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Tex E La Politica


ymalpas
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SAI NIENTE DI POLITICA ?

SO SOLO CHE LA ODIO! PER IL POCO CHE NE CAPISCO SERVE A MOLTI FURFANTI PER SPADRONEGGIARE COME FALCHI IN UN POLLAIO E PER GABELLARE FURTI E PREPOTENZE COME LEGGI NECESSARIE AL PROGRESSO CIVILE!



Queste tristi constatazioni potrebbero applicarsi benissimo all'attualit? contemporanea, in giorni dove in parlamento si discute animatamente ( eufemismo ) delle leggi contro le intercettazioni ( facili e non ) e la tutela delle alte cariche dello stato ( di cui qualcuna sotto processo )... mi vien da pensare a quanto diceva G. L. Bonelli venti o trenta anni fa ormai: ...leggi necessarie al progresso civile!

Ebbene si, i tempi sembrano davvero non essere cambiati più di tanto!

In questo topic si potr? discutere di politica e di Tex, anche se ormai è accertato che lui non è di destra, ne di sinistra, è un uomo giusto e basta!


Tex è certamente un ribelle nei confronti del potere politico, militare, economico e anche un ribelle nei confronti della avanzata ?civilt?? tecnologica. è anche un certo progressista, ma essendo un uomo pratico, cerca sempre di ottenere il miglior risultato accettando anche molti compromessi e anche quei cambiamenti progressivi che i politici odierni definirebbero ?tempi lunghi?. Diciamo che più che un ?restauratore? è un ?mediatore? tra due mondi che si scontrano. Tex è anche un ?donchisciotte?, accanito difensore dei deboli e delle minoranze. Tex insomma è anche un mucchio di altre cose. In tempi passati di grande isterismo politico fu anche accusato di ?paternalismo? nei confronti dei suoi navajos, di razzismo e altre colpe.? Per concludere, io non ho mai pensato che Tex dovesse trasmettere importanti ?messaggià politici o sociali: io intendevo soltanto proporre un personaggio che offrisse una lettura divertente, stimolante, proponendo il modello ( assai semplice o se preferisce semplicistico ) di un uomo di buon senso, rispettoso di certi ?valori? fondamentali.

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Tex è piuttosto insofferente a tutti i giochi politici di washington...
forse una sua idea sulla politica la si può trovare nelle ultime pagine di "missione speciale", dove si rende conto di come risulta fallimentare l'ingranaggio della politica anche nei confronti degli indiani.

Carson: tu credi che il predisente si occuperò di più delle riserve indiane?
Tex: mmm non sono troppo ottimista... non è che dubiti della sua buona fede.. ma è tutto il dannato ingranaggio della politica che mi spaventa.
Lui scriver? certamente qualche relazione sull'argomento, destinata ai suoi sottopancia del dipartimento indiano, e può anche darsi che per qualche tempo la farina e le coperte arrivino con maggiore puntualit? agli agenti delle riserve... ma alla lunga le cose continueranno ad andare come sono sempre andate
Carson: cioè, male
Tex: le cose vanno sempre male ai perdenti.. e gli indiani, per loro sfortuna, sono quelli che hanno perso

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

La frase che ha riportato Lord sintetizza molto bene il pensiero del Tex tardo Nizziano... Un Tex disilluso, quasi stanco che purtroppo conosce molto bene il limitato interesse dell'uomo bianco per i problemi degli uomini rossi... A mio parere però questo è un Tex molto diverso rispetto a quello GLBonelliano, quello Nolittiano e a quello Boselliano. l loro Tex, sebbene non ami certo la politica e i suoi spesso loschi intrighi, è più centrato sulle SUE REALI CAPACITA' di poter intervenire e sul problema in essere e di risolverlo. E' un Tex forse meno realista di quello di Nizzi, ma sicuramente un Tex che a parole appare molto più "combattivo", più ancorato ai suoi ideali di giustizia e uguaglianza... Insomma è più Tex!!!

