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TWF - Tex Willer Forum

[364] Il Medaglione Spagnolo


Voto alla storia  

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Non trovo ingeneroso dare un voto mediocre ad una storia mediocre. Io ho ben tenuto conto della particolarità della storia ma un albo è brutto è brutto... Per onestà intellettuale e rispetto verso GLB non mi sento di dare un 6 a questa storia e secondo me neppure i Bonelli, padre e figlio, lo avrebbero dato...

Secondo me non si deve mettere 6 o altro alla storia. E' una storia senza voto. E' solo un omaggio e come tale si deve giudicare

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  • co fondatore

A proposito, l'intervista a GLB, che penso conosciate più o meno tutti, fatta da Mollica nel 1988 di cui vi parlavo:

 

 

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1 ora fa, Tim Birra dice:

Trovo veramente ingeneroso mettere voti negativi ad una storia che ha rappresentato il commiato da noi lettori del padre di Tex.

Io la considero come la partita amichevole di commiato di un grande calciatore, dove non vengono chiesti colpi di classe e prestazioni atletiche straordinarie, ma solo il saluto finale di chi è stato un grande e non potrà più esserlo.

Rimane solo il rammarico per chissà quante storie bellissime che avrebbe potuto ancora scrivere e che non leggeremo mai.

Io ho più volte detto che, al momento della lettura e del giudizio che ne consegue, "non guardo in faccia a nessuno". Nel senso che non mi interessa chi è l'autore e il mio giudizio non ha due pesi e due misure. Parto senza pregiudizi positivi e negativi CHIUNQUE sia l'autore (e il disegnatore).

Nel leggere questa storia ho provato noia e fastidio e il giudizio è andato di conseguenza. Ieri ho letto anche i fucili di Shannon, altra storia quasi terribile, e il giudizio è stato di conseguenza. Non mi è andata bene ieri, decisamente.😀

 

Detto questo, al di fuori del giudizio sulla storia, io amo GLB e amo Borden, Nizzi, Nolitta e gli altri. Avranno tutti la mia eterna stima e il mio grazie.

Ma quando giudico una storia giudico QUELLA storia. Posso dare 4 e 10 a tutti, non faccio distinguo.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Mister P dice:

A proposito, l'intervista a GLB, che penso conosciate più o meno tutti, fatta da Mollica nel 1988 di cui vi parlavo:

 

 

Ah, il mitico Bonelli! Questa intervista la conoscevo. 

 

Per quanto riguarda Il Medaglione Spagnolo... perdonatemi, è un discorso affettivo, non riesco a giudicarla "male" questa storia e forse sono l'unico suo difensore... cioè, sono consapevole che non sia un capolavoro, nemmeno un'ottima storia, però ci sono affezionato assai 

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Non ero (ovviamente) a conoscenza dei problemi che il patriarca del fumetto aveva già prima di

smettere definitivamente di scrivere Tex. Comprendo che la redazione allo stesso tempo coprì e sopportò questa persona

che prima aveva tanto contribuito e che poi era diventato un problema. Non certo una bella situazione.

 

Capisco anche il metodo di Valerio, perché altrimenti ogni brutta storia avrebbe una sua scusante

(era freddo, avevo il mal di testa, avevo litigato con la megera che mi tengo a casa, le rate in scadenza…)

 

Ma pensate per un attimo che l'attuale parco testate texiano fosse stato creato trenta o quaranta anni fa.

I rari e a volte insensati soggetti del papà di Tex sarebbero diventate delle splendide storie brevi per

il color autunnale, o per i cartonati, invece di star lì in quattro a stiracchiare le sceneggiature in un albo o due

quando effettivamente si trattava di storielle improvvisate da un nonno per i tantissimi "nipoti" sparsi per la penisola!

 

Questo "Medaglione spagnolo" poteva risultare  un semplice "divertimento" con un numero di pagine pari a "Il totem misterioso"

che probabilmente a quell'epoca era la lunghezza ideale per gli ultimi guizzi del Bonelli padre in fase regressiva.

 

Cercate di apprezzare il fatto che Nizzi (e vari disegnatori con tanti inverni sulle spalle) si mettano al tavolo per

farvi leggere le storie di Tex e cerchiamo di essere un po' più clementi con il loro lavoro.

 

Le pulci facciamole pure ai più giovani, che hanno ancora la schiena ancora dritta per beccarsi le critiche

e davanti a loro ancora molto tempo per migliorare.

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2 hours ago, Mister P said:

A proposito, l'intervista a GLB, che penso conosciate più o meno tutti, fatta da Mollica nel 1988 di cui vi parlavo:

 

Grazie! Stavo per andare a cercarla!   :cowboy:

 

Ma quanto è fastidiosa la musichetta sotto? E chissà che fine ha fatto tutta l'intervista girata (di cui avranno estratto pochi secondi per il filmato, ma dubito abbiano fatto sedere Bonelli per meno di un minuto di domande...)

