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  1. Sondaggio anonimo, focalizzato sul soggetto "Tex" ma esteso anche a valutazione globale conclusiva, per manifestare le intenzioni di acquisto degli albi contenenti le minicopertine. Si potrà votare fino a mezzanotte del 31.05.2023, data di conclusione della serie completa di 28 uscite.
  2. Nel 1969 usciva il Supplemento al n.56 della rivista Linus con il titolo LinusWest. All'interno è contenuta la storia del Kit Carson di Albertarelli (1937) e la ristampa della storia di Tex La valle della luna (1962) con le strisce rimontate a dodici vignette per pagina La copia anastatica dell'albo si trova in edicola abbinata alla Gazzetta dello Sport
  3. Esaminata la "Seconda Serie Gigante" (cioè la serie regolare mensile), dal nr. 1 fino al nr. 737 in uscita a marzo 2022, esclusi articoli e preposizioni (semplici e articolate), per i Tex centenari è stato considerato il titolo dell'episodio e non "SuperTex", "Tex 200", "Tex 300", ecc... Ecco le parole che nei titoli di copertina ricorrono almeno 5 volte, in ordine di ricorrenza decrescente (seguirà post per le parole con ricorrenze maggiori di 1 e fino a 4): MORTE 17 VENDETTA 11 NOTTE 10 RITORNO 10 SANGUE 10 SENZA 10 UOMO 10 FIUME 8 GRANDE 8 CITTÀ 7 MANO 7 PISTA 7 CONTRO 6 DESERTO 6 DUE 6 FUOCO 6 ORO 6 PAURA 6 SAN 6 TEX 6 UOMINI 6 APACHE 5 ASSEDIO 5 BIANCO 5 DUELLO 5 FUGA 5 GUERRA 5 INDIANO 5 MINIERA 5 NERA 5 OMBRA 5 SEGRETO 5 SFIDA 5 SIERRA 5 TERRA 5 VALLE 5
  4. Noto con stupore che su questo forum non vi è un'analisi del logo di Tex, della sua evoluzione e delle sue tantissime versioni. L'evoluzione del logo TEX è questa sotto rappresentata e ci mostra diverse fasi iniziali e il risultato finale utilizzato inizialmente su Tex Gigante e successivamente anche sulle collane parallele: il logo definitivo, oggi, è presente, con variazioni di colore e di dimensioni, su Tex Gigante, su Tex Speciale, sul Maxi Tex, sul Color Tex, sui romanzi cartonati, sul Tex Magazine e su tutte le innumerevoli ristampe o riedizioni pubblicate dalle varie case editrici mondiali. I versione: utilizzata soltanto nelle prime due serie a striscia della Collana del Tex (1948-1951), presenta i tre letteroni in maiuscolo leggermente inclinati verso destra, separati tra loro, gialli con contorno nero. Debutta nel settembre del '48 con "Il totem misterioso"; II versione: utilizzata dalla terza serie all'ottava "Azzurra" (1951-1954), troviamo le tre lettere gialle contornate di nero che ora si fondono formando un abbozzo della particolare forma arrivata fino a noi. La scritta è meno tozza rispetto alla precedente e riceve un'rotazione tale da renderla ancora più dinamica. Debutta nel maggio del '51 con "L'orma della paura"; III versione: utilizzata dalla nona serie "Gialla" fino alla chiusura della collana, con l'ultimo numero della trentaseiesima serie "Rodeo", (1954-1967), riprende l'idea precedente e la rende maggiormente gradevole, più proporzionata e di certo più moderna. I cambiamenti radicali rispetto alla passata versione sono riscontrabili nella sbarra superiore della T, meno piatta e meno allungata, e nella E leggermente più piccola. Debutta nel gennaio del '55 con "La croce tragica"; IIII versione: il logo che da decenni vediamo sui nostri albi è presente su entrambe le serie di Tex Gigante e nella terza serie di Raccoltine ("Serie Rossa"). Si noti che nella versione definitiva del logo la gamba destra della X ritorni dritta, esattamente come la versione utilizzata tra il '51 e il '54. Troviamo inoltre diverse altre versioni "intermedie" pubblicate sulle copertine delle Raccoltine a striscia, degli Albi d'oro e della prima serie della Collana Gigante. Albi d'oro (1951-1959), dalla prima alla sesta serie; 3 numeri apocrifi realizzati negli anni '70 dall'editore Piacentini insieme alla ristampa anastatica della 1/29 ( ); Tex Gigante (1954), prima serie - numeri 1-7, 28; Albi d'oro (1959-1960), settima e ottava serie; Tex Gigante (1958), seconda serie - numero 100 ( ). I loghi presenti sui numeri 9 e 10 della prima serie de Tex Gigante (1954) e sul primo numero della terza serie delle Raccoltine a striscia (1956) mostrano chiaramente come il logo poi si modificava a seconda della mano che lo disegnava e soprattutto che non vi era ancora un logo standard da imprimere su ogni copertina: Non è raro trovare, nelle Raccoltine e nella prima serie di Tex Gigante, scritte a mano con nome e cognome del personaggio: In alcune pubblicità degli anni '70 e nel gioco in scatola realizzato da Clementoni potevamo trovare sia il nome sia il cognome scritto con lo stesso font del marchio della testata: Il logo utilizzato in occasione dell'uscita nelle sale di "Tex e il signore degli abissi", film del 1985 diretto da Duccio Tessari, rappresenta quasi una fusione tra la versione utilizzata con la terza serie a striscia e quella finale che oramai troviamo su ogni pubblicazione: Curioso infine il fatto che, con l'uscita della riedizione in DVD del 2006, viene ripescato anche il primissimo logo, opportunemente modernizzato e di colore rosso: Nelle poche parodie dedicate a Tex possiamo vedere delle reinterpretazioni dello stile... ...come possiamo trovarla anche nelle versioni straniere del Nostro.
