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TWF - Tex Willer Forum

[253/254] Artigli Nelle Tenebre


Voto alla storia  

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Soggetto e sceneggiatura : Guido Nolitta
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Novembre 1981 - Dicembre 1981
Inizia nel numero 253 e finisce nel numero 254 a pag. 87


Sul Mariposa, la goletta che sta riportando Tex e Kit negli Stati Uniti dopo l'avventura a Panama, un gruppo di facinorosi inglesi capeggiati da Steven Brooke obbliga il capitano Ortega a puntare su Providencia, un'isola messicana. Nemmeno la tempesta che getta la nave sugli scogli scoraggia Brooke: il dirottamento del Mariposa, con tutto il suo carico d'armi, è il primo atto di un suo folle sogno rivoluzionario: conquistare l'isola e farne un piccolo stato indipendente! Ma a bordo del veliero viaggia anche uno strano scienziato... e un altro, mostruoso passeggero si risveglia con il naufragio! Ibernati chimicamente da uno scienziato, tre orrendi dinosauri dormivano nella stiva del Mariposa. Due dei mostri preistorici, risvegliatisi dopo il naufragio della nave, seminano terrore sull'isola!

© Sergio Bonelli Editore

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Guest Wasted Years

Storiella di Nolitta che presenta più di un punto debole. Fantascientifica la storia dell'ibernazione dei dinosauri e molto strano l'atteggiamento di Tex, che potrebbe tentare di sottrarsi alla prigionia e non lo fa con la debolissima motivazione delle cure al figlio,(non sembra così grave Kit), mi è sempre apparso una forzatura per condurre la storia a tutti i costi in quella direzione. Ciononostante il tutto è piuttosto leggibile, e ricco di spunti, anche se come al solito pare una storia di Zagor e non di Tex. Specie nei dialoghi si sente molto l'influsso. Bellissimi i disegni di Letteri, all'apice della forma.6 ai testi10 ai disegni.

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  • 6 mesi dopo...

Ho dato un 7, abbondante e tendente all'8. Se fosse stato solo per i disegni di uno splendido Letteri e per l'interessante invenzione di un discendente del Rajah bianco Brooke, sarebbe arrivato al 9; ma IMHO l'inserimento di tre dinosauri non serve granch? e non crea più tensione di quanto avrebbe potuto fare una bella banda di indiani inferociti o una guarnigione del fortino presidenziale con un po' di attributi.

Veramente bello l'incontro di pugilato tra Brooke e un Kit Willer con il dente avvelenato. Incontro che resta inquadrato nei canoni della noble art fintanto che l'azzimato nipote di Rajah riesce a mantenere l'iniziativa, ma che presto vede il sopravvento di Kit che che ne fa un incontro alla Tex Willer
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  • 3 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Artigli nelle tenebre è una di quelle storie che il sottoscritto ha sempre definito "senza troppe pretese". Una trama alquanto fantascientifica, che sembra precorrere la "jurassicparkmania" degli anni novanta. La storia, che inizia laddove la precedente finisce ( ossia a bordo di un veliero diretto negli stati uniti ) ci regala un'altra ambientazione insolita, ossia un'isoletta caraibica situata nel mezz del golfo del messico, di cui un giovane visionario con manie dittatatoriali vuole rovesiare il "molliccio" governo. Ma il piano del govane vigulto è destinato fallire miseramente a causa di alcune "Misteriose e sanguinarie creature... Bastano solo due parole per cogliere appieno il significato di questa storia : TRAMA ATIPICA. Una storia in cui i classici sfondi western lasciano spazio alle azzurre distese dei mari caraibici, e gli intrighi dei "soliti politicanti" vengono scombussolati non dal nostro granitico ranger, ma da mostruose creature preistoriche!!!Lo stesso Tex, è diverso da quello dei classici canoni GLBonelliani, in qusta storia infatti, oltre che alle solite ( per dirla alla wasted ) piccionate Nolittiane, vediamo un Tex molto più "osservatore esterno" anzich? protagonista degli eventi cui si vede, suo malgrado, invischiato; inoltre vediamo un Tex, forse per la prima volta, INERME davanti al ricatto del perfido Brooke, un cattivo che, a mio dire, manca assolutamente di carisma... Non parliamo poi dello spento, seppur agguerrito, Kit Willer, in questo albo il giovane virgulto di casa willeriana, si vede costretto a recitare il ruolo della vittima semi indifesa.... Forse una delle poche storie nolittiane che non mi hanno sfagiolato... direi un 6 --, soprattutto grazie ai sempre fantastici disegni di Guglielmo Letteri!!!

