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TWF - Tex Willer Forum

[193/196] Trapper!


Voto alla storia  

28 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli
Disegni: Erio Nicolò
Periodicità mensile: Novembre 1976 - Febbraio 1977
Inizia nel numero 193 a pag. 17 e finisce nel numero 196 a pag. 76



A Saint Louis, i pards salvano un disgraziato dai pugnali di tre negri: è Tom Hogan, un mercante di pellami che ha lasciato la Rocky Mountains Company di mister Jackson per fondare la Missouri Fur Company, portandosi dietro i migliori trappers. E adesso la pelle che Jackson desidera di più è quella del fastidioso concorrente! I rangers, visto che Hogan ha aiutato il loro amico Pat Mac Ryan in un momento difficile, prendono a cuore il caso...




© Sergio Bonelli Editore

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Guest Wasted Years

Nicolò ha illustrato questa storia da par suo. La storia è lunga e ricca di situazioni, l'albo migliore è uomini senza paura, che fa vedere dei pard davvero scatenati. Dalla cattura di Tex e Tiger a me piace meno. Pat sembra quasi un "damerino", caratterizzato al contrario di come l'avevano fatto Galep e Gamba, Nicolò ne fa un uomo con un certo fascino, niente energumeno. SB parla di un errore di comunicazione, forse Nicolò non consultò i vecchi numeri. Chissà... Decisissimi e Tizzoni scatenati, specie Tex, i pard si producono in numeri da par loro. Storia memorabile, aggiungerei che nessuno meglio di Nicolò poteva renderla, per quanto io non lo metta in cima alle preferenze. Ma non c'è dubbio che abbia fatto un ottimo lavoro.10 la prima parte, 8 la seconda, 10 ai disegni... 10 e mezzo ai dialoghi - facciamo 10. DIECI!

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  • 2 settimane dopo...

Capo Piccolo Tuono ha rapito Tex e Tiger Jack per far pagare loro con le torture il fallimento dell'assalto a una carovana della Missouri Fur, ma per i due amici intercede la donna indiana di Linton, che Tex aveva lasciata libera nonostante avesse ucciso il marito.

E' un vizio che le donne indiane intercedano per i nostri eroi al palo! Ci mancava solo che pretendesse Tiger come marito! :indiano::lol:
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 E' un vizio che le donne indiane intercedano per i nostri eroi al palo! Ci mancava solo che pretendesse Tiger come marito!?

 

Effettivamente, questa svolta della storia rappresenta uno dei suoi punti deboli, dal momento che Tex , pur lasciando libera la squaw, l'aveva trattata in modo brusco e sprezzante ( inoltre, a voler proprio guardare per il sottile era stato proprio Tex, distruggendo il trading post di Linton e imponendogli di andarsene da quei luoghi, a far sorgere nella mente di Linton il pensiero di lasciarla ); non si vede dunque per quale motivo la donna si debba sentire tanto in debito con lui e Tiger. In compenso questa situazione d' modo, una volta tanto, a Kit Willer e a Carson di cavare le castagne dal fuoco ai loro due pards ( è molto più frequente il contrario... ;) ;) ). Altro punto debole di "Trapper" è la maniera, IMHO un po' goffa, con cui GLB "riorienta" i giudizi e le aspettative del lettore nella parte finale della storia: dopo che Tex ha distrutto numerosi punti di raccolta di pelli e trading post della Rocky Mountains Company e pestato un bel po' dei suoi dipendenti, si giunge all'attacco alla carovana dei trappers della compagnia ad opera di Tex & Co. , fiancheggiati in un secondo momento dai Dakotas di Orso Grigio, ci si aspetterebbe analogo ( o peggiore ) trattamento per i suoi componenti e soprattutto per i due capi - carovana, uno dei quali, Jean - Pierre De La Motte, era stato già presentato da Pat e da Hogan come un losco furfante. GLB deve però essersi accorto che un massacro generale dei componenti della carovana ad opera degli indiani ( o anche il lasciarli senza rifornimenti in mezzo alla prateria ) avrebbe messo Tex e i suoi sullo stesso livello di Mr. Jackson. Di conseguenza paga per tutti il bieco Shady Bill ( il cui ruolo nell'azione è comunque secondario ), mentre Tex, pur depredando per bene la carovana, offre ai suoi capi termini accettabili e non rifiuta nemmeno di stringere loro la mano. Va detto in ogni modo che non è la prima volta che Bonelli chiede al lettore di accettare un brusco cambio del suo metro di giudizio nei confronti dei personaggi: nella storia dei nn. 56 - 58, a giudicare dal riassunto della Bonelli, capita la stessa cosa, con Tex che rinuncia a punire ( perchè "ignaro dei crimini peggiori commessi" ) uno dei due fratelli Mortimer, proprietari di una ferrovia che, come Mr. Jackson, avevano cercato di rovinare un loro concorrente. I disegni di Nicolò, come puntualizzato da Wasted presentano un Pat piuttosto diverso ( ma non sgradevole ) dalla solita iconografia ( sempre forzuto e goffo nel comportamento, comunque ); per il resto però sono di livello mediamente buono.