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Non ero (ovviamente) a conoscenza dei problemi che il patriarca del fumetto aveva già prima di

smettere definitivamente di scrivere Tex. Comprendo che la redazione allo stesso tempo coprì e sopportò questa persona

che prima aveva tanto contribuito e che poi era diventato un problema. Non certo una bella situazione.

 

Capisco anche il metodo di Valerio, perché altrimenti ogni brutta storia avrebbe una sua scusante

(era freddo, avevo il mal di testa, avevo litigato con la megera che mi tengo a casa, le rate in scadenza…)

 

Ma pensate per un attimo che l'attuale parco testate texiano fosse stato creato trenta o quaranta anni fa.

I rari e a volte insensati soggetti del papà di Tex sarebbero diventate delle splendide storie brevi per

il color autunnale, o per i cartonati, invece di star lì in quattro a stiracchiare le sceneggiature in un albo o due

quando effettivamente si trattava di storielle improvvisate da un nonno per i tantissimi "nipoti" sparsi per la penisola!

 

Questo "Medaglione spagnolo" poteva risultare  un semplice "divertimento" con un numero di pagine pari a "Il totem misterioso"

che probabilmente a quell'epoca era la lunghezza ideale per gli ultimi guizzi del Bonelli padre in fase regressiva.

 

Cercate di apprezzare il fatto che Nizzi (e vari disegnatori con tanti inverni sulle spalle) si mettano al tavolo per

farvi leggere le storie di Tex e cerchiamo di essere un po' più clementi con il loro lavoro.

 

Le pulci facciamole pure ai più giovani, che hanno ancora la schiena ancora dritta per beccarsi le critiche

e davanti a loro ancora molto tempo per migliorare.

Ah concordo pienamente.

Facciamo le pulci anche e soprattutto ai giovani. O almeno cerchiamo di usare lo stesso metro con tutti.

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Diablero dice:

Grazie! Stavo per andare a cercarla!   :cowboy:

 

Ma quanto è fastidiosa la musichetta sotto? E chissà che fine ha fatto tutta l'intervista girata (di cui avranno estratto pochi secondi per il filmato, ma dubito abbiano fatto sedere Bonelli per meno di un minuto di domande...)

 

Per Mollica vale lo stesso discorso di Bonelli. Ora è anziano, cieco e altre patologie che gli rendevano molto difficile il lavoro,

ma per il suo effettivo buon carattere gli hanno concesso più di quanto normalmente era permesso fare.

Ma in passato non potevo sopportare come trattava nei suoi servizi il mondo del fumetto, anche se era uno dei pochi in tivù che ne parlava.

Per esempio io credo che Mollica sapesse benissimo che non era solo l'accoppiata Bonelli/Galep che produceva le storie di Tex

eppure proprio questo si evince dal servizio.

Se avrai l'occasione per essere intervistato (non in diretta) da radio, tv e giornali sappi che neanche il dieci per cento di quello che

ti chiederanno verrà pubblicato/trasmesso, spesso con risultati opposti a quanto si voleva dire.

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2 ore fa, valerio dice:

Io ho più volte detto che, al momento della lettura e del giudizio che ne consegue, "non guardo in faccia a nessuno". Nel senso che non mi interessa chi è l'autore e il mio giudizio non ha due pesi e due misure. Parto senza pregiudizi positivi e negativi CHIUNQUE sia l'autore (e il disegnatore).

Nel leggere questa storia ho provato noia e fastidio e il giudizio è andato di conseguenza.

Ma quando giudico una storia giudico QUELLA storia. Posso dare 4 e 10 a tutti, non faccio distinguo.

In linea di massima la penso anche io così. Come espresso diverso tempo fa non reputo impubblicabile questa storia solo per il nome alle spalle e il significato che qeusta ha sulla saga. Stop, per il resto ho già espresso le mie considerazioni... Recentemente ho criticato aspramente il primo Speciale Tex Willer ma è palese a tutti la mia ammirazione e il mio apprezzamento verso Boselli. Secondo me, per non diventare un ottuso fanboy, il fan deve rimanere oggettivo e critico verso chi apprezza molto. Se una storia è brutta è brutta! Spesso Faraci è stato criticato in Tex ma qualche storia decente l'ha fatta. Andava criticata come porcheria? No!

15 minuti fa, Dix Leroy dice:

Cercate di apprezzare il fatto che Nizzi (e vari disegnatori con tanti inverni sulle spalle) si mettano al tavolo per

farvi leggere le storie di Tex e cerchiamo di essere un po' più clementi con il loro lavoro.

