Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[407/409] Il Passato Di Carson


Guest Colonnello_Jim_Brandon
 Share

Voto alla storia  

128 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

credo che non sia mai stato considerato molto da Glb. Anzi, da questo punto di vista, era meglio il primo Nizzi.

 

 

Eresia?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Eresia sì! Carson poco considerato da GL Bonelli? Ma quando mai! Si potrebbero fare decine e decine di esempi... Il problema, secondo me, è che le vecchie storie (soprattutto quelle prima del 100) non vengono più rilette o le si dimentica, per cui si danno giudizi schiacciati tutti sul presente o sul recente passato. Ormai GL Bonelli viene considerato uno che non sapeva creare personaggi psicologicamente complessi, che scriveva storie monocordi e troppo lineari, che era troppo prolisso, ecc. Sono solo stereotipi. Il fatto che non abbia mai descritto il passato di Carson, e non l'abbia reso protagonista di una storia tutta sua, non vuol dire che il vecchio cammello sia stato un personaggio non abbastanza considerato... E questo vale anche per gli altri pards.

  • +1 3
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Poe dice:

Sono solo stereotipi.

E aggiungerei anche sciocchezze.

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

Eresia?

Senz'altro sì. Assolutamente sì.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Poe dice:

Ormai GL Bonelli viene considerato uno che non sapeva creare personaggi psicologicamente complessi, che scriveva storie monocordi e troppo lineari, che era troppo prolisso, ecc. Sono solo stereotipi. 

A parte il prolisso, cosa tra l'altro non vera, i suoi dialoghi erano stupendi. Che ogni tanto riprendesse qualche canovaccio è vero. Apportava qualche cambiamento, però la trama bene o male era la stessa. "Sangue Navajo" e "Vendetta Indiana" o "Terra Promessa" e "Sulle Piste del Nord".  Prendiamo la prima parte de l'ultimo esempio, e vediamo che ci sono le stesse situazioni. Tex arriva mette a soqquadro la città controllata dal solito padreterno, c'è un controllore che in "Sulle Piste del Nord" è un ottuso Colonnello mentre in

"Terra Promessa" è uno sceriffo un po' più simpatico. Abbiamo lo stesso personaggio che prima parla con Tex, e poi cerca di sterminarlo Pierre Lacoste da una parte e Bert Adams dall'altra. C'è persino lo stesso finale, che in entrambe le storie si svolge dal socio del padreterno, Mason nel primo caso e Harport dall'altro. Oltre alle quattro storie che ho citato, Glb in 200 e più albi ripesca sette volte Mefisto. Forse solo in Zagor i personaggi ricompaiono sette volte in più di 200 albi. Con questo continuo ripescaggio di Mefisto e Yama, il risultato è che le storie non fossero questa granchè. Su sette ne salvo tre. La spettacolare "Il Figlio di Mefisto" (dai ricordi che ho è una grandissima storia) l'ottima "La Gola della Morte" e la buona "Black Baron". 

Poi Mefisto l'ha ripreso Nizzi e lassamo perde..... Che Glb scrivesse storie lineari non lo devo dire io. Tranne la grandiosa "La Cella della Morte" non ho ricordi di sue storie intricate. 

Glb ha creato grandi personaggi Fabio Esqueda, Mefisto e Yama (seppur con alti e bassi), Barbanera e Mister P. Altri personaggi creati da lui, Montales, Jim Brandon, El Morisco per citarne alcuni sono stati usati meglio da altri. Oltre a questi personaggi grigi suoi, ricordo solo quel doppiogiochista amico del carceriere in "La Cella della Morte", ma non arriva al per me fantastico Pedro "Cobra" Galindez che fa la sua prima apparizione in una storia molto simile per certi versi a "La Cella della Morte". 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, MacParland dice:

Glb in 200 e più albi ripesca sette volte Mefisto. Forse solo in Zagor i personaggi ricompaiono sette volte in più di 200 albi. Con questo continuo ripescaggio di Mefisto e Yama, il risultato è che le storie non fossero questa granchè.

