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TWF - Tex Willer Forum

[36/37] Incidente A Fullertown


Guest Wasted Years
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17 utenti hanno votato

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Guest Wasted Years

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Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni : Aurelio Galleppini
Inizia nel numero 36 a pag. 45 e finisce nel numero 37 a pag. 56


Dinamite si azzoppa e Tex fa tappa forzata a Fullertown, città caduta in mano alla famiglia Brenton, rancheros e ladri di bestiame che si accaniscono contro gli allevamenti di Charlie Prescott. Willer interviene con travestimenti e incursioni. È la fine, per i Brenton: l'ultimo di loro viene pizzicato a Forte Reno mentre tenta di piazzare cavalli rubati all'esercito.

 

Copyright Sergio Bonelli Editore

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  • 1 anno dopo...

Gran bella storia, molto movimentata e piena di sparatorie, caratteristica tipica dei tempi delle strisce. Proprio il fatto di essere stata scritta per albi a strisce costringe Bonelli a velocizzare il tutto, non concedendo un attimo di pausa al lettore, che si trova immerso in una carrellata di agguati e scontri a fuoco. E questa velocit? necessaria non permette a Bonelli di sviluppare più compiutamente alcune situazioni e alcuni personaggi interessanti:mi riferisco sopratutto a Nora, ragazza un p? ribelle e piena di sè, che si mette in evidenza in una delle scene più belle della storia, tirando addirittura una frustata in viso a Tex... c'era da aspettarsi un ruolo importante per questo personaggio, che invece semplicemente scompare, tanto che nel secondo albo compare in una sola vignetta. Ma questi limiti dettati dai tempi e dal formato a striscia, non impediscono a questa storia di essere bella e molto piacevole!Tex è un satanasso che ha sempre la situazione in pugno, che non si fa problemi se deve travestirsi da mormone e rapinare banche, simpaticissimo nell'alleggerire lo stato di tensione in cui si trovano i suoi compagni:ovvio,Tex è Tex, mica dei Brenton qualunque possono anche solo sperare di innervosirlo!Grandissimo il Maestro, che realizza dei disegni spettacolari, che rendono benissimo l'ambientazione in cui Tex agisce;inoltre ci sono dei primi piani meravigliosi, e sopratutto più si prosegue nella lettura più i disegni sembrano migliorare e farsi più belli ad ogni pagina:si ha l'impressione che Galep si sia divertito parecchio a disegnare questa storia!Se devo dare un voto complessivo, dico 8...

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  • 4 mesi dopo...

Gran bella storia, molto movimentata e piena di sparatorie, caratteristica tipica dei tempi delle strisce. Proprio il fatto di essere stata scritta per albi a strisce costringe Bonelli a velocizzare il tutto, non concedendo un attimo di pausa al lettore, che si trova immerso in una carrellata di agguati e scontri a fuoco. E questa velocit? necessaria non permette a Bonelli di sviluppare più compiutamente alcune situazioni e alcuni personaggi interessanti:mi riferisco sopratutto a Nora, ragazza un p? ribelle e piena di sè, che si mette in evidenza in una delle scene più belle della storia, tirando addirittura una frustata in viso a Tex... c'era da aspettarsi un ruolo importante per questo personaggio, che invece semplicemente scompare, tanto che nel secondo albo compare in una sola vignetta. Ma questi limiti dettati dai tempi e dal formato a striscia, non impediscono a questa storia di essere bella e molto piacevole!Tex è un satanasso che ha sempre la situazione in pugno, che non si fa problemi se deve travestirsi da mormone e rapinare banche, simpaticissimo nell'alleggerire lo stato di tensione in cui si trovano i suoi compagni:ovvio,Tex è Tex, mica dei Brenton qualunque possono anche solo sperare di innervosirlo!

Questa storia meriterebbe di essere ricordata anche per la stupenda sequenza della roulette russa, secondo me. :colt:

Grandissimo il Maestro, che realizza dei disegni spettacolari, che rendono benissimo l'ambientazione in cui Tex agisce;inoltre ci sono dei primi piani meravigliosi, e sopratutto più si prosegue nella lettura più i disegni sembrano migliorare e farsi più belli ad ogni pagina:si ha l'impressione che Galep si sia divertito parecchio a disegnare questa storia!

