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TWF - Tex Willer Forum

[276/277] La Grande Minaccia


Voto alla storia  

28 utenti hanno votato

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Storia che poteva  essere un capolavoro: ottimo soggetto, originale e intrigante, ispirato a un fatto storico; splendidi disegni di Galep; ottima sceneggiatura nolittiana; vari colpi di scena. Splendide scene, come quella, di grande efficacia drammatica, del  massacro  alla carovana,   Ma accidenti  è  TROPPO BREVE. :pianti:Nolitta non va bene per le storie brevi, in quanto coi suoi dialoghi e sequenze  dilatati da' l' inpressione di affrettato. E anche in questa storia  c' é  questa forte impressione, che penalizza decisamente la storia.:old:

Altro difetto: a causa della trappola di Tex, i due figli ci rimettono la pelle. Questo non è molto texiano, a mio parere.

Voto 7. Peccato. Se fosse durata almeno un albo in più  poteva scapparci un dieci.

  • +1 1
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Altra bella storia Nolittiana che però ci fa vedere un Tex troppo umano rispetto a quello che abbiamo imparato a conoscere nel tempo. Non soltanto si fa intrappolare per ben due volte, ma sembra molto più indeciso del solito quasi che abbia bisogno dei suoi pards e non loro di lui. In parole povere, quando ci sono Kit e Tiger, mi sento molto più sicuro per Tex rispetto a quando é da solo. Cosa che non succede quando leggo una storia di GLB.

E lo sta dicendo uno dei più grandi estimatori di Nolitta.
La storia comunque mi é piaciuta e, nella parte finale, ricorda “L’avvoltoio” di Zagor.

Disegni di Galep ottimi per i paesaggi, quasi pessimi per i volti.
Voto alla storia: 7,4

Voto ai disegni: 7,5

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  • 1 anno dopo...

Da anni non rileggevo questa storia, che forse ho letto solo una volta, e sulla sponte della recente avventura del giovane Texas Willer tra i mormoni stasera ho pensato di riprenderla. Buona storia, anche se nulla di eccezionale, nel bene e nel male assolutamente fedele ai canoni nolittiani. Molto nolittiana, ad esempio, l'imboscata in cui Tex ed i pards - nell'occasione purtroppo privi di Carson - cadono come pere mature: il comportamento degli assassini fuggiaschi, diretti come previsto da Tiger in fondo ad un canyon senza uscita, avrebbe dovuto mettere sul chi vive i tre, solitamente scafatissimi nel percepire segnali di pericolo, ed in tal modo forse la maggior parte dei mormoni della carovana si sarebbero salvati. Altrettanto si può dire dell'imboscata, stavolta in verità impossibile da preventivare, cui Tex scampa in quel di Raven Flat: in altre occasioni, il Ranger avrebbe impiegato un nanosecondo a fare due più due, o almeno a sviluppare sospetti, mentre in tale circostanza resta avvolto nei dubbi fino a quando il nemico di turno in punto di morte gli spiattella in faccia la verità.

 

Proprio a proposito degli antagonisti di tale avventura mi sento, invece, di lodare il lavoro di Nolitta, che ha saputo imbastire una storia che poggia su tragici eventi avvenuti in passato (effettivamente verificatisi, ivi compresa la strage di Mountain Meadow), che comportano oscuri segreti sepolti nella coscienza di molti e tali che i colpevoli, alla fine, si rivelano non essere tutti schierati dalla stessa parte. Fa quasi pena, alla fine, Alwin Webb, capo della banda di assassini col cappuccio, che dopo essere stato colpito a morte da Tex rivela di aver perpetrato la vendetta per vendicare i morti di Mountain Meadow, tra cui i genitori naturali. Nessuna compassione, invece, per il finto morigerato Moses Boglum, capo della comunità mormone: dopo aver ammesso di essere uno di coloro che decisero la strage avvenuta anni addietro, prima si impegna con Texas per costituirsi poi, pur di mantenere il potere e forse distrutto dal dolore per la perdita dei figli (piccola parentesi: non è decisamente da Tex permettere che persone che fanno da esca per lui corrano il rischio di essere uccise), si rimangia l'impegno precedentemente assunto e cerca di eliminare Tex, ovviamente venendo da lui ucciso.

Modificato da juanraza85
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  • 11 mesi dopo...

