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TWF - Tex Willer Forum

[506/507 ] A Sud Del Rio Grande


Voto alla storia  

43 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura : Mauro Boselli
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Dicembre 2002 - Gennaio 2003
Inizia nel numero 506 e finisce nel numero 507

 

Juan Raza ha tradito il suo stesso sangue, o forse vi ha riconosciuto la voce di altre ragioni che non siano quelle dell'assassinio e del furto. Figlio di un leggendario bandolero, e bandito egli stesso, è passato sotto le insegne della Legge, arruolandosi nel corpo dei Rangers del Texas, grazie all'incontro con Tex. Per questo, molti suoi ex compari lo vogliono morto, ma anche tra i nuovi compagni c'è chi diffida di lui. Ladro una volta, ladro per sempre, come si dice. Così, quando il convoglio con l'oro scortato da Raza e un altro ranger viene attaccato e depredato, gli uomini di scorta tutti massacrati eccetto Juan Raza, per molti è facile tirare le somme. Meno male che Tex e Carson non sono disposti a credere a un'aritmetica così elementare.
 

 

 

© Sergio Bonelli Editore

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  • 1 anno dopo...

Cosa dire di questa storia?La considero una delle peggiori uscite dalla penna di Boselli, con protagonista quello che è forse il suo comprimario che maggiormente odio. Juan Raza mi è cordialmente antpatico:l'ho sempre trovato troppo sicuro di sè, troppo fiero della sua superiorit?, arrogante anche nei confronti di Tex-impressione questa forse errata, ma che mi viene ogni volta che leggo le vignette tra pag.23 e pag.27 del primo albo. A tutto ciò si aggiunge il fatto che Raza mi sembra l'esempio più eclatante di quello che è per me il tipico personaggio ruba-scena boselliano;tale considerazione, già ricavabile da "Il ritorno di El Morisco", in questa storia diventa addirittura ovvia:Raza è il motore della vicenda, tutto quel che accade accade in riferimento a Raza. La storia mi sembra costruita intorno a lui:Raza è il protagonista,Tex e Carson i comprimari. Non a caso la scena finale dell'albo, tra l'altro molto bella, vede Raza al centro dell'azione:? lui ad erigersi nel momento clou della storia,? lui a compiere il gesto più degno di nota della vicenda, con buona pace di Tex. La storia in sè potrebbe anche essere buona;ma il suo non essere una storia DI Tex, ma CON Tex, la rende(almeno ai miei occhi)odiosa... Su two si è detto che Boselli potrebbe riutilizzare Raza in una sua prossima storia... a meno che Boselli non cambi rotta con questo personaggio, spero che Raza rimanga per sempre nel dimenticatoio... Tuttavia qualcosa di buono nella storia c'è, e quindi:storia(testi e disegni):6texianit?:non pervenuta

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  • 1 mese dopo...

Questa storia comprende tutti gli aspetti che a me non piacciono di Boselli. Uno di essi, quello di far ritornare dei comprimari da lui inventati e renderli protagonisti assoluti della storia. In questo caso c'e' il ritorno di un personaggio come Juan Raza che non ha mai attirato la mia attenzione, anzi tutt'altro. Se devo essere sincero, ho fatto fatica a leggere e a rileggere questa storia, costruita "forzatamente" per far ritornare il suddetto personaggio. Quello di creare dei comprimari tutti abilissimi e tutti in gamba(a proposito, non so quante volte e' stata usata questa frase per tutto l'arco della storia. Troppo!) e' stata sempre una caratteristica boselliana da me pochissimo gradita. Nello specifico, con Raza si e' esagerato non poco, soprattutto all'inizio, quando ha fatto fuori praticamente da solo sette messicani. Neanche Tex ha mai fatto di meglio, e forse nemmeno Rambo. Oltre a questo, non mi e' piaciuto tutta questa grande ed esagerata amicizia che legano Tex e Carson a Raza, neanche fosse un loro vecchio amico alla Montales o alla Jim Brandon. E' come se Boselli volesse a tutti i costi rendere simpatico all'occhio del lettore l'ex comanchero. Tutta la storia e' infarcita di noiosi, pesanti e continui complimenti per tutti. Tutti sono in gamba, tutti sono amici, tutti sono eroi. E Tex e Carson dove sono?che cosa ci fanno in questa storia dove i protagonisti sono Raza e Vance?No, non e' assolutamente questa la strada giusta per Tex. Spostare l'attenzione del lettore sui comprimari e cucire addosso a loro l'intera storia e' quanto di piu' sbagliato e nocivo possa succedere per la serie, a mio modo di vedere. A completare l'opera, ci sono i disegni di Letteri, e mi dispiace dirlo, semplicemente inguardabili.

