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TWF - Tex Willer Forum

[375/376 ] Oltre La Frontiera


Voto alla storia  

30 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: C. Nizzi
Disegni: R. Della Monica
Periodicità mensile: Gennaio 1992 - Febbraio 1992
Inizia nel numero 375 e finisce nel numero 376



Un agente del servizio segreto militare muore sotto gli occhi dei pards, ucciso da una banda di desperados nei dintorni di El Paso! Il defunto portava notizie sul furto di preziose matrici per la produzione di dollari. Gli stampi, sottratti alla zecca da un infiltrato dei nostalgici confederati del maggiore Costigan, furono poi deviati grazie a un sudista traditore nel ranch di Moncada che ora sforna verdoni falsi a migliaia! Tex e Carson indagano sotto copertura e finiscono nelle grinfie dei tirapiedi del ranchero!




© Sergio Bonelli Editore

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Ho letto recentemente la storia e devo dire che, pur non trattandosi IMHO di un capolavoro, l'ho trovata assai gradevole. Il soggetto ( come capita anche altre volte con Nizzi, specialista in vicende e trame di questo tipo ) presenta indubbie caratteristiche poliziesche

la missione di cui Tex e Carson sono incaricati dal colonnello comandante di Fort Bayard ( recuperare un paio di matrici di banconote della zecca Usa, finite nelle mani di un ranchero messicano, che se ne serve per produrre dollari falsi da diffondere in America ) è paragonabile a quella di due poliziotti che si inflitrino in una gang criminale, o di due agenti segreti in territorio ostile
ed è ricco di personaggi ( sudisti in cerca di rivincita, bandidos messicani al servizio di un potente ranchero, Apache ), intrighi
i sudisti hanno un loro infiltrato a Fort Bayard, che li mette al corrente della missione di Tex e Carson; tra loro però c'è anche un uomo sul libro - paga del ranchero Moncada
e colpi di scena, che tengono sempre desta l'attenzione del lettore;i personaggi sono caratterizzati in maniera appropriata ( e senza tributi eccessivi agli stereotipi ) e talora anche abbastanza incisiva, come nel caso del maggiore confederato Costigan, un abile stratega e uomo d'azione, sebbene fanaticamente votato ad un impossibile ritorno al passato sudista. Tex e Carson sono in forma abbastanza buona ( siparietti comici compresi ); non dispongono tuttavia del bandolo per dipanare la matassa di intrighi e contro - intrighi che li circonda, talch? ( malgrado il buon lavoro di pianificazione e lo stoicismo di Tex e il coraggio condito di ironia di Carson ) la loro finale sopravvivenza e il successo della loro missione ( ma anche le loro precedenti disavventure ) sono dovuti al gioco capriccioso della sorte. In sè la cosa non impedirebbe alla storia di essere un capolavoro, o quasi ( basti pensare, almeno a mio giudizio, a "I ribelli del Canada" oppure a "Gli uomini che uccisero Lincoln", in cui pure Tex si ritrova in balia della sorte ); qui però non c'è profondo pathos o amarezza e si rimane nell'ambito del puro e semplice ( e un po' superficiale ) gusto dell'avventura. I disegni di Raffaele Della Monica, molto criticati da molte parti per l'ossequio al modello di Ticci ( ritenuto al limite della scopiazzatura e anche oltre ) sono a mio parere piuttosto buoni: la dipendenza da Ticci è chiara ( come peraltro per tantissimi altri disegnatori di "Tex" ), ma a mio avviso non tale da impedire al disegnatore campano di far trasparire la sua personalit?, più incline alla raffigurazione naturalistica di quanto non sia l'artista senese ( che invece tendeva già nel 1992, data della pubblicazione di questa storia, a stilizzare i personaggi risolvendoli con il minimo numero di linee possibile ) In sintesi ( e IMHO ):soggetto 7,5sceneggiatura 7,5disegni 7,5
  • +1 1
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  • 7 mesi dopo...

