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TWF - Tex Willer Forum

[88/89] Morte Di Un Soldato


Pedro Galindez
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Voto alla storia  

18 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura : G. L. Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri
Periodicità mensile: Febbraio 1968 - Marzo 1968
Inizia nel numero 88 a pag. 101 e termina nel numero 89 a pag. 118


Salvati due scout da un nugolo di Piutes inferociti, i pards vengono a sapere che lo stregone Wovoka, il Profeta Rosso, sta incitando numerose tribù alla rivolta, promettendo loro l'invulnerabilità e l'avvento di un messia che riscatterà gli indiani. Tex deve sudare sette camicie per mettergli il morso: più viscido di un'anguilla, catturato in seguito al fallito assalto di Fort Churchill, il pellerossa riesce a fuggire per poi essere di nuovo acciuffato. I suoi sanguinari sogni di rivolta marciscono infine con lui in una cella!

Copyright: Sergio Bonelli Editore

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Una particolarit? curiosa di questa storia è la seguente: tanto il tenente "buono" Casey che il "cattivo" Plenty Horse ( in realtà Plenty Horses ) sono personaggi storici, e storico è lo sfondo in cui GLB li fa agire. Tuttavia, in base ai disegni, parrebbe quasi che si siano scambiati l'età: Letteri presenta l'indiano come un uomo maturo, mentre Casey pare quasi un coetaneo di Kit Willer, quando in realtà il tenente Casey aveva 40 anni e Plenty Horses una ventina nel 1890 ( periodo in cui si svolsero gli avvenimenti storici ricordati dalla trama ). Si tratta di un errore di GLB o di Letteri? Sospetto sia più fondata la prima ipotesi, ma non ho prove in merito.

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  • 10 mesi dopo...
  • Rangers

Una storia per me un p? strana, sotto certi punti di vista. Però nonostante queste particolarit? il giudizio finale è molto positivo. Perchè strana?Beh innanzitutto la trama è classica, in quanto abbiamo i soliti indiani che sognano di riprendersi le terre ormai perdute. Tutto questo grazie ai sogni e alle profezie del profeta Wovoka (antenato di Manitary: "Il Profeta Hualpai", texone del 2007), che riesce a riunire grandi gruppi di guerrieri incitandoli alla rivolta. La stranezza o particolarit?, però sta nel come è raccontata questa storia. Wovoka infatti non si vede mai e non sappiamo che fine faccia al termine della vicenda. Vediamo solo le conseguenze delle sue profezie, con stregoni fissati e creduloni, come Perro Negro. E bellissima la scena quasi all'inizio, quando Perro Negro è convintissimo che una camicia col segno del profeta rosso, possa fermare una pallottola, e Tex che gli sta per sparare. :DLa stranezza principale però la ritrovo alla fine quando tutto si risolve troppo velocemente e Plenty Horse (il vero cattivo della vicenda), viene inseguito dai nostri a distanza di mesi. Sembra quasi che GLB avesse in mente altre cose ma poi alla fine avesse optato per una soluzione più veloce. Comunque è indimenticabile e piena di spunti geniali

Carson ci viene mostrato in tutte le sue abilità migliori, ossia riesce a fiutare la presenza dei ribelli dentro un canyon pronti ad uccidere i soldati, e successivamente riesce a portare in salvo gli uomini dell'esercito attestandosi su un colle.
Inoltre GLB non inserisce solo la rivolta indiana, ma ci mostra anche il lato razzista della vicenda, quando in città Tex e pards si imbattono in un tentativo di linciaggio. Quindi una storia che vede diverse ambientazioni e qui troviamo tutta l'abilità e la fantasia del grande GLB. Voto 9; i disegni di Letteri migliorano sempre più :D
  • +1 1
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  • 7 mesi dopo...

Bellissima storia, anche se un po' "lenta", basata su alcuni personaggi veramente esistiti. Ottima l'idea di coinvolgere Tex in una storia vera dal sapore di cronaca che ne esalta il senso di realismo. Un esempio di come Bonelli fosse poco scontato e prevedibile.

