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TWF - Tex Willer Forum

[324/326] Attentato A Washington


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Mia nonna era ebrea (mio nonno anglicano)... io sono cattolico, anche se evidentemente non soddisfo i requisiti di limpieza de sangre. :D

 

P.S.: io dico sempre "nonna", ma in realtà era la mia bisnonna. Solo che per me è una nonna. :D

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Probabilmente non trattasi di un capolavoro assoluto, perlomeno dal mio punto di vista, ma è senza dubbio una storia di ottimo livello, che ho rivalutato al rialzo una volta per tutte in occasione della mia freschissima rilettura, avvenuta non più tardi di questo pomeriggio poiché stimolata dal gran flusso di commenti in questi ultimissimi giorni.

 

Nizzi, forse nel suo periodo di maggior splendore, tira fuori una trama sotto di ambientazione cittadina, ricca di intrighi a sfondo politico-affaristico, e sotto vari aspetti alquanto atipica, a partire della minaccia alata che pende sulle teste di Tex e Carson, vittime designate di un attentato perpetrato da falchi addestrati per uccidere. Altrettanto inusuale, ma per quanto mi riguarda più che apprezzabile, vedere i due pards doversi dipanare dalle losche trame del senatore Russel e del suo tirapiedi Rafferty, con la complicità del subdolo falconiere cinese Li-Wang.

 

Di azione ce n'è in abbondanza, come anche non mancano qua e là alcuni siparietti comici tra i due pards, o anche ad opera del solo Carson (su tutte, la scena in cui, esasperato dalle troppe moine del cameriere, lo zittisce tappandogli la bocca con i soldi del pranzo :D).

 

Larga parte del merito per la buona riuscita della storia non può non essere attribuito ai disegni di Letteri, come sempre a suo agio nel tratteggiare storie dalla trama non di stampo strettamente western, anche se forse non avrebbe guastato raffigurare una città come Washington, capitale americana, in maniera un po' meno "spoglia".

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  • 10 mesi dopo...

Mi sono accorto che mancava solo questa storia per completare il quadro di recensioni del centinaio 300-400. 

A dire il vero, mi par di ricordare che col presente commento colmo un periodo molto più esteso di storie, arrivando fino ai giorni d'oggi, dimostrando così quanto il sottoscritto ci abbia preso gusto a giudicare le storie del forum, per la buona pazienza degli utenti che, in questi tre anni, si son dovuti sorbire i miei noiosissimi "mattoni" :D.

Chiudo la premessa, chiedendo venia a tutti coloro che ho annoiato durante questo periodo, purtroppo la dote di sintesi poco mi appartiene e forse anche quella di lucidità di giudizio :D.

 

Tornando all'episodio in questione, la prima cosa che salta all'occhio durante la lettura, è quanto il Nizzi di quegli anni fosse ispirato e performante; fu un suo indubbio merito quello di portare una ventata di aria fresca alla saga, impantanatasi da tempo in pericolosi guadi, con il vecchio Bonelli ai titoli di coda e il figlio, a suo modo originale, ma per niente a suo agio col personaggio.

 

"Attentato a Washinghton" non sarà un capolavoro ma rimane agli annali come un eccellente episodio, dallo spunto originale, ottima dinamicità, brillante nei dialoghi e nelle scelte di sceneggiatura. L'ambientazione cittadina e il consueto complotto ai danni dei pellirossa, ordito dai consueti speculatori in guanti bianchi della capitale, fa pensare all'inizio di trovarsi al cospetto del solito tran tran narrativo che accomuna simili soggetti, invece l'autore spiazza il lettore, visto che il complotto è solo il pretesto per introdurre il vero leitmotiv della storia: ovvero l'inconsueta lotta con i temibili killer alati e il loro perfido falconiere dagli occhi a mandorla.

 

La lettura diverte, sia per l'ottima verve ironica dell'autore che ricama tra le sequenze, dei siparietti divertenti per spezzare il ritmo e allentare la tensione, ma anche per il buon ritmo che tiene il lettore sulla corda e non lo porta di certo ad annoiarsi.

 

Unico neo, a mio avviso, un finale che suona troppo come un poliziesco anni '80, dove i nostri, con ormai in mano tutti i bandoli della matassa, invece di sbatacchiare come si deve le anime nere del complotto, mettono in scena un farraginoso piano per intrappolare il senatore, a caccia di prove e confessioni in carta bollata che poco si conciliano con l'animo giustizialista del ranger creato dal padre narrativo; sembrano più le doti di un comune sbirro, ligio a regole e regolamenti, manco fosse L'ispettore Derrick! Per il resto, tutto fila via liscio con divertimento, anche grazie all'ottimo contributo di Letteri, sempre a suo perfetto agio nelle ambientazioni cittadine e con cinesi all'opera. Di certo suppongo che Nizzi nelle sue ultime sceneggiature, donò al collega un biglietto per lo zoo cittadino a mo' di documentazione: nell'arco breve di poche storie, il "povero" Letteri si è visto costretto a tratteggiar a punta di pennino odiati gatti, tigri, leoni, scimmioni vari e un ampio campionario di falchi. :D Compito assolto benissimo anche stavolta, e trovo che la sequenza dell'ultimo assalto a Tex sia resa graficamente in maniera eccellente.