  • +1 1
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  • 10 mesi dopo...

L'ho riletta nella versione a colori. Raza qui non toglie affatto spazio a Tex. Tex e Carson sono spessissimo in scena e sempre impegnati in supersparatorie e fanno battute tipiche. Non è una delle mie storie più "personali". Credo anzi di essermi molto avvicinato alla storia texiana ideale, in questo caso. Non capisco dunque perchè taluni miei detrattori odino questa storia. Dovrebbero apprezzarla, invece! :lol: Borden

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  • 10 mesi dopo...

L'ho riletta nella versione a colori. Raza qui non toglie affatto spazio a Tex. Tex e Carson sono spessissimo in scena e sempre impegnati in supersparatorie e fanno battute tipiche. Non è una delle mie storie più "personali". Credo anzi di essermi molto avvicinato alla storia texiana ideale, in questo caso. Non capisco dunque perchè taluni miei detrattori odino questa storia. Dovrebbero apprezzarla, invece! :lol: Borden

Io l'ho letta per la prima volta direttamente nella versione a colori e non mi ero assolutamente posto il problema che Juan Raza rubasse la scena a Tex e Carson, per questo leggo i precedenti commenti con sorpresa. Personalmente l'ho apprezzata anche se meno della precedente storia in cui compariva Raza. A me come personaggio piace e se ci saranno altre storie in cui compare ne sarà contento. Io ammetto di non essere "fondamentalista" (ovviamente inteso in senso buono) come Paco e Anthony, sulla centralit? di Tex ma comunque a me non sembra che Tex e Carson stiano li solo per "omaggiare" Raza. Prendiamo l'esempio dell'inizio della storia, quando Raza si reca alla frontiera e cade in trappola, se non era per i due pard difficilmente ne sarebbe uscito e l'intervento dei due pard è fondamentale. La storia è ben congegnata, mantiene un buon ritmo ed il giusto pizzico di suspence. Detto questo non è sicuramente da annoverare fra i capolavori di Borden ma affibbiargli un misero 6 caro Paco secondo me è un p? poco. Poi ovviamente i gusti son gusti è c'è poco da discutere :) Il mio voto è 8+
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  • 5 mesi dopo...

Io ho trovato la storia un p? contorta,

ma soprattutto ho trovato scontata la figura di Vance: "Un ranger ha tradito", il titolo dell'albo successivo, era fin troppo eloquente, ed era evidente che Boselli non avrebbe mai ritagliato il ruolo di traditore a Juan Raza. Restava quindi solo Vance... La cui motivazione contro Raza, peraltro, è a mio parere debole: vendicarsi di Raza per colpa del padre, con la frase "le colpe dei padri, in questo caso, ricadono sui figli" è proprio una forzatura (n° ritengo sufficiente l'invidia che Vance afferma di provare nei confronti di Raza ad ulteriore giustificazione del suo tradimento).
Anche il personaggio di Raza non è azzeccatissimo, proprio per la sua linearit?, e trovo anch'io, come Anthony,
esagerata la scena iniziale in cui Raza fa fuori tutti i fratelli Sabato (peraltro, trovo esagerata anche la scena in cui Tex e Carson fanno irruzione nella casa di Don Amargo facendo una strage senza beccarsi mai una pallottola...).
Non sono d'accordo invece sul fatto che Raza sottragga spazio a Tex, ma in generale io sono per un alleggerimento della figura di Tex a favore di comprimari all'altezza, del calibro di Ray Clemmons o Shane 'O Donnell: la presenza di simili indimenticabili personaggi, lungi dallo sminuire la figura di Tex, a mio parere accrescono di gran lunga il tenore e lo spessore della saga.
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  • 1 mese dopo...

Letta molto velocemente (nel senso che è una storia molto d'azione e poco di riflessione :D ) e il giudizio è senz'altro positivo, ma anch'io concordo sul fatto che Raza sia poco propenso a rappresentare la tipologia del personaggio da incarnare (forse, può essere anche un fatto grafico; infatti, l'idea era buona, ma, magari, Letteri ha "distorto" l'aspetto del personaggio). Comunque, ripeto, il voto da dare alla storia ?, per me, un sette pieno: la narrazione scorre via piacevolmente e il divertimento è alto. Su Letteri inutile spendere parole superflue: stile "storico" dell'autore che ben si adatta a qualunque storia (anche se non è uno dei miei disegnatori preferiti, riconosco il suo grande talento). Voto: 7

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  • 1 mese dopo...