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  • 9 mesi dopo...

Questa storia è straordinaria! Un autentico gioiellino che, se solo avesse avuto venti o trenta pagine in più, sarebbe da annoverarsi tra i capolavori della serie!Forse esagero;ma la lettura di queste pagine è davvero entusiasmante:Bonelli le condisce con una serie di agguati, assedi, scazzottate, linciaggi che catturano il lettore, non possono non catturarlo. Questa storia, tra l'altro, ha tratti secondo me molto moderni, che la avvicinano per certi versi alle attuali prove boselliane. Tra questi, c'è l'estrema libertà con cui Bonelli tratta i quattro pards, il modo in cui ne gestisce le azioni e l'entrata in scena. Quella di Carson è una piccola comparsata, ancor più breve di quelle che Boselli gli conceder? in ?Morte nella nebbia? e ?Tornado?;e come nelle due più recenti storie, anche questa volta il vecchio cammello entra in scena in modo autorevole:prima intuisce il pericolo, poi decide di affrontarlo da solo;e nell'affrontarlo, non agisce impulsivamente ma mettendo in mostra tutta l'esperienza accumulata in tanti anni di vita nella frontiera. E nel finale? Prima, in maniera del tutto improvvisa, scompare Kit;dopodich?, a concludere la storia abbiamo i soli Tex e Tiger. Bonelli quindi si libera di ben due pards senza farsi troppi problemi e, soprattutto, senza un motivo apparente. E ancora:il tenente Casey. Qui mi è sembrato per un attimo di star leggendo una storia di Boselli:abbiamo la presentazione di un personaggio che sembra dover assumere un peso significativo nella vicenda, tanto da venirci presentato ?in anteprima? da un altro personaggio,Nuvola Rossa, in quanto protagonista di una profezia nefasta. Già questo basta a farci ricordare di questo tenente. Successivamente, il tenente coi suoi uomini è protagonista di una lunga scena che lo vede protagonista esclusivo. E? un peccato, allora, che Bonelli lo abbia poi completamente dimenticato! Casey torner? solo nelle ultimissime pagine, giusto in tempo per farsi ammazzare. Mi ha colpito la violenza gratuita di questi nemici decisi:per ben due volte vediamo due uomini ormai inermi uccisi vigliaccamente, con un colpo di fucile sparato a bruciapelo nella completa impossibilità di difendersi. I nemici. Pensando a Wovoka,Toro Seduto,Nube Rossa e tutti gli altri tostissimi capi indiani protagonisti della rivolta, vien davvero da chiedersi:?Perchè questa storia non ha avuto tutte le pagine a disposizione che le servivano? Perchè è stata conclusa in maniera tanto sbrigativa??? davvero, sembra quasi che sia stata tagliata:e così, quelli che potevano essere comprimari e nemici memorabili (quindi anche Casey) rimangono solamente dei tristi abbozzi. Stesso dicasi per il tizio che sobilla gli animi per far linciare i due indiani:Bonelli lo lascia andar via, senza dirci nulla di più. Questo mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca- anche se rinnova la mia convinzione che ?La prova del fuoco?, con quelle scene che apparentemente c?entrano poco con lo svolgimento della trama, sia perfettamente texiana!Dopo aver elencato quelli che per me sono difetti, non rinnego l'apertura di questo post!... perchè tutto il resto della storia è spettacolare!Innanzitutto abbiamo un Tex da antologia, che pesta e spara a volont? usando il cervello:bellissima la scena in cui lui e Nuvola Rossa fregano lo stregone alleato di Wovoka, e in cui il nostro mette in mostra la sua durezza nel trattare i criminali e gli stupidi pericolosi!Bella anche la scena del tentato linciaggio, e tutta la sequenza nel paese:ottimo intermezzo che d' l'idea di quanto una rivolta indiana, vera o presunta, possa surriscaldare gli animi. E assolutamente spettacolare è la già citata scena con l'assedio a Carson e ai soldati! Tex agisce semplicemente per amicizia:il suo pard rischia la vita, e lui non esita ad affrontare l'inferno per tentare di salvarlo?. Il momento in cui Tex,Kit e Tiger irrompono sparando come pazzi è texianamente meravigliosa- se poi i disegni sono di un Letteri in stato di grazia, qui forse alla sua prima grande prova su Tex, c'è poco di cui stupirsi!Per concludere, il voto che do a questa storia è un 7 pieno. Un 7 pieno di rammarico, perchè se la conclusione non fosse giunta in maniera così frettolosa e repentina, si sarebbe potuto tranquillamente trasformare in 10.