 

Il mio giudizio è, in sintesi:

soggetto 8,5

sceneggiatura 8

disegni 7,5

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  • 3 mesi dopo...
Guest Wasted Years

Immagine postata


Ho riscontrato questo curioso refuso, "spargimento di vite umane" nell'ultima parte della storia, che posto nella versione a colori di "repubblica".

Anche nella storia degli "Scorridori del Rio Grande" Ho notato qualche imprecisione lessicale. Mi sembra strano che GLB, da romanziere, compisse queste sviste, per cui mi chiedevo se questo fosse l'indizio di un lavoro, magari frettoloso, della redazione.
Inoltre mi chiedo come mi queste piccole magagne non siano mai state corrette nel tempo, mentre altre piccolezze lo sono state, magari a sproposito.

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In effetti "spargimento di vite umane"potrebbe benissimo essere un goffo ( e incompiuto, dato che per rendere l'espressione meno incongrua sarebbe bastato scrivere "perdita di vite umane" ) intervento redazionale per "spargimento di sangue". Tuttavia, l'edizione originale de "Il massacro di Goldena", prima degli interventi di Sergio Bonelli per l'edizione allegata al n. 575 di "Tex", presentava un paio di casi in cui due soggetti concordavano con un verbo al singolare ( evidentemente riferito solo al soggetto più vicino ); di conseguenza, almeno IMHO, un certo margine di incertezza rimane.

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  • 3 settimane dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Tre albi, una storia davvero mozzafiato popolata da personaggi davvero interessanti. Diversament da Wasted, io ho apprezzato soprattutto la SECONDA PARTE della storia ( ossia dallo scontro nella prateria in poi) ove vediamo Tex messo alle strette!!!! GLB, in questi albi, è riuscito a renedere al meglio una guerra senza esclusion di colp tra due compagnie di trapper, una guerra combattuta sul campo a suon di colpi bassi, cazzotti e piombo rovente. Una storia questa che, oltre ad essere pregna di eventi tagici riesce a strapparci, qua e l' qualche sorriso, soprattutto quando vediamo il mastodontico Pat prendere a cazzotti il suo baldo destriero il quale poi si vendica scaraventandolo a terra. Molto ben caratterizzati sono inoltre i persnaggi di Shady Bill, il mefistofelico meticcio destinato ad una poco onorevole fine, responsabile di parecchi riprovevoli atti, ma anche il capo Snakes piccolo tuono unvero figlio di fulmine che, facendosi forza del suo nutrito gruppettodiguerrieri riesce a catturare Tex e Tiger costringendoli alla "corsa della della freccia"!!!Molto belli sono anche i due capicarovana della "rocky mounain" ossia Ben Dermott e JeanPierre LaMotte, due uomini "vecchio stampo" che si accorgono troppo tardi di essersi al servizio di un velenoso serpente senza scrupoli disposto a compiere l più infime nefandezze pur di ingrassare il suo portafoglio. I pard, in questa storia, dominano quasi del tutto il palcoscenico lasciandosi andare a momenti di pura azione condita con abbondanti dosi di piombo e cazzotti. Fantastico a mio parere il punto in cui Tex e Tiger stanno correndo la "corsa della freccia" e non vedendo i loro pard cominciano a disperare di vederli arrivare i loro soccorso ma, subito a smentirli ecco il boato di un sano candelotto di dinamite. Fantastico il duetto Kit Carson Kit Willer ( bei tempi questi per il giovane willer... ) capace di regalaci momenti di pura adrenalina!!!!I disegni. Niccol' non è mai stato in cima alla classifica dei miei disegnatori preferiti, ma in questa soria ha dato il meglio di sè regalandoci un vero capolvoro grafico!VOTO COMPLESSIVO 9,5... abb?, facciamo 10!!!!!!!!

