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TWF - Tex Willer Forum

[236/239] Contro Tutti


Voto alla storia  

33 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Erio Nicolò
Periodicità mensile: Giugno 1980 - Settembre 1980
Inizia nel numero 236 a pag. 81 e finisce nel numero 239 a pag. 69



Giunto in incognito a Elk City nel sud dell'Oklahoma, Tex scopre che il whisky spacciato dai trafficanti, complici dei ladri di bestiame, ha abbrutito gli indiani del luogo, alimentando un clima di tensione. Il ranger Burt Kellers è stato freddato in un vicolo di Elk City durante un'indagine: Tex Willer, che ne era amico, deve scoprire il movente e l'esecutore dell'omicidio. Sotto il falso nome di Ted Hawkins, Tex si arruola come uomo di scorta ai trasporti d'argento della Central Mining, e in breve tempo liquida l'agguerrita gang di predoni che assaltava regolarmente i carri della compagnia mineraria: una cricca che si celava dietro la facciata rispettabile del Rigby Ranch. E in un saloon, teatro del duello finale con il capobanda, Tex trova inatteso aiuto in una attempata ballerina. Caso chiuso? Forse no? La sfiorita Kate, una "spugna in gonnella" che bazzica il Parisian Saloon di Elk City, diventata intima del ranger Burt Kellers, confida a Tex che il suo amato è morto in circostanze misteriose durante un'indagine in incognito è non seguiva soltanto la pista dei furti d'argento ai danni della Central Mining Company, ma anche quella degli spacciatori di torcibudella, avvelenatori di indiani! E Tex, grazie a uno stratagemma architettato con il pellerossa Kendo, si fa assumere come pistolero dalla famiglia Nelson, uno scombinato clan di distillatori clandestini. Dramma alla distilleria clandestina dei Nelson: quando tutto sembra perduto per Tex, ormai smascherato, ecco arrivare il momento del riscatto!



 © Sergio Bonelli Editore

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  • 5 mesi dopo...

Non sono d'accordo con quanto afferma qui, Luca Raffaelli, ( voglio precisare che, prima di leggere l'albo de Repubblica leggo sempre le sue ottime prefazioni):

Immagine postata
(I fumetti di Repubblica - nr. 99)

Se Tex avvesse voluto compagnia, non l'avrebbe mai cercata tra le braccia della compagna de "il suo migliore amico" come Kate stesso lo ha definito.
Quindi, secondo me, in questo caso, non c'entra la censura come asserisce il, pur stimato, Raffaelli ma è solo puro "stile Tex".

  • +1 1
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In effetti, credo anch'io, come Jim, che Tex non sarebbe mai caduto fra le braccia della donna di uno dei suoi migliori amici; IMHO, tuttavia, non è improbabile che Nolitta ( come aveva fatto nella scena con le ballerine de "I ribelli del Canada" ) volesse giocare un po' con le aspettattive del lettore illudendolo che si sarebbe verificata una infrazione alle convenzioni texiane che invece non aveva la minima intenzione di compiere ( anche se nel 1980, data di pubblicazione di questa storia, Tex, una volta lettura proibitissima, era stato ampiamente riabilitato, anche grazie al confronto con Diabolik e i fumetti erotici ). Una curiosità: nel disegnare Kate, Erio Nicol' riprende in parte ( almeno a mio parere ) i tratti della Myra Solano de "In nome della legge" ( cosa del resto più che giustificabile, visto che la "professione" delle due donne è sostanzialmente identica ), ma in una versione, diciamo così, più "sgualcita" e logorata dal tempo ( e dall'alcool ); la cosa si rivela IMHO molto azzeccata, perchè conferisce alla donna un'aura patetica che la sua sorte si incaricher? di confermare.