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  • 4 mesi dopo...

Per concludere, il voto che do a questa storia è un 7 pieno. Un 7 pieno di rammarico, perchè se la conclusione non fosse giunta in maniera così frettolosa e repentina, si sarebbe potuto tranquillamente trasformare in 10.

Se la pensi così, ove mai non avessi letto l'originale finale (quello della serie a striscia), abbasseresti il voto ancora di più.....vi sono tagli sostanziali riguardanti la sorte di Plenty Horse dopo la battaglia, i motivi della caccia di tre mesi dopo, la sceneggiatura della morte di Casey ed il richiamo alla profezia di Nuvola Rossa....... è un finale addirittura centrifugato!
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  • 1 anno dopo...
  • 6 mesi dopo...

Secondo me questa è una storia da dimenticare, l'evoluzione è strana, la trama è labile e soprattutto ci sono degli aspetti che hanno poco a che fare con Tex: viene organizzata una vera e propria strage di indiani, Tex ne è consapevole e non fa nulla per evitarla, Parla del raduno di capi indiani come di un incontro di criminali. Il Tex che conosco io avrebbe parlamentato e cercato di eliminare il vero cattivo, lo stregone Wovoka, perchè tutti i capi erano suoi succubi.

  • Confuso (0) 1
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  • 3 settimane dopo...

Racconto memorabile, intriso di personaggi realmente esistiti (Plenty Horse,Casey,Wovoka), anche se trattati da Bonelli nel solito modo non storico "alla GLB", per intenderci. Comunque vicenda epica, che rimane nelle corde e nel cuore di un Texiano vero. La cattura di Plenty Horse a distanza di mesi anticipa di quasi 50 anni il finale a sorpresa di Faraci in "Lotta senza respiro". Un albo molto "fordiano", che richiama un po' i racconti sulla Cavalleria di Bellah, che ispirarono la quadrilogia di John Ford.@ El senor Teniente Cordoba : in tutte le razze e in tutti i popoli, vi sono le brave e le cattive persone, quindi anche fra i pellirosse vi erano dei cattivi soggetti, sanguinari e spietati. Riprendi " Tamburi di guerra" (nr. 123) e leggi, a pag.95, cosa pensa Tex di "alcune teste rosse"... Scrivere "storia da dimenticare"... per non farmi bannare dico, come Marcus Glendon, che è un.... abominio, meglio passare ad altro.@Tahzay . Mi ha incuriosito il tuo post, da cui si evince che il finale della storia sull'edizione a striscia sarebbe diverso. Ho capito bene ?

  • +1 1
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Racconto memorabile@ El senor Teniente Cordoba : in tutte le razze e in tutti i popoli, vi sono le brave e le cattive persone, quindi anche fra i pellirosse vi erano dei cattivi soggetti, sanguinari e spietati. Riprendi " Tamburi di guerra" (nr. 123) e leggi, a pag.95, cosa pensa Tex di "alcune teste rosse"... Scrivere "storia da dimenticare"... per non farmi bannare dico, come Marcus Glendon, che è un.... abominio, meglio passare ad altro.