Devo far notare, tanto per dare credito a chi se lo merita, che anche in questa storia le matite di Galep sarebbero state inchiostrate da Virgilio Muzzi.
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  • 1 anno dopo...

Storia molto gradevole con bei momenti da ricordare. Prima di un ini ciclo che vede Tex in solitaria.
Il tutto nasce da una sosta forzata di Tex nel paesino di Fullertown a causa di un problema ad una zampa di Dinamite. Per fortuna il cavallo se la caver? senza problemi, ma Tex in vece si ficcher? in uno di quei guai che sono la sua specialit?.

1) Tex deve separarsi da Carson e Pat con i quali si stava recando alla Riserva Navajo dopo le dimissioni dai Rangers date nell'avventura precedente. Se la mia ricostruzione dei fatti è corretta, avrebbe dovuto ricongiungersi con loro al termine de ?Il totem nel deserto?/B], ma quell'avventura fu anticipata, come ben sappiamo.

2) Diversamente da Carson, Tex non è molto preoccupato di cosa faranno ora che hanno dato le dimissioni. C?? da capirlo: ha sempre il suo accordo con i Pinkerton e poi scommetto che sa benissimo che i Rangers non si priveranno facilmente dei suoi talenti. Se poi davvero pensava di fare la vita del pensionato alla Riserva, beh? aveva fatto male i suoi calcoli. :colt:

3) Anche qui abbiamo un conflitto tra allevatori, a stavolta di cavalli. Ai loschi fratelli Brenton non basta essere fornitori dell'esercito, rubano anche i cavalli ai loro vicini e ne contraffanno il marchio per poi rivenderli come propri.

4) I Brenton non sono nemmeno i padroni del ranch che dirigono, che è stato ereditato dalla nipote Nora Mandel, eredit? che loro amministrano come se fosse cosa loro.

5) Qui abbiamo un Tex sicuramente poco femminista, ma comunque in linea con i costumi del suo periodo storico. L'arrogante Nora gli rifila una frustata al volto e Tex, dopo averle strappato di mano il frustino le si rivolge dicendo: ?Se foste un uomo a quest?ora non avrei bisogno di parlarvi poich? sarebbe inutile rivolgere la parola a un morto ?? e poi rincara la dose con: è ? Lasciate agli uomini la briga di sistemare le faccende da uomini e limitatevi ad accender fornelli e ricucire le calze è Chissà che ne pensano certe lettrici di Tex. :capoInguerra: :lol2:

6) Gli uomini dell'allevatore Prescott scambiano Tex per uno dei ladri di cavalli e cercano di impiccarlo. Per sua fortuna Tex sa come difendersi.

7) Avendo bisogno di un cavallo per sostituire Dinamite, Tex ne ?prende in prestito? uno di Prescott dopo averlo domato. Uno sfoggio di abilità che avevamo visto raramente.

8) Menzione d'onore per un bravaccio di Brenton il cui destino è farsi sempre sorprendere a Tex e ritrovarsi legato od in altre ambasce. Praticamente una gag ricorrente. laughing

9) Sapevamo già che Tex ha un concetto di giustizia molto personale ma che comprendesse le rapine in banca non lo sapevamo ancora. Ma com?? che non siamo rimasti sorpresi? :lol2:

10) Il vero pezzo forte però è la straordinaria scena della roulette russa (truccata, ma il suo avversario non lo sa) a cui Tex sfida Oswald Brenton i cui nervi cederanno prima della fine. Un vero gioiello d'atmosfera e dialoghi. :colt:

11) Disegni di Galep (matite) & Virgilio Muzzi (chine).

  • +1 1
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  • 1 anno dopo...

5) Qui abbiamo un Tex sicuramente poco femminista, ma comunque in linea con i costumi del suo periodo storico. L'arrogante Nora gli rifila una frustata al volto e Tex, dopo averle strappato di mano il frustino le si rivolge dicendo: ?Se foste un uomo a quest?ora non avrei bisogno di parlarvi poich? sarebbe inutile rivolgere la parola a un morto ?? e poi rincara la dose con: è ? Lasciate agli uomini la briga di sistemare le faccende da uomini e limitatevi ad accender fornelli e ricucire le calze è Chissà che ne pensano certe lettrici di Tex. :capoInguerra: :lol2:

La prima volta che avevo letto l'albo non avevo colto (ero poco più che una bambina). Poi... ho colto e ho pensato "Peste lo colga!". Ora sono più disposta all'indulgenza. Da molto tempo penso che il linguaggio di Tex in quell'occasione non fosse necessariamente antifemminista (a parte che è inevitabile tener conto dei tempi in cui si svolge la storia), ma fosse mirato proprio a colpire "basso" l'arroganza della grandonna. E sono sicura che Tex non avrebbe parlato sullo stesso tono in circostanze diverse.
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  • 3 anni dopo...

ottima storia, non è un tema che a me piace molto ma la trama è stata ben sviluppata, son sicuro che uscisse oggi sarebbe considerata mediocre, G.L.Bonelli riusciva a fare miracoli con ogni idea... i disegni sono come al solito buoni, grande Galep!     

Sceneggiatura: 7,5

Disegni: 7,5

Tex: 7,5

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  • 2 settimane dopo...
  • Sceriffi
On 30/11/2016 at 13:22, Carlo Monni dice:

Mediocre? Non è un capolavoro., certo, ma la scena della roulette russa e ed anche quella di Texche rapina la banca travestito da predicatore mormone sono da antologia, specie la prima.;)

 

Due scene indimenticabili, soprattutto quella della roulette russa! Tex vestito da mormone poi è uno spasso! La storia non è particolarmente originale, ma quelle due sole scene valgono tutto il prezzo del biglietto.

Peccato solo per la figura della nipote dei Brenton, che all'inizio sembra un bel personaggio ma poi viene completamente dimenticata dalla sceneggiatura. 

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  • 1 anno dopo...

Episodio scoppiettante. Un esempio lampante di come debba essere una storia per divertire e appassionare.

Un incidente al fido Dinamite, costringe Tex a separarsi da Carson e Pat. Ma contrariamente a ciò che il nostro teme, il suo soggiorno a Fullertown è tutt'altro che tedioso.

 

Fatta la conoscenza con l'arrogante Nora, nipote dei fratelli Brenton ovvero i "padreterni" del paese, Tex entra subito in rotta di collisione con coloro che, a detta del simpatico barman, hanno ridotto a un mucchio di rovine un vicino villaggio ormai ridotto a un fantasma.

 

Proprio fra le disabitate costruzioni, il nostro eroe si trova a dover fronteggiare un agguato con degli sgherri dei Brenton, intenti a marchiare dei cavalli rubati.

 

Ha così inizio la guerra fra Tex e la banda capeggiata dai due Brenton, che non disdegnano a rubare le mandrie del povero Prescott, utilizzando un fine trucco con i ferri da marchio. L'idea del marchio contraffatto ritornerà nella più celebre storia Sunset Ranch, così come è curioso che Nora scompaia ben presto dalla scena, eppure sembrava dall'inizio potesse avere un ruolo più importante nella trama. A tal proposito il predicozzo non del tutto femminista che le fa Tex dopo il loro scontro credo che al giorno d'oggi avrebbe attirato feroci critiche, ma bisogna pur comprendere che purtroppo all'epoca ancora la mentalità era un po' chiusa sotto questo aspetto e anche Bonelli, sempre attento a certe tematiche, finì col scivolare sulla proverbiale buccia di banana.

 

Dopo un primo malinteso, Tex diverrà alleato di Prescott e la storia decollerà con scene memorabili quali la splendida roulette russa con tanto di bluff che farà vacillare il prepotente Brenton e la rapina con travestimento di Mormone che preparerà la trappola finale per incastrare i biechi ladroni, con la mandria marchiata sotto la criniera per scoprire il piano criminale dei fratelli in combutta con un corrotto sergente dell'esercito.

 

Tex è davvero decisissimo e non si crea alcuna remora a violare ogni regolamento pur di ottenere la vera giustizia. Sceneggiatura anche molto calibrata, che riesce a non subire brusche accelerazioni nemmeno nel concitato finale. Una lettura davvero soddisfacente.

 

Sotto l'aspetto grafico è ben visibile il contributo di Muzzi in ausilio di Galep. La divisione dei compiti fra matite e chine, a mio avviso diede un esito decente, decisamente migliore rispetto alle storie del centinaio d'oro, dove i disegni di Muzzi non riuscivano a eccellere in certe tematiche e venivano appesantiti dalla zavorra delle correzioni facciali di Galep, quasi sempre fuori proporzioni e con posture anatomiche molto brutte da vedere. Il mio voto finale è 8

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