Alcuni particolari della vicenda

il ranchero messicano come antagonista principale, il fatto che Tex e Carson vengano presi di sorpresa dai loro avversari, l' degli indiani, qui i desperados di Aguero, e, infine, l'"arrivano i nostri" finale
possono far venire in mente la nolittiana "Missione suicida"; dal confronto, però, emergono con ancor maggior rilievo le differenze. La storia nolittiana, infatti, non solo è parecchio più lunga ( 323 pagine contro le 220 di "Oltre la frontiera" ), ma è strutturata in maniera piuttosto diversa, con un andamento più rapsodico ed episodico, ricco di diversioni e digressioni ( la parte relativa ai detenuti può fare testo in proposito ) laddove in "Oltre la frontiera" tutti i personaggi e le situazioni hanno un preciso ruolo nell'ingranaggio narrativo. Anche la personalit? dei due "cattivi" principali delle due storie ( Navarrete e Moncada ) è alquanto differente, con il personaggio nolittiano preso da folli sogni di grandezza, mentre quello di Nizzi vuole, più prosaicamente, impinguare le proprie tasche.

Anche il titolo del primo albo ( che pure non è dissimile da quello di molti altri, come "A sud di Nogales" o "A sud del Rio Grande" ), come capita spesso in Nizzi, non solo è del tutto adatto ad esso, ma è persino tratto da una battuta di dialogo; stesso discorso vale per la copertina del n. 375, che anticipa una situazione effettivamente presente nella vicenda, a differenza di tante altre cover di Galep ( qui peraltro, come è stato detto altrove nel Forum, probabilmente assistito da un collaboratore per il volto di Tex ) in cui il creatore grafico di Tex si sbizzarriva nel fare affrontare al nostro ranger difficolt? che non gli sarebbero capitate nello sviluppo narrativo ( cfr., tra i tanti esempi, "Mohaves", "Lo sceriffo di Durango" e "Gli scorridori del Rio Grande" ).

Modificato da Pedro Galindez
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  • 10 mesi dopo...
Guest Wasted Years

Contiene
S
P
O
I
L
E
R
su questa ed altre storie.

Concordo con Pedro Galindez che la storia ha un qualcosa di Nolittiano, nel fondo, peròsenza la filosofia di Nolitta e senza il classico finale amaro o al limiteparadossale tipico di questo autore. Missione suicida finisce come tutti sappiamo, con la storia delle medaglie "patacche" del congresso, con Tex e Carson salvati dai Coyoteros di negrito ed i soldati a far da belle statue. Questa volta Tex e Carson vengono salvati dai "sudisti" e poi dai soldati, senza che essi possano fare nulla ed entrambe le volte inermi.
La storia però è molto nizziana, non nel senso "giallo" del termine, visto che la missione è subito chiara, ma nel senso del soggetto e della sceneggiatura, pieno di colpi di scena magari prevedibili ma godibili e di avversari che riescono a gabbare Tex e Carson, o addirittura a manipolarli. Tipico del Nizzi del periodo, come nella successiva Guerriero Apache.
Bellissimo il colpo di scena delle matrici con la scritta, forzata la faccenda dell'avviso di taglia, davvero poco convincente e realistica: bisognava guarda caso che Tex perdesse il cappello e che nessuno sentisse puzza di bruciato.
Una storia che mi è sempre piaciuta e che stimo divertente e molto godibile, secondo me in quel periodo Nizzi era in forma, visto che anche la precedente (giustizia per i Navajos) è un riempitivo che pur poco "sostanzioso" è gestito con maestria.
Della Monica è uno spettacolo per gli occhi, molto texiano nei disegni, chissà perchè non fu confermato mentre lo furono disegnatori che con Tex non avevano un decimo del suo feeling. Bah!
un 8 pieno.

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  • 2 mesi dopo...

Da quanto è stato detto da taluni in TWO, sembra di capire che Della Monica non sia stato mantenuto nella scuderia dei disegnatori texiani proprio perchè, come ho detto in un precedente post, considerato un imitatore troppo pedissequo di Ticci; fosse vero, dovremmo dire che era passata molta acqua sotto i ponti da quando si chiedeva espressamente ai disegnatori che affiancavano Galep di imitarlo il più possibile ( e si faceva intervenire Galep per rifare le teste di Tex disegnate da Muzzi ) . Non si può tuttavia escludere che il disegnatore salernitano abbia autonomamente deciso di lasciare la SBE ( un po' come ha fatto, più di recente, Mario Milano dopo "Il villaggio assediato" ) e che, una volta ritornatovi, sia stato dirottato su Zagor perchè lo staff grafico di quella testata era più sguarnito rispetto a quello texiano ( e magari perchè l' il "ticcismo" poteva apparire meno pedissequo ).