Opinioni e giudizi sono soggettivi, per te è memorabile ciò che per me è da dimenticare. Tex conosce molto bene come ragionano gli indiani, sa benissimo che sono estremamente condizionabili e sensibili ad episodi plateali. Mettendo fuori gioco Wovoka, possibilmente ridicolizzandolo, quasi tutti i capi suoi seguaci sarebbero tornati sulla retta via. Ti faccio osservare che sono rispettabili le opinioni di tutti e secondo me in questo forum, su una generica storia, un commento di Borden ha lo stesso valore di quella di altri semplicissimi utenti (a meno non si vada su dettagli tecnici), quindi va bene giudicare una storia, ma dare un giudizio alle opinioni degli altri mi sembra eccessivo.
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  • 9 mesi dopo...

Considerando che la vera storia di Casey e Plenty Horse è del tutto diversa, e che si è svolta addirittura dopo la morte di Toro Seduto e dopo un fatto non proprio da nulla come la strage di Wounded Knee, e che ha visto Plenty Horse assolto dall'accusa di omicidio (senza non poco politica per evitare una nuova guerra indiana in un periodo in cui erano ormai un lontano ricordo), la mia speranza è che sia cassata interamente questa storiella e ne sia riscritta una più storica (un po' come si dovrebbe fare per i Dalton, dopotutto GLB ha infilato benissimo Tex in una vera ricostruzione della caccia a Butch Cassidy). Per il resto, con altri nomi, e sviluppata meglio, questa poteva benissimo prendere il posto della ridicolissima vicenda di Maritary.

  • Triste (0) 1
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  • 3 anni dopo...

Bella storia ma insolita, questa di GLB, sia per il soggetto, ispirato a fatti storici ma totalmente rimaneggiati, sia per l’andamento poco equilibrato della vicenda, con un finale, più che affrettato, direi quasi troncato.

Sappiamo che GLB in quel periodo si ispirava a personaggi del West prendendo spunto da Butch Cassidy, Buffalo Bill, Cochise, Mano Gialla, ecc. senza tener troppo conto della Storia e delle date (questa è ambientata nel 1891, così come il finale di quella con Butch Cassidy nel 1908, mentre Cochise dovrebbe essere già defunto).

In “Morte di un soldato” si parla del profeta Wovoka e della Ghost Dance, si citano Toro seduto e Kicking Bear, ma il lettore non vedrà nessuno di questi personaggi famosi, meno che meno il profeta rosso Wovoka, che dà il titolo alla storia e attorno a cui ruota inizialmente tutta la vicenda. GLB infatti focalizza stranamente l’attenzione su personaggi secondari come il tenente Casey e il suo uccisore, l’indiano brulè Plenty Horses.

 

Ma chi era Plenty Horses?

Nel 1891, dopo il massacro di Wounded Knee, Plenty Horses sparò al tenente dell'esercito Edward W. Casey,  comandante degli scout Cheyenne della riserva indiana di Pine Ridge nel South Dakota, uccidendolo. Quindi fu arrestato e processato per l'omicidio. La sua difesa fu che aveva ucciso Casey nel tentativo di riscattarsi agli occhi della sua gente dopo aver trascorso cinque anni alla "Carlisle Indian School" imparando i modi dell'uomo bianco, per poi tornare in tempo per assistere al massacro di Wounded Knee. Così disse:

 Per cinque anni ho frequentato Carlisle e sono stato educato alla maniera dell'uomo bianco. Quando tornai dalla mia gente, ero un emarginato tra loro. Non ero più indiano. Non ero un uomo bianco. Ero solo. Ho sparato al tenente per potermi ritagliare un posto tra la mia gente. Adesso sono uno di loro. Sarò impiccato e gli indiani mi seppelliranno come un guerriero.

 

Al processo di Plenty Horses,  l'argomentazione centrale dei due avvocati fu che esisteva uno stato di guerra tra gli Stati Uniti e la nazione Lakota e come tale i belligeranti avevano il diritto di uccidersi a vicenda. In tal caso, Plenty Horses non sarebbe dovuto nemmeno essere processato per omicidio.

Era nell'interesse del governo che i Lakota uccisi a Wounded Knee fossero considerati combattenti e prigionieri di guerra insorti nella resistenza armata, e che le scaramucce tra i guerrieri Lakota e l'esercito americano venissero considerate battaglie, perché in tal modo nessun soldato americano poteva essere processato.