  5. E' da qualche giorno che mi chiedo se Tex possa davvero competere con i vari manga o con i vari comics che tanto ora vanno tra i giovani. Tex non è prettamente un fumetto per "vecchi" però rappresenta una nicchia di lettori, una nicchia appassionata di western e di azione un poco canzonata. Tex tra l'altro, è l'eroe tutto d'un pezzo che oggi si osteggia, si preferiscono personaggi dubbiosi e per alcuni aspetti deboli, si preferiscono personaggi più contemporanei e legati alla vita globalizzata e ipertecnologica. Se Tex negli anni '60 rappresentava un modello da seguire per migliaia di ragazzini, se Tex dava speranza in un mondo migliore a cui tutti potevano aspirare, oggi che cosa rappresenta? Che cosa può offrire Tex alle nuove generazioni ? Cosa può trasmettere ai giovani che preferiscono la frivolezza di un manga o di un comic? Personalmente penso che quei valori che Tex esprimeva negli anni '50/'60/'70 possano avere ancora oggi un'importanza rilevante, penso che farebbe bene far leggere Tex a più giovani affinchè possano comprendere le ragioni di libertà e giustizia che fanno agire Tex, affinchè possano comprendere che non esiste popolo superiore o popolo inferiore ma vi è una sola razza umana composta da buoni e cattivi (siano essi bianchi, rossi, neri o gialli), affinchè possano comprendere l'inutilità della guerra e degli stermini di popoli che ancora purtroppo esistono. In un mondo globalizzato e ipertecnologico come quello odierno, in un mondo profondamente razzista e classista Tex può davvero rappresentare un modello da seguire per le nuove generazioni rincitrullite da slogan politici, musica opinabile e reality show. Secondo voi è possibile far avvicinare quei giovani che preferiscono i comics e i manga perchè vanno di moda o il tutto si conclude con una mera questione di gusti? Per me le vendite parlano chiaro, i gusti c'entrano ma fino ad un certo punto. Credo sia più consono parlare di moda.
  6. Il clima si fa rovente, a sud del confine TEX N° : 690 Periodicità: mensile LE SCHIAVE DEL MESSICO uscita: 07/04/2018 Soggetto: Pasquale Ruju Sceneggiatura: Pasquale Ruju Disegni: Giuseppe Prisco Copertina: Claudio Villa Anita vuole ritrovare sua sorella, che è stata rapita dal crudele Saldivar. Tex e Carson varcano il Rio Grande per affrontare una banda di feroci desperados! Letta tutto d'un fiato grazie alla variant ordinata sul sito Bonelli e arrivata questo pomeriggio. Siccome la storia uscirà tra un po' mi limiterò a scrivere mie considerazioni su Ruju e Prisco, senza particolari spoiler sulla storia in sè. Storia di un solo albo che mancava da tanto e che soprattutto ha riportato una grande albo nel mensile di Tex. Storia davvero ben scritta, lineare ma con diversi colpi di scena azzeccati, ritmo perfetto che esplode (letteralmente) nel finale in tutta la sua grandezza... Ruju qui ha ritrovato sé stesso realizzando un albo che è la quinta essenza di ciò che sostengo io da tempo: non servono sempre e per forza due albi per fare una grande storia! Largo agli albi singoli e ai 3 albi! Caratterizzazione dei personaggi davvero ben fatta, soprattutto dei due antagonisti. Finale per fortuna non velocizzato o tronco, con un buon ritmo e una resa dei conti forse prevedibile ma realizzata secondo me molto bene. Dal lato disegni sono davvero molto soddisfatto di Prisco: ottime ambientazioni, tra il dettagliato e il fluido (un poco alla Ticci), tagli fotografici che starebbero benissimo su un Texone, elementi che escono dalla gabbia che danno freschezza al tutto, caratterizzazione grafica di Carson eccezionale e realizzazione molto accurata delle ragazze fatte prigioniere. VOTO COMPLESSIVO 8- Il - è dovuto a due elementi, uno riguardante Ruju e l'altro rguardante Prisco: (SPOILER) all'inizio della storia si dice che la roccaforte di Tejas è un piccolo villaggio disabitato perciò viene in mente subito un posto insepugnabile, con parecchie guardie attorno ad esso. Ciò non è perchè a detta di un membro della banda, notizia che troverà conferma, vi sono solamente delle sentinelle in un fienile (Sì, avete capito bene, un fienile. Difendere una città con due sentinelle dentro ad un fienile non credo sia una grande mossa strategica tant'è che Tex e Carson hanno velocemente ovviato al problema); la caratterizzazione grafica di Tex è stata molto incostante: in una vignetta il volto di Tex ricordava molto un Ticci, in un'altra un Fusco e a volte, a tratti, ho visto anche la pulizia di un Civitelli. Ci sta, è la prima storia per Prisco e l'ha disegnata a mio dire molto bene ma mi sarebbe piaciuta ugualmente più coerenza. Serve solo ulteriore caratterizzazione al viso di Tex, nulla più. Copertina standard molto carina, con un bel gioco di luci. La versione Variant invece è splendida con un effetto legno relistico e interessante. Brava Bonelli! Una striscia che ho particolarmente gradito:
  7. Sarò stato distratto, ma di quest'ultima notizia ho appreso solo stamattina leggendo il Corsera: una nuova collana con Tex, a colori, limitata ad alcuni volumi. Chiedo scusa se qualcuno aveva già iniziato, qui, a discuterne. Ma per questa volta io passo.