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Una bella storia scritta da Nolitta con un Tex solitario che si finge un pistolero pronto ad offrire la sua indiscussa abilità con la colt al miglior offerente, per non dare sospetti sul suo vero scopo della missione:scoprire chi ha ucciso un suo amico ranger.
Come già detto prima, abbiamo un Tex "solista" come spesso avviene nelle storie scritte da Bonelli junior, e l'immagine del ranger che ci propone e' di un Tex tutto d'un pezzo, duro come una roccia, che riesce veramente solo "contro tutti" (titolo azzeccatissimo) a cavarsela malgrado trovi ostilit? in quasi tutte le persone che incontra.
I personaggi di contorrno son ben riusciti, ma sicuramente colei che ricopre un ruolo che poi si rivela fondamentale e' Kate.
Da ricordare anche la figura classica del becchino del paese nonchè anche barbiere.
I disegni di Nicol' sono ottimi davvero, con dei primi piani di Tex molto ben riusciti.

Sceneggiatura 7,5
Soggeto 7,5
Disegni 8

Una curiosita:
In queste due vignette ho notato il tratto di Monti:
Immagine postata

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  • 2 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

"Contro tutti"... Un titolo che rimanda molto ai primordi texiani, quelli in cui il ranger si trovava in situazioni al limite dell'impossibile ( Uno contro venti :D :D ) e completamente da solo!!! Il Tex che Nolitta ci regala in questa storia ha un gusto davvero "retr?", un sapore di "Vecchia gloria passata"... Insomma ricorda non poco il Tex dei primordi, quello che braccato dalla legge affrontava mille peripezie in sella al suo fedel dinamite. Ma ci sono non poche differenze tra quel Tex e il Tex che Nolitta dipinge in questa trama "crepuscolare". Il Tex di Nolitta non è più grintoso e "scanzonato", ma è un uomo maturo, non tanto duro "di fatto", ma temprato da anni di situazioni difficili e delusioni, è un uomo arrabbiato in cerca di giustizia, un solitario di poche parole, un uomo quasi ombroso che vive in un mondo di derelitti e furfanti, è un mastino affamato spietato e determinato... questo è il Tex che abbiamo in questa storia. Un Tex quasi atipico, un giustiziere solitario che, quasi fosse l'arcangelo Michele, cala la sua spaza infuocata, anzi, vomita il suo piombo rovente, contro tutti i furfanti che osano frapporsi fra lui e il suo obiettivo d giustizia. A rendere, a mio avviso, ancor più cupa questa particolare ma bellissima storia, c'è il disagio sociale degli indianisfruttati dai trafficanti di elk city... Nulla da dire una storia da ricordare con piacere e, perchè no, con una punta di amarezza... Ottima la scelta del "funereo" Niccol' per i disegni di questa traica avventura. VOTO : 8

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Guest Wasted Years

Nolittiana storia, fino al midollo, intrisa, imbevuta dello spirito degli eroi del grande Sergio. Tex ci rimette moltissimo durante questa vicenda, in termini di affetti e di fiducia nel genere umano, non è il solito uragano che riporta però il sereno, è un uomo alle prese con un fenomeno p? grande di lui, e non è un caso che venga aiutato a risolverlo da una delle parti in causa, la più debole che smette di essere al servizio del più forte. Del suo nemico stesso, direi. Anche se quest'ultima sfugge poi e va via, senza prendere fortemente posizione nella questione, si d' alla macchia. Il problema contingente è risolto, sembrano dire i personaggi, ma la questione è la stessa di prima, non cambia nulla, il mondo di valori incarnati dal ranger è fuori da una realtà a più largo raggio, ed all'eroe non resta che lottare ancora, con successo, ma contro i mulini a vento. Idealista e testone, in balia degli eventi quanto capace di prenderne il controllo, duro come il diamante ma sconfitto da fenomeni più grandi di lui, capace di rivoltare ogni frittata ma fatalmente vittima della minima ingenuità dettata dal sentimento, in questo caso una ingenuità fotografica, anzi questa volta un po' di tenerezza verso la donna di un amico: questo è il ritratto di Tex che emerge dalle tavole. Sergio Bonelli è un grande sceneggiatore, ed Erio Nicol' gli fornisce i disegni giusti, è un Tex amaro e grande il loro, e le scene di notturno, in cui Erio era specialista, fanno sè che la luce che ritorna sia una luce fioca. La trovo una grande storia di Nolitta su Tex. Un altro Tex ma che vale davvero la pena di leggere e di conoscere.