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  • 1 mese dopo...

Ho letto questa storia nella collezione di Repubblica.. ammetto che l'ho trovata molto gradevole, anche nei disegni (Letteri lo preferisco a colori).. Poteva anzi essere una grande storia come IL SOLITARIO DEL WEST, soprattutto per chi come me ama le saltuarie escursioni di Tex nell'Oceano e in luoghi esotici. E' interessante soprattutto l'idea di un gruppo di inglesi, terroristi "ante-litteram" che dirottano la nave sull'isola di Providencia per attuare una specie di colpo di stato. Purtroppo però è stata inserita, secondo me a sproposito, la vicenda dei dinosauri ibernati. Ora, io non ho niente contro il genere fantastico, purch? sia episodico, ma non ritengo opportuno mescolare una storia realistica e ben promettente come questa, con una storia alla "Jurassic Park"; per fare un esempio, io apprezzo molto la vicenda "preistorica" LE TERRE DELL'ABISSO, perchè, oltre a essere disegnata in modo splendido dal mitico Galep, è interamente fantastica, e quindi va goduta come tale. Se però inizio a leggere la storia di un dirottamento "terroristico", sinceramente i dinosauri li avrei lasciati per un'altra occasione. ;)Comunque, la storia si merita un 7 pieno, stesso voto anche per i disegni. Non mi sembra di rilevare errori o incongruenze n° nella sceneggiatura n° nello sviluppo della storia, e anche questo è un punto a suo favore.

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  • 3 mesi dopo...

RILETTA!!!!! A me questa storia è piaciuta tantissimo. Grandiosa la sceneggiatura, bella la trama è sopratutto belli i disegni!!!La storia è pressoche unica nella saga texiana, infatti ha una bellezza molto particolare, basti pensare a.. l'isola misteriosa ("providencia")o i dinosauri ibernati. E poi bella sopratutto perchè arriva dopo un "mostro sacro" come giungla crudele. Voto 8.5

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  • 8 mesi dopo...
  • Rangers

Dopo la lunga e affascinante avventura nell'istmo di Panama, Nolitta decide di proseguire in continuity con questa storia, che sicuramente ha tutt'altro sapore rispetto alla precedente. Tex e figlio si trovano imbarcati sulla nave che li sta riportando verso l'amata patria, quando un gruppo di ragazzi inglesi si impadronisce della nave, obbligando il capitano a cambiare direzione. Nonostante Tex si batta come un leone e ne spedisce qualcuno all'inferno, viene catturato e rinchiuso insieme al figlio in una cabina. A peggiorare la situazione si scatena un furioso uragano che sbatte la nave con ciò che è rimasto dell'equipaggio e del carico su di una scogliera. Tex, Kit e il professore inglese si gettano nelle acque e finiscono miracolosamente a riva. Vengono quindi raccolti dagli inglesi capitanati da Brooke, un ragazzotto borioso e pieno di arie, che cerca di imitare le gesta del famoso zio: James Brooke. Un p? tirato per i capelli il ricatto messo in piedi da Brooke, soprattutto perchè Tex sarebbe certamente in grado di disfarsi di quella banda di "mezze calzette", inoltre Kit non sarebbe così grave come ci viene descritto. Al proposito forse sarebbe stato meglio peggiorare le condizioni del giovane Willer, magari facendogli perdere la memoria oppure obbligarlo a letto con un braccio o una gamba rotta!Interessante e pregievole comunque l'intento dell'autore di inserire i tre feroci Tarbosauri (ho apprezzato anche il ricordo di Tex della vecchia avventura nelle Terre dell'Abisso). Una storia quindi che si mantiene su buoni livelli, ma di livello decisamente inferiore rispetto alla precedente avventura. Voto: 7 :trapper:

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  • 5 mesi dopo...