  8. Quest'anno anche la SBE è accreditata nella carovana del Giro
  9. Questo topic nasce dalla semplice constatazione che diverse tra le ultime storie della serie regolare stanno deludendo. In particolare mi riferisco alla seconda parte del ritorno di Lupe, alla storia di Ruju e Filippucci, a quella di Faraci e Venturi e alla appena uscita doppietta di Ruju e Cossu, che mi sembra stia generando un malumore ampio e generalizzato. Da cui la domanda: al netto degli annunci di "grandi storie" che ci attendono (Mefisto, il Maestro), è esagerato dire che la realtà concreta delle storie uscite sta cominciando a diventare piuttosto deludente? E ancora: tutto ciò è dovuto alla marea di speciali che, tra storie e storielle brevi, alla lunga stanno incidendo sulla qualità della serie regolare? Ha forse ragione Natural Killer quando suppone che la storia di Ruju e Cossu è stata allungata in extremis per coprire un buco? E' quindi questo il motivo per cui un disegnatore come Cossu si è ritrovato sulla serie regolare? Domande inquietanti, dato che vengono nell'anno dello sbandierato settantennale. A voi la parola.
  10. Le ultime due storie uscite sulla serie mensile hanno deluso le aspettative risultando banali e scritte forse con poca attenzione. In questi giorni, di conseguenza, ho sentito spesso il termine IMPUBBLICABILE: per voi che cosa vuole dire veramente una storia IMPUBBLICABILE? Personalmente ritengo tali quelle storie con un'idea molto banale alla base, magari scoppiazzata qua e là, con errori temporali e magari disegni poco adatti... Voi cosa ne pensate? Quali storie in tutta la vita editoriale di Tex ritenete davvero impubblicabili?
  11. Ultimamente mi sono chiesto come fosse stato passare da un mese per l'altro da Galep a Villa? Come avete vissuto l'intera annata 1994? Come è stato vissuto questo radicale cambio di copertinista? Che cosa vi è piaciuto? Che cosa avete subito rimpianto? Io sono nato che già Villa era in edicola, sono cresciuto con Villa ma ho imparato nel tempo ad apprezzare la semplicità mista all'espressività delle copertine di Galep. Oggi credo che ognuno di noi apprezzi il lavoro di CVilla ma, nel 1994, il suo stile puntiglioso che nulla c'entrava con Galep vi ha intimorito o affascinato?
  12. Tutti voi conoscerete l'ottima rivista online Sbam! Comics, giusto? Ho notato che sulle sue pagine possiamo trovare vignette, perlopiù satiriche, o addirittura tavole con Tex disegnate da appassionati e fumettisti in erba e mi sono chiesto: "Perchè non ragrupparle in una discussione apposita?" Ed eccomi qui. Spero che sia di vostro interesse, alcune sono molto carine. N° 5 - Disegni di Andrea "Buong" Buongiorno N° 13 - Disegni di Daniele Tarlazzi N° 19 - Disegni di Mirko Fabbreschi N° 20 - Disegni di Daniele Tarlazzi N° 27 - Disegni di Francesco Barbieri N° 31 - Testi di Filippo Pieri & Disegni di Kant ("La legge di Rex Twitter") N° 36 - Disegni di Daniele Tarlazzi N° 37 - Testi di Filippo Pieri & Disegni di Fizialetti ("Battista il collezionista e l'eroe del west") Non è stata aggiunta l'immagine seguente:
  13. Se qualcuno ha già trattato l'argomento chiedo scusa e lo prego di ripetere la risposta: come e perché fu scelto proprio Claudio Villa per sostituire Galep nelle realizzazioni delle copertine?
  14. Ciao a tutti ragazzi! Ho dei numeri di Tex dal primo numero fino al duecento, quasi tutti di prima ristampa e solo qualche numero della seconda ristampa sono quasi tutti in buono stato, avete un idea di quanto possano valere? Vi ringrazio in anticipo
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