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TWF - Tex Willer Forum

[285/287] Un Ranger Del Texas


Voto alla storia  

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Soggetto e sceneggiatura : Claudio Nizzi
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Luglio 1984 - Settembre 1984
Inizia nel numero 285 a pag. 24 e finisce nel numero 287 a pag. 55

 

Diretti a Jackson per indagare sulla morte del ranger Malone, i pards salvano un certo Larsen da tre brutti ceffi. La malavita locale, mossa dal bieco Butler per conto di un misterioso figuro, si agita. Uno sgherro viene usato dal boss come capro espiatorio per chiudere il caso Malone, che sembra collegarsi a un fattaccio di cannibalismo che aveva coinvolto lo stesso Larsen, unico superstite di una carovana bloccata sui Teton Range l'inverno precedente. Mentre i pards trovano un alleato in Macredy - un agente di Pinkerton che si finge giornalista per indagare su Larsen - la verità inizia a venire a galla. Lasciandoli annegare in un lago ghiacciato, lo scout Larsen si era sbarazzato dei ceffi che stava guidando sui Teton Range con un carico d'oro frutto di una rapina e poi aveva chiesto aiuto al ranger Malone. Ora gli altri componenti della gang - Butler, Griffin e un oscuro organizzatore - devono farlo cantare per recuperare il bottino! Ma l'avidità spinge i furfanti a scannarsi a vicenda, con l'aiuto dei feroci Shoshones di Wanekay.
 

© Sergio Bonelli Editore

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Se ti sbagli e ti accorgi subito dell'errore puoi anche modificare il tuo messaggio utilizzando il simpatico pulsantino "edit" in alto a destra del messaggio.. attenzione però!! puoi modificare il tuo messaggio solo quando altri non lo hanno ancora letto, perchè dopo il pulsantino sparisce
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"Un ranger del Texas" è stata la terza storia di Tex dovuta a Nizzi ad essere pubblicata sulla serie regolare, ma, IMHO, si tratta di una delle sue migliori, oltre che delle migliori storie texiane di ispirazione "gialla", sebbene sia collocata saldamente nel mondo western dalla presenza al suo interno di un certo numero di situazioni topiche ( la rissa nel saloon, l'agguato fuori città, l'attacco indiano ecc. ). Tex e i suoi pards si mostrano pienamente in grado di affrontare i loro nemici negli scontri armati, mentre il ranger dimostra anche intelligenza ed abilità tattica nello sventare le loro possibili mosse ai danni suoi, dei suoi pards e dei suoi amici. Il problema per Tex, però, è che il principale "cattivo" della vicenda possiede ( come il ranger riconoscer? nel loro confronto finale ) un'arma che, anche se ci si chiama Tex e ci si comporta da Tex, è difficile fronteggiare: un'intelligenza lucidissima, che ha come risultati una grande flessibilit? tattica e una grande capacità manovriera. Altre volte avevamo visto ( e vedremo ) un "grande burattinaio" che tesse trame contro Tex, strumentalizzando un gruppo più o meno grande ed eterogeneo di sgherri e collaboratori, ma rimanendo nell'ombra per un lungo periodo ( o addirittura fino alle ultime battute della storia, come in "In nome della legge" ); stavolta però il "cattivo" fa di più e di meglio: non solo muove in maniera abile ( e spregiudicata ) i suoi tirapiedi, ma strumentalizza Tex e i suoi pards per conseguire i suoi loschi fini, ed essi finiscono per diventare i suoi migliori collaboratori, pur non scadendo mai al livello di "polli" o di "piccioni". Altri grandi "cattivi" nizziani, come Lou Caudill e "Cobra" Galindez dimostreranno grandi doti di attore e di doppiogiochista, tanto da ingannare Tex e il lettore; l'esibizione delle loro doti sceniche, però, sarà circoscritta a parti relativamente ristrette delle vicende di cui sono protagonisti e comunque tanto il killer canadese che il desperado messicano potranno contare anche su indubbie doti da uomo d'azione; il vilain di "Un ranger del Texas", invece, è assolutamente insignificante in questo campo