Dopo "Giungla crudele" ritrovarsi con una storia del genere si fa fatica ad apprezzarla a pieno. La trama come inizio non è male ma quando spuntano i dinosauri vien voglia di chiudere il volume e passare alla storia successiva. Poi si apprende dell'ibernazione e dello scienziato etc. etc. e tutto sommato si può accettare ma che bisogno c'era di infilare i dinosuari in una storia di un giovanotto viziato di buona famiglia che insegue il folle sogno di conquistarsi un'isola?Voto 7+

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  • Rangers

.... ma che bisogno c'era di infilare i dinosuari in una storia di un giovanotto viziato di buona famiglia che insegue il folle sogno di conquistarsi un'isola?

Secondo me invece la trovata di Nolitta è stata buona e in linea con il modello "fantastico - irreale" tracciato da GLB!I tre dinosauri non fanno altro che aumentare la suspence e l'interesse del lettore. Diciamo che dovevano essere un p? il sale per condire il tutto. Il punto debole di questa storia (mi ripeto) secondo me è un altro: Tex dopo il ricatto di Brooke sembra chinare la testa, quasi avesse paura di non riuscire ad affrontare quei ragazzotti viziati. Mentre in altre storie è riuscito in pochissime vignette a risolvere faccende decisamente più rognose di questa, trovandosi ad affrontare avversari molto più temibili di questo gruppo di ragazzotti! :):trapper:
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Secondo me invece la trovata di Nolitta è stata buona e in linea con il modello "fantastico - irreale" tracciato da GLB!I tre dinosauri non fanno altro che aumentare la suspence e l'interesse del lettore. Diciamo che dovevano essere un p? il sale per condire il tutto. Il punto debole di questa storia (mi ripeto) secondo me è un altro: Tex dopo il ricatto di Brooke sembra chinare la testa, quasi avesse paura di non riuscire ad affrontare quei ragazzotti viziati. Mentre in altre storie è riuscito in pochissime vignette a risolvere faccende decisamente più rognose di questa, trovandosi ad affrontare avversari molto più temibili di questo gruppo di ragazzotti! :):trapper:

Non dico che l'idea dei dinosauri ibernati è da buttare, infatti nel mio post precedente ho precisato che l'apparizione dei dinosauri viene da me accettata solo quando ho scoperto l'idea di Nolitta che giustificava la presenza dei dinosauri, ma io l'avrei utilizzata in un'altra storia. Messa così invece sembra voler rimpolpare una storia che, partita bene, si stava avvitando su se stessa senza sbocchi. Come dici tu, perchè mai Tex doveva temporeggiare con siffatti avversari?Allora sarebbe bastato rendere sin dall'inizio gli avversari un p? più tosti per rendere più credibile il ricatto nei confronti di Tex e lasciare scorrere l'avventura su questi binari riservando i dinosauri, l'ibernazione e lo scienziato folle ad un altra storia. Un'altra ipotesi che mi sovviene è che SB abbia volutamente descritto come semplici ragazzotti gli avversari di Tex perchè l'impianto principale della storia doveva essere quello dei dinosauri, ma se è valido questa ipotesi secondo me non ha centrato il bersaglio.
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  • 1 anno dopo...
  • 1 anno dopo...

Effettivamente le 2 storie deboli entrambi mal si intrecciano, il professore pazzoide che iberna i dinosauri non e' tanto credibile, ne' lo sono il gruppetto di giovinastri che vogliono fare il colpo di stato un occasione sprecata direi......... belli i disegni!!!

