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TWF - Tex Willer Forum

[73/75] Pony Express


theLord
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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Aurelio Galleppini e Virgilio Muzzi
Periodicità mensile: Novembre 1966 - Gennaio 1967
Inizia nel numero 73 a pag. 115 e finisce nel numero 75 a pag. 77


Un pugno di rapinatori assalta una diligenza sulla quale viaggia Kit Willer...
L'infame cricca di Tom Blackburn ha rapinato l'oro trasportato dalla diligenza della Overland su cui viaggiava Kit Willer! E Piccolo Falco, rimasto al verde, ottiene un incarico da Pony Express, finendo prigioniero in un campo di Comanche ribelli. È lo stesso Blackburn a contrabbandare fucili ai pellerossa: Kit riesce a tagliare la corda grazie a Zumah, un Navajo esiliato. Tex e Kit Carson ritrovano il loro giovane pard, malconcio ma vivo, in un villaggio fantasma, e per la banda Blackburn, pronta ad assalire il deposito della Overland, è giunto il momento della resa dei conti!

Copyright: Sergio Bonelli Editore

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Una tra le storie del primo centinaio che più mi ha appassionato... per una volta troviamo un kit assolutamente centrale per buona parte della storia... dimostra grandi abilità e una notevole intrarprendenza, ma soprattutto, un indomito sangue freddo quando viene attaccato da una banda di predoni comanche... kit, prima di essere preso si batte all'ultimo sangue, e con coraggio riesce ancora a sbefeggiare i suoi carcerieri quando si trova legato al palo della tortura...? raro, ormai, trovare un kit willer così... :rolleyes:

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  • 6 mesi dopo...

Una tra le storie del primo centinaio che più mi ha appassionato... per una volta troviamo un kit assolutamente centrale per buona parte della storia... dimostra grandi abilità e una notevole intrarprendenza, ma soprattutto, un indomito sangue freddo quando viene attaccato da una banda di predoni comanche... kit, prima di essere preso si batte all'ultimo sangue, e con coraggio riesce ancora a sbefeggiare i suoi carcerieri quando si trova legato al palo della tortura...? raro, ormai, trovare un kit willer così... :rolleyes:

Sono pienamente d'accordo con te, Lord. Kit in questa storia ha un ruolo non solo centrale e risolutivo per mettere fine al traffico d'armi, ma il modo in cui lo "recita", soprattutto affrontando i comanches prima in campo aperto e poi prigioniero nel loro campo lascia veramente a bocca aperta per la meraviglia. Hai ragione, dobbiamo solo rimpiangere un Piccolo Falco di quella levatura. Farlo tornare no, vero?
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  • 2 mesi dopo...
  • Rangers
:trapper: Dopo numerose storie, GLB, decide di far assumere a Kit Willer un ruolo decisamente da protagonista, o almeno nella prima parte della storia. Le sfortune per lui non mancano
il cavallo viene morso dal serpente e rimane appiedato, rimane coinvolto in un assalto alla diligenza sulla quale era salito e viene abbattuto con un colpo in testa prima che possa agire, inoltre gli fregano pure la sella. Poco più tardi è costretto a farsi assumere dalla compagnia dei Pony Riders, per racimolare pochi dollari e viene inseguito e catturato dagli indiani.
A parte queste disavventure, Kit si comporta veramente bene, utilizzando tutte le astuzie e gli insegnamenti dei suoi maestri, principalmente la resistenza e l'agilit? di Tiger e l'astuzia e la precisione con le armi di Tex. Prima di essere catturato decima il gruppo degli indiani inseguitori e successivamente gioca d'astuzia anche durante le torture a cui viene sottoposto. Nella storia viene lasciato a casa Tiger, sostituito però dal personaggio di Zumah, che assume un ruolo importante nella vicenda
soprattutto per il doppio salvataggio di Kit, prima lo soffia agli indiani poi ai denti dei lupi che già stavano cominciando ad "assaggiarlo"
Tex e Carson vengono così, per una volta messi in secondo piano, almeno inizialmente. Nella seconda parte della storia, col ricongiungimento di Kit ai nostri, la vicenda si sposta su Tex, che ci mostra (come in passato) le sue doti strategiche nello sventare l'assalto ai magazzini fortificati. La storia prosegue poi a Denver, dove la vicenda si conclude con scazzottate e sparatorie e lo smascheramento di Blackburn. Voto alla storia: 9
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  • 1 anno dopo...

