[53] Linciaggio

[Pedro Galindez]

Soggetto e sceneggiatura : Gianluigi Bonelli
Disegni: Virgilio Muzzi - Aurelio Galleppini
Periodicità mensile: Marzo 1965
Inizia nel numero 53 a pag. 10 e finisce nello stesso numero a pag. 116

I quattro pards puntano sulla Pocket Valley. Laggià, con la complicità del vile sceriffo di Hopeville, Ryman, il bandito latitante Bob Handy depreda con i suoi sgherri gli onesti allevatori: occorre fare pulizia.

Copyright Sergio Bonelli Editore

[Guest Wasted Years]

Una storia che ricordavo vagamente. La storia del vile sceriffo vittima del non sapere prendere la giusta posizione, del padre invasato e megalomane e del figlio arrogante ma onesto, del bandito che si allea col grosso allevatore contro i piccoli ma ne viene vigliacamente tradito. Forte la scena iniziale del maniscalco che riceve "l'eredit?", divertente la nomina a sceriffo di Carson con voto a "cazzotti". La fine è così e così, affrettato e poco drammatico nonostante implichi un figlio orfano. Stora interlocutoria, preludio alla molto migliore storia del "grande re".

[Cheyenne]

D'accordo con te, Wasted. Storia senza infamia e senza lode, a parte alcuni sprazzi come quello che hai citato dell'eredit? di zia Berenice da Cincinnati e il tentato linciaggio di Tiger, che si fa quasi impiccare mantenendo un'aria quasi sognante che non ho mai capito fosse dovuta ad un umanissimo attacco di fifa, all'indifferenza davanti alla morte vicina o ad un'illimitata fiducia nell'arrivo di Tex (adesso arriva mio fratello.... quello grande!). La storia che segue, il Grande Re, è di tutt'altra levatura, tanto che d' il titolo all'albo bench? ne prenda solo poche ultime pagine.

[Sam Stone]

In effetti la storia, presenta alcune parti strane. Sullo sfondo abbiamo la solit? città turbolenta, in cui scorrazzano e spadroneggiano numerosi delinquenti, ladri di bestiame, uno sceriffo corrotto. Gli Stevens la fanno da padroni nel territorio, proteggendo la banda di Bob Handy, spunto interessante è

il voltafaccia di "Stevens figlio", che dopo il primo scontro con Tex, cambia subito atteggiamento e salta la barricata, arrivando alle liti col padre, che invece continuerà a difendere Bob Handy e compagnia.

La parte strana, per me sta proprio nel fatto che i nostri, GLB, li fa dividere dall'inizio, Carson, Tiger e Kit Willer, si tolgono le pistole e vanno a fare i maniscalchi, e va bene, il problema è che si fanno sorprendere come dei pivelli e Tiger quasi ci rimette il collo, senza neanche ribellarsi; magari ci stava qualche calcio o tentativo di fuga, invece il nostro indiano rimane tranquillo, andando verso la morte. Poi ad un certo punto i nostri si riuniscono e cominciano a fare piazza pulita, in alcune scene senza pietà. Chissà forse GLB, voleva fare una variante alle solite storie cittadine, ma alcune parti nel risultato finale, sono rimaste, come dire, non molto approfondite. Come voto direi che siamo sul 6 per la storia, mentre per i disegni, io Muzzi personalmente l'ho sempre apprezzato molto, quindi direi una buona prova. Una storia di transizione per il capolavoro successivo del Grande Re.

[champ]

Storia non straordinaria, ma carina e di buon livello considerando che viene scritta in poco più di 100 pagine. Rimanda a ?Gila River? (nn 149-151).

[Piero]

Condivido i commenti di chi mi ha preceduto. Una storia senza troppe pretese che, nonostante abbia qualche errore di sceneggiatura e parti poco ampliate, si lascia leggere abbastanza linearmente senza troppi sbadigli. Una storia resa particolare solo dalla sequenza dei pards-maniscalchi per altro, di innovazione questa storia non ha nulla, anzi, penso che col tempo la ricorder? solo per questo. Voto 5 (Se qualcuno se la dimenticata non è un dramma) ::evvai::

[Carlo Monni]

Storia semplice e senza troppe pretese il cui pregio principale consiste nell'idea che il grosso allevatore e boss di turno protegga dei fuorilegge ricercati in cambio della loro assistenza. Per il resto si sviluppa come una classica storia di città turbolente.1) Divertente il modo i cui Kit, Carson e Tiger si installano al posto del maniscalco con la storiella dell'eredit? ed un po' d'incoraggiamento d'altro genere. Possono sembrare un po' prepotenti, ma alla fine il maniscalco mica ci rimette, anzi. 2) Carson è nominato sceriffo al posto del precedente ucciso in uno scontro a fuoco (riscattando, peraltro, la sua precedente vigliaccheria). Si tratta di una piacevole novità, perchè in genere è Tex ad arrogarsi questo ruolo. Non che poi come sceriffo Carson faccia effettivamente granch?.3) Da segnalare, oltre il citato sceriffo (che, se la memoria non m?inganna, veniva dal Connecticut, stato dell'Est, ed avrebbe fatto meglio a non emigrare nel west, a conti fatti) anche il comportamento del figlio di Pete Stevens, che dopo una lezione di tipica marca Willer si ficca in testa abbastanza buon senso da cambiare atteggiamento.4) Pete Stevens in fondo non è un vero cattivo: è solo uno dei tanti, tipici, signorotti convinti che l'essere ricco e padrone di mezza vallata gli dia il diritto di comandare. Quando scoprir? che Bob Handy lo sta imbrogliando, vorr? affrontarlo a viso aperto e sarà ucciso senza tanti complimenti.5) Il difetto della storia, nella sua pur giustificata, brevit? sta proprio in questo: ci sono diversi personaggi e situazioni che avrebbero meritato un maggiore approfondimento, ma risultano poco più che abbozzate. 6) Accettabili, in fondo, i disegni di Virgilio Muzzi, che qui, per l'ultima volta, realizza anche i volti di Tex.