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Nel complesso una trama molto avvincente e incredibile. Il punto forte di questa storia

sono senz'altro i disegni di Letteri, freschi e molto puliti. Bellissima ed intrigante la scena del naufragio, in cui la nave si sfracella sugli scogli di Providencia e Tex e Kit si buttano nel mare in tempesta col professore... :shock:
Per quanto riguarda i testi,
la trama è avvincente ed emozionante, sebbene sia un tantino surreale. La narrazione è molto scorrevole. L'ibernazione dei dinosauri e il professore mitomane sono stati gli elementi che hanno contribuito a rendere piccante e piacevole la storia. Unica pecca (come sempre, nelle storie di Nolitta) l'eccessiva arrendevolezza di Tex, vittima del ricatto di James Brooke.
Do un 9 ai disegni e un 7 alla sceneggiatura.
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  • 2 anni dopo...
  • Sceriffi

Inizio con tutte le caratteristiche di un'avventura esotica, con addirittura un nipote di James Brooke che riporta la mente ad atmosfere salgariane, ma a metà circa della storia Nolitta impone una brusca e piuttosto inaspettata svolta verso il fantastico (anche se la presenza di uno strano professore poteva lasciar presagire qualcosa già in precedenza). In questo caso vengono ripescati addirittura i dinosauri, già protagonisti di un antico incontro con Tex che Nolitta non dimentica di richiamare. Ne esce una storiella piuttosto breve, che si fa leggere senza arrivare mai a catturare fino in fondo l'attenzione del lettore, se non nel momento cruciale dell'incontro con il primo bestione. Letteri, invece, è al massimo della forma. Voto complessivo, 7.

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  • 3 anni dopo...

una storia letta una volta, che ho fatto fatica a terminare.

Per me più una storia di Mister No che di Tex...del tutto insifficiente

salvo solo i disegni di Letteri, ma per il resto è da archiviare come una delle peggiori dell'intera saga.

Probabilmente ciò è dovuto al fatto che Tex fuori dal proprio contesto naturale (il west) non mi appassiona e non riesco a farmelo piacere. Passi ancora una puntata nel New England o a Washington, di tanto in tanto.. Ma fuori dagli USA perde molto del suo carisma

Modificato da Barbanera
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  • 3 mesi dopo...

Dopo 9 capolavori consecutivi, Nolitta sforna una storia "normale", dove per normalità si intende "storia carina al livello di quelle del periodo, escluse quelle di Nolitta".
La prima parte, fino alla scoperta del primo dinosauro, é molto bella, poi la storia scema un pò, non avendo più tanto da dire. Bel personaggio Brooke, anche se il buon Autore quell'ultimo omicidio se lo poteva anche risparmiare (sarebbe bastata una botta in testa).
Disegni di Letteri abbastanza buoni.
Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 7,5

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  • 2 mesi dopo...

Verrebbe da dire: “dalle stelle alle stalle!” Nolitta dopo aver sfornato un’eccellente storia, scivola sulla proverbiale buccia di banana e manda in stampa un episodio alquanto modesto e arruffato.

Viene rispolverata per l’occasione la continuity di episodi già vista durante la trasferta sul Pacifico, ma a differenza del padre, il buon Sergio cicca clamorosamente il secondo atto. Il breve riempitivo che prende forma, non brilla per soggetto e anche il ritmo narrativo non è eccelso.