 

Per la precisione in 265 albi, scritti tra l'altro nell'arco di più di 30 anni, non dimentichiamolo. Non mi sembra una cosa grave. Anche perché ognuna delle 7 storie di Mefisto è totalmente diversa da quella precedente. L'unica brutta è l'ultima, "L'ombra di Mefisto", le altre sono tutte riuscite bene o benissimo, 2 sono veri e propri capolavori ("La gola della morte", "Il figlio di Mefisto"). Berardi su Julia quante volte ha fatto comparire l'arcinemica Myrna? Una decina? Non ricordo, forse di più e in soli 20 anni. Non mi sembra un grave problema se le storie sono riuscite e non ripetitive...

Anche sul resto del giudizio su GL Bonelli non sono d'accordo per niente, ma ognuno ha la sua opinione... Dico solo che di personaggi interessanti GL ne ha creati a bizzeffe, fin dai primi numeri, il problema è che magari non li si conosce neanche.

  • +1 3
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">40 minuti fa</span>, MacParland dice:

sette ne salvo tre.

Non sono per niente d'accordo, ma non è questo il topic per discutere delle storie con Mefisto:)

 

<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, Poe dice:

Non mi sembra un grave problema se le storie sono riuscite e non ripetitive...

Concordo;)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">14 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Eresia?

più che altro, leggendo le sue storie, si vede come vengono messi in evidenza molto Kit e Tiger, mentre lui rimane           ( opinione mia) più sullo sfondo,almeno nelle storie dal 100 in poi

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Poe dice:

Eresia sì! Carson poco considerato da GL Bonelli? Ma quando mai! Si potrebbero fare decine e decine di esempi... Il problema, secondo me, è che le vecchie storie (soprattutto quelle prima del 100) non vengono più rilette o le si dimentica, per cui si danno giudizi schiacciati tutti sul presente o sul recente passato. Ormai GL Bonelli viene considerato uno che non sapeva creare personaggi psicologicamente complessi, che scriveva storie monocordi e troppo lineari, che era troppo prolisso, ecc. Sono solo stereotipi. Il fatto che non abbia mai descritto il passato di Carson, e non l'abbia reso protagonista di una storia tutta sua, non vuol dire che il vecchio cammello sia stato un personaggio non abbastanza considerato... E questo vale anche per gli altri pards.

 

<span style="color:red;">14 ore fa</span>, Poe dice:

 

Per la precisione in 265 albi, scritti tra l'altro nell'arco di più di 30 anni, non dimentichiamolo. Non mi sembra una cosa grave. Anche perché ognuna delle 7 storie di Mefisto è totalmente diversa da quella precedente. L'unica brutta è l'ultima, "L'ombra di Mefisto", le altre sono tutte riuscite bene o benissimo, 2 sono veri e propri capolavori ("La gola della morte", "Il figlio di Mefisto"). Berardi su Julia quante volte ha fatto comparire l'arcinemica Myrna? Una decina? Non ricordo, forse di più e in soli 20 anni. Non mi sembra un grave problema se le storie sono riuscite e non ripetitive...

Anche sul resto del giudizio su GL Bonelli non sono d'accordo per niente, ma ognuno ha la sua opinione... Dico solo che di personaggi interessanti GL ne ha creati a bizzeffe, fin dai primi numeri, il problema è che magari non li si conosce neanche.

Come non darti ragione. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Questa storia mi è piaciuta tantissimo. Come ho letto in altre parti del forum è un must per moltissimi lettori e l'ho recuperata. 

Mi sono piaciuti soprattutto:

- la centralità di Carson

- Kit Carson giovane

- Tex che da protagonista diventa invece colui che racconta le vicende del suo pard

- il passato e il futuro che si intrecciano

- la caratterizzazione dei personaggi e la resa nei disegni dei vari personaggi da giovani e invecchiati

-il disegni!!!!

 

Ho apprezzato meno la questione dell'amicizia di Clemmons e Kit nonostante tutte le cattiverie e malefatte che ha combinato il primo.

Nella mia testa non riesco a comprendere che una persona si possa comportare in un certo modo e fare anche dei gesti di profonda amicizia. Mi si sono incastrati gli ingranaggi 😆

Questo però non compromette la storia e tutta la vicenda ma è una cosa mia, personale.

 

Questa storia va direttamente nelle mie preferite!!! 

Voto 10

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">10 ore fa</span>, Federico dice:

 

Ho apprezzato meno la questione dell'amicizia di Clemmons e Kit nonostante tutte le cattiverie e malefatte che ha combinato il primo.