Sono d'accordo anche io sul fatto che questo non sia un capolavoro e non una storia eccelsa però personalmente non mi è dispiaciuta affatto. La trama di Boselli è come al solito molto ben costruita e complessa nel modo giusto cioè non è di difficile comprensione e di adatta bene a una lettura facile e scorrevole. Mi sarebbe però piaciuta di più questa storia se a disegnarla fosse stato un altro artista. Letteri purtroppo in questi albi è ancora più in calo rispetto alle ultime prove e secondo me disegnata da un altro avrebbe reso di più. Voto 7,5 alla tramaVoto 6 ai disegni

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  • 3 mesi dopo...

Trattandosi del personaggio da cui ho tratto il mio nick, ho ritenuto di non potermi esimere dal dire la mia. La storia non è sicuramente un capolavoro, ma nel complesso l'ho trovata più che buona. Non sono d'accordo con i colleghi "fondamentalisti" che ritengono che Raza releghi Tex in secondo piano, poich? a mio parere Aquila della Notte e Capelli d'Argento non fanno altro che indagare parallelamente su una vicenda in cui sono coinvolti solo in quanto amici dell'indiziato (a tal proposito, un colpo da maestri il dipingere Carson come ancora un po' diffidente nei confronti dell'ex comanchero, scommetto che molti non se lo aspettavano...). Personalmente, ho da sempre un debole per i personaggi dotati di personalit? coplesse e dalle molte sfaccettature come Raza, e sono davvero contento che essi stiano trovando il giusto spazio anche nella saga texiana (mi riferisco non solo a lui, ma anche al suo stesso antagonista Vance Daniels, oppure ancora a Wade Catlett degli albi 556-557, e molti altri ancora), dopo che per troppi anni, a mio avviso, tutti i personaggi che sono transitati nell'universo texiano sono stati classificabili e classificati quasi esclusivamente sulla base della scontata e semplicistica dicotomia Bene/Male. Per quanto riguarda il mio giudizio finale, do 7,5 alla trama ed un 8 ai disegni di Letteri, il cui stile, per quanto scarno e senza troppi fronzoli, mi piaceva molto...

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  • 1 mese dopo...

do 6 per il tentativo di rinverdire le belle storie gialle del passato di letteri, ma ormai i disegni mi sembrano decadenti e boselli crea un intreccio confuso, poco scorrevole.

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  • 2 settimane dopo...

Storia così così nell'insieme. Non mi piace molto la risoluzione finale ma mi accontento. Mi accontento pure sulla storia in se , sul personaggio di Raza (che tolga o no spazio a Tex, mi è comunque poco simpatico) come pure sui disegni. Se non sto attento rischio di dare l'insufficienza, visto che la storia non mi coinvolge molto, ma in fondo non è così cattiva. Metto anch'io un bel 6.

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  • 6 mesi dopo...

Letta nella versione Tutto Texnon capisco le critiche mosse a Boselli sulla presunta centralit? di Juan Raza che ruba la scena a Tex e Carsonche la storia non sia fenomenale è evidente ma questo è "colpa" dello stesso Boselli che ha abituato fin troppo bene i suoi lettori e quindi ci si aspetta sempre qualcosa in più :Pma, pur muovendosi su binari canonici, senza strafare, l'ho trovata una buona lettura d'evasionedicevo di Razatutto il primo albo è una sorta di prologo alla storia vera e propria, in cui si fa il punto della situazione del nuovo status quo di Juanquando si entra nel vivo dell'indagine, Raza scompare, lo si vede solo nel finale mentre assistiamo alle indagini parallele di Tex e Carson da una parte e di Vance dall'altra. Nel caso di quest'ultimo finta indagine visto che, senza tante sorprese è lui il traditore del titolo (suppongo che trattandosi di una ristampa non ci sia bisogno che usi lo spoiler)il problema della storia sono i disegniLetteri, tra i disegnatori storici, è il mio preferito ma qui era proprio ai minimi storici, nel pieno della fase discendente della sua carrieratratti abbozzati, prospettive senza senso e stile datatopeccatoconcludo chiedendo due curiosità da neofita. nella storia non ho trovato riferimenti. Dov'? apparso Juan Raza, prima di quest'avventura?E poi tornato in altre storie?grazie :)

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dimenticavo di dire che il finale con la sua vena di amarezza e delusione è bellissimola scelta di Raza è sbagliata però perfettamente comprensibile umanamente e per la natura del personaggio clap

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concludo chiedendo due curiosità da neofita.
nella storia non ho trovato riferimenti. Dov'? apparso Juan Raza, prima di quest'avventura?