uccide sè un paio di persone, ma sparando loro alle spalle quando meno se l'aspettano
, e per il 90 % della vicenda appare a Tex ed al lettore un personaggio simpatico e innocuo, trasudante candore e onest?. I disegni di Guglielmo Letteri sono molto puliti ed efficaci, e contribuiscono anch'essi a lasciare in sospeso il lettore per quanto riguarda l'identit? dell'"uomo nell'ombra" ( come il cattivo è definito nell'albo n. 287 )In sintesi, a mio parere, la storia può essere così valutata:soggetto 10sceneggiatura 10disegni 9+ Modificato da Pedro Galindez
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  • 3 settimane dopo...

"L'uomo nell'ombra", che getta la maschera nell'albo 287 in una serie di vignette splendidamente disegnate da Letteri ?

Macredy, il sedicente agente della Pinkerton. Nel numero che ti manca conclude la serie delle sue nefandezze sparando da una finestra a Butler prima che i pards possano arrestarlo e interrogarlo; sembra che la partita per lui sia vinta, dato che Tex, recuperato il tesoro, glielo aveva lasciato in custodia. Senonchè Griffin, che si era sottratto all'attacco degli Shoshones di Wanekay, era riuscito a raggiungere un casolare dove, prima di spirare, aveva fatto in tempo a mettere su carta il suo nome; il contadino che lo aveva accolto si era poi recato dallo sceriffo, che a questo punto ne informa Tex. Solo allora il ranger si reca da Macredy, che sta festeggiando il suo trionfo, e lo mette con le spalle al muro. Vistosi scoperto, il "grande burattinaio" cerca di usare la Derringer, ma Tex non si fa sorprendere
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macredy????questo non me lo aspettavo... credevo che fosse lo sceriffo proprio perk? macredy non si fidava... invece voleva soltanto sviare i pards!!!!!
comunque ti ringrazio, pedro galindez Modificato da Wasted Years
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Guest Wasted Years

Talmente basito che io l'ho capito dopo meno di cento pagine. Oltretutto Nizzi adopera lo stresso stratagemma per sviare il lettore in almeno altre due storie (ma sono certamente di più). Ma forse è perchè sono un appassionato di gialli che mi metto subito sul chi vive?Questo nella fattispecie era decisamente prevedibile.

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Già, ma questa è in assoluto la terza storia scritta da Nizzi e una di quelle dal carattere più marcatamente giallo; in questo caso l'identit? del "cattivo" può ( forse ) essere vagamente sospettata dopo l'agguato fuori dal paese ai pards, ma il lettore ( e più ancora i pards ) dovrebbe leggere nel pensiero ( o almeno.... leggere Conan Doyle o Agata Christie :D:D; giungere a Satania o a Jane Brent è infinitamente più semplice ) per puntare decisamente nella direzione giusta. Oltretutto è raro vedere un "grande cattivo" che, senza essere un uomo d'azione, partecipa all'azione tanto direttamente come quello di questa storia; si tratta di un comportamento così inconsueto da mettere fuori pista Tex e il lettore, molto più propensi ovviamente a sospettare lo sceriffo ( non sarebbe certo la prima "stella di latta corrotta che si incontra su "Tex" .... ;) ) .

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Guest Wasted Years

Il fatto stesso che il lettore venga sistematicamente distolto dal sospettare quel personaggio, significa che è lui il colpevole. Una volta che capisci che è una storia gialla, i sospetti arrivano facilmente. Se hai la mente allenata, forse è più semplice.,

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Guest Wasted Years

Ehm ehm.... Iddu93, forse senza rendersene conto, ha fatto un nome che potrebbe rovinare il piacere della lettura a chi non conosceva la storia (non è il mio caso, comunque).

Lo metto in spoiler. Cheyenne ha ragione da vendere!
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Guest Wasted Years

Ehm, iddu, hai scritto chiaramente il nome del personaggio in questione in un post che io ho modificato inserendo lo spoiler. Nessuno te ne vuole per questo, può capitare. Ma è meglio non riferire particolari determinanti delle storie per non rovinare la lettura a chi ancora non la conosce. Ne approfitto anche per darti il benvenuto. A presto.