Nella mia testa non riesco a comprendere che una persona si possa comportare in un certo modo e fare anche dei gesti di profonda amicizia. Mi si sono incastrati gli ingranaggi 😆

Questo però non compromette la storia e tutta la vicenda ma è una cosa mia, personale.

 

Come ho già avuto modo di sostenere in un altro topic (e, di fatto, andando off topic 😅), sono dell'avviso che personaggi come Ray Clemmons non possano essere inquadrati come "buoni" o "cattivi", ma sono caratterizzati da una profonda dose di ambiguità ed amoralità che li induce ad anteporre sempre i propri obiettivi personali ed in cui si crogiuolano volentieri. E sono proprio tali caratteristiche a fare la fortuna - nel contesto narrativo - di Clemmons, condannandolo ad essere perennemente in bilico tra Bene e Male, combattuto tra una sincera amicizia nei confronti di Carson e la smania di arricchirsi senza esitare a commettere atti riprovevoli.

 

Di conseguenza, è proprio questa singolare sintesi di amore ed odio insieme a rendere a suo modo così intenso e profondo il rapporto tra lui ed il Vecchio Cammello, nonché a conferire a tutta la storia l'aura di fascino che da sempre la contraddistingue.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

24 minutes ago, juanraza85 said:

Come ho già avuto modo di sostenere in un altro topic (e, di fatto, andando off topic 😅), sono dell'avviso che personaggi come Ray Clemmons non possano essere inquadrati come "buoni" o "cattivi", ma sono caratterizzati da una profonda dose di ambiguità ed amoralità che li induce ad anteporre sempre i propri obiettivi personali ed in cui si crogiuolano volentieri.

 

Per me invece Ray è un personaggio che, moralmente, non può non essere considerato "cattivo".

 

Non ha solo partecipato, ma ha ORGANIZZATO rapine, omicidi, e altri delitti, per arricchirsi, a danno degli altri, nascondendosi dietro una stella da sceriffo.

 

Ha comunque amici a cui vuole bene? Una donna? Una figlia per cui si sacrifica? È NORMALE! Pensate che i "cattivi" siano quelli incapaci di avere queste cose? No, quello sono gli PSICOPATICI.

 

Nei fumetti capita spesso che come cattivi mettano psicopatici. Si fa prima, è più semplice, puoi giustificare qualunque cosa, "ma perchè ha sparato al cane?" "perchè è cattivo". Mentre nella vita "reale", Hitler amava gli animali ed era vegetariano... la gente è molto più complessa si come viene dipinta (in certi) fumetti...

 

Ray Clemmons è semplicemente un "cattivo" che, oltre a complici e soci nel crimine, ha una "vita sociale normale", con amici, amori, affetti, ed è normalissimo che quando crede di avere una figlia, non la tratti da "vittima come un'altra".

 

Ma alla fine, anche se gli dispiace, manda Carson a morire. Fra un amico e i soldi (e, ricordiamolo, la sua salvezza, che Carson l'avrebbe arrestato e con i suoi crimini finiva sulla forca) ha preferito i soldi. Ma quale personaggio "borderline"...  abbandona persino Lena, per scappare con i soldi...

 

Il Ray che torna, anni dopo, è diverso? Si può sospettare. Ha comportamenti diversi, forse quindici anni in compagnia solo dei soldi non sono stati tutto questo gran che. O forse è perchè ha saputo di Donna (ma il fatto che Lena gli abbia fatto credere che sia figlia sua, indica che l'ha fatto per proteggerla). Ma anche i lupi proteggono i loro cuccioli, non è tutto questo segno di grande bontà...

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sono d'accordo con @Diablero.

Clemmons è un personaggio complesso ed è affascinante anche per questo.

 

Il 17/10/2020 at 12:04, Dix Leroy dice:

Le mogli già in genere sono una palla al piede, figuriamoci a chi va per il West a raddrizzare torti.

"Mi raccomando la maglia di lana, e guai a te se rientrerai tardi. Già che ci sei passa al General Store e non ti sognare di perdere la lista della spesa, i soldi li anticipi, che qui è una sola cassa e io non li gratto dai muri. E tagliati la barba!"

"Si cara", mentre sellava il cavallo.

...

 

Se davvero per te il matrimonio è solo questo cumulo di sciocchezze, compiango tua moglie.