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  • 5 mesi dopo...
  • 10 mesi dopo...
  • Rangers

La storia presenta tutte gli elementi che Nolitta amava e che ritroviamo in tutte o quasi le sue altre storie Texiane!Innanzitutto il Tex solitario, infatti l'autore ha sempre confessato il suo amore per le avventure che lo vedevano senza i suoi pards. Un Tex sicuramente diverso da quello proposto da GL, mi verrebbe da dire che l'autore ne ha risaltato diversi aspetti del carattere accantonandone altri. Infatti il ranger assume ancor di più il ruolo di giustiziere, un p? viene ripescato il Tex delle prime storie (come diceva il Colonnello prima di me). Solo "Contro Tutti" o quasi, perchè nel finale non mancheranno diverse sorpese e insospettabili alleati. Come nella maggior parte delle altre storie Texiane che portano la sua firma, Nolitta infarcisce anche questa avventura, di varie sottotrame, di varie mini-avventure che in qualche modo richiamano lo schema libero che si divertiva ad usare GLB nelle sue prime storie. Alla base di tutto, l'autore mette l'accento sul problema indiano. Nel corso della storia ritroviamo diversi guerrieri ormai ridotti in miseria ed alcolizzati. Alcuni si aggirano sulle piste alla periferia del paese, in cerca di un facile bottino, depredando i piccoli carri che vanno e che vengono. Altri indeboliti dalla fame o stanch perchè troppo vecchi li ritroviamo sulla fangosa main street ad elemosinare qualche spicciolo da scambiare poi con della schifosa "acqua di fuoco". Proprio uno di questi indiani tenta di rubare il cavallo al ranger, che riuscir? ovviamente a fermarlo ed impedir? subito dopo il naturale linciaggio da parte dei soliti sfaccendati. Ad un certo punto capiamo perchè Tex si trovi l' sotto falso nome, è in cerca di un vecchio amico e collega, recentemente scomparso mentre indagava su alcuni furti ai danni di una compagnia mineraria!Dopo la distruzione della banda di criminali sembra che la storia sia finita, in realtà appare in scena il personaggio di Kate, una prostituta che si era innamorata dell'amico di Tex, la quale indirizza il nostro verso una nuova pista che si incrocia con i distillatori clandestini di Whisky. La seconda parte è imho la più bella. Abbiamo l'intera famiglia dei Nelson coinvolta nel traffico e nella produzione di Whisky. Ogni componente della famiglia è ben caratterizzato. Il leader della famiglia è "P?" Nelson, un onest'uomo trasformato in criminale per colpa della miseria. Poi abbiamo Granny, l'assassino dell'amico di Tex, che uccider? la prostituta Kate per ottenere informazioni sul nostro. Poi il cugino Peter, un altro criminale che non esita ad uccidere a sangue freddo un altro mercante rivale. Infine Stanley, che più che altro è geloso, credendo che il nostro ci provi con la moglie, ed è quindi arso dall'odio nei suo confronti. Tutti, a parte il ragazzotto Bob, la madre e la moglie di uno dei figli, vengono uccisi da Tex nel finale della storia. Originale la trappola ideata dal nostro nella foresta: il coltello legato all'albero che si conficca nel petto di Stanley. Come spesso Nolitta si diverte ad intorbidire i personaggi: lo sceriffo Zane che sembrava essere un criminale, si dimostra invece un alleato infiltrato. Cosè come l'indiano, alla fine si ribella perchè stanco di servire i responsabili della distruzione della sua razza. Voto: 9 :trapper:

  • +1 1
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Io questa storia l'ho SEMPRE trovata un capoalvoro, con un Tex perfetto, diversi personaggi stupendi, tra cui cito il mai dimenticato (da me) SERGENTE e lo struggente ultimo dialogo con Tex , che ricordiamo lo aveva appena colpito mortalmente:-tutto per quella veranda che sognavi...-già, la veranda dove riposare... ma ora so dove riposer? per sempre. E Tex che gli copre il viso col cappello dicendo "mille volte meglio se fossi morto su un campo di battaglia" CHE EROEUna storia quasi da film di Leone, o da spaghetti western di grande carattere: Tex CLint Eastwood arriva, non ne sbaglia una, si infiltra, sonfigge, uccide, vince duelli, scopre il marcio, viene pestato a sangue (tipico spaghetti western) per poi riabilitarsi e fare giustizia in uno splendido duello finale con Granny, ed anche nei confronti del cattivo viene fatto capire che Tex, anche senza l'intevrento dell'indiano, se la sarebbe probabilmente cavata (la vignetta dice chiaramente "un attimo prima che Tex prema il grilletto"). Grandissimo Nolitta, le avesse scritte tutte così (o come El Muertoi e gli uomini giaguaro).

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  • Rangers

.... diversi personaggi stupendi, tra cui cito il mai dimenticato (da me) SERGENTE e lo struggente ultimo dialogo con Tex , che ricordiamo lo aveva appena colpito mortalmente:-tutto per quella veranda che sognavi...-già, la veranda dove riposare... ma ora so dove riposer? per sempre. E Tex che gli copre il viso col cappello dicendo "mille volte meglio se fossi morto su un campo di battaglia" CHE EROE

Già il Sergente Danny, così come il capofamiglia dei Nelson, sono personaggi ricchi di ombre che a tratti agli occhi dei lettori fanno anche un p? pena. Infatti più che criminali "Puri" si tratta di due disgraziati spinti a diventare fuorilegge a causa della miseria, oppure come nel caso di Danny per inseguire il sogno del traghetto per assicurarsi una tranquilla vecchiaia. Di questi personaggi ne abbiamo ritrovati diversi nel corso della serie, come ad esempio la famiglia Conner della storia "Il Cacciatore di Taglie", ma sicuramente qui Nolitta ha cercato ed è riuscito a spostare l'attenzione su questi personaggi a tratti "commoventi". Anche l'indiano Kaddo può effettivamente rientrare in questa categoria, infatti spinto dalla miseria e ormai completamente schiacciato dalla società dei bianchi, si rifiuta di tornare a vivere nella riserva, e viene spinto forse più dalla fame ai furti. Dopo aver tentato di rubare il cavallo a Tex ed esser sfuggito al linciaggio, tenta di vendicarsi sul ranger, che l'aveva salvato da morte sicura, proprio perchè era stanco di continuare a vivere in quelle condizioni!! :trapper:
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  • 6 mesi dopo...

Un Tex solitario per una storia in puro stile nolittiano. Sostanzialmente divisa in due parti mentre la prima sfiora appena un sette nella seconda parte la storia prende mordente e si rivaluta meritando nel complesso un otto risicato, diciamo 8-. Non so se l'avete notato ma nella scena del duello al saloon con il secondo dei fratelli Rigby Nicol' disegan sullo sfondo un quadro con una donna sdraiata e poco e abbastanza svestita, la cosa simpatica è che il quadro viene mostrato interamente per tre vignette e se nel complesso la posizione della donna è abbastanza simile la posizione delle braccia è completamente diversa, dateci un'occhiata.

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Non so se l'avete notato ma nella scena del duello al saloon con il secondo dei fratelli Rigby Nicol' disegan sullo sfondo un quadro con una donna sdraiata e poco e abbastanza svestita,

Hai proprio ragione West!... ma la cosa veramente curiosa è che alla SBE non abbiano censurato il tutto nelle ristampe successive! :indiano::trapper:
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Non so se l'avete notato ma nella scena del duello al saloon con il secondo dei fratelli Rigby Nicol' disegan sullo sfondo un quadro con una donna sdraiata e poco e abbastanza svestita,

Hai proprio ragione West!... ma la cosa veramente curiosa è che alla SBE non abbiano censurato il tutto nelle ristampe successive! :indiano::trapper:
Lo sai che ho pensato la stessa cosa leggendo la storia :P Magari sarà censurata nella prossima ristampa in 3D :D
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  • 2 mesi dopo...