Le pulci facciamole pure ai più giovani, che hanno ancora la schiena ancora dritta per beccarsi le critiche

e davanti a loro ancora molto tempo per migliorare

Il fatto che Nizzi qualche anno fa facesse molte storie piatte ha oggettive giustificazioni. Un lettore che acquista un albo però si aspetta da Tex una qualità più che elevata ed è giusto che critichi nel caso non dovesse trovarla. L'ultima storia di GLB è importante perchè è l'ultima storia ma è fatta male, sincopata e terribilmente noiosa. Tutte le scelte prese attorno questa storia secondo me sono risultate sbagliate e ancora oggi, come dimostrano alcuni messaggi precedenti, ci sono lettori che faticano ad avvicinarsi alla lettura per evitare di rimanerne delusi. Dopo la lettura ho cambiato la mia opinione verso l'iimenso GLB? No di certo! Non esistono musicisti che imbroccano tutte le canzoni, trovo sensato criticare la canzone ma generalizzare m sembra fuori luogo! Riguardo alla tua ultima frase mi trovi completamente contrario! Che senso ha muovere critiche e apprezzamenti a seconda che l'autore sia giovane o anziano? Se è anziano bisogna per forza di cose elogiarlo e se è l'ultimo acquisto criticarlo a priori? Quanti disegnatori e autori alle loro prime storie hanno fatto una lavoro migliore rispetto al "Il medaglione spagnolo". La dignità di un giovane è la stessa che ha anche un anziano, muovere critiche al giovane solo perchè giovane è terribilmente offensivo e per nulla costruttivo!

Modificato da JohnnyColt
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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

In linea di massima la penso anche io così. Come espresso diverso tempo fa non reputo impubblicabile questa storia solo per il nome alle spalle e il significato che qeusta ha sulla saga. Stop, per il resto ho già espresso le mie considerazioni... Recentemente ho criticato aspramente il primo Speciale Tex Willer ma è palese a tutti la mia ammirazione e il mio apprezzamento verso Boselli. Secondo me, per non diventare un ottuso fanboy, il fan deve rimanere oggettivo e critico verso chi apprezza molto. Se una storia è brutta è brutta! Spesso Faraci è stato criticato in Tex ma qualche storia decente l'ha fatta. Andava criticata come porcheria? No!

Il fatto che Nizzi qualche anno fa facesse molte storie piatte ha oggettive giustificazioni. Un lettore che acquista un albo però si aspetta da Tex una qualità più che elevata ed è giusto che critichi nel caso non dovesse trovarla. L'ultima storia di GLB è importante perchè è l'ultima storia ma è fatta male, sincopata e terribilmente noiosa. Tutte le scelte prese attorno questa storia secondo me sono risultate sbagliate e ancora oggi, come dimostrano alcuni messaggi precedenti, ci sono lettori che faticano ad avvicinarsi alla lettura per evitare di rimanerne delusi. Dopo la lettura ho cambiato la mia opinione verso l'iimenso GLB? No di certo! Non esistono musicisti che imbroccano tutte le canzoni, trovo sensato criticare la canzone ma generalizzare m sembra fuori luogo! Riguardo alla tua ultima frase mi trovi completamente contrario! Che senso ha muovere critiche e apprezzamenti a seconda che l'autore sia giovane o anziano? Se è anziano bisogna per forza di cose elogiarlo e se è l'ultimo acquisto criticarlo a priori? Quanti disegnatori e autori alle loro prime storie hanno fatto una lavoro migliore rispetto al "Il medaglione spagnolo". La dignità di un giovane è la stessa che ha anche un anziano, muovere critiche al giovane solo perchè giovane è terribilmente offensivo e per nulla costruttivo!

Mi sono espresso male, ovviamente. Le critiche vanno fatte se è il caso, non solo perché l'autore è giovane!

Al vecchio una volta si portava rispetto, spesso anche quando diceva cialtronate perché ormai la testa non gli funzionava più.

Io stesso ho dovuto rimanere di più al lavoro per rifare cose che il capo aveva cannato e neanche se ne era accorto.

Ovviamente il giorno dopo i complimenti se li è beccati lui mentre a me hanno contestato il fatto che avevo fatto straordinario non richiesto!

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<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Mi sono espresso male, ovviamente. Le critiche vanno fatte se è il caso, non solo perché l'autore è giovane!

Al vecchio una volta si portava rispetto, spesso anche quando diceva cialtronate perché ormai la testa non gli funzionava più.

Io stesso ho dovuto rimanere di più al lavoro per rifare cose che il capo aveva cannato e neanche se ne era accorto.

Ovviamente il giorno dopo i complimenti se li è beccati lui mentre a me hanno contestato il fatto che avevo fatto straordinario non richiesto!