 

 

Modificato da Carlo Monni
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

*Anche le carogne possono provare amicizie se non ledono i propri interessi personali"...Tex dá tale giudizio di Clenmons al figlio Kit nel capolavoro "Il passato di Carson".

Clenmons è un cattivo,ovvio...ma nel vecchio West si diventa cattivo facilmente... vittime di ingiustizia oppure per fame di soldi... Clenmons è un avventuriero, affamato di dinero...un duro frontier man... Giusto che Bos lo abbia ripreso.d altra parte,anche il favoloso Rooster Cogburn "El Grinta" prima di diventare sceriffo federale era un rapinatore di banche ed un guerrigliero di Quantrill...il limite tra bene e Male e sottile,e può essere valicato a volte in un senso o nell'altro...

2 ore fa, Diablero dice:

 

Ray Clemmons è semplicemente un "cattivo" che, oltre a complici e soci nel crimine, ha una "vita sociale normale", con amici, amori, affetti, ed è normalissimo che quando crede di avere una figlia, non la tratti da "vittima come un'altra".

Si...ma Clenmons si riscatta nel finale aiutando il suo vecchio Amico Kit: "Per un amico questo ed altro"... personaggio complesso e per questo affascinante...e in Punto di morte Tex mi sembra lo chiami Sceriffo, proprio per fargli capire che tra i due Clemmons (lo sceriffo e il bandito)Ray ha scelto di morire seguendo il primo dei due "abiti"...e sia Carson sia Tex lo ricorderanno in questa veste

Geronimo,per parlare di un personaggio complesso del west,fu un patriota o un brigante? buono o cattivo?per i Greasers fu peggio del demonio...per gli stessi Chiricahua "croce e delizia"...un uomo che diventa ribelle per necessità di per vendetta,che uccide donne e bambini... Cochise fu un grande e saggio re, Victorio un grande condottiero, Geronimo non fu al livello dei primi due...ma viene ricordato ancora oggi come campione della resistenza Apache...la Storia è davvero strana e per questo affascinante

Modificato da Barbanera
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Se davvero per te il matrimonio è solo questo cumulo di sciocchezze, compiango tua moglie.

 

 

Per una volta posso tranquillamente contestare un tuo scivolone e senza paura di beccarmi la tua solita ramanzina.

Se per me il matrimonio è solo un cumulo di sciocchezze perchè diavolo dovrei essere sposato?

Ma il fatto di non essere sposato non mi da nessun diritto di avere avventure spiccia o amorose con la prima che passa (anche perché non è poi così facile che accada nella vita reale). Ah, ci sono i farfalloni per carità, ma affermare che succede a tutti gli uomini è una assurdità.

Per questo che in ogni fumetto o film o libro o fiction di avventura (io non seguo nessuna opera di genere sentimentale) quando questo succede mi fumano le orecchie.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Per questo che in ogni fumetto o film o libro o fiction di avventura (io non seguo nessuna opera di genere sentimentale) quando questo succede mi fumano le orecchie.

Perdonami, ma leggendo questa tua espressione conclusiva, non ho potuto fare a meno di rammentare una famosa battuta di Tex rivolta a Gros-Jean: "Che un uomo fumi, lo si può capire, ma che si mettano a fumare anche i vestiti..."  😇

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Quando Waco e company trucidano i passeggeri della diligenza, Clemmons, accorso con Carson sul luogo del misfatto, stringe i pugni dalla rabbia, dicendo a denti stretti che "quei bastardi stavolta hanno passato il segno". 

Più tardi, organizza il convoglio dei minatori dandolo in pasto alle belve sue complici. 

In seguito, gioca "al suo gioco" condannando all'impiccagione i suoi vecchi sodali.

Infine, manda a morire Carson, suo amico.

Cosa è Clemmons, se non un carognone fatto e finito? È un personaggio profondamente nero.

 

Passano 25 anni: rivede Carson con vero piacere, si vede che, a suo modo, gli vuole bene. A Bannock, a un certo punto le carte arridono di nuovo al vecchio sceriffo: ha con sé l'oro e Donna. Può fuggire, lasciando nelle peste i suoi pards del momento, ed invece che ti fa? Rischia la propria vita, e la perde, in nome dell'amicizia. E smacchia un po' il nero della sua anima nera: non torna bianco, come potrebbe, ma grigio si. Magari grigio scuro, ma pur sempre grigio, e non è solo per pietà nei confronti di un uomo morente che, come ha ben notato Barbanera, Tex, grande giudice di uomini, gli si rivolge chiamandolo "sceriffo": a Bannock, venticinque anni dopo, muore lo Sceriffo Clemmons, un uomo molto diverso da quel capo dei banditi che, un quarto di secolo prima, aveva lasciato macerie nella boom town.