Nella storia "Il ritorno del Morisco" (n. 452/454)


E poi tornato in altre storie?

Non ancora.


grazie
  :)

Di nulla. :trapper:
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concludo chiedendo due curiosità da neofita. nella storia non ho trovato riferimenti. Dov'? apparso Juan Raza, prima di quest'avventura?E poi tornato in altre storie?grazie :)

Juan Raza è apparso per la prima volta nella storia "Il ritorno del Morisco" (nn 463-464-465, per aiutarti ;) )Finora non è più riapparso e sinceramente non desidero molto che ritorni. Non è questione di centralit? di lui o Tex, semplicemente non mi piace molto; anche se in effetti il finale era bello come dicevi tu.
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concludo chiedendo due curiosità da neofita. nella storia non ho trovato riferimenti. Dov'? apparso Juan Raza, prima di quest'avventura?E poi tornato in altre storie?grazie  :)

Juan Raza è apparso per la prima volta nella storia "Il ritorno del Morisco" (nn 463-464-465, per aiutarti ;) )Finora non è più riapparso e sinceramente non desidero molto che ritorni. Non è questione di centralit? di lui o Tex, semplicemente non mi piace molto; anche se in effetti il finale era bello come dicevi tu.
grazie mille per la drittachiedo scusa se continuo con l'OTho visto sul sito della SBE che anche questa tripla è disegnata da Letterivolevo chiedere se il livello grafico è lo stesso di "A sud del Rio Grande", oppure nell'esordio di Juan Raza ritrover? il Letteri canonico che piace a me(so che potrei farmi un opinione nel topic specifico della storia, ma ho timore che leggendolo mi possa spoilerare qualcosa, nel caso decidessi di recuperare i tre albi in questione :P)
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concludo chiedendo due curiosità da neofita. nella storia non ho trovato riferimenti. Dov'? apparso Juan Raza, prima di quest'avventura?E poi tornato in altre storie?grazie? :)

Juan Raza è apparso per la prima volta nella storia "Il ritorno del Morisco" (nn 463-464-465, per aiutarti ;) )Finora non è più riapparso e sinceramente non desidero molto che ritorni. Non è questione di centralit? di lui o Tex, semplicemente non mi piace molto; anche se in effetti il finale era bello come dicevi tu.
grazie mille per la drittachiedo scusa se continuo con l'OTho visto sul sito della SBE che anche questa tripla è disegnata da Letterivolevo chiedere se il livello grafico è lo stesso di "A sud del Rio Grande", oppure nell'esordio di Juan Raza ritrover? il Letteri canonico che piace a me(so che potrei farmi un opinione nel topic specifico della storia, ma ho timore che leggendolo mi possa spoilerare qualcosa, nel caso decidessi di recuperare i tre albi in questione :P)
Quella storia me la ricordo anche perchè i disegni non mi piacevano, proprio come in questa storia. :S: Letteri non mi ha mai entusiasmato un granch? però è evidente che sia in questa che in quell'altra storia non era sicuramente nel suo periodo migliore.
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  • 8 mesi dopo...

Sono completamento d'accordo con l'utente Leo... un conto sono i grandi coprotagonisti boselliani come Shane O' Donnell, Ray Clemmons, Glenn Corbett, Laredo, Parkman, Mickey Finn o il sergente Torrence, un altro è Juan Raza. Se Raza avesse più spessore o semplicemente fosse un pochino simpatico, la storia ne guadagnerebbe molto... la trama è carina e ben strutturata, i disegni sono buoni e sono convinto che se ci fosse stato chiunque altro al posto di Raza questa storia mi sarebbe piaciuta parecchio. Secondo me Tex deve avere meno spazio rispetto al Tex ultraprotagonista di GLB e sono favorevolissimo ad un alleggerimento del suo ruolo ( ecco perchè Boselli è il mio sceneggiatore preferito)... ma i coprotagonisti devono piacermi. Soggetto:5Sceneggiatura:5Disegni:7Voto alla storia: 5

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  • 1 anno dopo...