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Mi sovvien in particolare, di questa storia (albi da recuperare assolutamente) il coraggio della squaw di Linton che uccidendo il suo uomo si mette nei guai sia con la giustizia dei bianchi che con il suo stesso popolo, che tende a non accogliere di buon grado le donne che si sono "contaminate" con i visi pallidi. E ricordo con interesse e piacere la

corsa della freccia, sfida che Tex e Tiger Jack sono chiamati ad affrontare al posto delle torture, e che l'infido stregone Snake cerca di trasformare in un gioco al massacro
Per questi ricordi, e sicura della validit? del resto, compresi i disegni di un Nicol' che mi pare fosse in gran forma nell'occasione, attribuisco volentieri un 9 alla storia.
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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

Anche per me, questa è una storia stupenda. I nostri arrivano a Sant Louis e salvano Hogan dai coltelli dei tre sicari neri. Il lettore si aspetta che l'intera vicenda si svolga tra i vicoli della città, invece l'ambientazione cambia totalmente, spostandosi lungo i sentieri di caccia attraversati dalle carovane delle compagnie. A rendere ancor più bella la storia, è il nuovo incontro con Pat l'irlandese, qui protagonista di almeno due scene indimenticabili: nel flashback raccontato da Hogan, lo vediamo fuggire inseguito da gente arrabbiata e armata di fucile, dopo che aveva distrutto un magazzino con l'abbattimento di un albero. L'altra scena divertente, mostra Pat intento a tirar pugni sul povero e disgraziato cavallo costratto a portarlo in giro. La storia è comunque ricca di situazioni indimenticabili: tra tutte, almeno per me, è il rapimento di Tex e Tiger, presi dopo che si erano battutti ferocemente, e attaccati al palo del villaggio Snakes. La corsa della freccia è forse quella che tiene più incollato il lettore, ansioso nel vedere come i nostri se la cavano, nonostante Carson e il giovane Willer siano nei paraggi. Con l'ottimo gioco di squadra i nostri pards riescono a sconfiggere gli Snakes, dopodich? tutto diventa molto più facile. Infatti i nostri trovano validi alleati nei Dakotas, utili per inscenare la trappola ai danni delle carovane della Rocky Mountains. Odiosi al punto giusto Shady Bill e la sua banda, descritti come dei completi mascalzoni, che non esitano a scalpare le proprie vittime o a riempire di terra la bocca di un inerme cacciatore solitario. Buoni i disegni di Nicolo?, nonostante un Pat, come già detto più volte, completamente diverso dal solito, ma comunque ben delineato nelle sue caratteristiche salienti. Da leggere tutta d'un fiato!! Voto: 9 :trapper:

  • +1 1
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  • 9 mesi dopo...

