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TWF - Tex Willer Forum

[277/279] La Foresta Pietrificata


Voto alla storia  

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Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Novembre 1983 - Gennaio 1984
Inizia nel numero 277 a pag. 97 e finisce nel numero 279 a pag. 86



Nella zona del Little Colorado, una compagnia ferroviaria decide di far passare i binari sui terreni degli agricoltori, usando metodi criminali per convincerli a sloggiare! Tex e Carson, decisi a ostacolare la sporca manovra degli speculatori, inviano segnali di fumo, ripetuti dai falò degli Hopi,per chiedere il sostegno di Piccolo Falco e Tiger Jack! Mentre i loschi intrallazzatori reclutano altra feccia umana per spazzar via gli agricoltori sopravvissuti alle incursioni, Kit e Tiger Jack raggiungono Tex e Carson, giusto in tempo per incenerire con fuoco e dinamite le fattorie degli allevatori Blender e Bucker, biechi manovratori della sporca faccenda dei terreni depredati. E nella Foresta Pietrificata, i pards resistono con gli amici zappaterra ai fucili dei rancheros, finchè squillano le trombe della cavalleria.

 

 

© Sergio Bonelli Editore

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Alcuni hanno affermato che "La Foresta Pietrificata" sarebbe la più brutta storia di Tex mai scritta da GLB; IMHO il giudizio è un pochino ingeneroso, anche se vi sono buone ragioni per motivarlo. La situazione di partenza è abbastanza trita: degli speculatori vogliono mettere le mani sulle terre di alcuni pacifici agricoltori ( ufficialmente per farvi passare una ferrovia ) e, non riuscendo ad ottenerle con le buone, vogliono prenderle con le cattive

giungendo non solo a massacrare una famiglia di agricoltori, ma a bruciare la loro fattoria con dentro il bambino più piccolo della famiglia, che riuscir? poi a salvarsi, ma non certo per merito loro
. A questo punto Tex viene informato ( dalla sua vecchia conoscenza Floyd, già noto ai lettori dai tempi di "Sangue Navajo" ) e reagisce alla solita maniera: "spazzolata" al tirapiedi finanziario e cittadino degli speculatori, organizzazione della difesa degli agricoltori e contrattacchi contro i ranch dei "cattivi". Anche qui, nulla di nuovo nell'impianto generale della storia; nei particolari, però, qualche novità c'è, e non è di quelle che molti lettori avrebbero visto bene. Tanto per cominciare, Tex, dopo aver pestato ben bene Gleason ( l'agente cittadino degli speculatori ), non solo gli estorce i nomi dei mandanti ma
si fa rilasciare una bella confessione scritta e firmata :rolleyes::rolleyes: ; molti critici e lettori, dopo anni e anni passati a rimproverare a Nizzi vezzi legalitari del genere, non è che potessero perdonare una cosa del genere a GLB
. Anche l'intervento di Tex e Carson a favore degli agricoltori è meno decisivo di quel che ci si aspetterebbe:
da una parte, se riescono a salvare dalla morte il giovane Tim Larsen, rimasto solo a presidiare la fattoria della sua famiglia attaccata dai pistoleri degli speculatori, devono poi ritirarsi con lui e lasciare che i furfanti la brucino; dall'altra, i loro "amici zappaterra" ( come li chiama il riassunto della SBE ), trincerati nella Foresta Pietrificata, riescono a cavarsela abbastanza bene anche in loro assenza, respingendo un assalto degli avversari e ammazzando persino il soprastante del ranch di uno dei principali "cattivi"
. Nell'ultima parte della storia, si fanno vedere pure Kit e Tiger, ma la loro è una presenza puramente decorativa, n° vale a qualcosa il fatto che GLB cerchi di suscitare un po' di suspence chiamando in scena Nuvola Rossa e le sue arti divinatorie. Il lettore ha comunque la delusione maggiore nel finale,
quando l'intervento di un reparto di cavalleria separa i contendenti e impedisce un ulteriore spargimento di sangue; malgrado Bonelli faccia del suo meglio per far digerire ciò al lettore, i perfidi rancheri Buckler e Blender se la cavano senza guai personali, limitandosi a promettere di risarcire gli agricoltori danneggiati e a dover rinunciare alle loro ambizioni speculative; Buckler riesce persino a farsi una chiacchierata con Tex cercando di controbattere le affermazioni del ranger senza prendersi nemmeno un diretto al mento :rolleyes::rolleyes: ; Tex infatti si limita a rispondergli per le rime, e nemmeno in maniera molto pungente
. I disegni di Letteri sono di livello tutto sommato buono, ma non si può dire che brillino particolarmente. In sintesi ( e IMHO ):soggetto 5sceneggiatura 5,5disegni 7,5. Modificato da Pedro Galindez
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  • 2 anni dopo...
  • Rangers