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  • 1 anno dopo...

Oltre la frontiera non rappresenta certamente una di quelle storie che lasciano il segno ma fa la sua bella figura anche se affiancata da storie con cui è difficile reggere il paragone. I due pard si trovano più volte in cattive acque è la tensione viene mantenuta viva quel tanto che basta per rendere gradevole la lettura. I disegni di Della Monica sono sicuramente buoni e molto migliorati rispetto alla prima prova. E' un peccato che non abbia disegnato altri racconti in seguito. Voto 8,5

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  • Rangers

Questa mi è sempre piaciuta, al di l' delle debolezze in alcune sue parti, soprattutto quando i due pards inermi vengono catturati, poi liberati dagli indiani ribelli che avrebbero potuto benissimo scalparli se lo scopo non fosse un altro!Comunque il ritmo è buono, ma soprattutto la trama è davvero ben congegnata. I cattivi non sono nulla di che, però l'ingranaggio funziona e anche se ci offre spunti classici c'è anche qualcosa di originale, come le matrici per le banconote usate per falsificare i dollari che sono il perno di tutta la storia!Ovviamente i nostri due pards dovranno intrufolarsi nel ranch messicano per recuperare le matrici.... la parte più bella imho è il rincorrersi tra sudisti e messicani (con giochi di traditori) e le varie peripezie che seguono. Geniale la trovata finale di Tex che scatener? naturalmente l'ira dei ribelli del Sud! :)Questione "Della Monica": a me sinceramente è piaciuto moltissimo. Non capisco alcune feroci critiche verso il suo stile; certo ha copiato e si è rifatto ad altri disegnatori, ma imho ha fatto davvero un ottimo lavoro!!L'ho trovato invece molto più indeciso sul finale del Maxi "Il veleno del Cobra", forse perchè "tremava" all'idea di terminare il lavoro di Letteri!Speriamo che un giorno possa tornare su Tex, ma ne dubito!! Voto: 7 :trapper:

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  • 7 mesi dopo...

riletta stasera e non mi è piaciuta moltissimo come ricordavo zzzz togliendo i disegni di della monica, che non era male(come mai l'han tolto dallo staff dei disegnatori?), tutta la storia balbetta a più non posso e la fine.. non è una fine(interviene la cavalleria e non compie il suo dovere, con i pard, fino in fondo, e questo mi ha veramente lasciato di stucco). mah non credo che la rilegger? più(la versione a colori non ha dato molto di più) :fumo: Storia 6disegni 8,5

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  • 3 mesi dopo...

Storia non eccezionale ma che offre una lettura molto scorrevole e non annoia. Di certo non è una di quelle che saranno ricordate come indimenticabili. Forse poteva essere ampliata un p? la parte di stria che si svolge a Rancho Dorado. Bella la fuga finale all'ultimo respiro. Voto 7,5

  • +1 1
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  • 3 mesi dopo...

HO RILETTO RECENTEMENTE LA STORIA NON ECCEZIONALE, ma neanche troppo SCARSA, esilarante come al solito la reazione del buon Carson davanti alal bella di turno!!!!SCUSATE LA MIA SCARSA PREPARAZIONE riguardante i disegnatori maDisegni: R. Della Monica, quali altri albi a illustrato???a me personalmente piace abbastanza

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R. Della Monica, quali altri albi a illustrato???a me personalmente piace abbastanza

Solo un altro..."La croce fiammeggiante" nei numeri 350-351. Poi ha terminato il Maxi del 2006 "Il veleno del cobra" non finito da Letteri.
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  • 3 mesi dopo...