Concordo sui giudizi più che positivi letti finora. La storia è molto gradevole, lunga abbastanza e con dei siparietti comici che di tanto in tanto allentano la tensione, non solo quelli di Pat ma anche l'iniziale esilarante degli uomini di colore che volano nel campo di cavoli e la faccia prima sbigottita poi arrabiata del contadino. Condivido il giudizio su LaMotte di Pedro Galindez prima raffigurato come uno che non va tanto per il sottile e poi nel finale riabilitato come se non sapesse cosa faceva il suo titolare. Non sono d'accordo invece sulla figura della donna indiana. Secondo me aveva più di un motivo per aiutare Tex, infatti è vero che quest'ultimo aveva interrotto la sua vita lontano del campo indiano ma le aveva fatto vedere di che pasta era fatto il suo uomo pronto ad abbandonarla nel momento in cui non aveva più bisogno di lei, inoltre le aveva concesso di andare per la sua strada invece di consegnarla alla giustizia dei bianchi. Alla storia assegno nove.

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  • 2 anni dopo...

Letta nella versione nuova ristampa. Una storia molto emozionante con quel suo ampio respiro di avventura in cui gli scenari cambiano vorticosamente senza soluzioni di continuit?. Ogni numero lo si può considerare una sorta di storia nella storia, che va a comporre alla fine l'intero mosaico. Per me i capitoli più avvincenti sono stati quelli centrali (?uomini senza paura? e ?la corsa della freccia?) ma promuovo a pieni voti tutto il complesso della storia. Quello che ho più apprezzato è stata la coralità della vicenda in cui tutti i protagonisti coinvolti (Tex e i pards su tutti) hanno avuto un ruolo ben definito senza risultare mere comparse. Molto belle anche le tavole di Nicol' (disegnatore che non conoscevo) con un tratto classico, pulito e dinamico che hanno aggiunto quel valore in più durante la lettura. L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la resa del volto di Tex. Copertine: tranne ?Dakotasè che non mi convince proprio, il resto delle cover di Galep sono a dir poco stupende. :trapper:

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  • 3 anni dopo...

La recente uscita del nuovo brossurato dei libri SBE, mi ha fatto rileggere i vecchi albi che riportavano questa avventura.

Erano altri tempi e molto si poteva accettare, anche a scapito di logiche comportamentali disattese. Come poteva essere discusso un genio come GLB?

Rimangono attuali i bei disegni del grande Nicolò ed una storia western comunque ben congegnata.

Come attuale mi è sembrato il finale molto, ma molto veloce ed un po' approssimativo.

In ogni caso, un bel tuffo in un passato eroico del fumetto italiano.

Modificato da francob
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  • 2 anni dopo...

Una storia lunga e avvincente, con il quartetto più l"Irlandese combina guai"in versione trapper...

 

I quattro amigos aiutano il buon Hogan a sopravvivere ad un attentato: da lì si dipana un'avventura che porterà i nostri a rincontrare Pat e con lui intraprendere un'avventura tutta nel profondo nord degli States, fatta di imboscate, "Corse della freccia", attacchi a carovane e lezioni a rinnegati vari, tutti al soldo della potente compagnia di pellicce che in modo losco e disonesto schiaccia la più piccola compagnia di Hogan

 

Fenomenali due parti: la prima, quando i pard sopravvivono alla Corsa della freccia da parte degli Snakes, che vengono ben massaggiati da Madama Dinamite e dispersi

la seconda è quella che vede lo scontro tra i Dakotas e i rinnegati di Shady Bill, "la banda dei corvi"

Il finale "buonista" è obbligato...la caraovana viene catturata con l'inganno e senza spargimento di sangue, e la compagnia avversaria disonesta subisce il definitivo tracollo negli affari

Piccolo appunto sui disegni: non mi sono piaciuti,l'ambientazione "canadese/Nord Americana" non si addice molto al buon Nicolò, più a suo agio con ambientazioni cittadine o carcerarie.Le donne di Nicolò, come diceva qualcuno, sono tutte uguali, siano esse indiane o bianche: giunoniche e inespressive...