La storia fa acqua da tutte le parti: già il villain principale risulta poco credibile. A mio avviso è dura accettare la presenza nel mare delle Antille, di niente popò di meno che il nipote di Brooke, il Rajah Bianco le cui gesta la storia ci tramanda e che ispirarono il grande Salgari, che lo inserì in uno dei suoi romanzi del Ciclo della Malesia. Assurdo per assurdo, è più plausibile avvistare un dinosauro in… ehm… temo che l’esempio non sia adatto per l’occasione :D. Ironia a parte, il piano bislacco del giovane Brooke, di conquistare una piccola isola messicana con l’ausilio di pochi ragazzotti inesperti e con le pigne nel cervello è uno spunto di soggetto al limite della demenzialità. Anche ammettendo la mancanza di rotelle del leader “basettone”, ma gli altri complici per assecondarlo come minimo si erano fumati il cervello. Stonano ancor più le varie figure di piccione che fa Tex, che prima non riesce a impedire che quatto mezze calzette dirottino il veliero su cui viaggia, ma ancor peggio, quando si fa ricattare da Brooke in una circostanza in cui per liberare Kit dal suo aguzzino sbarbatello, sarebbe bastato un bambino. Il buon Sergio mi perdoni, ma se un autore qualsiasi proponesse oggi un soggetto simile al curatore della serie, credo che come minimo il foglio finirebbe fuori dalla finestra. La trovata dei tarbosauri ibernati nella stiva, che riprendono vita al contatto dell’acqua salmastra durante il naufragio, fa virare la trama verso inattesi sviluppi fantascientifici che poco si sposano con il contesto e non ravvivano più di tanto la zoppicante sceneggiatura. Per completare il quadro, si aggiunge un epilogo da sbadigli e incongruente, con Zagor ehm pardon… volevo dire Tex :P, che tace al governatore il piano di Brooke pur di imbarcarsi in fretta e furia su una goletta e se lo fa sfuggire dalle grinfie in vista delle coste del Texas. E’ vero che il capitano di nave assicura il lettore che il giovane antagonista non potrà mai farcela a nuoto, ma la figuraccia di un irriconoscibile Tex, rimane.

Ricapitolando: un palese passo falso di Nolitta che propone ai fans un Non-Tex d’annata, che spreca abbondantemente il lavoro di un Letteri, in pieno apice artistico. Il mio voto finale è 4

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  • 3 anni dopo...

Storia appena finita.

Ad oggi non posso reputarmi un lettore esperto, avrò letto circa una cinquantina di storie di Tex con moltissimi albi a disposizione nella mia raccolta che per me sono ancora inediti. 

Per quel che posso dire, l'impatto con questo Tex mi ha lasciato deluso, per non dire altro (anche un po' inca*****). 

Devo dire che fino ad oggi il grosso delle storie lette erano di Bonelli padre, Nizzi e Boselli, e la mia conoscenza del Tex Nolittiano è davvero risicata, ma io in questo albo ho trovato tutto tranne che Tex.

Non parlo dei dinosauri, trovata in realtà interessante, nonostante qui sia utilizzata quasi come riempitivo per ravvivare una storia senza mordente, e non parlo nemmeno dell'ambientazione poco usuale. 

Parlo del Tex frignone, che perde la calma una vignetta si e l'altra pure, che fa storie da inizio albo perché poveretto la sua unica preoccupazione è quella di tornare a casa il prima possibile e addirittura viene ripreso spesso dal figlio che lo invita a mantenere i nervi saldi. 

Tex che non è mai protagonista della storia e peggio ancora mai padrone degli eventi.

Abbiamo visto un Tex comprimario anche dalla penna di Boselli recentemente, ma anche nella storia delle navi perdute, Tex è li, è una garanzia, è Tex, inamovibile, imperterrito. Non si lascia sballottolare come uno scemo che risponde anche con sottomissione agli ordini, dando segno di bipolarismo quando invece perde la brocca alla prima provocazione.

Il Tex di questa storia è una mammoletta, pronto a frignare ad ogni contrattempo e pronto a piegarsi ad ogni ricatto.

Il Tex di Bonelli padre avrebbe liberato Kit Willer, senza troppi problemi viste le circostanze, e data la totale inesperienza e idiozia dei suoi avversari li avrebbe impallinati e dato fuoco al villaggio come minimo. O almeno sarebbe riuscito a fuggire e mettere in atto un piano per smascherarli di fronte al governatore messicano.

Invece, non solo Tex si fa ricattare per la "presunta prigionia" del figlio (che è ridicola), ma alla fine acconsente anche a coprire le malefatte del nemico di turno per paura di rimetterci o di fare tardi e dover rimandare la famosa bistecca.

Non solo, Nolitta lascia che sia il cattivo ad ammazzare il dinosauro, mentre Tex corre appresso al figlio, per l'ennesima volta.