Allora...Piano piano sto recuperando le storie di Nolitta. È particolare il suo Tex ed in generale il tipo di sceneggiatura. In questa storia ho avuto l'impressione che fosse ben chiaro il soggetto (i mormoni, i coloni e l'apparato statale) e il colpo di scena. Invece lo sviluppo, i dialoghi e l'intreccio mi hanno dato l'idea di poca organicità e fluidità. Un Tiger "strano", un Tex che in alcuni tratti imita quello di GLB, in altri quello di Nizzi detective. Un ibrido, con l'umanità che ci mette Nolitta, strano. Passando alla parte grafica, purtroppo io ho un grosso "problema " con Galep. Non mi acchiappa. Civitelli, Villa, Ticci e Letteri sono i miei preferiti, il grande Galep no. Ne riconosco la grandezza(ha inventato Tex graficamente) però è ostico per me.

Comunque globalmente storia da 6. Continuerò con Nolitta e vedremo le prossime. 

On 19/2/2020 at 23:51, juanraza85 dice:

Da anni non rileggevo questa storia, che forse ho letto solo una volta, e sulla sponte della recente avventura del giovane Texas Willer tra i mormoni stasera ho pensato di riprenderla. Buona storia, anche se nulla di eccezionale, nel bene e nel male assolutamente fedele ai canoni nolittiani. Molto nolittiana, ad esempio, l'imboscata in cui Tex ed i pards - nell'occasione purtroppo privi di Carson - cadono come pere mature: il comportamento degli assassini fuggiaschi, diretti come previsto da Tiger in fondo ad un canyon senza uscita, avrebbe dovuto mettere sul chi vive i tre, solitamente scafatissimi nel percepire segnali di pericolo, ed in tal modo forse la maggior parte dei mormoni della carovana si sarebbero salvati. Altrettanto si può dire dell'imboscata, stavolta in verità impossibile da preventivare, cui Tex scampa in quel di Raven Flat: in altre occasioni, il Ranger avrebbe impiegato un nanosecondo a fare due più due, o almeno a sviluppare sospetti, mentre in tale circostanza resta avvolto nei dubbi fino a quando il nemico di turno in punto di morte gli spiattella in faccia la verità.

 

Proprio a proposito degli antagonisti di tale avventura mi sento, invece, di lodare il lavoro di Nolitta, che ha saputo imbastire una storia che poggia su tragici eventi avvenuti in passato (effettivamente verificatisi, ivi compresa la strage di Mountain Meadow), che comportano oscuri segreti sepolti nella coscienza di molti e tali che i colpevoli, alla fine, si rivelano non essere tutti schierati dalla stessa parte. Fa quasi pena, alla fine, Alwin Webb, capo della banda di assassini col cappuccio, che dopo essere stato colpito a morte da Tex rivela di aver perpetrato la vendetta per vendicare i morti di Mountain Meadow, tra cui i genitori naturali. Nessuna compassione, invece, per il finto morigerato Moses Boglum, capo della comunità mormone: dopo aver ammesso di essere uno di coloro che decisero la strage avvenuta anni addietro, prima si impegna con Texas per costituirsi poi, pur di mantenere il potere e forse distrutto dal dolore per la perdita dei figli (piccola parentesi: non è decisamente da Tex permettere che persone che fanno da esca per lui corrano il rischio di essere uccise), si rimangia l'impegno precedentemente assunto e cerca di eliminare Tex, ovviamente venendo da lui ucciso.

Sì...Meglio gli antagonisti che i protagonisti stavolta.

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  • 10 mesi dopo...

Storia riletta a distanza di quasi 40 anni: un Tex davvero atipico, che cade in trappole/imboscate, si fa minacciare e cacciare malamente da un prepotente di turno, per la sua avventatezza permette il massacro della carovana dei mormoni e, per finire in bellezza, organizza una trappola in cui i figli di Boglum che facevano come esca, finiscono per lasciarci entrambi le penne.  Fuori luogo, per me, anche la "santificazione" finale di Alwin Webb, con cui Tex finisce per solidarizzare malgrado i sanguinosi delitti di cui si  è macchiato. Va bene il Tex "nolittiano", che perde le sue caratteristiche granitiche e infallibili, ma qui si esagera davvero: è un Tex che non ne azzecca una e, ad averlo dalla propria parte, c'è più che altro da preoccuparsi. 

Il soggetto in sé non era male (anche l'idea della resa dei conti finale nel cimitero), ma Nolitta si perde a mio avviso per strada: un'occasione sprecata.

Capitolo disegni: un Galep già in fase calante, che alterna disegni a tratti ancora magnifici a primi piani in cui pare che Tex e gli altri personaggi si siano sottoposti a cure estetiche mal riuscite a base di botox.

 

 

Modificato da Jim Brandon
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  • Sceriffi
<span style="color:red">11 minuti fa</span>, virgin dice:

Cioè, in pratica una normalissima storia di Nolitta col normalissimo Tex di Nolitta.

Che cosa ci sarebbe di atipico? :D

È atipica perché Nolitta su Tex scriveva solo grandi storie. Questa è meno riuscita, perciò è atipica. Ma lo avevi capito anche tu:D

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Una volta che sono serio parlando di Nolitta...