 

È questa ambiguità la bellezza di Clemmons, personaggio profondamente nero che muore grigio. 

E quella frase: "in fondo, sono contento che sia andata così, che non sia stato tu, amico..." mi fa ancora venire i brividi: l'ultimo suo pensiero è per Carson, che sarebbe stato costretto ad arrestarlo, o ad ammazzarlo, se le cose fossero andate diversamente. E lui è contento. Che demonio, quel Borden!

Modificato da Leo
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Per una volta posso tranquillamente contestare un tuo scivolone e senza paura di beccarmi la tua solita ramanzina.

Se per me il matrimonio è solo un cumulo di sciocchezze perchè diavolo dovrei essere sposato?

 

E se non lo sei è una fortuna di ogni donna che tu abbia mai incontrato.:lol:

Dal tuo discorso precedente emergono una misoginia ed un maschilismo di fondo che se non pensassi che stavi facendo una battuta troverei francamente molto irritante.

Sarà perché sono cresciuto negli anni 70,sarà perché le donne che ho conosciuto erano tutt'altro che petulanti galline, ma la visione delle donne e del matrimonio che era descritta nel tuo post mi ha sempre dato sui nervi.

 

Cita

Ma il fatto di non essere sposato non mi da nessun diritto di avere avventure spiccia o amorose con la prima che passa (anche perché non è poi così facile che accada nella vita reale). Ah, ci sono i farfalloni per carità, ma affermare che succede a tutti gli uomini è una assurdità.

 

C'è qualcuno forse che l'ha mai affermato? I protagonisti delle fiction non sono tuètti gli uomini e nemmeno pretendono di esserlo. Sono una rappresentazione esagerata e spesso idealizzata.

Lo stesso accade per le donne peraltro ma chissà cosa pensi davvero tu di una donna sessualmente emancipata? Meglio non indagare.

 

Cita

Per questo che in ogni fumetto o film o libro o fiction di avventura (io non seguo nessuna opera di genere sentimentale) quando questo succede mi fumano le orecchie.

 

Se dici sul serio, se davvero non sei capace di separare la rappresentazione di una fiction dalla vita reale, dimostrando una volta di più un sottofondo bacchettone e un tantino bigotto del tuo modo di pensare, beh la tua eventuale moglie sarebbe stata davvero da compiangere.:rolleyes: 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ray Clemmons è cambiato dopo 25 anni? Il passare del tempo è servito a qualcosa per lui? La domanda è fondamentale perché "Il passato di Carson" ruota attorno a questo, a come ogni personaggio si rapporta col tempo che scorre.

 

Kit Carson in quei 25 anni è andato avanti, ha vissuto una vita piena, non si è voltato indietro a rimpiangere qualcosa che poteva essere e non è stato (il suo amore per Lena).

Tutti gli altri personaggi, invece, sono rimasti gli stessi, come se il tempo non fosse passato o fosse passato inutilmente. E questo vale per le canaglie sempre canaglie, così come per Lena che, ancorata a Bannock, non è stata capace di farsi una vita diversa.

Solo nel finale, quando Donna dice che potrebbero usare l'oro per far tornare Bannock una vera città, Lena risponde: "Il passato non ritorna", come se per lei quello che è accaduto (rivedere Ray e Kit) fosse servito a capire che è giunto il momento di voltare pagina e iniziare una nuova vita.

 

E Ray Clemmons? Col passare del tempo il suo amore per l'oro a qualunque costo non è cambiato, e neanche il cinismo con cui uccide alle spalle a sangue freddo ("Ti vedo nel tuo vero aspetto", gli dice Carson vedendolo uccidere un indifeso Johnny Lame), né è cambiato il suo egocentrismo che gli fa mettere al di sopra di tutto i suoi interessi (e l'affetto per Lena o per Donna non lo rende più sensibile perché loro fanno parte dei suoi "interessi", del suo mondo, della sua "famiglia", come per i mafiosi, pronti ad ammazzare chiunque senza battere ciglio ma attaccatissimi ai membri della propria "famiglia").