Alla fine Tex non è nemmeno in grado di fare l'unica cosa che gli farebbe salvare la faccia, ovvero consegnare il nemico alle autorità statunitensi, perché il nemico gli sfugge e per giunta alla fine si concede anche un ultimo omicidio ai danni del dottore, che si era rivelato come l'unico membro della banda nemica degno di rispetto e riabilitazione.

Questi sono poi gli episodi che mi hanno da sempre fatto stare sulle scatole Kit Willer.

Un personaggio inutile (per colpa di questi episodi), fastidioso, o meglio, utile a far da esca a farsi catturare, ad inciampare sul più bello, e da esibire in una scazzottata ridicola, dove Tex lo incoraggia a menare, come un uccello che insegna al figlio a non vomitarsi il cibo addosso. 

L'unica scena in cui kit Willer si rende utile è quando aiuta il padre a portare in salvo il professore durante la tempesta, ma diciamocelo, il Tex, quello vero, se la sarebbe comunque cavata. Ridicolo Tex che vuole fuggire dalla nave che affonda con le mani legate, e deve essere Kit a fargli notare che sarebbe meglio usare un'accetta in bella vista per slegarsi... 

Devo dire che il Kit Willer visto in episodi come quello della gost thown (dove comunque viene messo fuori gioco ma comportandosi alla grande) o nell'episodio recente con la Montoya me lo fanno apprezzare per quel personaggio che può essere, e non la versione non autosufficiente del padre. 

E se Kit Willer deve essere un incapace, che almeno Tex faccia Tex.

Questo Tex non è semplicemente umano, ma è misero, ordinario, quasi patetico.

Cerco sempre di vedere il buono nelle storie di Tex, anche quelle che mi entusiasmano meno, ma qui, per quel che mi riguarda, il vuoto assoluto.....ma soprattutto, per quel che mi riguarda fatico a considerarla una storia di Tex, anche se vedo che in molti ne sono entusiasti.... 

Modificato da LedZepp
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22 minuti fa, LedZepp dice:

Parlo del Tex frignone, che perde la calma una vignetta si e l'altra pure, che fa storie da inizio albo. [...]

Tex che non è mai protagonista della storia e peggio ancora mai padrone degli eventi. [...]

Il Tex di questa storia è una mammoletta, pronto a frignare ad ogni contrattempo e pronto a piegarsi ad ogni ricatto.

 

Grazie, Led Zepp. Io di solito mi limito a un più sobrio: "Le storie di Nolitta fanno cagare", ma è sempre bello vedere spiegato in poche righe uno dei moltissimi motivi per cui fanno cagare davvero.

E quello che tu dici si ritrova in tutte le storie di Nolitta, da "Cacc(i)a all'uomo" a "La strage di Red Hill".

Ma il Tex di Nolitta non è solo così: è anche gradasso, pomposo, isterico, logorroico, idiota e completamente incapace.

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  • Sceriffi

Punti di vista. Un grande, sia su Tex che su Zagor. Introdurre l'idea di trasferta su Tex è semplicemente geniale. In pieno stile Zagoriano. Trasferta con andata e ritorno, non di sola andata a differenza delle altre incursioni di Tex fuori dal West. Bravo, Nolitta. 

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Il 13/2/2022 at 20:15, MacParland dice:

Punti di vista.

 

Manco po o cazz'.

Tutte le mie osservazioni sul personaggio di Tex sono oggettive, basta leggersi, chessò, un qualsiasi messaggio di @Diablero nelle discussioni delle storie di Nolitta (meglio ancora: basta leggersi le storie di Nolitta. Ma, come dimostrato da Diablero stesso, ciò non si fa mai perché è più riposante scrivere messaggi a caso). Devo ancora trovare qualcuno in grado di ribattere a una sola delle sue osserbazioni; eppure ogni volta il discorso parte da zero.

Facciamo un esempio a prova di idiota avente per oggetto una delle materie più ricorrenti nei miei messaggi.

