virgin 157 Posted January 13 Mia nonna era ebrea (mio nonno anglicano)... io sono cattolico, anche se evidentemente non soddisfo i requisiti di limpieza de sangre. P.S.: io dico sempre "nonna", ma in realtà era la mia bisnonna. Solo che per me è una nonna. Share this post Link to post Share on other sites
borden 3 Posted January 13 Sei strano forte pure tu... Share this post Link to post Share on other sites
virgin 157 Posted January 13 <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice: Sei strano forte pure tu... E non ho parlato di tutto il resto della famiglia! Share this post Link to post Share on other sites
Grande Proteus 5 Posted January 14 Autentico capolavoro di Nizzi, nonché una delle 10 storie più belle che io abbia mai letto su Tex Share this post Link to post Share on other sites
juanraza85 40 Posted January 15 Probabilmente non trattasi di un capolavoro assoluto, perlomeno dal mio punto di vista, ma è senza dubbio una storia di ottimo livello, che ho rivalutato al rialzo una volta per tutte in occasione della mia freschissima rilettura, avvenuta non più tardi di questo pomeriggio poiché stimolata dal gran flusso di commenti in questi ultimissimi giorni. Nizzi, forse nel suo periodo di maggior splendore, tira fuori una trama sotto di ambientazione cittadina, ricca di intrighi a sfondo politico-affaristico, e sotto vari aspetti alquanto atipica, a partire della minaccia alata che pende sulle teste di Tex e Carson, vittime designate di un attentato perpetrato da falchi addestrati per uccidere. Altrettanto inusuale, ma per quanto mi riguarda più che apprezzabile, vedere i due pards doversi dipanare dalle losche trame del senatore Russel e del suo tirapiedi Rafferty, con la complicità del subdolo falconiere cinese Li-Wang. Di azione ce n'è in abbondanza, come anche non mancano qua e là alcuni siparietti comici tra i due pards, o anche ad opera del solo Carson (su tutte, la scena in cui, esasperato dalle troppe moine del cameriere, lo zittisce tappandogli la bocca con i soldi del pranzo ). Larga parte del merito per la buona riuscita della storia non può non essere attribuito ai disegni di Letteri, come sempre a suo agio nel tratteggiare storie dalla trama non di stampo strettamente western, anche se forse non avrebbe guastato raffigurare una città come Washington, capitale americana, in maniera un po' meno "spoglia". Share this post Link to post Share on other sites