Una storia che mi ha lasciato perplesso, dialoghi inutili, personaggi poco centrati, pochi colpi di scena, disegno poco preciso. Boselli ci ha abituato a molto meglio, questa è la sua storia forse meno riuscita, i due albi scorrono noiosamente e l'unico vero colpo di scena, l'identità del ranger traditore, è in realtà già chiara prima del finale. Anche Tex qui, oltre che mal disegnato, è un po' in secondo piano, Carson a ruota. Voto: 6 di stima (per Boselli).

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  • 2 anni dopo...

L'ho riletta in questi giorni e ho visto che parlando di Marshall gli viene attribuito il grado di maggiore. Non ricordavo che avesse un grado al tempo in cui consegnò la stella N. 3 a Tex; mi pare che gli si rivolgessero sempre con l'appellativo di Mr. Marshall, quindi qualcuno sa dove sia stato esplicitato l'eventuale grado prima di questa storia? Un'altra domanda rivolta a chiunque lo sappia: visto che sulla patacca c'è scritto Rangers Secret Service, U.S.A. West Depart. il chè fa pensare ad una branca di una istituzione federale, probabilmente per permettere a Tex e agli altri di agire in tutti gli States, in quale avventura si dice invece per la prima volta che fa parte dei Rangers del Texas? Grazie.

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  • 4 mesi dopo...

Questa è una storiona però, a mio parere non é molto considerata a causa dei disegni, veramente inguardabili.
Mi sono chiesto perché le ultime sette prove di Letteri se le é beccate tutte Boselli. Non poteva capitarne qualcuna a Nizzi, visto il livello delle sue storie di quel periodo? Ti fa passare la voglia di leggere l'albo. Sarei proprio curioso di rivedere le stesse storie disegnate da qualcun altro, chiunque altro.
Tornando a noi, bel ritorno di Raza, che si rivela micidiale quanto Tex (a memoria, non ricordo Tex far fuori, da solo, sette nemici, in uno spazio chiuso, senza riportare neanche un graffio). Mi piacerebbe vedere una sfida tra i due, adesso che ci sarebbe la possibilità, considerato che alla fine della storia Raza si era allontanato manifestando il dubbio da quale parte stare.
Mi é piaciuta l'introduzione di altri rangers e, soprattutto l'idea che in quella città (El Paso) si potesse andare in un saloon dove incontrarne a mucchi.
Il giallo Boselliano é facilmente risolvibile per esclusione, anche se non ho capito perché il ranger traditore abbia salvato la vita a Raza mentre quest'ultimo dormiva.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 6 (per rispetto e per onore alla carriera)

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  • 1 anno dopo...

La verità è che Boselli ci ha abituato bene.

 

E quando, tra una buona storia e un capolavoro, capita (può succedere!) una sceneggiatura mediocre, la delusione del lettore texiano è cocente.

 

Così, mi ha molto deluso quest'avventura, che ho riletto dopo lunghissimo tempo. Innanzitutto, è inutilmente lenta e verbosa; nel primo albo sembra che tutti non facciano altro se non chiacchierare e farsi reciprocamente i complimenti. Tranne poi le poche scene d'azione, che però risultano improbabili (Raza che sconfigge al chiuso i fratelli Sabato senza nemmeno un graffio).

 

Non penso che l'ex comanchero rubi la scena a Tex. Ma è un comprimario a mio giudizio non all'altezza di altre grandi figure create da Boselli (Laredo, il sergente Torrence, Mickey Finn). 

 

Piuttosto, la trama, pur ingarbugliata, ha un esito fin troppo scontato.

 

I disegni di Letteri risultano una pallida imitazione di quelli che hanno fatto amare il grande artista romano.

 

Purtroppo non posso assegnare un voto più alto di 5.

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  • 2 settimane dopo...

“Il mondo è bello perché è vario”; difatti ciò che per molti rappresenta una caratteristica fastidiosa nello stile gestionale di Boselli su Tex, al sottoscritto non dispiace affatto. Ovviamente alludo all’abitudine di riproporre sulla saga personaggi già apparsi in episodi precedenti. Trovo che una simile scelta narrativa garantisca una sorta di continuity che arricchisce la serie e, considerando lo spessore medio dei personaggi tratteggiati dall’attuale curatore, è un’ottima freccia in più per il suo arco.

In tal visione, suppongo che il ritorno di Raza e Jesse fosse dato dai bookmakers inglesi a 1,01, tanto era ovvio che l’autore potesse trarre da simili creature letterarie spunti ideali per nuove avventure e senza sorprese, ciò avvenne, anche per la gioia di chi come me apprezza simili ritorni.