 

Però qui entra in gioco l'altro grande tema di questa storia: l'amicizia. E se una volta l'amicizia poteva essere sacrificata, 25 anni dopo no, l'amicizia vince su tutto. E in fondo non era forse questo l'unico valore importante che avevano gli Innocenti?

Basta questo a convincerci che Ray Clemmons è cambiato negli anni? Forse no, ma è comunque un elemento positivo del suo carattere, un po' di luce nella sua anima nera, che avrebbe potuto essere l'inizio di un vero e più profondo cambiamento, insieme a Lena e a Donna, chissà? La complessità del personaggio non lo fa escludere...

 

Resta il fatto che "Il passato di Carson", per quanto sia una storia intrisa di nostalgia e malinconia, non ti lascia l'amaro in bocca. Il finale - a proposito di finali - è luminoso, apre a un un nuovo futuro, a una possibilità di futuro...

Opposto invece è il finale di "Colorado Belle", la storia più pessimista di Boselli, secondo me. Lì nessun cattivo accenna minimamente a modificare il proprio comportamento, e Alice non ha alcun futuro visto che è morta da un pezzo in fondo a un pozzo. "Colorado Belle" è una storia di fantasmi e morti (il villain è Deadman, non a caso).

 

Solo il reverendo Morrow si modifica nel corso dell'avventura, ma solo dal punto di vista della consapevolezza, non del comportamento ("Come è cambiato... E come è triste!" pensa Alice rivedendolo dopo anni in città, da dietro i vetri di una finestra), per una maggiore coscienza di quanto possa essere grande il Male commesso dagli uomini.

E infatti l'ultima vignetta della storia vede i Nostri di spalle (non frontalmente), andarsene dalla città fantasma nel grigiore e nel vento. In questo caso il passare del tempo non è servito a molto. 

 

 

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Poe dice:

Però qui entra in gioco l'altro grande tema di questa storia: l'amicizia. E se una volta l'amicizia poteva essere sacrificata, 25 anni dopo no, l'amicizia vince su tutto. E in fondo non era forse questo l'unico valore importante che avevano gli Innocenti?

 

Beh, gli Innocenti non avevano alcun valore, men che meno l'amicizia. Tutto ciò che li teneva insieme era l'avidità... l'amicizia che Ray prova per Carson è un'altra cosa, e mentre venticinque anni prima, a sangue freddo, decide di recidere quel legame, pur con qualche rimpianto, ora interviene a caldo, nel mezzo dell'azione, da uomo d'azione quale egli è. Inoltre ha 25 anni in più sul groppone e probabilmente un po' di saggezza in più.

 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Poe dice:

Resta il fatto che "Il passato di Carson", per quanto sia una storia intrisa di nostalgia e malinconia, non ti lascia l'amaro in bocca. Il finale - a proposito di finali - è luminoso, apre a un un nuovo futuro, a una possibilità di futuro...

Opposto invece è il finale di "Colorado Belle", la storia più pessimista di Boselli, secondo me. Lì nessun cattivo accenna minimamente a modificare il proprio comportamento, e Alice non ha alcun futuro visto che è morta da un pezzo in fondo a un pozzo. "Colorado Belle" è una storia di fantasmi e morti (il villain è Deadman, non a caso).

 

Bellissima lettura, mi piace anche il parallelo tra i due finali. Ne Il Passato, c'è una ragazza (Donna) che si apre alla vita, in Colorado Belle invece Alice non c'è più, vittima di uno dei delitti più odiosi che possano esistere. Quello scheletro in fondo al pozzo, e quell'anima ancora incosciente del proprio destino che vaga impaurita nella città fantasma stringe il cuore in una morsa. Non è solo la storia più pessimista di Boselli, è forse anche la sua più triste. Molti suoi finali sono amari (Torrence, Shane, Clemmons, Corbett, Bronco Lane, ecc.) ma la pena che suscitano quei miseri resti in fondo a quello squallido pozzo senz'acqua, quel piccolo agnellino sacrificale in mezzo a tutti quei lupi maligni, per me rappresentano a tutt'oggi una delle pagine più intense scritte in Tex. 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Tra i capolavori indiscussi dell'ultrasettantennale saga texiana, una storia contraddistinta da fortissime emozioni e da un fortissimo sapore crepuscolare, una resa dei conti definitiva con il passato: questa, in sintesi, l'essenza dell'avventura in cui, più di tutti, Kit Carson è davvero a tutti gli effetti protagonista assoluto, riuscendo per una volta a scalzare dal trono Tex, per effetto della valorizzazione che gli riserva Boselli, autore di una delle sue migliori sceneggiature di sempre (sono sempre stato un grande estimatore delle trame che, come questa, si dipanano tra "passato" e "presente" texiano), e coadiuvato dai disegni di un eccelso Marcello, in grado di suscitare al contempo ed in maniera quasi palpabile nostalgia e spirito d'avventura.