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  • 3 mesi dopo...

Ehm ehm.... Iddu93, forse senza rendersene conto, ha fatto un nome che potrebbe rovinare il piacere della lettura a chi non conosceva la storia (non è il mio caso, comunque).

Lo metto in spoiler. Cheyenne ha ragione da vendere!
Vendesi ragione a prezzi di realizzo! :lol: Io sono un'appassionata lettrice della Christie ma, per tendenza, non cerco mai di indovinare la soluzione perchè mi piace troppo seguire il percorso del detective. Poi non so se ne sarei capace, comunque..... La storia mi è davvero piaciuta, e la rivelazione dell'assassino ?, IMHO, un boccone veramente succulento.
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  • 1 anno dopo...

COMMENTO CHE PUO' CONTENERE SPOILERQuesta resta una delle migliori storie di sempre. Ho appena finito di rileggerla negli albi originali ed è stupenda!!!la trama è da vero romanzo giallo e riesce a far immedesimare il lettore nella vicenda che è una meraviglia.. il personaggio di Macredy viene manovrato alla grande fino all'ultimo albo dove il nostro eroe, grazie al puro caso, riesce a smascherarlo. Il prologo finale di tex a Macredy è una bomba.(con tanto di complimenti da parte di tex per Macredy) Bellissimi i disegni di Letteri che in questa storia merita il massimo. Una parola su Nizzi che in quegli anni è un "mostro sacro", un mito che non sbaglia un colpo. CAPOLAVORO Voto 10 su 10

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  • 7 mesi dopo...

Rileggendo oggi i numeri 286 e 287 mi sono stupita di una cosa, che precedentemente mi era passata un po' inosservata. Si tratta dell'inspiegabile fiducia, anzi oserei dire credulit?, con la quale Tex e i pards accettano e mandano già la dichiarazione

di Macredy, secondo la quale sarebbe un agente della Pinkerton. Il sedicente giornalista e sedicente poliziotto, se non sbaglio, non esibisce nessun documento. Inoltre, sempre dando retta alle parole di Macredy, Tex tiene lo sceriffo fuori dalla faccenda e non lo informa, dubitando ingiustamente di lui.
In un racconto in cui la parte investigativa la fa da padrona mi pare strano che si creda così facilmente a ciò che racconta una persona conosciuta da poco. Poirot e Miss Marple insegnano a non credere mai a priori a ciò che la gente dichiara ;)
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Rileggendo oggi i numeri 286 e 287 mi sono stupita di una cosa, che precedentemente mi era passata un po' inosservata. Si tratta dell'inspiegabile fiducia, anzi oserei dire credulit?, con la quale Tex e i pards accettano e mandano già la dichiarazione