 

Forse un po' forzata la trovata del falco vendicativo, che agisce autonomamente per punire l'uccisore della compagna, e troppo semplice il crollo psicologico del senatore, tradito dal suo braccio destro che se la cava a buon mercato; così come scompare troppo presto il giornalista che mette sulla buona strada i nostri, magari poteva essere sfruttato di più nel proseguo, ma tutto sommato l'esito finale è decisamente positivo.

 

Molto spassosa la scena del ristorante con Carson che, innervosito dal cameriere "macchietta", gli toppa la bocca con le banconote del conto; non meno esilarante quella in cui i nostri vengono portati in trionfo in una scena simile all'epilogo di un noto film di Lino Banfi: mancava solo la battuta "mi avete preso per un ...." per completare il tutto. :D

 

Siamo nella fase in cui a Nizzi la gestione tra i due pards riesce, con la giusta dose di ironia e indubbia empatia d'azione e anche i dialoghi appaiono freschi e vincenti, il tutto a favore dell'episodio che, a distanza di tanti anni, si lascia ricordare con piacere. Il mio voto finale è 8

 

 

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  • 3 mesi dopo...

Allora...Storia bella e sfiziosa. Letteri con i cinesi dà già un bonus, poi ci mettiamo i falchi assassini, una cospirazione, dialoghi frizzanti, scene forti (gli attacchi ai due innocenti passanti), un Nizzi in ottima condizione, nemici insidiosi. Storia di alto livello.

Il 22/4/2013 at 23:36, Leo dice:

E invece a me questa storia non ha esaltato. Troppo scontata. Non c'è mistero, perchè sappiamo tutto sin dall'inizio, non ci sono personaggi coinvolgenti (a meno che non reputiamo tali il cinese, il senatore e il suo tirapiedi, avversari totalmente inconsistenti da un punto di vista della caratterizzazione), di conseguenza non ci sono neanche dialoghi o sequenze memorabili. A metà della storia, capito il canovaccio, la trama non ha più nulla da dire. Lo si capisce subito che Tex farà fuori prima i falchi, poi gli ammaestratori e infine i mandanti. Non c'è possibilità di sbagliare. Stile eccessivamente telefonato, in cui spesso - anche nei suoi momenti migliori - Nizzi indulgeva, e che io ritengo tra i suoi peggiori difetti. Storia per me veramente piatta.

Dai Leo...Ci sono dialoghi frizzanti e spassosi, ci sono cattivi che ammazzano innocenti, ci sono i falchi assassini, c'è Letteri con i cinesi, ci sono I pestaggi. Sarà anche un po' telefonata ma è sfiziosissima.😉

Il 5/1/2019 at 13:53, Barbanera dice:

"Rafferty,oggi la scampi ma ricordati che ti terrò d'occhio"...

 

Più o meno così Tex si rivolge al furbo avvocato dopo la batosta inflitta al senatore e all'astuto cinese falconiere...

Ecco,a fronte di una storia maiuscola, eccellente,molto Glbonelliana sia nei dialoghi sia nello svolgimento,in cui viene ripreso anche il simpatico capo della Polizia e alcune tematiche  della precedente storia di Glb ambientata sempre a Washington,la mancata punizione del cattivissimo e astuto Rafferty rimane un po' sullo stomaco.Certo, Nizzi lo "sfrutta" per arrivare a colpire il pesce grosso, ma è un peccato non averlo ripreso in un'altra avventura,colpito finalmente dalla giustizia di Tex

 

Detto questo,l' idea dei falchi assassini è suggestiva e intrigante.il finale,con il falco che cerca di vendicarsi di Tex, quando ormai i due pard stanno per tornare in Arizona, è davvero bello...

Sì...La mancata punizione di Rafferty è forse l'unica cosa che non mi sia piaciuta.

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Dai Leo...Ci sono dialoghi frizzanti e spassosi, ci sono cattivi che ammazzano innocenti, ci sono i falchi assassini, c'è Letteri con i cinesi, ci sono I pestaggi. Sarà anche un po' telefonata ma è sfiziosissima.😉

 

Me la devo rileggere, le darò una seconda possibilità ;)

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Leo dice:

 

Me la devo rileggere, le darò una seconda possibilità ;)

Dai...😉 Non è detto che ti piaccia ma almeno ti farai due risate e non la troverai piatta.

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