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  • Collaboratori

Dal numero 250 intitolato "Il solitario del west" ecco qualche amara considerazione fatta da Phil Turner ai suoi due amici Tex e Carson:


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  • Collaboratori

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Tex viene spesso citato da riviste e giornali per rivisitazioni satiriche della politica contemporanea. Questa immagine è apparsa sul web nei giorni scorsi....

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  • 1 mese dopo...
Guest Wasted Years

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Ecco un opinione interessante del ranger, che associa la politica al mal di fegato.
In effetti Tex non sembra avere il carattere giusto per mandare già i compromessi, e spesso la politica obbliga a far buon viso a cattivo gioco.
Emblematica frase, la sua!

L'albo è il 76, Deserto bianco.

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Diciamo che Tex ha molta meno politica di DYlan DOg (di cui alcuni numeri sono dichiaratamente satira di sinistra e l'autore del quale non ha mai avuto problemi a dire di essere di rif comunista... infatti AMO Sclavi)... o meglio, mentre DYlan Dog non si risparmia frecciatine ben dirette contro una singola parte (chi ricorda il Bush vampiro del numero 69 o le varie battute di Groucho) Tex odia indistintamente la politica di tutte le parti, perchè la considera quel che ?... ovvero lo strumento di controllo di pochi furfanti... parrebbe quasi un anarcoide (e infatti amo Tex) perchè è un uomo che non si piega al potere (quanti generali ha preso a cazzotti?) e all'ordine costituito (quanti sceriffi han subito lo stesso trattamento) se compivano atti ingiusti e per ingiusti non intendo illegali, perchè, come diceva De Gregori "cercasti giustizia e trovasti la legge"... Tex però è altresè un uomo d'azione, che non ha problemi a usare la pistola se occorre, e che col crimine conosce la legge del'occhio per occhio, e, almeno nei tempi d'oro, non si fa alcuna remora a uccidere (quante volte ha dato la pistola in mano al cattivo e lo ha ammazzato in un duello?)... in sostanza è un uomo prstico, difende i deboli, non ha pietà degli ingiusti, non si fa, come la sinistra, seghe mentali sul "Motivo per cui il criminale agisce così" ne da scusanti più o meno sociologiche "la gente si dorga perchè bla bla bla solite ciarlerie"... se lui vede il male agisce e interrompe... GRAZIE TEX! E lo dico sinceramente: molta gente avrebbe da imparare dal ranger. PSE' una mia impressione ma Phil Turner è Kirk Douglasè

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Guest Wasted Years

Inizio OT Anche secondo me è Kirk Douglas Fine OTMolto interessante il discorso dell'ammiraglio, condivido anche io l'idea che Tex abbia tendenze anarchiche, per il ranger esistono valori che le istituzioni non difenderanno mai, e non si rassegna alla loro imperfezione (di queste ultime). Non sta bene inquadrato in nessuna organizzazione, tende a fare a modo suo, a non seguire alcuna regola. Di contro il fatto che tex non si domandi mai l'origine dei crimini lo colloca in un contesto classico e manicheo, di assenza di sfumature. Probabilmente tex vive anche in un contesto economico di piena occupazione in cui chi delinque lo fa per scelta, dato che il west è in espansione e ci sono speranze e spazio per tutti. E poi GLB non amava i compromessi nello scrivere le storie di aquila della notte. La sua (di Tex) faccia conservatrice e quella progressista fanno un bel collage, non c'è che dire.

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Ai miei tempi antichi ( ;) Tex era tacciato di essere di destra, così come lo era Lucio Battisti. Io, che sempre ai miei tempi antichi militavo nella sinistra marx-leninista, avevo crisi di coscienza leggendo "Sangue navajo" e ascoltando "Pensieri e parole". Finch? non decisi che la politica, in quel frangente, non c'entrava un tubo :D