"Va bene il Tex nolittiano, ma questo è un totale coglione che non me azzecca una, si fa fregare da tutti e causa la morte di quelli che dovrebbe proteggere".

Cioè, va bene il Tex nolittiano, ma non il Tex nolittiano?

 

P.S.: accetterò la frase "Nolitta scriveva grandi storie", anche per scherzare, solo quando qualcuno riuscirà a dimostrarmi, analisi della storia alla mano, che anche una sola storia di Nolitta non sia una totale merda dall'inizio alla fine.

Cosa in dodici anni di forum mai accaduta. E non a caso, dato che è impossibile.

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<span style="color:red">43 minuti fa</span>, virgin dice:

quando qualcuno riuscirà a dimostrarmi, analisi della storia alla mano, che anche una sola storia di Nolitta non sia una totale merda dall'inizio alla fine.

Cosa in dodici anni di forum mai accaduta. E non a caso, dato che è impossibile.

Non essere talebano, Virgin! :laugh:. E "Giungla crudele"? Se vai nel suo topic troverai parecchie recensioni positive sulla storia (tra cui la mia). Lì Tex non fa nessuna figura barbina e si comporta da Tex (a parte alcuni dialoghi tipicamente nolittiani), non fa lo sbirro, non è ottuso, è fallibile ma in modo accettabile.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

analisi della storia alla mano, che anche una sola storia di Nolitta non sia una totale merda dall'inizio alla fine.

impossibile dimostrarlo: è una cosa soggettiva,se però quello che intendi è:" dimostratemi che una storia di Nolitta non ha le caratteristiche che mi fanno cagare" allora hai ragione, mi arrendo:D

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Ma non sono gusti, accidenti.

Ho già detto che PER ME per fare una storia decente bastino:

- caratterizzazione giusta di Tex;

- storia che abbia una logica, senza buchi troppo grossi.

Ecco, per qualcuno si può prescindere da queste cose, per qualcun altro no. Io sono tra questi.

 

In sintesi: che una storia sia bella o brutta è soggettivo. Che una storia presenti caratteristiche tipo personaggi coerenti con sé stessi o una certa logica sono invece oggettive.

Non contesto che a qualcuno piacciono storie in cui i personaggi fanno cose a caso senza nessuna logica né coerenza (vd. La casa di carta). È legittimo. A me fa ridere Jerry Calà che dice: "Ha parlato Zarathustra!", a qualcun altro no; ed entrambe le posizioni sono legittime.

Non mi si può però dire che le caratteristiche che ha indicato Jim Brandon non siano costanti e ricorrenti nel Tex nolittiano. A qualcuno non disturba vedere un tizio identico a Tex che ragiona e agisce come un deficiente, parla come un commercialista, è querulo e antipatico, combina esclusivamente disastri e causa la morte di chi dovrebbe proteggere; per me è abbastanza per squalificare la storia.

 

@Poe, no, per favore, Giungla crudele no. Leggi i dialoghi di Tex senza guardare le figure e dimmi se non ti sembra Sandro Curzi. :D

 

Ho già espresso il mio parere in merito: la storia più bella di Nolitta è "Linciaggio". Semplice, con un Tex azzeccato, bei dialoghi, una trama che sta in piedi e anche una sfiziosa atmosfera crepuscolare.

Quando ho chiuso l'albo ho detto: "Bravo, Nolitta! Così si fa!"

Non è colpa mia se poi collegandomi al forum per commentarla ho scoperto che non l'ha scritta lui.

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"Linciaggio" è di GLB, se non sbaglio da un'idea di Giorgio Bonelli.

Personalmente trovo che alcune storie di Nolitta (es. El Muerto, I Ribelli del Canada, La strage di Red Hill) non siano male, anche se il suo Tex non è certo quello canonico ed il personaggio del ranger si discosta molto da quello cui siamo abituati.

In questa storia, però, certe caratteristiche "nolittiane" di Tex sono particolarmente spiccate, tanto da renderlo irriconoscibile al lettore (sembra a tratti una parodia, con unTex in versione "imbranato") ed arrivare a situazioni imbarazzanti.

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59 minuti fa, virgin dice:

no, per favore, Giungla crudele no. Leggi i dialoghi di Tex senza guardare le figure e dimmi se non ti sembra Sandro Curzi.

 

Ok, i dialoghi sono poco texiani (ma più curati e meno verbosi che in altre storie di Nolitta), ma tu hai scritto:

59 minuti fa, virgin dice:

PER ME per fare una storia decente bastino:

- caratterizzazione giusta di Tex;

- storia che abbia una logica, senza buchi troppo grossi.