Mah, sarà che l'ho letta a letto (scusate il gioco di parole) con la febbre alta in un freddo giorno del gennaio 1992, sarà che mi portarono l'albo a casa inaspettatamente e fu una graditissima sorpresa, saranno gli splendidi disegni di Della Monica (che a me piace tantissimo), ma io questa storia l'ho sempre amata. La trovo ottima: grande ritmo, continui "capovolgimenti di fronte", dialoghi felici, un'ambientazione che ho sempre amato (le fazende messicane feudi di potenti signorotti del luogo), personaggi riusciti (l'idealista maggiore confederato e il potente feudatario messicano don Diego Moncada), il sempre gradito ruolo degli infiltrati e l'originale idea di fondo (le matrici rubate). Per me questa storia è paradigmatica di Nizzi. Con soggetti neanche troppo complessi e sicuramente non originalissimi, riusciva ad imbastire (in questo suo periodo dorato) sceneggiature avvincenti e personaggi convincenti, sfornando storie IMHO quasi sempre appaganti. Capitolo Della Monica: mi dispiace che non sia rimasto nello staff texiano. Ticci o non Ticci, trovo i suoi disegni bellissimi e coinvolgenti. Il suo Carson è tra i migliori in assoluto.

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  • 2 mesi dopo...

Sembra evidente che il Tex di Della Monica piaccia ai frequentatori del forum, eppure è stata una meteora tra i disegnatori. Ritengo che il suo Tex sia molto fedele al profilo del nostro immaginario, altri disegnatori di grande prestigio, pur di darne un'interpretazione personalizzata, hanno finito per snaturarne i tratti rendendolo significativamente differente dall'originale. Lo stile di Della Monica per certi versi mi ricorda quello di Muzzi, anche lui disegnatore un po' bistrattato.

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  • 5 anni dopo...

Ottima storia,con la comparsa di un personaggio purtroppo "scomparso" dai radar:il maggiore Castigan,un mattoide fanatico che vuole ricostruire m stato confederato del Texas!trama piuttosto intricata,con le matrici per i dollari che alla fine vengono rese inutilizzabili da Tex,a dispetto di tutti,lettore compreso!molto belli i disegni di Della Monica.

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  • 2 mesi dopo...

La scena della tortura di Tex: eccezionale.
La scena della roulette: molto bella, Bonelliana.
Disegni di Della Monica: bellissimi.

In tutto, più che sufficiente.
Quello che non mi é piaciuto é il modo in cui Tex e Carson si sono fatti manovrare senza accorgersi di niente, anche se alla fine Nizzi fa dare a Tex la zampata finale.
Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 9

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  • 3 mesi dopo...

Storia non granché, a tratti anche noiosa, e raccontata un po' stancamente, anche se il soggetto è  molto buono e il personaggio del maggiore Costigan è  molto bello: è  sì  un delinquente, ma combatte per degli ideali, e  decide di non uccidere i pards     ( bisognerebbe farlo tornare in un' altra storia, e forse anche Moncada). Bella la scena della tortura, e quella delle matrici sfregiate. Carson  troppo sottotono.

Carini i disegni.

Voto: 6.5

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  • co fondatore

Storia mai letta. Ebbi gli albi sottomano, ma era un periodo in cui non avevo molto interesse a leggere Tex . Proprio con la storia successiva, Giustizia per i Navajos, passò questo periodo di "disinnamoramento" per Tex e finalmente ne divenni lettore abituale. Ancora oggi gli albi non li ho recuperati.

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  • 1 mese dopo...