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Effettivamente è difficile trovare in "Tex" una categoria più disprezzata dal protagonista di quella dei "politicanti" ( che siano o meno "di Washington"); ci sono, è vero, delle eccezioni, ma incidono poco ( Montales è un ex - desperado e quindi un po' sui generis come politico, il generale Grant, che Tex ha incontrato un paio di volte e di cui è divenuto amico, è comunque presentato come debole e impastoiato da lacci e lacciuoli politico - amministrativi; altri politici presentati come onesti, come il candidato presidenziale Hayes di cui si parla nei nn. 219 - 220, rimangono nomi senza volto ). IMHO, comunque, Tex non è tanto "anarchico" o "anarcoide" nel suo rapporto con la legge ed il potere costituito, ma si comporta come i protagonisti dei feullietons ottocenteschi che ritenevano di incarnare essi stessi la Legge e la Giustizia divina ( a questo atteggiamento può ricondursi un certo gusto spettacolare nella vendetta che si nota ne "Il giuramento" e ne "L'oro del Colorado" ); questo IMHO spiega anche il fatto che, talora, Tex si serva di mezzi che criticherebbe se usati da altri ( in "Sangue navajo", se non ricordo male, dopo tante critiche ai "politicanti corrotti", Tex usa l'oro navajo non solo per riedificare il forte delle giubbe blu, ma anche per mettere a tacere la cosa a Washington, grazie ad alcuni non meglio specificati "amici"; allo stesso modo si scaglia contro la condanna al marchio di Apache Kid e dei suoi dopo aver marchiato alcuni disgraziati cercatori d'oro entrati abusivamente nella riserva navajo e si scontra con l'agente Pinkerton O'Bannion perchè ha appeso ad un albero un sospetto , dopo che lui ha usato lo stesso trattamento a un comanchero ).

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Guest Wasted Years

Beh... con tutta la stima... non concordo. La faccenda di Sangue Navajo è una eccezione che serve solo per spiegare come mai Tex non debba subire le conseguenze del suo gesto, mentre quella dell'appendere o no all'albero è una semplice incongruenza. Il parallelo con i personaggi dei feuilletons è alquanto ardito, Tex è al servizio della legge, ha subito i suoi rigori, ma non potrebbe mai seguirla in modo ortodosso, dato il contesto straordinario in cui opera. Più che "io SONO la legge" Direi che Tex incarni il "a mali estremi estremi rimedi". La tendenza "anarcoide" (cioè di agire solo per una causa in cui personalmente si rispecchi) si vede anche nei primi albi, quando Tex lascia il corpo dei ranger per " non dover più prendere ordini". Non amo le costrizioni perchè esse qui sono d'impaccio, sembra dire. Tex è la giustizia fuori dalla legge perchè la legge non va, non opera, non può essere valida nel contesto attuale. Infatti, le leggi indiane sono viste come eque e giustissime, e scrupolosamente seguite. QUELLE sono leggi adeguate al contesto.

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Discorso interessante al quale mi ero riproposto di rispondere. Ora ritrovo il mio punto di vista tra quanto detto da voi, che s'intona a meraviglia quanto già detto altrove da me, se non sbaglio nella discussione relativa all'essere ranger o meno di Tex (click). Tex sembra personificare sempre e comunque un bronco (termine utilizzato all'epoca per i mustang selvaggi ed indomiti), pronto a scalciare per difendersi o difendere la mandria. La politica non fa per lui: troppe parole e troppa poca concretezza, senza dimenticarci il marcio che guida ogni decisione o poco ci manca. Nella realtà del West, nell'ottica di Tex, non c'è tempo per discutere all'infinito. Le cose stanno in un modo, se si può modificarle parlando ben venga, altrimenti esistono altri linguaggi. Tex ha una sua politica, ossia fare quello che dev'essere fatto per raddrizzare i torti. E Tex ci dimostra che per lui è quella l'unica vera politica ogni volta che affronta un politicante, in modo diretto od indiretto. Quello che sarebbe interessante è sapere come vedono la politica gli autori. Si servono di Tex per manifestare la poca convinzione che hanno nella politica o semplicemente si immaginano la politica del West un polverone incredibile, pieno di problemi?

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Ma se si scoprisse che Tex è dichiaratamente di destra, voi cosa fareste?