?Pony expressè, ovvero:la gran libertà di Bonelli nello scrivere Tex!Questa storia, insieme ad altre del periodo, dimostra quanto varia e multiforme, e quindi difficilmente racchiudibile in schemi e semplificazioni, poteva essere la poetica bonelliana. Che dire infatti di un avventura in cui Tex compare solo a metà albo? In cui tutta la prima metà vede come protagonista assoluto Kit Willer? In cui, tra l'altro, abbiamo la presenza determinante di quello che potremmo ben definire come ?personaggio ruba scena??Infatti Zumah è un personaggio decisivo:salva Kit dal palo della tortura, ed è quindi protagonista di quella che è forse l'azione più eroica di tutta la storia. Inoltre,Bonelli ci mostra quello che ci ha mostrato poco e che proprio per questo, quando è mostrato, risalta:il lato emotivo di Tex, quello più umano. Tex è un padre che, vedendo il figlio all'improvviso ridotto in quelle condizioni, non può che assumere l'espressione tra lo sbigottito e il disperato che assume a pag.113 del n.74. E? in quanto padre addolorato che Tex sta quasi per sparare a Zhuma. La libertà di Bonelli si vede anche in un altro fatto:il trasformare una storia ?indiana? in una storia cittadina, con tanto di scazzottate e repulisti finale.?Pony expressè è quindi una storia articolata sotto molti punti di vista. E le belle scene non mancano!Quella in cui Kit affronta la corsa dei bastoni è intensissima, e mette in risalto la grandezza del figlio di Tex, la sua furbizia e il suo coraggio, nonchè il forte senso dell'onore. E che dire di quella in cui il ragazzo cade da cavallo? Le vignette con l'entrata in scena dei lupi, accompagnati dalle evocative parole dello sceneggiatore, creano un momento quantomeno emozionante. E qui Bonelli dimostra davvero di saperci fare:nel momento clou, quando siamo al culmine dell'ansia, cambia scena e lascia tutto in sospeso. Ecco come mantenere viva la suspance!In queste piccole cose, secondo me, si vede tutta la modernit? dello stile del creatore del Tex- ed è in queste piccole cose che mi sembra di rivedere sprazzi di Boselli. Come dicevo, questa storia è molto articolata. Ecco infatti, nel capitolo cittadino,Bonelli aggiunge nuova carne al fuoco:il personaggio di Nita Montejo, maliarda affascinante che si manovra come vuole il povero innamorato direttore della Central Overland. E poi, abbiamo anche una piccola intrusione nella Storia:diamine, questa vicenda merita di essere ricordata già soltanto per il fatto che Kit Willer diventa un pony express!Anche i disegni di Muzzi, questa volta-e non so bene perchè- non mi sono affatto dispiaciuti. Quindi il mio voto è 8- voto che sarebbe potuto essere molto più alto, se non fosse stato per un finale un po' affrettato. Ma questo, più che un difetto di questa specifica storia,? un difetto generale di questo periodo-che per me, lo ribadisco, rimane assolutamente straordinario e da rivalutare!

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bellissima storia , sopratutto perche' e' una delle prime apparizioni di kit !

Ma neanche per sogno. :malediz... Ragionando in termini di "albi giganti", Kit era in giro da almeno 63 e se parliamo di anni, erano già 13 dai che appariva a fianco del padre nelle storie.

inoltre si ha il sapore del west e dell'azione sempre in bocca ! :)

Ecco, questo è giusto. :colt:
  • +1 1
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?Pony expressè, ovvero:la gran libertà di Bonelli nello scrivere Tex!
Questa storia, insieme ad altre del periodo, dimostra quanto varia e multiforme, e quindi difficilmente racchiudibile in schemi e semplificazioni, poteva essere la poetica bonelliana.

Sono contento di vedere che c'è qualcun altro che la pensa come me al proposito. ::evvai::


Che dire infatti di un avventura in cui Tex compare solo a metà albo? In cui tutta la prima metà vede come protagonista assoluto Kit Willer?

E se ragioni in termini di albi a striscia, vedrai che Tex non compare per ben due albi consecutivi. Appare brevemente nel terzo e lo rivediamo nel quinto (se la memoria non m'inganna).

Chissà che avranno pensato all'epoca i lettori di quell'eretico di Bonelli, che si permetteva di scrivere una storia di Tex senza Tex. :lol2:
Magari l'avranno letta senza porsi troppi problemi.

In cui, tra l'altro, abbiamo la presenza determinante di quello che potremmo ben definire come ?personaggio ruba scena??
Infatti Zumah è un personaggio decisivo:salva Kit dal palo della tortura, ed è quindi protagonista di quella che è forse l'azione più eroica di tutta la storia.
Inoltre,Bonelli ci mostra quello che ci ha mostrato poco e che proprio per questo, quando è mostrato, risalta:il lato emotivo di Tex, quello più umano. Tex è un padre che, vedendo il figlio all'improvviso ridotto in quelle condizioni, non può che assumere l'espressione tra lo sbigottito e il disperato che assume a pag.113 del n.74. E? in quanto padre addolorato che Tex sta quasi per sparare a Zhuma.
La libertà di Bonelli si vede anche in un altro fatto:il trasformare una storia ?indiana? in una storia cittadina, con tanto di scazzottate e repulisti finale.
?Pony expressè è quindi una storia articolata sotto molti punti di vista.
E le belle scene non mancano!
Quella in cui Kit affronta la corsa dei bastoni è intensissima, e mette in risalto la grandezza del figlio di Tex, la sua furbizia e il suo coraggio, nonchè il forte senso dell'onore.