 

Modificato da Barbanera
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Ottima  storia  , ricca di pestaggi e di cambi di scena, molto divertente               ( specie all' inizio e nelle scene con Pat, tipo quella col cavallo e la rissa) con sequenze ricche du suspense tipo la corsa della freccia, delle divertentissime battute ( " Hogan ha scambiato la porta per la finestra. La prossima volta stia più  attento.":D:D:D :lol2::lol2:). Bellissimi i personaggi di Dermott e di La Motte , grigi ottimamente usati. Da estasi  il finto attacco  alla carovana  e lo scambio di battute : " Ci siamo  arresi ad un pugno di indiani." " Non è  esatto, Ben. Ci siamo arresi  soprattutto alle  parole di Tex Willer." :inch:  Ottima anche l' idea della bocca riempita  di terra, ed esilarante  quella del pestaggio a Morley coperto con una finta " fiesta". Peccato  che nella seconda parte, tra i pregi che ho citato, ci siano delle sequenze un po' spente. Comunque , questa storia  ha grande epicita.  Disegni di Nicolò  bellissimi  ed eccellenti nei personaggi  e nelle loro espressioni, anche se a tratti anche lui è  un po' spento. Lo preferisco  quando è  in coppia con Nolitta.

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Altra avventura molto convincente, nonostante non sia inserita nel periodo d'oro, con i 4 pards ai massimi livelli, ognuno con
un ruolo ed una funzione. Il solito grande Tex GLBonelliano che dispensa cazzotti ai “cattivi” ed infine la ciliegina sulla torta della corsa della freccia.

Ottimi i disegni. Vedere Kit disegnato in questo modo e non come un mostro (come invece lo rappresenta Galep), fa
guadagnare ai disegni almeno mezzo punto in più.

Voto alla storia: 8,6

Voto ai disegni: 9

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  • 10 mesi dopo...

Continuando la mia opera di recupero delle vecchie storie di Tex, ho acquistato e letto la versione brossurata di Trapper!, pubblicata nel 2016.

Trattandosi della stessa collana in cui ho letto In nome della legge (rinominata La cella della morte), la mia aspettativa era troppo elevata. Ed infatti, ho avuto qualche delusione.

 

Lo premetto, si tratta comunque di una storia gradevole, ma risente di alcune criticità.

 

Innanzitutto, il tratto di Nicolò, che ho apprezzato in altre occasioni, si adatta poco ai vasti paesaggi percorsi dai trapper. Gli sfondi delle vignette finiscono spesso per essere piatti e anonimi.

 

La sceneggiatura, poi, mi pare procedere un po' troppo "a livelli". Infatti, come in un videogioco ante litteram, i nostri amati pards sconfiggono un avversario per poi passare a un superiore livello di difficoltà, sino alla prova finale, che però si vine con l'astuzia più che con la forza.

 

Anche a me è sembrata forzata la correzione in corsa circa le qualità morali di LaMotte, presentatoci inizialmente come una carogna e rivelatosi un uomo di "vecchio stampo".

 

Mi è infine rimasta poi una curiosità. Ma cosa ci facevano i nostri amici a Saint Luis?

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  • 2 anni dopo...