Che strano autore, Nolitta...? capace di inventarsi storie puramente texiane come questa, per poi scriverne le più strampalate il mese dopo." Contro tutti" è formata da due storie di fatto nettamente separate tra loro, il cui tramite di raccordo è nella prostituta alcolizzata Kate. Se tale soluzione può far affiorare in un primo momento il sospetto del brodo allungato nolittiano ( vedasi Cruzado, ad esempio ), si rivela invece IMHO utile nel mostrarci figure diverse nella stessa atmosfera. E di figure ce ne sono tante, tutte bellissime. Nolitta immerge Tex - solo e solitario - e il lettore in un mondo di antieroi, lontanissimo dall'epopea western, tra puttane alcolizzate che han perso l'unico amore, reduci sudisti che delinquono per una chiatta sul fiume e boscaioli balordi in cerca di sopravvivenza vendendo alcool agli indiani. E' una storia popolata da figure molto sfumate: lo stesso Granny Nelson appare più come un ragazzotto senza cervello che come un malvagio, nonostante abbia ucciso Burt Keller e Kate. E Peter, che pure uccide un mercante rivale a sangue freddo, è più un bullo, un ragazzo di strada che un feroce assassino. E' un mondo di reietti, in cui anche i villains son poveracci, da cui si riscattano in pochi: tra questi l' indiano Wiyaka che, pentitosi del male commesso contro il proprio popolo, salver? Tex e lo sceriffo Zane nel finale. In questa atmosfera cupa, Nolitta è però anche bravo ad inserire un personaggio carico di ironia come il barbiere-becchino, cui sarà concessa la vignetta finale. IMHO questo lucido affresco umano, inserito in un ritmo narrativo solido ed essenziale ( che non sempre l'autore è stato capace di creare nella sua vicenda texiana) e unito ai meravigliosi disegni di Nicol' ( splendidi i personaggi, splendide le atmosfere, splendide le scene notturne) , fa si che questa storia, poco conosciuta, sia un autentito capolavoro. Tre curiosità:1) Leggendo il titolo e la didascalia iniziale, mi son detto: " Da quando ci sono alci nel Sud dell'Oklahoma? Certo che Nolitta poteva ragionare un po' sul nome della città! " . Invece mi sbagliavo io : negli USA e in Canada ' elk ' non indica l'alce, ma un cervide leggermente più piccolo che vive nelle zone temperate, il wapiti; ' moose' è invece il termine indicante l'alce. Per la cronaca, Elk City esiste davvero e si trova proprio dove l' ha sistemata l'autore.2) C'è una bella citazione di " Un treno che si chiama Desiderio" : Stanley Nelson e la moglie Stella ricalcano chiaramente ( guarda caso i nomi son quelli ! ) i ruoli di Marlon Brando e Kim Hunter nel film di Kazan.3) Piccolo errore di sceneggiatura nel finale : quando Stella chiede a Tex chi è rimasto colpito dalla tragedia nomina Granny e Tex annuisce, ma in realtà è stato solo stordito. In sintesi:Soggetto: 10Sceneggiatura: 10Disegni: 10

Modificato da Don Fabio Esqueda
  • +1 1
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  • 10 mesi dopo...

Dice bene Don Fabio Esqueda,? una storia strana, che ho apprezzato moltissimo;soprattutto la cosa di eliminare una banda di personaggi singolari già dal primo albo, per poi evolvere negli altri un 'altra storia. Veramente una bella storia, scritta bene e con un Tex davvero in difficolt? questa volta!Voto complessivo:9

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  • 3 mesi dopo...