La buona intenzione di Boselli però a conti fatti, non fu suffragata da uno spunto ispirato e nell’economia complessiva della prova, questo pesa e non poco. L’idea di costruire l’impalcato della trama sul possibile dubbio di un tradimento di Raza, divenuto nel frattempo ranger come già fatto intuire nell’epilogo dell’episodio precedente, finisce con il rendere tutto alquanto prevedibile. Saranno difatti in pochi coloro che leggendo gli albi avranno pensato al tradimento di Juan, di conseguenza il succo della trama diviene ben presto la soluzione del giallo e la scoperta del vero giuda. A parte l’infelice titolo spoilerante del secondo albo, l’identità del traditore appare chiara troppo presto e poco serve il tentativo dell’autore di rimescolare le carte e cercare di sviare i sospetti verso il giovane Tom Madison. Come appare nebulosa e incongruente la scena in cui Vance Daniels salva Juan dalla trappola tesagli da Mercedes e gli uomini di don Amargo nelle pagine del primo albo: considerato che il suo piano di vendetta ha alla base l’eliminazione di Juan e che gli sgherri messicani sono suoi alleati, che senso ha salvargli la vita? Il lettore potrà facilmente rispondere sostenendo che è solo un pretesto per confondere le acque e sviare i sospetti, ma in un giallo optare per questo stratagemma può essere considerato come barare ed è strano che un ottimo narratore come Boselli sia cascato in questa piccola leggerezza narrativa. Anche i grandi possono sbagliare. Noiosetto il primo albo, verboso e dal ritmo lento, molto più piacevole il secondo che riabilita in parte la prova. Al contrario di altri forumisti, non trovo che Raza rubi troppo la scena a Tex, ma mi accodo a coloro che gli preferiscono altri personaggi: troppe similitudini col nostro eroe rischiano di farlo apparire come un clone o un proverbiale secondo gallo nel pollaio. Paradossalmente se l’autore avesse realmente deciso di fargli passare a tradimento la barricata e schierarsi contro i nostri, forse l’esito poteva essere più inatteso e avvincente. Tirando le somme, una storia sufficiente ma non all’altezza dell’alto standard boselliano su Tex. Non basta il melodrammatico finale a convincermi che a “Sud del Rio Grande” suoni come un’occasione mancata e forse in fondo anche Borden non fu del tutto soddisfatto della sua opera, se in questi diciotto anni ha evitato di rispolverare il tanto “in gamba” (e controverso!) ranger figlio di un comanchero messicano. Non me la sento di giudicare i disegni di Letteri, giunto ormai davvero ai minimi storici. Disegni troppo poco curati, prospettive non funzionali, poca somiglianza tra una vignetta e l’altra e visi troppo abbozzati e arruffati in lontananza, che a tratti sembrano tratteggiati da un ragazzino alle prime armi. Forse al grande disegnatore romano andava risparmiata questa “onta”, dirottandolo di tempo sul maxi o altre testate; fa male come uno schiaffo in pieno viso vederlo in questo stato sulla regolare. A suo malgrado, faticherà molto negli ultimi anni di vita a valorizzare le sceneggiature di Boselli e in alcune circostanze rischia di divenir zavorra e questo è un vero peccato. Preferisco ricordarlo nel suo splendido apice artistico degli anni ’70. Il mio voto finale è 6 

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  • 3 mesi dopo...

Storia senza grosse pretese, che ritira fuori il personaggio di Raza e strappa una sufficienza piena. Certo, un Boselli minore, ma molto classico, lineare, anche piacevole a mio avviso.

Ovviamente abbiamo, in perfetto stile Boselliano, dei personaggi che sono co-protagonisti della storia. In questo caso, però, non mettono troppo in ombra Tex e Carson, e quindi la cosa non dà alcun fastidio. La scena è equamente distribuita in modo molto sapiente e la storia resta piuttosto interessante.

Non poteva mancare il personaggio finto buono ma cattivo (di solito accade il contrario..il finto cattivo che poi è buono), espediente abusatissimo di Borden, che comunque funziona piuttosto bene. Finale piuttosto melodrammatico che coglie abbastanza il bersagio.

Non me la sento di dare un voto nè troppo alto nè troppo basso. Ordinaria amministrazione, ma sempre di qualità.

Letteri alla fine della sua carriera, non me la sento di dargli la sufficienza....disegni semplici semplici, prospettive dubbie, visi poco approfonditi, panorami spesso idem.

Boselli 6:50

Letteri 5:50

Modificato da valerio
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