di Macredy, secondo la quale sarebbe un agente della Pinkerton. Il sedicente giornalista e sedicente poliziotto, se non sbaglio, non esibisce nessun documento. Inoltre, sempre dando retta alle parole di Macredy, Tex tiene lo sceriffo fuori dalla faccenda e non lo informa, dubitando ingiustamente di lui.
In un racconto in cui la parte investigativa la fa da padrona mi pare strano che si creda così facilmente a ciò che racconta una persona conosciuta da poco. Poirot e Miss Marple insegnano a non credere mai a priori a ciò che la gente dichiara ;)
Tu l' hai detto, cara Cheyenne, e io l' ho sempre pensato: è un Tex molto ingenuo, piuttosto nolittiano: che 'l'uomo nell' ombra' sia Macredy è evidente a tutti dopo 10 pagine, tranne che a Tex. Altra assurdit?: dopo che Macredy ha sparato a Butler, Tex & Pards , invece di rivoltare come un calzino l'albergo, da cui è evidente che sia partito il colpo, chiudono baracca e burattini e amen: ma è pensabile che Tex rinunci a trovare il maggiore colpevole? E poi , che interesse avrebbe avuto quest' ultimo a uccidere Butler, se non avesse potuto godere del tesoro ( che, naturalmente e senza dubbi, Tex avrebbe lasciato a Macredy ) ?Storia molto sopravvalutata: godibile, ma certo non un gran giallo...
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Non sono eccessivamente d'accordo con quanto detto da Don Fabio ( e, in parte , da Cheyenne ). Per quanto riguarda la prima "assurdit?" non mi pare proprio che Tex sia avvezzo a richiedere "la patacca" ai funzionari governativi o agli agenti della Pinkerton ( tanto per fare un esempio, non mi pare davvero che il Pierre Toussaint di "Missione a Boston" esibisca i documenti a Tex e Carson, e non vale dire che ha appena salvato la loro pelle; se è per questo, anche Pedro Galindez aveva fatto evadere Tex.... ), mentre l'aspetto innocuo, pacato e persino un po' "imbranato" ( da "piedidolci dell'Est" ) di Macredy non può non sembrare a personaggi e lettori un convincentissimo attestato di onest? e buona fede ( a meno naturalmente che non abbiano letto i classici della letteratura gialla ;););) ...... credo però di potere escludere che Conan Doyle fosse di facile reperibilit? nelle non molte biblioteche che doveva contare l'Arizona di fine Ottocento ), tale da imporsi anche al "fiuto" di Tex.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, mi pare ancor più semplice escludere che vi sia assurdit?: innanzi tutto, Tex e i pards non sono sulla scena allorch? Butler viene ammazzato, sicch? non possono certo osservare direttamente da dove sia partito il colpo; inoltre, anche i testimoni riescono soltanto a capire che è partito dall'alto e - di conseguenza - da una finestra ( se avessero capito da quale finestra si fosse sparato, sarebbero stati senz'altro più precisi e non avrebbero certo usato l'articolo indeterminativo ), cosa che rendeva buona parte degli abitanti del paese sospettabili, senza peraltro escludere che qualcuno venuto da fuori si fosse intrufolato in qualche edificio per sparare comodamente dall'abbaino.
Insomma, a mio avviso, se queste sono le cose che rendono "Un ranger del Texas" una storia "molto sopravvalutata", di sopravvalutazioni ce ne sono davvero molte nella saga texiana......

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Mi son riletto velocemente la scena della discordia e posso dire che la mia idea risulta più che consolidata... Il corpo di Butler si trova proprio sotto l' albergo, e la traiettoria delle pallottole inequivocabile ; quantunque Tex non assista direttamente all' attentato, si trova nello stesso albergo da cui è partito il colpo, e l' omicida non potrebbe che trovarsi nei paraggi. E' un elemento che, istintivamente, mi è sembrato molto stonato. Un' arrendevolezza simile è rara: la supera solo il finale di ' Alleati Pericolosi', o poche altre storie, ed è insolita in Nizzi ( molto meno in Nolitta ). Sul punto sottolineato da Cheyenne ( la nonchalance con cui Tex si fida di Macredy ), forse si può passare sopra, ma sul resto mi vien difficile. Inoltre, perchè 'l 'Uomo nell'ombra' avrebbe interesse a uccidere Butler, piuttosto di fuggire col primo treno verso non dico il Messico, bensì Panama è Come giallo, credo che 'Un Ranger Del Texas' faccia acqua da molte parti: invece gli elementi interessanti, a mio giudizio, sono da trovarsi nello spessore psicologico della figura dello scout Larsen, tormentato dai sensi di colpa, e nel confronto finale tra Tex e l'architetto di tutte le malefatte, a giallo svelato. Non male neppure la trovata del ' in cauda venenum' di Griffin, che si vendica dell' ex-alleato offrendo la soluzione all' enigma ( enigma contro cui, mi ripeto, Tex mi sembra davvero inefficiente ). Detto ciò, i miei dubbi non fanno sè che io non sia affezionato a questa avventura, che trovo divertente e di lettura godibile! :S: :S: :S: :S:

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