Tipica storia funzionale con cui Nizzi riusciva brillantemente a coprire la programmazione editoriale. Partendo da uno spunto originale di soggetto, l'autore imbastisce una sceneggiatura piacevole, corredata da ottimi dialoghi, consueti colpi di scena e ritmi narrativi accettabili. La missione di recuperare in Messico le matrici trafugate dal Dipartimento del Tesoro americano, darà vita a una girandola di eventi, con i nostri pards tenuti d'occhio, a loro insaputa, dal gruppo di ribelli confederati ai comandi dell'ambizioso maggiore Costigan. A essere pignoli, potrebbe far storcere il muso che Tex e Carson si ritrovino pedine inconsapevoli del piano della banda di sedicenti patrioti. Come non si può non notare che verranno ben due volte salvati da aiuti esterni: gli Apache imbeccati da Costigan prima, e la cavalleria dopo. Tuttavia la trama corre via bene e non annoia. Il piano di fingersi fuorilegge per entrare nelle grazie di Moncada, appare un tantino forzato ma porterà i suoi frutti, sebbene l'inconveniente del ritorno di Aguero metterà pepe e azione nell'incursione a Rancho Dorado. Proprio Costigan libererà i pards dall'inseguimento degli imbufaliti messicani, per ricevere in cambio delle matrici sfregiate e inutilizzabili. Trovata di Tex azzeccata e molto a effetto. Per una volta i due pards rivestiranno i panni della lepre e la loro disperata fuga, per sottrarsi alla rivalsa dei confederati, verrà salvata dal provvidenziale (e un po' scontato) arrivo della cavalleria. Epilogo così e così, con i villain che in fondo la faranno pur franca, ma considerando l'episodio nel complesso, lo si può perdonare. Ultima prova sulla serie regolare di Della Monica, un disegnatore accettabile che però non riscontrerà i favori degli addetti ai lavori. Rispetto alla prima prova, noto meno influenze ticciane e molti più riferimenti a Villa. Prova grafica non malvagia ma troppo spesso i volti di Tex differiscono fra loro e questo aspetto, disturba un po'. Il cartoonist salernitano omaggiò l'allora pluripremiato film "Balla coi lupi" conferendo a Costigan delle caratteristiche facciali vagamente simili a Kostner. A tal proposito la quarta vignetta di pagina 108 dell'albo "Rancho Dorado" rimarca fedelmente il taglio di una scena della pellicola, o così mi par di ricordare. :D Il mio voto finale è 7 

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  • 1 anno dopo...

Storia appunto di intermezzo ma non banale... ottimo lo spunto delle matrici per stampare verdoni trafugate.

Sinceramente,la trama avrebbe avuto bisogno di un albo in più per essere sviluppata meglio,dal momento che vengono inseriti tutta una serie di personaggi interessanti,su tutti i ribelli neoconfederati del Maggiore Castigan ma anche gli Apaches loro alleati,i Greasers di Moncada,la maliarda della bisca di Casas Grandes...

Nizzi cucina una trama davvero variegata e con numerosi colpi di scena, capovolgimenti di fronte e avversari tosti...

Nizzi non scava volutamente TROPPO nella psicologia dei ribelli neoconfederati, dipingendo Castigan come un mattoide fanatico ma che conosce il suo mestiere...un po' cavalleresco e "gentleman"del vecchio Sud nel lasciare andare i due pard dopo avere recuperato le matrici.

Sia Castigan sia Moncada potrebbero essere ripresi in futuro? chissà!

On 24/10/2012 at 21:31, Leo dice:

Per me questa storia è paradigmatica di Nizzi. Con soggetti neanche troppo complessi e sicuramente non originalissimi, riusciva ad imbastire (in questo suo periodo dorato) sceneggiature avvincenti e personaggi convincenti,

Mi ricollego a tale intervento.la sceneggiatura è di alto livello,senza dubbio...il Vecchio Volpone sa dove mettere mano nella creazione delle scene e i dialoghi brillano per texianita...

 

La scena della roulette,con cui i pard attirano l attenzione di Moncada, ne è un  fulgido esempio...

 

On 23/2/2019 at 21:30, Condor senza meta dice:

essere pignoli, potrebbe far storcere il muso che Tex e Carson si ritrovino pedine inconsapevoli del piano della banda di sedicenti patrioti. Come non si può non notare che verranno ben due volte salvati da aiuti esterni: gli Apache imbeccati da Costigan prima, e la cavalleria dopo.

Diciamo che la prima può starci,la seconda meno... anche se è un cliché utilizzato molto anche da Glb e del tutto tipico del western classico:l Arrivano i nostri con la tromba della cavalleria che suona la carica..ma in questo caso almeno i pard si preparano a vendere cara la pelle,a differenza di storie successive in cui sono molto più arrendevoli...c è da aggiungere che magari Nizzi non se l è sentita di fare nascere uno scontro a fuoco sanguinoso tra Tex e i ribelli che,in fondo,per assurdo,hanno contribuito alla riuscita del piano dei Nostri!!!