E infatti, come risultato della constatazione che esisteva uno stato di guerra, Plenty Horses sfuggì alla condanna per omicidio e fu rilasciato, contribuendo così a scagionare i soldati del Settimo Cavalleria, gli autori del massacro di Wounded Knee, nessuno dei quali fu mai accusato.

Dopo il processo Plenty Horse scomparve nell'oscurità, ma visse fino al 1933 nella riserva di Rosebud, dove si sposò e crebbe dei figli.

Questa la Storia vera.

 

A GLB inizialmente interessa soprattutto la rivolta indiana alimentata dal profeta Wovoka, poi introduce i due personaggi di Casey e Plenty Horses, ma dopo un po’ li trascura, così come nel proseguo si perdono le tracce del Profeta Indiano, che da metà storia in poi nessuno cita più (e che non vedremo mai). Finché a un certo punto tutto si risolve con un velocissimo assedio degli indiani a una collina in cui si sono rifugiati Tex e gli altri, concluso con l’arrivo salvifico dei rinforzi. E tutta la pericolosissima rivolta delle tribù finisce un po' troppo facilmente in una bolla di sapone.  Solo nelle ultime pagine ecco che ricompaiono Casey e Plenty Horses per il tragico epilogo.

Da notare anche che nell’ultimissima vignetta Tex, catturando l’indiano brulè, gli dice con disprezzo che marcirà in carcere per l’omicidio commesso, mentre nella realtà sappiamo che invece verrà immediatamente assolto e lasciato libero.

 

Nonostante questo, la storia si legge con piacere (anche grazie alla grande prova di Letteri), e se la trama non è proprio il massimo, le singole scene sono tutte ben riuscite, dagli scontri a fuoco coi Piutes o i Sioux, al dialogo con lo stregone degli Hopi convinto che la camicia che indossa renda invulnerabili, all’intermezzo cittadino contro i razzisti del posto sempre pronti a linciare qualunque indiano gli attraversi la strada, alla bell'idea della profezia nefasta della morte di Casey che poi tristemente si avvererà.

Dispiace un po’ lo scarso approfondimento dei due protagonisti (Casey e Plenty Horses) e il mancato sviluppo di un soggetto che poteva dar vita a una grande storia.

Modificato da Poe
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Interessante commento, come sempre, ma mi meraviglia che non hai citato la cosa più peculiare di questa storia, che già parte con profezie (false), incontri di stregoni, etc: al lettore è lasciata una profezia vera. Mentre Tex e gli altri combattono contro una "falsa profezia" che sappiamo non si verificherà mai, noi grazie alla "macchina del tempo" del vivere nel futuro, sappiamo sin da pagina 18 (a 100 pagine dalla fine, che all'epoca significava ben 4 albi a striscia di anticipo, che Plenty Horse ucciderà il tenente Casey. E quattro pagine prima lo stesso stregone Nuvola Rossa ha un sogno premonitore, in cui Casey è a terra morto e anche Tex "cade" da cavallo.

 

È questo il fulcro della storia: non tanto "l'approfondimento dei personaggi" o la "fedeltà storica": invece di cercare di "sorprendere il lettore" con i tipici "colpi di scena", qui GLB dice subito al lettore che Plenty Horse ucciderà Casey, dando maggiore tensione ad ogni loro incontro.  Una dimostrazione pratica della "bomba sotto al tavolo" di Hitchcook.

 

Alla fine, quando la "profezia" (il fatto "storico" si compie, e si scioglie anche la tensione del sogno in cui Tex è in pericolo, tutto è compiuto, si può chiudere. Che senso avrebbe sprecare pagine per fare la maestrina dalla penna rossa e spiegare che Plenty Horse se la caverà e bla bla bla in un "moderno" spiegone nozionistico?

 

È interessante anche notare come qualcosa nel tratto di Letteri abbia spinto subito GLB a dargli storie molto "magiche", anche in meri accenni come questo.

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Sono d'accordo su tutto ed in particolare su questo.