Non so se è la più "brutta", certamente è quella che mi ha colpito meno e mi ha lasciato sempre dietro un qualcosa di incompiuto!La trama è molto classica e già vista in moltissime storie precedenti, che erano imho di ben altro livello rispetto a questa. Anche se qui ci sono alcune scene ben riuscite, come ad esempio il drammatico massacro iniziale della famiglia di agricoltori e la scena toccante del bambino che seppelisce i suoi cari e si allontana dalla fattoria. Oppure il giovane Larsen che prende un p? la parte di Kit Willer, o ancora la buona idea di far esplodere la battaglia tra agricoltori e allevatori nella foresta pietrificata. Quello che non va di questa storia è appunto nel finale. Non mi è mai andata troppo già che i due principali cattivi se la cavassero così, senza conseguenze, ma solo promettendo il risarcimento dei danni. Non assistiamo neppure alla tanto attesa "cura Willer" a suon di pugni!!Peccato anche per l'utilizzo del vecchio amico giornalista (Floyd), poco sfruttato e praticamente inutile!!Voto: 5 Buonissimi invece i disegni di Letteri!! :trapper:

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  • 5 mesi dopo...

Inutile negarlo, questa storia è brutta. Dopo un inizio interessante si perde e peggiora sempre più fino al finale deludente. Oltre ai vari punti già citati da Pedro e Sam aggiungo che i cattivi nella storia sembrano dei campioni di piccionaggio, riescono a prenderle sempre e comunque. Da morir dal ridere la scena in cui arrivano alla foresta pietrificata e si mettono d'accordo nel rallentare il passo per non farsi notare per il polverone alzato dai loro cavalli... eccellente pensata peccato che nelle vignette successive vengono scoperti dagli agricoltori, quindi non da degli occhi di falco particolarmente allenati, a causa del polverone alzato !!! senza parole. GLB non era proprio in vena in questo racconto. Voto 5 meno meno meno

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  • 6 mesi dopo...

Come storia ci poteva stare, visto anche si sviluppa in soli due albi. Il soggetto, sicuramente, non è nuovo, ma si può sempre creare storie belle anche se questo è già stato utilizzato in precedenza. Lo sviluppo, nel complesso, è buono, con un mix di azione e scene di dialogo, ma la grande delusione è nel finale: l'utilizzare la classica pattuglia di soldati in perlustrazione per velocizzare o sbrogliare la matassa è poco originale.(anche se in questo caso la vittoria era già in pugno a Tex e i suoi compagni, quindi non vedo la necessit? di inserire un soggetto fino a quel momento non inerente alla storia). Un caso simile lo ricordo in "Springfield calibro 58", per me la storia peggiore scritta da Nizzi. Per i disegni, bene Letteri, anche se ha fornito prove ancora migliori.

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  • 1 anno dopo...

Io invece, avendola riletta oggi, vado controcorrente e dico che, sia pur soprattutto in grazia ai disegni di Letteri, un 7 può meritarlo. Si tratta di uno schema già visto e rivisto? Sono quelli che funzionano meglio. Ed ha il merito di offrire un personaggio interessante come Tim Larsen, sempre che a qualcuno non abbia fatto ombra il vedere tanta abilità con il fucile in un tizio che non fa nemmeno parte del gruppo dei pards. Personalmente non mi sarebbe dispiaciuto vederne il ritorno. Forse l'unica pecca è il già sottolineato finale. Ma non è la prima volta che Tex si dimostra conciliante con i fetenti della storia, che tra l'altro ci hanno rimesso due ranch. Se proprio dovessi votare la "Pernacchia d'oro" della produzione bonelliana, forse mi indirizzerei a "La valle della luna", la famosa storia con il marziano (nn. 55-56)

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  • 1 mese dopo...

Mi associo alle critiche negative su questa storia, che potrebbe essere (almeno tra quelle che ho letto) come la peggiore storia di GLB. Noiosa, senza interesse, personaggi come i piccoli allevatori che danno l'impressione di non avere nemmeno bisogno dell'aiuto di tex; insomma una summa di vari peggiori elementi che possono capitare su Tex. L'unica cosa che mi consola è che alla fine del n°279 "La foresta pietrificata" ha inizio la seconda storia del Carnicero, la prima scritta da Nizzi. Questo passaggio mi sembra come simbolico: il patriarca Bonelli, ormai verso la fine della sua carriera, lascia il testimone a un nuovo entrato che presto risollever? le sorti di Tex e creer? altri futuri capolavori. La fine di una parte della storia editorale di Tex.

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  • 6 mesi dopo...

Proprio la peggior storia di GLB non credo, Bandoleros, Uno Sporco Imbroglio e Dinamite non sono certo migliori, anzi! Diciamo che le ultime storie del pap? di Tex non sono certo memorabili: trame labili, un continuo inseguire di malfattori già noti dall'inizio e troppo spesso la risoluzione affidata a fuoco e dinamite. Questa storia, sebbene il canovaccio sia trito e ritrito, poteva svilupparsi meglio, invece alcuni episodi tendono a banalizzarla, come ad esempio quando Bucker, il secondo ranchero, sebbene sappia di essere al secondo posto della lista e quindi con molta probabilità la vittima seguente della furia di Tex, decide stupidamente di mettersi sulle tracce dei devastatori di Blender lasciando il suo ranch sguarnito ed in balia degli avversari. Il finale poi è banalissimo con il solito assalto all'arma bianca e l'intervento della cavalleria... ci mancava solo una banda di Apache in gita da quelle parti per fare bottino.