Allora mi scuso di aver frainteso. Secondo me il rispetto verso una persona è essere sinceri, certo nel tuo case c'erano in ballo giochi di potere perciò il discorso vira su altri orizzonti. L'anziano è fonte di saggezza ma essendo un uomo non è infallibile! Le critiche perdono di valore se vengono condizionate da fattori quai il sesso o l'età! 

  • +1 1
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4 ore fa, Mister P dice:

GLB intervistato nel 1988 da Mollica era ancora in forma e lucido. Fece un famoso viaggio negli USA coi due figli e più avanti il Sergione disse che capì veramente che il padre stava invecchiando quando davanti alla possibilità di visitare la Mesa Verde preferì andare in una birreria.

Non so se la vostra ipotesi sia quella corretta, ma ho ritenuto giusto aggiungere queste informazioni.

 

Nemmeno io so se la mia ipotesi sia corretta ed ovviamente ero a conoscenza dell'intervista visto che l'ho pure letta. ma tu devi anche tenere presente che certe cose non accadono da un giorno all'altro bensì gradatamente.

 

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Sapete cosa ho fatto oggi pomeriggio, visto che il mio paesello è pieno di gente a spasso ma non avevo nessun interesse a incontrarla?

Ho tolto un dito di polvere dal mio Tex 364 e ho riletto "Il medaglione spagnolo" nella quasi calma del mio terrazzo

(rispetto alle scorse settimane oggi c'era un fastidioso vociare a cui non sono più abituato).

Giudizio critico: una pizza! Stanno a ripetere sempre le stesse frasi e durante i bivacchi un odioso "cosa pensi?" dietro l'altro.

Ma Tex che lascia andare i tre messicani per liberare l'indianina è puro Tex (cosa doveva fare, seppellirli fino al collo e buttarci sopra le formiche rosse?).

Meno che i due rangers vadano a pigramente a zonzo nella zona delle dita di Manito per NON cercare il tesoro dei conquistadores,

Alla fine comunque una lacrimuccia è scesa lo stesso, ma la mia collezione è talmente fornita di belle storie di GLB che non sento la mancanza

di nuovo materiale. Anche se, qualcuno ha detto che qualcosina ancora ci sarebbe.

 

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  • 7 mesi dopo...

Nella mia rilettura del centinaio 300-399 sono arrivato a questo 364, storia di cui non ricordavo assolutamente nulla. E rileggendola ho capito perché.

Ingeneroso ed inutile aggiungere commenti a quelli già presenti.

Una cosa però non l'ho proprio capita: perché è stato deciso di pubblicare questa storia?

Non certo come omaggio al grande GLB; il padre del fumetto italiano non aveva certo bisogno di accomiatarsi dal suo pubblico e dal suo personaggio principe con una storia così misera.

Dovere editoriale? Necessità di coprire un buco nelle uscite mensili?

Non so... leggere questa storia mi ha un pò intristito, considerando la quantità di storie memorabili che GLB ci ha regalato.

E non credo la riprenderò più in mano in futuro.

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Concordo con grande Proteus: la storia è disorganica, ma non manca di interessanti spazi di riflessione come quello sul rapprto bianchi/indiani. Con due storie brevi come questa e la città corrotta il grande Bonelli mi sembra che sia sia accomiatato dai suoi lettori meno peggio di quanto si possa pensare a primo acchito.

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Da non dimenticare il voler far vincere la scommessa a Carson, cosa che raramente capita. Solo lui e pochi altri potrebbero o avrebbero potuto osare tanto.

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Correggo un mio post precedente in seguito all rilettura di Tex Magazine n. 12. La parte finale di riflessione sul rapporto Apaches/bianchi sembrerebbe essere di Tiziano Sclavi e non del vecchio Giovanni Luigi Bonelli. Avevo pensato fosse sua perchè mi ricordava altre riflessioni, seppur non così ampie, fatte in albi di Tex sicuramente gibonelliani.

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  • 1 anno dopo...

Ho letto Il medaglione spagnolo quasi contro voglia, per poter passare a L'uomo con la frusta senza lasciare vuoti nella mia opera di recupero della saga di Tex.

Avevo capito, frequentando il forum, che l'avventura di commiato di GL Bonelli non era all'altezza della sua penna. E, d'altra parte, anche le precedenti storie accreditate al grande vecchio mi erano apparse piuttosto slegate.

Ed in effetti, la trama appare ripetitiva e incoerente, con comportamenti ingiustificati di Tex e dei suoi avversari.

Anche le considerazioni di Tex sul rapporto tra bianchi e Apaches mi sono sembrate un po' fuori contesto, dato che, seguendo la cronologia delle pubblicazioni, il nostro ranger aveva già più volte avuto l'occasione di combattere al fianco dei nativi, contro gli appetiti della civiltà bianca.

Però non me la sento di esprimere un voto sulla sceneggiatura. La prendo per quella che è: l'occasione per concedere un ultimo, grato applauso al grande Bonelli.

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