 

Imbattutosi casualmente in fantasmi del passato, il Vecchio Cammello assurge come meglio non potrebbe al ruolo di colonna portante della storia, decidendo senza esitazione di recarsi fin su nel Montana per il "funerale" di un vecchio amico/nemico, Ray Clemmons. Quest'ultimo è, senza ombra di dubbio, uno dei personaggi più interessati scaturiti dall'inventiva di Boselli: personalità estremamente complessa, perennemente in bilico tra Bene e Male, ex sceriffo di Bannock nonché leader nell'ombra della famigerata Banda degli Innocenti, ambiguo ed opportunista, capace tanto di fregare e/o uccidere a sangue freddo i complici vecchi e nuovi quanto di dimostrare slanci di genuino affetto nei confronti di Carson (assai indicativa, in tal senso, la frase che Clemmons Usa spesso nei suoi riguardi: "Per un amico, questo ed altro!").

 

Parimenti interessante il variegato campionario di pendagli da forca ex complici di Clemmons, che i due (ex?) amici per diverse ragioni si ritrovano ad affrontare: Boone "Il Cannibale", Waco Dolan, il sioux One-Eyed Hawk, l'ex bottegaio Grimes, il suo ex garzone Chester, il gambero Roger Laval, Larry "il Contabile" e lo zoppo Johnny Lame,, tutti individui segnati da una vita dura, ognuno con la propria storia e tutti con il dente avvelenato nei confronti di Clemmons. I soli superstiti superstiti degli oltre 100 membri della banda (insieme agli impalpabili Jess e Reuben ed a Rafe ed Otis, intercettati e neutralizzati da Tex e Kit Willer), decisi a vendicarsi dell'ex capo e, soprattutto, a riprendersi il bottino che questi aveva sottratto loro 25 anni addietro, fregando loro ed anche Kit Carson. Un rapporto inevitabilmente improntato al contempo all'amore ed all'odio, quello tra il ranger e l'ex sceriffo, ma nel quale è comunque impossibile non ravvisare un profondo e sincero legame, che emerge distintamente tra le pagine sia nei ricordi del passato che in "presente", ed al netto della legittima diffidenza di Carson e, benché la circostanza sia poco valorizzata, della presenza di Lena, da sempre contesa tra i due (così come la paternità di Donna, che Lena rivela ma non rivela in una toccante vignetta).

 

Fondamentale perché il Vecchio Cammello chiuda a suo favore tale pagina del proprio passato, risulta però fondamentale l'apporto di Tex e Kit, a loro volta prontissimi a scapicollarsi in quel di Bannock non appena giunti a conoscenza di quanto accaduto, per dare manforte al loro pard. Tex, ovviamente, si incarica della parte più rognosa, spacciandosi per un reduce degli Innocenti per minarli dall'interno, ma non da meno è il rischio assunto dal giovane Kit nel liberare Donna dalle grinfie di Boone ed Hawk. Memorabile e degno di applausi scroscianti il confronto finale, lungo la main street della città fantasma, tra Tex, Carson e Clemmons da una parte e Boone e Waco Dolan dall'altra (con Kit e Donna loro ostaggi): Clemmons tenta uno dei suoi tiri per mettere in salvo i due ragazzi, segue una selvaggia sparatoria in cui i due fuorilegge hanno la peggio, non prima però che Boone riesca a colpire a morte l'ex sceriffo, che in un commovente commiato ringrazia dell'aiuto Carson, il quale a sua volta non manca di sottolineare che avrebbe fatto "questo ed altro, per un amico".

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.