Non ho molto da aggiungere a quanto avete detto in questo post e che sostanzialmente condivido. Come potete intuire dal mio nick name è una delle mie storie preferite. Eccone alcuni motivi:1) E' stata scritta da Nolitta che è il mio autore più amato (sopratutto su Mister No).2) Sono molto affezionato ai disegni di Nicol' (e in generale ai disegnatori più vecchi di Tex anche se non tutti sono tra i miei preferiti).3) Mi piace l'idea di intrecciare due storie apparentemente differenti per poi tirarne le fila nella parte finale della storia;4) Anche se non si può fare a meno dei pards, mi piace ogni tanto qualche storia di Tex in solitaria, a condizione che l'eroe venga presentato come ha fatto Nolitta in questa o in "Caccia all'uomo" o in "Il cowboy senza nome". Ho apprezzato un p? meno il Tex solitario di Faraci per intenderci.5) Si respira, in tutta la storia, un'aria crepuscolare, un retrogusto un p? amaro (simile ad alcune storie misternoiane di Nolitta) che mi piace. Sopratutto ho apprezzo, in questa storia, la capacità dell'autore di coniugare perfettamente la texianit? classica (se così posso esprimermi) del protagonista con le sfumature psicologiche e caratteriali che spesso hanno caratterizzato gli altri personaggi di Nolitta. In sostanza Nolitta riesce qu? a scrivere un Tex rispettoso della tradizione di GLB arricchendolo di una umanit? che in altre storie non si era vista. In totale voto 10 a soggetto, sceneggiatura e disegni.

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  • 6 anni dopo...

Una delle migliori storie di Nolitta.

Io non sono mai stato un acceso fan del suo Tex, ma di fronte a questa storia mi devo inchinare.

Due trame in una, due episodi  paralleli  che  si incontrano appena,  entrambi avvincenti: in uno Tex riesce a sbaragliare la banda che ruba l'oro della miniera; nella seconda distrugge la banda "fratelli" che produce whiskey e che lo rivende agli indiani.

I comprimari sono ottimi: dal barbiere "becchino", alla prostituta dal cuore d'oro (personaggio "stereotipato" ma sempre suggestivo ripreso da Nizzi nella "Lettera Bruciata"), passando per lo sceriffo integerrimo.buona l'idea dei cattivi che diventano fuorilegge e spacciatori d alcol per necessità e contingenza più che per vocazione,sfruttati dal solito pezzo grosso in guanti bianchi.

 sono comunque ladri di polli,eccetto quello che scopre la vera identità di Ted Hawkins, e mi ha dato un po' fastidio vedere Tex pestato da una simile banda.

un protagonista molto riflessivo, meno logorroico, forse un po' più sicuro di sè rispetto al target nolittiano classico

Unpo' forzato il ravvedimento finale dell'indiano che uccide il suo ex capo.

Ciò nonostante, rimane una perla della serie

I disegni di Nicolò sono abbastanza tagliati per l'episodio.

 

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  • 5 mesi dopo...
  • co fondatore

Tra le tre migliori storie di Nolitta per Tex. Ha ragione chi sopra ha scritto che Bonelli Jr è altalenante sulla nostra collana preferita, ma stavolta è salito in alto e c'è stato a lungo. Un Tex più umano ma non meno risolutivo.  Le parti più belle sono quelle sul carro del sergente Danny e il dialogo nella casa di Kate (grandi personaggi entrambi). Il tono crepuscolare da alt western dei Settanta così lontano dallo stile classico di Bonelli padre non stona per nulla, per una volta non è riscontrabile nessuna magagna. Un mondo di "losers" che sarebbe piaciuto al Peckinpah più intimista o all'Altman de I compari.

Nicolò coi suoi chiaroscuri (grandioso nella sequenza risolutiva finale) traduce la poetica di Nolitta in modo perfetto.

Contro tutti può essere considerata un capolavoro minore. Le ho dato 9.

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Idealmente divisa in due parti, ci mostra un Tex Bonelliano nella prima e Nolittiano nell'ultima parte della seconda, ma sempre un grande Tex. Personaggi tipici Nolittiani nella loro ambiguità, con traditori che poi si rivelano non esserlo e complici che si scoprono traditori. Ci sono molte scene da antologia come quella all'inizio in cui Tex rifila un cazzotto ad un cittadino di Elk City solo perché aveva messo in dubbio la sua parola. Bello anche il duello nel saloon.

