash back.
  19. La penso come Leo: Tex e Carson potrebbero anche litigare seriamente (ci sono andati anche molto vicino ne La strage di Red Hill, se non ricordo male), ma senza usare la violenza. Tra loro due, più che fratelli, sarebbe quasi "contro natura".E se proprio dovesse accadere, in situazioni estreme, un vero scontro, che almeno sia uno scontro ... tra titani.
  20. james

    [651/653] Luna Insanguinata

    Ho letto anche l'ultimo episodio e devo dire che Boselli è stato veramente grande! Una storia bellissima, avvincente e son un fondo da "tragedia greca" che incombe. E' tutto riuscito alla perfezione. Anche i disegni mi sono piaciuti. E' strano: se vedessi un disegno di Mastantuono, isolato, come illustrazione, tolto dal contesto e dal ritmo narrativo, probabilmente non mi piacerebbe granché. Invece, visto come "fotogramma" di una sequenza e come momento di una storia, devo dire che l'effetto mi è sembrato eccellente!. Sull'assenza dei pard, mi pare che non pesi negativamente. Io, come qualcuno forse ricorda, sono un carsoniano doc. Prediligo Carson. Vorrei che comparisse al massimo della forma, con un suo spazio. Vorrei che venissero espresse le sue capacità (di ogni genere) al livello di Tex o quasi. Vorrei che venisse "certificato" che Tex e Carson - negli anni in cui agiscono al "presente" - sono i numeri uno (o, al massimo 1° e quasi 1°). Questo per dire che non sono un appassionato delle storie di Tex "solista". Stavolta, però, devo ammettere che è stata la scelta giusta. La presenza di un pard avrebbe comportato troppi problemi. O sarebbe stato relegato a presenza insipida, come accaduto in passato (in un lontano passato, in genere), come un mero fucile ausiliario e magari qualche battuta. No, stavolta ho apprezzato lo spazio dato al rapporto tra Tex e Rick Simmons, per non parlare del caporale e di Ada. Ottimo, tutto veramente ad un livello superbo. Bravissimi Boselli e Mastantuono
  21. Ottimi storia e disegni. Considero anche molto interessante l'immaginare un fondamento storico alla saga texiana, come se derivasse da racconti di un ospite di un manicomio. Un ipotetico prequel che spiegherebbe il seguito. Addirittura un contatto diretto con un GL Bonelli. Originale e intrigante. E' stato detto che in questa storia (breve) non si vede il solito Tex e questo a causa dello "scalp". E' vero che Tex non l'ha mai fatto, però non è che sia solito eliminare gli i nemici con indolori iniezioni: a volte ha dilaniato gli avversari con candelotti di dinamite, altre volte ha facilitato allegri banchetti di squali e di alligatori. E se solo se ne desse una rappresentazione realistica, non credo che sarebbe molto edificante lo spettacolo dei nemici uccisi a colpi di pistola o fucile, magari colpiti alla testa. Aggiungo un'ultima cosa: incongruenze ce ne sono, rispetto all serie regolare. Però, quanto sarebbe stato meglio se l'incontro tra Tex e Carson fosse stato simile a quel che si vede in questa storia anzichè a quelle fugaci e insignificanti vignette de La mano rossa!!!
  22. Il passato di Tex e di Carson è una miniera praticamente inesauribile di storie. Però, credo che anche il futuro rappresenti un'occasione per storie interessanti, perché vedremmo Tex e Carson agire in contesti mutati. Li vedremmo in azione dopo la fine della Frontiere. Non sarebbe poi una cosa così eccentrica. Diversi personaggi (o eroi) del West sopravvissero alla Frontiera (e non da ospiti di case di riposo...): Bill Tilghman, Wyatt Earp, Bat Masterson, per citarne alcuni. E' inutile che ricordi tutti gli eventi che potrebbero fare da cornice: ad es. la guerra ispano-americana; la corsa all'oro in Alaska; le spedizioni inglesi in Sudan, la guerra russo-giapponese; le guerre balcaniche e infine la prima guerra mondiale. Teniamo presente che Tex potrebbe arrivare vicino al 1900, poco più anziano dell'attuale Carson. Carson potrebbe comunque essere rappresentato come un compagno d'avventura ancora solido (ricordate Pat MacDonald de La storia del West, ne La fine della pista?). Kit Willer, poi, potrebbe essere un maturo ufficiale della prima guerra mondiale. Del resto, non è così strano che chi è appassionato di un personaggio, ne desideri conoscere l'intera vita, anche quella "fuori contesto" rispetto al centro della saga.
  23. james

    Ken E Mae Willer

    Condivido in pieno l'opinione di Ulzana. Io non scarterei l'idea di utilizzare il periodo che precede l'inizio l'uccisione del padre. Un autore come Boselli potrebbe trarne una storia veramente interessante e, magari, aggiustare anche un po' il tiro, rimodellando il passato. Infatti, Tex entra in scena già abilissimo, espertissimo, astuto, fortissimo: troppo per un "novizio".
  24. Per quanto riguarda le storie, io vorrei vedere Il passato di Carson o, in subordine, I giustizieri di Vegas. Ma ci sono, naturalmente anche tante altre storie che si presterebbero. Sugli attori, se si potesse pescare nel passato (e nell'epoca anagraficamente appropriata), ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta. A parte Gary Cooper per Tex, penso anche a Joel MacCrea (lo ricordate in Buffalo Bill) per Kit Carson. Anche Randolph Scott (che potrebbe andare bene per entrambi i ruoli). Chalton Heston pure avrebbe potuto andr bene sia per Tex sia per Carson. Clint Eastwood l'avrei visto più come Tex. Il Tom Selleck di Carabina Quigley sarebbe stato un Carson perfetto! Tra gli attori odierni che son stati citati, penso che potrebeb andare bene per Tex Christian Bale (quello del Cavaliere Oscuro), magari con i lineamenti un po' più induriti e qualche ruga in più (è vero che Tex è sui 40-45 anni, ma vive sotto il sole dell'Arizona e non passa certo il tempo libere in beaty farm!). Per Carson non saprei: dovrebbe trovarsi un attore con lo stesso fisico prestante e scattante come Tex, soltanto coi capelli grigi o bianchi. Carson non può mica essere interpretato come il classico vecchietto del west! Perciò è inutile pensare a Robert Duval. Piuttosto, penso che sarebbe perfetto Pierce Brosnan: è vero, ha 61 anni e non 555, ma non mi sembra un gran problema.
  25. Non ho seguito tutta la discussione sull'anacronismo di Serpieri, ma siamo sicuri che si svolga in anni in cui Tex avrebbe dovuto essere ancora un bambino? Se la nascita di Tex è collocabile tra il 1837 e il 1842, non si può pensare ad una storia ambientata nel 1859 o giù di lì? dunque con un Tex giovane sì, ma non fanciullo? In tal modo, l'unica incongruenza sarebbe l'aver già fatto conoscenza con Ki Carson,
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