Ed è proprio quello il Kit che mi piace e che mi è mancato per troppi anni e che di recente ho rivisto nelle storie di Boselli e Faraci.


E che dire di quella in cui il ragazzo cade da cavallo? Le vignette con l'entrata in scena dei lupi, accompagnati dalle evocative parole dello sceneggiatore, creano un momento quantomeno emozionante. E qui Bonelli dimostra davvero di saperci fare:nel momento clou, quando siamo al culmine dell'ansia, cambia scena e lascia tutto in sospeso. Ecco come mantenere viva la suspance!
In queste piccole cose, secondo me, si vede tutta la modernit? dello stile del creatore del Tex- ed è in queste piccole cose che mi sembra di rivedere sprazzi di Boselli.

Boselli ha sempre detto di ispirarsi al primo Bonelli, del resto.


Come dicevo, questa storia è molto articolata.
Ecco infatti, nel capitolo cittadino,Bonelli aggiunge nuova carne al fuoco:il personaggio di Nita Montejo, maliarda affascinante che si manovra come vuole il povero innamorato direttore della Central Overland.

Una delle rare donne nelle storie di GLB ed una delle pochissime cattive che non muore nel finale. :trapper:


E poi, abbiamo anche una piccola intrusione nella Storia:diamine, questa vicenda merita di essere ricordata già soltanto per il fatto che Kit Willer diventa un pony express!

in barba a possibili incongruenze storiche. :colt:


Anche i disegni di Muzzi, questa volta-e non so bene perchè-  non mi sono affatto dispiaciuti.

Io ho sempre sospettato che, principalmente nella seconda metà, ci sia stata un'altra mano ad aiutare Muzzi, notoriamente lento, a rispettare le scadenze. Nel caso avessi ragione, i miei sospetti si appuntano su Raffaele Cormio. :colt:


Quindi il mio voto è 8- voto che sarebbe potuto essere molto più alto, se non fosse stato per un finale un po' affrettato. Ma questo, più che un difetto di questa specifica storia,? un difetto generale di questo periodo-che per me, lo ribadisco, rimane assolutamente straordinario e da rivalutare!

Il finale affrettato è figlio del formato dell'epoca. Per Boselli (ma io userei più il termine "frenetico") invece è un marchio di fabbrica. :lol2:


Da parte mia aggiungo che forse all'inizio della storia siamo stati testimoni della fine di Diablo, storico cavallo di Kit, ma chissà se Bonelli ci hai mai pensato?

Buona l'idea della sella lavorata di Kit, mai più ripresa... a parte che in "Morte nella nebbia", se non sbaglio.

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  • 2 anni dopo...

Storia per certi versi esaltante, sciupata da un finale affrettato. Invece della sparatoria risolutiva nel locale di Harrison sarebbe stata preferibile una resa dei conti

con protagonisti Kit Willer e Big Charley in virt? di quanto accaduto nella parte iniziale, e che il criminale venisse riconosciuto da Piccolo Falco che aveva avuto modo di vederlo da vicino nel campo dei Comanche, e sebbene truccato poteva riconoscerne la voce.
Interessante il personaggio di Zumah che potrebbe essere riproposto, magari facendolo ritrovare come capo del villaggio in cui aveva fatto ritorno. Concordo con Carlo Monni nel ritenere che nella seconda parte della storia entra in scena un secondo disegnatore in aiuto di Muzzi.
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  • 6 anni dopo...

Nella copertina del numero 74 "Sangue Sulla Pista" Galep ritrae Tex a terra colpito da una freccia. Ma nell'albo in questione non c'è nessuna sequenza in cui Tex viene ferito e giace a terra con una freccia piantata nella spalla. Nessuno ha notato questa incongruenza?

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<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, "Indio" Mac Kelly dice:

Nella copertina del numero 74 "Sangue Sulla Pista" Galep ritrae Tex a terra colpito da una freccia. Ma nell'albo in questione non c'è nessuna sequenza in cui Tex viene ferito e giace a terra con una freccia piantata nella spalla. Nessuno ha notato questa incongruenza?

 

 Nei numeri da 1 a 100 ci sono diverse copertine 'generiche' o con scene che poi non si ritrovano nell'albo. Era prassi piuttosto diffusa, per tutta una serie di motivi.

  • +1 1
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