Magari lo candidiamo insieme a Beppe Grillo per le prossime elezioni :angry: Ma perchè in Italia dobbiamo dare un colore politico ad ogni cosa? Lucio Battisti è di destra, De Gregori è di sinistra. Bartali democristiano e Coppi di comunista. Ma cerchiamo per una volta tanto di andare oltre gli steccati ideologici. :S:
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Credo che rilegare la discussione sulla politicizzazione delle azioni compiute da Tex nei confronti dell' oralit? con cui questo denigra i potenti della politica e i pezzi grossi in generale sia come deragliare dai binari. La politica entra incodizionatamente nella vita di ognuno di noi, perchè è impossibile non lo fosse. Anche comunicare il proprio disprezzo per la classe politica è fare politica, così come credere di astenersi. Che poi sia stupido avere preconcetti , sono completamente d' accordo. Ma le azioni di Tex possono benissimo trovare le loro collocazioni politiche, cosa invece molto più complessa per quanto riguarda il personaggio, poich? risulta tutto bilanciato. Gli interrogatori e la violenza annessa, le continue menzioni a Dio, l' essere favorevole alla pena di morte, l' essere esponente della legalit? (anche se alterata da una morale da lui ritenuta al di sopra della legge) sono valori considerabili consoni alla destra. La difesa dei deboli ( e spesso degli indiani ) , il profondo disprezzo non solo delle alte cariche politiche ma soprattutto dell' esercito e dei suoi abusi (antimilitarismo), il disprezzo verso i 'padroni' sfrenati capitalisti e controllori delle città, l' odiare i cacciatori di taglie ed i linciaggi popolari, sono atteggiamenti che io considero a sinistra. Delineare da un quadro del genere l' appartenenza politica di Tex credo sia assai difficile e anche superficiale. Non a caso qualcuno (soprattutto , ho notato, i sessantottini) lo considerano a destra (più di una destra sociale che economica ovviamente), altri, magari l' utenza più moderna (ma forse è soltanto un personale impressione) a sinistra. Però vorrei aggiungere che essendo ognuno figlio del suo tempo bisogna anche considerare il mondo in cui vive Tex. Probabilmente il personaggio visto di per sè oggi, in una società che -si spera da parte mia- incede verso il progressismo ideologico- è legittimamente collocabile a destra, mentre se pensiamo al Willer figlio del suo tempo, di certo ci troviamo di fronte ad una personalit? avanti rispetto al suo ambiente conservatore e quasi bigotto.

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Guest Wasted Years

Gli interrogatori e la violenza annessa, le continue menzioni a Dio, l' essere favorevole alla pena di morte, l' essere esponente della legalit? (anche se alterata da una morale da lui ritenuta al di sopra della legge) sono valori considerabili consoni alla destra.

La difesa dei deboli ( e spesso degli indiani ) , il profondo disprezzo non solo delle alte cariche politiche ma soprattutto dell' esercito e dei suoi abusi (antimilitarismo), il disprezzo verso i 'padroni' sfrenati capitalisti e controllori delle città, l' odiare i cacciatori di taglie ed i linciaggi popolari, sono atteggiamenti che io considero a sinistra.

Delineare da un quadro del genere l' appartenenza politica di Tex credo sia assai difficile e anche superficiale.
Non a caso qualcuno (soprattutto , ho notato, i sessantottini) lo considerano a destra (più di una destra sociale che economica ovviamente), altri, magari l' utenza più moderna (ma forse è soltanto un personale impressione) a sinistra.

Apprezzo la tua contestualizzazione storica del ranger, mentre fatico a condividere il resto del discorso.


Tex non è n° profondamente credente n° praticante, Fa più riferimento a Satanasso che a Dio e tutto è meno che filoclericale. inoltre "citare Dio" non lo vedrei come un valore
Che Tex sia " favorevole" alla pena i morte è tutto da dimostrare, la accetta come pena in vigore all'epoca, può anche pensare che a qualcuno stia bene, ma non credo ne sia un accanito sostenitore. N° che abbia espresso palesemente giudizi di valore positivi nei suoi confronti.
Essere esponente della legge sarà forse di destra, ma seguire la giustizia (parti uguali agli uguali) non ha colore, quindi rimango poco convinto.