E, secondo me, in "Giungla crudele" Tex è ben caratterizzato e non ci sono buchi di sceneggiatura. La trama è avvincente, i personaggi interessanti, Kit Willer valorizzato. (Ricordo solo una sequenza che mi aveva irritato, quando Tex insegue a piedi nella giungla un marine traditore e in tre pagine gli ripete tipo venti volte: "Fermati", "Fermati o sparo" "Ti ho detto fermati!", o cose simili) :rolleyes:

 

Comunque a mio avviso Nolitta in Tex ha avuto il merito di ideare soggetti quasi tutti molto interessanti e originali, che hanno rinnovato le classiche trame glbonelliane. Poi però, è vero, le sceneggiature spesso li hanno rovinati!... In "Giungla crudele" no.

 

Tra l'altro mi sono sempre chiesto perché GL Bonelli non gli sistemasse un po' i dialoghi (come Galep che rifaceva il volto del Tex di Muzzi!). In fondo oggi ci sono romanzieri famosissimi - almeno così ho letto - che hanno il loro editor di fiducia che modifica anche notevolmente i manoscritti originali, prima di darli alle stampe.

Che male ci sarebbe stato a farsi limare e ripulire un po' i dialoghi dal padre? Perché mai uno si dovrebbe offendere? Tanto più che Tex è una creatura di GL...

Modificato da Poe
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<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Poe dice:

 

 

 

Tra l'altro mi sono sempre chiesto perché GL Bonelli non gli sistemasse un po' i dialoghi (come Galep che rifaceva il volto del Tex di Muzzi!). In fondo oggi ci sono romanzieri famosissimi - almeno così ho letto - che hanno il loro editor di fiducia che modifica anche notevolmente i manoscritti originali, prima di darli alle stampe.

Che male ci sarebbe stato a farsi limare e ripulire un po' i dialoghi dal padre? Perché mai uno si dovrebbe offendere? Tanto più che Tex è una creatura di GL...

 

 

Ma lo faceva! Solo che, pur irritandosi sovente, era rispettoso.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, virgin dice:

A qualcuno non disturba vedere un tizio identico a Tex che ragiona e agisce come un deficiente, parla come un commercialista, è querulo e antipatico, combina esclusivamente disastri e causa la morte di chi dovrebbe proteggere; per me è abbastanza per squalificare la storia.

Da filo-nolittiano potrei, anzi, dovrei controbattere, ma:

1) i tuoi commenti su Nolitta mi divertono un sacco e, credimi, spero sempre di trovare nei topic delle storie del buon Sergio qualcuna delle tue sagaci e salaci interpretazioni;

2) irritare uno sceriffo è sempre pericoloso: ho i polsi delicati e le manette (perché Tex ha anche usato le manette) non le sopporterei;

3) potrebbe intervenire qualcuno a darti man forte (ogni riferimento a @Diablero non è casuale) e lì sarei veramente fottuto;

4) quello che considero il merito più grande di Nolitta è già stato espresso:

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

Comunque a mio avviso Nolitta in Tex ha avuto il merito di ideare soggetti quasi tutti molto interessanti e originali, che hanno rinnovato le classiche trame glbonelliane.

 

Aggiungo che "Linciaggio" è una delle storie più nolittiane della serie: estremamente curioso che non l'abbia scritta lui.

Vorrà dir qualcosa?:huh:

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Il 18/12/2021 at 17:19, virgin dice:

, per qualcuno si può prescindere da queste cose, per qualcun altro no.

appunto,è proprio quello che intendevo

per inciso,questa storia non piace neanche a me

Il 18/12/2021 at 17:19, virgin dice:

personaggi fanno cose a caso senza nessuna logica né coerenza (vd. La casa di carta).

allora mi vuoi male:D

Modificato da Grande Tex
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Ma no, non ti voglio male. Per carità, mi sono divertito fino all'evasione di Tokyo e il suo ritorno alla zecca, da lì in poi il mio cervello ha capito che era meglio smetterla di porsi domande. :D

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Giungla crudele è al momento la mia preferita di Nolitta e anche a me pare che

 

Il 18/12/2021 at 18:06, Poe dice:

Tex è ben caratterizzato e non ci sono buchi di sceneggiatura. La trama è avvincente, i personaggi interessanti, Kit Willer valorizzato.

 

Ma ogni volta che leggo commenti di altri utenti, tipo @virgin:D, su questo autore e sulle sue storie, in particolare quelle che io reputo migliori, vacillano le mie convinzioni. :huh:

Urge rilettura.

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Ehiehiehi, piano. Non investiamo di eccessive responsabilità il sottoscritto. :D

 

Se uno vuole un parere sulla migliore storia nolittiana meglio che chieda a un suo estimatore, non al sottoscritto.

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