Episodio che ricordavo per sommi capi e che ho riletto con grande piacere.
In primis per la presenza ai disegni di Nicolò che mi predispone sempre positivamente alla lettura. 
E' inutile negarlo, la presenza di un certo disegnatore fornisce già l'approccio (positivo o  negativo) che si avrà verso una determinata storia. Poi se c'è GL Bonelli ai testi allora siamo a cavallo!
In effetti la storia è molto ben fatta, con tanti siparietti gustosi (il pestaggio di Morley è da antologia, il devastante "free for all" nel saloon), i soliti dialoghi frizzanti, momenti comici (il povero cavallo Gelsomino) e un susseguirsi di eventi che ti fanno leggere la storia, seppur decisamente lunga, senza pause.
Tex, come sa fare solo GL Bonelli, è perfetto: duro e deciso ma anche ironico (specie con Pat alle prese con lo sfortunato cavallo) e, in base alle situazioni, sa essere spietato o conciliante con i tanti nemici incontrati nel suo cammino.
Buono anche il bilanciamento della presenza degli altri tre pard all'interno della storia, attivi e protagonisti anch'essi.
L'unico neo che posso trovare è la presenza decisamente anonima dell'irlandese Pat, spesso trascurato nella seconda parte della storia se non addirittura dimenticato in certi frangenti.
Bonelli ci aveva abituato ad un personaggio sempre sopra le righe e decisamente fracassone mentre qui fa un po' da contorno.

 

Nicolò è sempre una garanzia: il suo Tex "buono e bello" come ebbe a dire Decio Canzio è il mio preferito da sempre.
Lo adoravo da bambino e con gli anni ho potuto ammirare sempre di più il suo splendido lavoro.
Ad onor del vero non posso negare che la sua rappresentazione di Pat MacRyan sia decisamente fuori dal canone a cui ci aveva abituati Galep (molto meno massiccio).
Tuttavia, a differenza di alcune critiche accese che ci furono nel tempo (ad esempio quella su Fumo di China), la cosa non mi ha disturbato più di tanto, considerando quanto poco sia protagonista.

In definitiva storia che si incastra bene nel finale di un centinaio strepitoso.

  • +1 1
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Il 28/1/2022 at 10:34, Juan Ortega dice:

L'unico neo che posso trovare è la presenza decisamente anonima dell'irlandese Pat, spesso trascurato nella seconda parte della storia se non addirittura dimenticato in certi frangenti.

ci sono tanti personaggi nella storia...Pat prende il posto del proprietario della compagnia di pellicce, Hogan causa effetto dell'intervento dei pard,  che poi GLB accantona volutamente una volta che non serve più alla trama: la storia è tutta basata sull'azione e sull'incalzante susseguirsi di eventi...Glb ha uno stile inconfondibile in cui i vari personaggi ruotano nel canovaccio senza mai divenirne "padroni" a discapito dell'azione pura, che rimane la vera protagonista della storia...la Banda dei Corvi viene eliminata dai Dakotas, senza che Tex abbia bisogno di intervenire lasciando mano libera ai suoi nuovi improvvisati alleati (occhio per occhio, sono gli indiani Dakotas vessati in passato dalla "banda dei Corvi" a distruggere i rinnegati.

Ogni parte della storia è calibrata in modo perfetto, con ogni singolo personaggio a servizio in modo attivo della trama, personaggi che "scompaiomo"una volta esaurito il compito (un esempio: la squaw Snake, che dà modo a Tex di non finire ucciso al palo della tortura ma di compiere "la corsa della freccia", ripagando il suo debito passato,  poi eclissandosi definitivamente).

Il 12/11/2019 at 22:57, F80T dice:

Anche a me è sembrata forzata la correzione in corsa circa le qualità morali di LaMotte, presentatoci inizialmente come una carogna e rivelatosi un uomo di "vecchio stampo".

 

segno tangibile che Glb oberato da super lavoro non aveva tempo di riguardare le sceneggiature...oppure, altrimenti, che per chiudere la trama ormai esaurita, Tex dà il compito a la Motte di diventare testimone contro il suo antico padrone, ormai rovinato nei traffici: il compito di Tex è finito con la distruzione del traffico e dei principali trafficanti senza bisogno che il Nostro perda ulteriore tempo con un capoccia ormai spomapato e già "battuto" dallo stesso Tex in tutti i sensi;)

Modificato da Barbanera
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