Un pantagruelico stronzo canino che si frolla poco a poco sul marciapiedi è OGGETTIVAMENTE un pezzo di merda. Non ha senso dire: "Non è vero, questa non è merda: è mascarpone. Sono punti di vista".  Però qualcuno può dire che a lui piace il sapore della merda ed è legittimo: QUESTI sì, sono punti di vista.

Rapportiamo ora questo esempio al buon Nolitta.

Il suo Tex è frignone, mammoletta, gradasso, pomposo, isterico, logorroico, idiota e completamente incapace. Negarlo è controfattuale. Poi lo si può apprezzare ed è legittimo, così come è legittimo apprezzare che Tex sia caratterizzato in questo modo.

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Infatti, noto sempre più spesso che alcuni forumisti non stanno litigando con me, o con virgin, o con Ledzepp, o con chiunque altro: stanno litigando con LA REALTÀ!

 

Esattamente come un padre bigotto che mena il figlio se scopre che è gay, molti fan di certi autori se leggono qualcosa che non corrisponde alla loro visione... "menano" la realtà, la prendono a schiaffoni, negando la sua natura e dicendo nel forum, come al bar con gli amici "non è vero che mio figlio è... non è vero, non è vero! NON È VERO!", e qui davvero siamo lontanissimi dai "gusti" e dalle "opinioni".

 

Fino ad affermare invereconde falsità (stavo per dire "cazzate" ma mi sono trattenuto...) tipo...

44 minutes ago, MacParland said:

Punti di vista. Un grande, sia su Tex che su Zagor. Introdurre l'idea di trasferta su Tex è semplicemente geniale. In pieno stile Zagoriano. Trasferta con andata e ritorno, non di sola andata a differenza delle altre incursioni di Tex fuori dal West. Bravo, Nolitta. 

 

Certo. "San Francisco" e la trasferta nelle isole del pacifico non esistono...  :rolleyes:

 

"L'idea geniale" di Nolitta poi cosa sarebbe? Mettere due storie in fila, una in cui parte e una in cui torna? E in cosa sarebbe una cosa strabiliante e "geniale"? Per i fan della continuity che si fanno le xxxxx su queste cosa?

 

Sai perchè Nilitta le faceva più spesso (ma non solo lui)?

 

Perché era L'EDITORE, e quindi ERA QUELLO CHE DECIDEVA L'ORDINE DI PUBBLICAZIONE.  Se lo fai da semplice sceneggiatore, come era GL Bonelli, non sei sicuro che non ti pubblichino il ritorno prima dell'andata...

 

Se ti comprassi le strisce, o ti leggessi le vecchie storie, sapresti che la continuity su Tex c'era già quando Nolitta aveva solo 16 anni. Ma all'epoca c'era un disegnatore solo (con aiuti) che le disegnava in fila. Poi è stata abbandonata.

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  • Sceriffi
<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Diablero dice:

Certo. "San Francisco" e la trasferta nelle isole del pacifico non esistono...  :rolleyes:

Cosa c'è di non chiaro nella frase "Trasferta con andata e ritorno". A me sembra che "Il tiranno dell'isola" si concluda con una doppia in cui vediamo la nave con cui Tex ritornerà a casa. Dopo non c'è una storia con il ritorno a casa di Tex. C'è "Lo sceriffo di Durango". Basta leggere la sinossi del primo albo della storia del Topic "Sul Mariposa, la goletta che sta riportando Tex e Kit negli Stati Uniti dopo l'avventura a Panama" Quindi è proprio il seguito con il ritorno a casa di Tex dopo Panama. Come accade nelle storie di Zagor. 

 

<span style="color:red">34 minuti fa</span>, Diablero dice:

Perché era L'EDITORE, e quindi ERA QUELLO CHE DECIDEVA L'ORDINE DI PUBBLICAZIONE.  Se lo fai da semplice sceneggiatore, come era GL Bonelli, non sei sicuro che non ti pubblichino il ritorno prima dell'andata...