 

1 ora fa, Diablero dice:

È interessante anche notare come qualcosa nel tratto di Letteri abbia spinto subito GLB a dargli storie molto "magiche", anche in meri accenni come questo.

 

Aggiungo che, oltre che per le storie di stampo "fantastico", Letteri era anche il disegnatore favorito per storie ambientate in Messico o con gli Apaches. La storia da cui hai preso il tuo nickname ha tutti e tre questi elementi.:lol:

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Altri elementi particolari di questa storia:

 

- Una formazione "rara": partendo dalla riserva, il gruppo è composto da Tex, il figlio e Tiger Jack, con Carson che fa solo una breve comparsa (dimostrando comunque in poche pagine la sua abilità ed esperienza) mentre è in missione con l'esercito. Cosa che mi ha fatto quasi pensare ad una storia "recuperata dal cassetto" da tempi precedenti (così come il fatto che sia stata conclusa così bruscamente - non mi riferisco tanto alla chiusura dopo la morte di Casey, che come ho detto prima, mi pare un ottimo momento per chiudere, ma alla fine della rivolta), ma è vero che GLB non ha mai chiarito bene se Carson fosse ancora in servizio o no...

 

- Un Kit Willer che...  fa il Kit Willer! Ha un ruolo abbastanza defilato in questa storia, ma riesce comunque a farsi notare per l'irruenza, quando entra nel saloon di corsa con Tex dietro che gli grida di fermarsi

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Diablero dice:

Altri elementi particolari di questa storia:

 

- Una formazione "rara": partendo dalla riserva, il gruppo è composto da Tex, il figlio e Tiger Jack, con Carson che fa solo una breve comparsa (dimostrando comunque in poche pagine la sua abilità ed esperienza) mentre è in missione con l'esercito. Cosa che mi ha fatto quasi pensare ad una storia "recuperata dal cassetto" da tempi precedenti (così come il fatto che sia stata conclusa così bruscamente - non mi riferisco tanto alla chiusura dopo la morte di Casey, che come ho detto prima, mi pare un ottimo momento per chiudere, ma alla fine della rivolta), ma è vero che GLB non ha mai chiarito bene se Carson fosse ancora in servizio o no...

 

- Un Kit Willer che...  fa il Kit Willer! Ha un ruolo abbastanza defilato in questa storia, ma riesce comunque a farsi notare per l'irruenza, quando entra nel saloon di corsa con Tex dietro che gli grida di fermarsi

 

L'assenza di Carson non è così strana come sembri pensare. Nei primi 100 numeri, e con qualche eccezione anche nei successivi 100, in praticamente tutte le storie ambientate in tutto o in parte nella Riserva Carson non c'è mai o arriva in seguito. Per me è evidente che per GLB Carson non viveva  stabilmente nella Riserva. 

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

L'assenza di Carson non è così strana come sembri pensare. Nei primi 100 numeri, e con qualche eccezione anche nei successivi 100, in praticamente tutte le storie ambientate in tutto o in parte nella Riserva Carson non c'è mai o arriva in seguito. Per me è evidente che per GLB Carson non viveva  stabilmente nella Riserva. 

La mia opinione (all'epoca) era che Carson fosse ancora in servizio, magari non più come ufficiale, ma magari scout o consulente, per cui veniva in soccorso di Tex nelle licenze o come intermediario quando era proprio richiesta la presenza del ranger "a mezzo servizio". Da un certo punto in poi, ho avuto la netta sensazione che Carson abbia chiesto a Tex ospitalità nella riserva, probabilmente perché la pensione non era sufficiente a vivere nelle città.

Ovviamente non sta scritto da nessuna parte. Inoltre sono sempre stato del parere che le avventure non sono narrate in ordine cronologico e a volte Kit sembra più vecchio o più giovane. Quelle rare storie in cui Tex opera da solo le immaginavo situate nel periodo "non documentato" tra i vari salti temporali ufficiali. Potrebbe essere che il "pensionamento" del vecchio cammello accada nella storia di Cruzado, in cui il suo arrivo sembra realmente un evento.

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