Tex non ce l'ha contro i capitalisti, ma contro i disonesti Capitalisti, non apprezza i militari perchè ritiene la loro organizzazione ottusa e spesso in mano a degli arrivisti, ma questo non mi sembra una presa di posizione ideologicamente inquadrata, , n° ritiene che i soldati andrebbero aboliti.
Il disprezzo per i cacciatori di Taglie era diffuso e per i linciaggi deriva dal suo senso di giustizia.


Tex non ha profondi contenuti ideologici, per fortuna, incarna una giustizia e una difesa dei deboli "primitiva" e senza colore.
Tex ha i suoi valori, i quali, per fortuna, nessuno schieramento politico può rivendicare come suoi in esclusiva.

Come diceva Hegel, lo stato è la sintesi tra la tesi "famiglia" e l'antitesi "società civile".
I valori provengono dal basso. E Tex è uno che sta alla base.

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Gli interrogatori e la violenza annessa, le continue menzioni a Dio, l' essere favorevole alla pena di morte, l' essere esponente della legalit? (anche se alterata da una morale da lui ritenuta al di sopra della legge) sono valori considerabili consoni alla destra.

La difesa dei deboli ( e spesso degli indiani ) , il profondo disprezzo non solo delle alte cariche politiche ma soprattutto dell' esercito e dei suoi abusi (antimilitarismo), il disprezzo verso i 'padroni' sfrenati capitalisti e controllori delle città, l' odiare i cacciatori di taglie ed i linciaggi popolari, sono atteggiamenti che io considero a sinistra.

Delineare da un quadro del genere l' appartenenza politica di Tex credo sia assai difficile e anche superficiale.
Non a caso qualcuno (soprattutto , ho notato, i sessantottini) lo considerano a destra (più di una destra sociale che economica ovviamente), altri, magari l' utenza più moderna (ma forse è soltanto un personale impressione) a sinistra.

Apprezzo la tua contestualizzazione storica del ranger, mentre fatico a condividere il resto del discorso.


Tex non è n° profondamente credente n° praticante, Fa più riferimento a Satanasso che a Dio e tutto è meno che filoclericale. inoltre "citare Dio" non lo vedrei come un valore
Che Tex sia " favorevole" alla pena i morte è tutto da dimostrare, la accetta come pena in vigore all'epoca, può anche pensare che a qualcuno stia bene, ma non credo ne sia un accanito sostenitore. N° che abbia espresso palesemente giudizi di valore positivi nei suoi confronti.
Essere esponente della legge sarà forse di destra, ma seguire la giustizia (parti uguali agli uguali) non ha colore, quindi rimango poco convinto.

Tex non ce l'ha contro i capitalisti, ma contro i disonesti Capitalisti, non apprezza i militari perchè ritiene la loro organizzazione ottusa e spesso in mano a degli arrivisti, ma questo non mi sembra una presa di posizione ideologicamente inquadrata, , n° ritiene che i soldati andrebbero aboliti.
Il disprezzo per i cacciatori di Taglie era diffuso e per i linciaggi deriva dal suo senso di giustizia.


Tex non ha profondi contenuti ideologici, per fortuna, incarna una giustizia e una difesa dei deboli "primitiva" e senza colore.
Tex ha i suoi valori, i quali, per fortuna, nessuno schieramento politico può rivendicare come suoi in esclusiva.

Come diceva Hegel, lo stato è la sintesi tra la tesi "famiglia" e l'antitesi "società civile".
I valori provengono dal basso. E Tex è uno che sta alla base.

Fa più riferimento a Satanasso che a Dio e tutto è meno che filoclericale. inoltre "citare Dio" non lo vedrei come un valore
Filoclericale no. Citare Dio non è un valore ma certamente un' indicazione.

Difficilmente Ken Parker, Valentina o Corto Maltese invocano il suo nome, anche perchè il cielo è qualcosa per loro vano. Che poi dio sia entrato nel linguaggio comune e quindi anche gli atei e gli agnostici lo menzionino spesso, è un' altra storia.


Che Tex sia " favorevole" alla pena i morte è tutto da dimostrare
Tutto ciò che ho scritto fa parte di considerazioni e pareri prettamente personali (se qualcuno la pensa come me ben venga) , non certo di verità assolute ( e ci mancherebbe altro).