Bonelli era solo il padre e co fondatore della casa editrice. Secondo te se fosse andato da Sergio per chiedergli di pubblicare due storie collegate, l'ultimo avrebbe detto di no? Non penso. Allora come hanno fatto Boselli e Burattini a creare una trasferta lunghissima, oltre al proprietario della casa editrice c'era anche un curatore, troppi ruoli per riuscire a fare più storie in continuity. Ma dai. 

 

<span style="color:red">37 minuti fa</span>, Diablero dice:

Se ti comprassi le strisce, o ti leggessi le vecchie storie, sapresti che la continuity su Tex c'era già quando Nolitta aveva solo 16 anni. Ma all'epoca c'era un disegnatore solo (con aiuti) che le disegnava in fila. Poi è stata abbandonata.

Sono state le prime storie che ho letto, e le strisce le sto comprando. Come detto sopra la continuity delle due storie di Sergio è ben diversa da quella dei primi numeri. 

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34 minutes ago, MacParland said:

Bonelli era solo il padre e co fondatore della casa editrice. Secondo te se fosse andato da Sergio per chiedergli di pubblicare due storie collegate, l'ultimo avrebbe detto di no? Non penso. Allora come hanno fatto Boselli e Burattini a creare una trasferta lunghissima, oltre al proprietario della casa editrice c'era anche un curatore, troppi ruoli per riuscire a fare più storie in continuity. Ma dai. 

Hai ancora una volta grossi problemi di percezione della realtà. :rolleyes:

 

Infatti stai rispondendo ad una affermazione (che Nolitta sia stato l'unico) che non ho fatto io: io ho detto esplicitamente che l'hanno fatto anche altri:

1 hour ago, Diablero said:

Sai perchè Nilitta le faceva più spesso (ma non solo lui)?

 

A fare l'affermazione che contesti e ridicolizzi e a cui dici "ma dai!" sei stato... tu!   :laughing:

2 hours ago, MacParland said:

Punti di vista. Un grande, sia su Tex che su Zagor. Introdurre l'idea di trasferta su Tex è semplicemente geniale. In pieno stile Zagoriano. Trasferta con andata e ritorno, non di sola andata a differenza delle altre incursioni di Tex fuori dal West. Bravo, Nolitta. 

 

Quindi, rispondi attaccando l'affermazione che avrei fatto io ma che in realtà hai fatto tu, ridicolizzandoti da solo. Capisci perchè vedo possibili sono 2 ipotesi?

1) Hai problemi di comprensione dei testi che leggi

2) hai problemi di accettazione della realtà.

 

Ma.. alla fine, qual è l'effetto PRATICO di questi tuoi problemi, PER NOI? E per il forum in generale?

 

Che una discussione su una specifica storia di Nolitta, in cui si elencavano i problemi e le assurdità di quella storia specifica e dei Tex di Nolitta in generale, una discussione su COSE CONCRETE e PERFETTAMENTE VERIFICABILI se solo uno prima di rispondere andasse a rileggersi l'albo, è stata ancora una volta deviata su campi surreali e cavolimerendistici dalla solita sparata dal fan di turno, che invece di rispondere del merito ha fatto la solita sparata da "TIFOSO"

 

Come tecnica per far deragliare le discussioni che non piacciono è molto efficace: per sparare una invereconda cazzata bastano due righe, si scrivono e si postano in dieci secondi.  E dopo per smentirtele bisogna scrivere messaggi più lunghi, citare pagine, storie, etc. e perdere un sacco di tempo.

 

E a quel punto basta fare una nuova sparata dicendo il contrario di quello che si diceva prima, e si fa deragliare di nuovo.

 

Molto efficace per impedire critiche agli idoli, o in alternative per far entrare come "verità rivelate" invereconde cazzate come il fatto che il Tex di GLBonelli fosse invincibile e che quello di Nolitta fosse più "umano" (tipo quanto Dexter, il folle psicopatico, sia più umano di John Wayne, perchè si scambia la follia sovraccaricata per "realismo") :craniate:

 

Poi però il forum va a donne di facili costumi, ma che importa, se l'idolo è salvo?  :rolleyes:

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