 

On 23/2/2019 at 21:30, Condor senza meta dice:

Epilogo così e così, con i villain che in fondo la faranno pur franca, ma considerando l'episodio nel complesso, lo si può perdonare.

Che dire...nel caso di Castigan,"soldato che scappa,buono per un altra volta"😆😉... Castigan in fondo ha salvato i pard ben due volte:e vuole vendicarsi per lo smacco subito...Nizzi lo lascia libero di andarsene,ma in fondo non si può provare un po' di simpatia per sti Ribelli... sfigati nel vedersi svippare per ben due volte le matrici da sotto il naso 😆😉😅

Moncada ormai è una "Tigre di carta".perde le matrici e si vede dimezzati i suoi uomini che vengono ben spazzolati dai Sudisti...

Modificato da Barbanera
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  • 2 anni dopo...

Allora...Ho scovato per caso questa storia nella mia libreria. Devo ammettere che è stata sfiziosa. L'idea delle matrici per stampare moneta, il signorotto Moncada, i sudisti del maggiore Costigan, un gruppo di Apaches, Tex e Carson che fanno gli infiltrati.

Buona azione, siparietti divertenti tra i pards.

I disegni di Della Monica sono efficaci ed adatti.

Buona storia quella di Nizzi e poteva essere ancora più bella.

Chissà se Costigan e Moncada torneranno un giorno...

Il 13/7/2020 at 10:01, Barbanera dice:

Storia appunto di intermezzo ma non banale... ottimo lo spunto delle matrici per stampare verdoni trafugate.

Sinceramente,la trama avrebbe avuto bisogno di un albo in più per essere sviluppata meglio,dal momento che vengono inseriti tutta una serie di personaggi interessanti,su tutti i ribelli neoconfederati del Maggiore Castigan ma anche gli Apaches loro alleati,i Greasers di Moncada,la maliarda della bisca di Casas Grandes...

Nizzi cucina una trama davvero variegata e con numerosi colpi di scena, capovolgimenti di fronte e avversari tosti...

Nizzi non scava volutamente TROPPO nella psicologia dei ribelli neoconfederati, dipingendo Castigan come un mattoide fanatico ma che conosce il suo mestiere...un po' cavalleresco e "gentleman"del vecchio Sud nel lasciare andare i due pard dopo avere recuperato le matrici.

Sia Castigan sia Moncada potrebbero essere ripresi in futuro? chissà!

Mi ricollego a tale intervento.la sceneggiatura è di alto livello,senza dubbio...il Vecchio Volpone sa dove mettere mano nella creazione delle scene e i dialoghi brillano per texianita...

 

La scena della roulette,con cui i pard attirano l attenzione di Moncada, ne è un  fulgido esempio...

 

Diciamo che la prima può starci,la seconda meno... anche se è un cliché utilizzato molto anche da Glb e del tutto tipico del western classico:l Arrivano i nostri con la tromba della cavalleria che suona la carica..ma in questo caso almeno i pard si preparano a vendere cara la pelle,a differenza di storie successive in cui sono molto più arrendevoli...c è da aggiungere che magari Nizzi non se l è sentita di fare nascere uno scontro a fuoco sanguinoso tra Tex e i ribelli che,in fondo,per assurdo,hanno contribuito alla riuscita del piano dei Nostri!!!

 

Che dire...nel caso di Castigan,"soldato che scappa,buono per un altra volta"😆😉... Castigan in fondo ha salvato i pard ben due volte:e vuole vendicarsi per lo smacco subito...Nizzi lo lascia libero di andarsene,ma in fondo non si può provare un po' di simpatia per sti Ribelli... sfigati nel vedersi svippare per ben due volte le matrici da sotto il naso 😆😉😅

Moncada ormai è una "Tigre di carta".perde le matrici e si vede dimezzati i suoi uomini che vengono ben spazzolati dai Sudisti...

Concordo sia con te con @Leo. Un pezzetto in più, anche mezzo albo, e sarebbe stata ottima.

Già così è gustosissima. Mi ha tenuto per tutta la lettura. Poi certi siparietti divertenti.

Era un Nizzi gagliardo.

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