Diciamo che io ho sempre notato in lui una certa propensione , non dico a godere, ma ad accettarla fin troppo e quindi quasi a condividerla. Se in 570 e passa numeri non ha mai pronunciato una frase contro la pena di morte (non li ho letti tutti, suppongo però che sia così, gli esperti potrebbero confermarmi o smentirmi), forse è perchè ne è favorevole.


e per i linciaggi deriva dal suo senso di giustizia.

Oltre che dalla legge



Essere esponente della legge sarà forse di destra, ma seguire la giustizia (parti uguali agli uguali) non ha colore, quindi rimango poco convinto.

? vero, ma seguire la giustizia tramite la legge riporta sempre al medesimo discorso. Anche Zorro e Robin Hood seguono quella che noi chiamiamo giustizia, ma in modo diverso da come lo fa Tex.




Sul resto - ma anche su ciò che ho quotato - non mi trovo in sostanziale disaccordo con te.
Ho solo analizzato comportamento per comportamento per dilettarmi, di certo non ho la pretesa di perdere tempo a collocare politicamente un personaggio che politicamente non credo possa essere collocato.

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Ma se si scoprisse che Tex è dichiaratamente di destra, voi cosa fareste?

Credo smetterei di leggerlo. No scherzo, dopotutto vedo Jhon Wayne e Walker... Seriamente,Tex di destra proprio non ce lo vedo, ho già detto che secondo me è un anarchico, semplicemente, un anarchico con forste senso della giustizia. A chi sostiene che la legalit? sia di destra, assicuro, i migliori poliziotti e magistrati che conosco (e sono parecchi per fortuna) sono di sinistra, o quantomeno di centro (ora vab? tutti conflusicono da Di Pietro).. e su questo potremmo parlarne delle ore, semplicemente, la sinistra è meno fanatica della destra... un magistrato non acetter? mai un lodo alfano o un'aggravante per extracomuntarietà (lede il principio dell'uguaglianza della legge sta cosa).. ed anche meno estremista, a dirla tutta. Tex va oltre la politica, semplicemente. Come dovrebbe fare ogni buon uomo di legge. QUanto alle incliunazioni politiche dei fumetti obnelli, io leggo Julia,Tex e FDylan Dog... Dylan è chiaramente di sinistra, Julia direi anche (le litigate con Webb sono chiare).
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Guest Wasted Years

Sul resto - ma anche su ciò che ho quotato - non mi trovo in sostanziale disaccordo con te. Ho solo analizzato comportamento per comportamento per dilettarmi, di certo non ho la pretesa di perdere tempo a collocare politicamente un personaggio che politicamente non credo possa essere collocato.

Replicavo al tuo post perchè conteneva spunti interessanti. Ho solo proposto un'interpretazione diversa dei vari punti. Comunque mi affretto a complimentarmi per l'acuta analisi, devo dire molto ben pensata ed esauriente.? che gli studi politici ed economici mi hanno influenzato, e mi tuffo manie piedi in questo genere di discussioni, specie di filosofia politica.... Che bello!
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Complimenti per come sta prendendo forma la discussione. Mi piacciono questi bei messaggi esplicativi dei propri punti di vista!Essendo in classe non ho molto tempo per scrivere ciò che vorrei ma... tengo a far presente che ci si trova sempre a dover considerare un fatto essenziale: non dipende dalla carica/ruolo dell'antagonista, ma del comportamento dello stesso. Corto ha definito Tex antimilitarista, ma non dimentichiamoci che fa parte di un gruppo (i Ranger) che ha una medesima struttura che l'esercito. Non dimentichiamoci nemmeno dell'amico canadese arruolato nei "mountains"Tex non parla della pena di morte, ma perchè? Se si definisse a sfavore perchè lui allora uccide? Inoltre, a quanto io sappia, all'epoca nella quale Tex è incentrato il problema della pena capitale non aveva ancora raggiunto livelli quali gli attuali, indi risulterebbe anche una forzatura. Va bh?, la mia attenzione è richiamata al corso, ma penso d'avervi fatto riflettere su alcuni punti, facendovi notare come -per me- essi siano molto grigi.

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