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  • 5 anni dopo...

"Perchè il viale del tramonto si percorre a piedi nudi" cantavano Elio e Le Storie Tese nella sigla del celebre programma Mai dire goal negli anni novanta; il ritornello del brano, con le dovute modifiche, può essere adattato pure al mondo delle nuvole parlanti: magari non a piedi nudi, ma con la macchina da scrivere sotto braccio, sì! :D Perdonate l'introduzione un po' fuori contesto, tuttavia è fuori dubbio che episodi come "La foresta pietrificata" siano le inconfutabili prove del declino artistico dell'immenso Bonelli. L'autore, dopo aver notevolmente ridotto la lunghezza delle proprie sceneggiature, cercò di mettere su, una storia più complessa che coprisse almeno i due albi. Trascurando il soggetto trito e ritrito, ciò che salta più all'occhio rileggendo i due volumi, è l'evidente difficoltà del vecchio leone d'imbastire una sceneggiatura corposa e spumeggiante, come gli riusciva con estrema naturalezza negli anni del suo apice creativo. 

I complotti, gli intrighi, le trame criminali perdono credibilità e appaiono un po' ingenui. Anche la lotta fra allevatori e "zappaterra" appare molto stucchevole, quasi fosse una partita a Risiko fra le due compagini. Tex e Carson poco incisivi e a tratti troppo sbrigativi con la dinamite, manco fossero i fratelli Granger di pochi albi prima. Ma poi i ritmi narrativi, di solito serrati e avvincenti nel bagaglio bonelliano, si dilatano e si assiste a una continua serie di spostamenti dei protagonisti a destra e a manca, che rallentano la lettura e annoiano non poco. Forse bisognava allungare la minestra, ma il troppo brodo alla lunga diviene indigesto! :D Deludente, a dir poco, l'epilogo: non solo l'arrivo provvidenziale della cavalleria (espediente fin troppo abusato nelle ultime prove dal padre letterario di Tex) pone fine all'aspro scontro fra piombo e candelotti di dinamite, ma l'armistizio firmato col solo impegno di risarcire gli agricoltori, senza nessuna severa punizione verso le anime nere del complotto, suona come una chiusura alquanto buonista e inappropriata, dopo il sangue versato. Anche il colloquio finale di Tex con Bucker, risulta paradossale. Una scazzottata con i fiocchi all'infido allevatore, era il minimo che Tex potesse fare, dopo tutto il dolore e la distruzione seminato dagli avidi villain della storia (vedi al proposito, la struggente scena del ranch assaltato, con il bambino, unico superstite, a dover seppellire i suoi cari) . Nella norma, senza grandi picchi o pecche,  i disegni di Letteri, forse poco ispirato dall'insipida sceneggiatura. Il mio voto finale è 4

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P.s.  Curiosa la vignetta a pag. 78 dell'albo "La foresta pietrificata": la voce fuori campo di Carson è una scelta stilistica che non brilla per eleganza. Non so se dipenda da un'errore grafico di Letteri o da una leggerezza di sceneggiatura, tuttavia una tale vignetta, a mio avviso, si poteva evitare, o quantomeno correggere nelle ristampe. Fino al Tutto Tex (l'albo da cui ho tratto la scansione) non fu corretta, ma ignoro se nelle successive, si è intervenuto in tal senso. D'altronde sarebbe bastato solo togliere il baloon della frase di Carson, visto che il contenuto, non incideva più di tanto nel dialogo in questione. 

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Quando l'avevo letta la prima volta non mi era piaciuta per niente e le avevo attribuito un voto negativo.

La rilettura di questi giorni me l'ha fatta leggermente rivalutare e, pur non giudicandola una grande storia, è salita un pò
nella mia graduatoria personale.

C'é un buon Tex - come sempre in GLB - e la trama fila via liscia pur nella sua, in alcuni casi, eccessiva verbosità.
Voto alla storia: 6,2

Voto ai disegni: 7

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  • 2 anni dopo...

Mamma mia che noia e che storia inutile. A parte la mancanza di originalità del soggetto, che sarebbe il meno, non funziona quasi nulla. I dialoghi sono pesantissimi, lunghi e non sempre necessari. I nemici sono dei piccioni fatti e finiti. L'ultimo albo è una palla pazzesca, dove non succede quasi nulla e si fanno solo chiacchiese su chiacchiere. Il finale, poi, è disarmante. I pard funzionano, ma solo perchè GLB li maneggia, ovviamente, ad occhi chiusi, ma insomma...

I veri protagonisti della storia sono, per lunghi tratti, le bistecche, le patatine e la birra, continuamente invocati dai nostri, che non si capisce come facciano ad essere ancora vivi con un simile regime alimentare.

Il buon Letteri è invece al suo meglio, con disegni fose apparentemente linearissimi ma molto efficaci.

GLB 4.50

Letteri 7+

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