Nicolò ottimo, soprattutto nella rappresentazione delle "donnine".
Voto alla storia: 9

Voto ai disegni: 9

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  • 1 mese dopo...

Tra l'altro nell'albo "Mercanti di Morte" compare un personaggio formidabile da cui ho preso in prestito il nickname: il cacciatore di taglie "Indio" Mac Kelly.

Una brevissima comparsata, ma dalla quale emerge il carisma di un "character" molto interessante. Sarebbe bello rivederlo comparire da qualche parte, anche se non necessariamente nelle vesti di cattivo. Pur essendo un "pericoloso cacciatore di taglie", secondo me non era la canaglia che poteva sembrare, anzi, non escludo che fosse un individuo dallo spiccato senso della giustizia. Anche se a Tex storicamente i cacciatori di taglie non sono mai nadati a genio...

 

Qualcuno se lo ricorda?

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1 ora fa, "Indio" Mac Kelly dice:

Tra l'altro nell'albo "Mercanti di Morte" compare un personaggio formidabile da cui ho preso in prestito il nickname: il cacciatore di taglie "Indio" Mac Kelly.

Una brevissima comparsata, ma dalla quale emerge il carisma di un "character" molto interessante. Sarebbe bello rivederlo comparire da qualche parte, anche se non necessariamente nelle vesti di cattivo. Pur essendo un "pericoloso cacciatore di taglie", secondo me non era la canaglia che poteva sembrare, anzi, non escludo che fosse un individuo dallo spiccato senso della giustizia. Anche se a Tex storicamente i cacciatori di taglie non sono mai nadati a genio...

 

Qualcuno se lo ricorda?

Certo, è il duro che pesta il figlio "furbo" dello spacciatore di whiskey nel saloon sotto gli occhi di cuore d'oro Kate,la sottana amica del ranger assassinato...un like è di obbligo ora :D

Modificato da Barbanera
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  • 2 anni dopo...

Un'ottima storia, la cui trama di per sé non sarebbe neanche particolarmente originale, non fosse per il fatto che Tex, in solitaria, stronca in un sol colpo due bande di malviventi, una dedita alla rapina dei convogli delle miniere, l'altra specializzata in produzione e contrabbando di whisky, in particolar modo destinato agli indiani. Specificando che entrambe le bande si dimostrano assai poco consistenti per uno come Tex (specie quella dei rapinatori, capeggiata dai Rigby), quella del Ranger resta comunque una doppia impresa considerevole.

 

Doppia impresa che, del resto, non è da considerarsi così fuori luogo in una storia sceneggiata da Nolitta, benché a mio parere questa, tra le tante che lui ha scritto, è forse una tra le meno nolittiane: non ho ravvisato, infatti, il "suo" Tex guascone, pronto alla battuta, meno guardingo e sulla difensiva rispetto alla versione classica, piuttosto il Tex che si muove in questa avventura in Oklahoma ha sì modo spicci, ma ad essi si accompagna una certa tristezza di sottofondo (dovuta, comprensibilmente, al fatto che egli sta anche indagando sulla morte di un amico e collega), cui trovo contribuisca non poco anche il tratto suggestivo ma tipicamente malinconico di Erio Nicolò.

 

Detto della banda di rapinatori, sgominata "incidentalmente" da Tex, ho trovato decisamente più interessante e pittoresca la cricca dei Nelson, spacciatori di whisky, una famiglia di disperati anche piuttosto sempliciotti, su cui Tex riesce ad avere la meglio grazie alle dritte di una prostituta dal cuore d'oro e, soprattutto, dello sceriffo di Elk City, apparentemente in combutta con la banda ma abile e risoluto nell'intervenire al momento opportuno per mettere Tex in condizione di adempiere alla sua missione.

 

Molto nolittiana, questa fortuna sempre pronta a strizzare l'occhio a Tex, come dimostra anche il sin troppo tempestivo ravvedimento di Wiyaka (per Tex, non per la sorte della sua gente), che all'ultimo compare dal nulla ed uccide il capomafia, prima che questi possa sparare addosso al Ranger ed allo sceriffo.

Modificato da juanraza85
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