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TWF - Tex Willer Forum

[536/537] Tumak L'inesorabile


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Storia che è un capolavoro dal punto di vista visivo ma non certo dal punto di vista dei testi.

Gli ingredienti ci sarebbero anche (un archeologo che vuole andare nel pueblo degli Anasazi, un gruppo di gente senza scrupoli che si propone di accompagnarli, un indiano che si oppone ad aquila della notte) ma sono miscelati un pò alla rinfusa.

Intanto Tumak è davvero un frescone, gli viene addirittura intitolato un albo e si vede pochissimo, solo per farsi picchiare come un tappeto.

L'unica emozione è poi un errore di Tex, che, colpevolmente si fa trovare di spalle dopo il duello (cosa che succede troppo spesso, e non solo con Nizzi a dire il vero) e se non fosse per Carson sarebbe nelle celesti praterie per mano di un frescone.

Poi riappare nel secondo albo per farsi spaventare dal petrolio infuocato.

Ma a parte Tumak, la vicenda procede senza sale, addirittura il finale è un lungo e noioso excursus all'interno del pueblo, che dà solo la possibilità a Civitelli di esprimere tutto il suo talento con disegni meravigliosi, ma che, a parte questa gioia per gli occhi, annoia davvero non poco.

Anche i pipistrelli assassini fanno abbastanza ridere, considerato che siamo appena arrivati dai ragni assassini Boselliani del diadema indiano (a proposito, cos'era l'anno mondiale degli Anasazi quello?), confermando che il regno animale è il grande protagonista di questo centinaio abbastanza sotto tono (consideriamo anche il gatto Nizziano di alcuni numeri prima).

Di Civitelli ho già detto, una gioia per gli occhi. Anche volendo non trovo proprio rilievi da fare.

Nizzi 5.50

Civitelli 9

Modificato da valerio
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  • 3 anni dopo...

Stavolta devo dire che la storia in oggetto è poca cosa. 

 

Tumak è tutt'altro che inesorabile e quindi già il titolo dell' albo è ingannevole. I cattivi di turno sono veramente inconsistenti e non c'è praticamente nessun momento di pathos. 

 

Unica cosa da salvare a mio avviso sono gli ottimi disegni di Civitelli. Quelli si valgono la lettura.

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Una recensione portoghese dice:

"la trama cresce dal momento in cui l'archeologo si rende conto dell'errore commesso (pur non avendo scelta) accettando di farsi condurre al pueblo perduto da un avventuriero senza scrupoli, Link Muller.




			
		
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